Roccella Bene Comune in
questi due anni di consiliatura non ha
mai abbassato la guardia, sempre con la schiena dritta e sempre coerente con il
proprio programma, ha lavorato continuamente con grande fermezza sia in consiglio comunale che
fra la gente raccogliendo le istanze, le segnalazioni e spesso, purtroppo, anche il disagio
dei nostri cittadini.
I cinque anni di assenza di
opposizione precedenti a questa legislatura hanno creato purtroppo un clima di
assuefazione, quasi di rassegnazione. Non è positiva la mancanza di
partecipazione attiva dei cittadini alle
decisioni importanti prese per il nostro paese perché cosi facendo si
disconoscono i motivi dei salassi che arrivano continuamente con le bollette e si
disconoscono i motivi della mancanza di un futuro certo per i nostri figli.
Quest’amministrazione è
riuscita nell’obiettivo di allontanare i cittadini dalla politica e cosi hanno
potuto lavorare belli comodi sia nell’imbonire con una propaganda che non ha
nessun tornaconto sulla vivibilità del nostro paese e sia nel curarsi i loro
interessi e quelli dei loro simpatizzanti
con i soldi dei roccellesi.
Tutto in sfregio ai principi delle pari opportunità, della
meritocrazia e dei regolari bandi pubblici, termini inesistenti nel loro
vocabolario laddove devono assegnare cariche e
consulenze.
Dicevamo a danno del
portafoglio dei roccellesi; perché a fronte di una pessima gestione della
raccolta differenziata, a fronte di bilanci in perdita nelle società
partecipate, sperperi con contributi dati ad associazioni compiacenti, parcelle legali ed indennità da capogiro per
incarichi esterni, a rimetterci sono le famiglie roccellesi con la fortissima pressione fiscale sulle
loro teste; tasse e tributi alle massime aliquote che causano una forte
sofferenza per le famiglie che non ce la
fanno più a pagare e, di conseguenza, tutto
ciò sta causando un enorme buco nelle casse comunali che si ingigantisce di
anno in anno sempre di più.
Ripercorreremo questo aspetto che sta diventando una vera e propria catastrofe,
per famiglie e le attività commerciali ormai piene zeppe di bollette e di
notifiche di pagamento insolute, e sta diventando una catastrofe per le casse
comunali ormai indirizzate verso la strada di un inevitabile dissesto.
In tre anni, pensate un po’, Roccella, che era
un modello per la civiltà dei cittadini al pagamento tributi con una
percentuale che superava il 70 per cento, la situazione si è capovolta; per la
tari, tassa dei rifiuti, la morosità ha superato il 75%.
Significa che su 10 famiglie
7 non ce la fanno a pagare!!!
Il titolo che abbiamo dato a questo incontro non è casuale, è esattamente ciò che avviene da anni
a Roccella con questa gestione amministrativa.
Danni sociali, danni
economici, danni erariali!!!
Danni sociali: mai nessuna
iniziativa è stata intrapresa a favore delle famiglie in difficoltà; il
contentino dei 10 giorni all’anno di lavoro occasionale, che poi le stesse
persone restituiscono con le tasse elevate, viene fatto per mantenersi vivo il
bacino dei voti, ma non rappresenta assolutamente un modo per aiutare le
famiglie a basso reddito, che invece sono messe sotto scacco dal loro ricatto
senza portare alcun beneficio ne al paese ne a loro stessi.
Avevamo previsto e proposto
un fondo di solidarietà da creare attingendo innanzitutto dalle indennità di sindaco ed assessori perché si
dia esempio che la politica va
esercitata per missione e per passione e non per mestiere; ma evidentemente
questi amministratori delle indennità ne hanno bisogno, non vogliono affatto
rinunciarvi.
Danni sociali
sono anche il completo disinteresse verso i ragazzi diversamente abili
ai quali, in ambito scolastico, non vengono predisposti da anni gli assistenti
professionisti, obbligatori in virtù
della Legge 104, con stanziamenti annuali da parte della Provincia di Reggio
Calabria.
Anche quest’anno siamo punto
e a capo con lo stesso problema: nessuna assistenza educativa per questi
ragazzi tant’è che qualche genitore ha manifestato addirittura l’intenzione di
pagare da se gli assistenti purchè il loro figlio non rimanga abbandonato a se
stesso. Non hanno un minimo di scrupolo!!!
Danni economici: ho accennato della fortissima pressione fiscale; ma poi conosciamo
tutti il blocco del piano strutturale che ha fermato completamente l’edilizia
che rappresenta su scala nazionale il settore dove maggiormente si potrebbe
creare occupazione ed economia;
Roccella è il paese delle
feste e delle presentazioni di libri (con tutto il rispetto!), ma non credo che
ciò basti!!!
Mai un pensiero, una
strategia o una riunione per sollevare i problemi del commercio,
dell’artigianato, della pesca, il turismo. A livello di programmazione questi
settori per loro non sono mai esistiti.
Pensate un po’ sarebbe
bastato un terzo dei soldi spesi per la disastrata strada in pietra del centro
storico che è un autentico disastro per gli abitanti della zona alta;
sarebbe bastato la metà dei
soldi spesi per l’ennesimo rinnovamento dell’auditorium utilizzato per due
settimane all’anno per le recite scolastiche;
Sarebbero bastate un diverso
indirizzo politico per i fondi PISL, che pensasse realmente allo sviluppo del nostro paese per realizzare
il progetto di “Roccella albergo diffuso” che veramente potrebbe rilanciare il
settore turistico coniugando l’accoglienza turistica non solo negli alberghi,
nei campeggi e nei bed &breakfast ma anche nelle case in affitto; case da
rivalorizzare e riaprire nel centro storico. E riempire 100/200 case in affitto
a prezzi calmierati anche in bassa stagione significherebbe stimolare
maggiormente un nuovo afflusso turistico e creare economia per tutto il paese,
perché chi va in casa di affitto ha bisogno di mangiare a pranzo e a cena e
utilizza bar, ristoranti e negozi vari.
Danni erariali: Che questa
maggioranza decida incarichi a loro piacimento non è solo una constatazione
politica ma è una presa d’atto anche dagli organi di controllo dello stato.
Non tutti sanno infatti che la Giunta Comunale di Roccella
Jonica della passata legislatura con a capo il sindaco Certomà è stata rinviata
a giudizio dalla Corte dei Conti di Catanzaro in merito all’assunzione nel 2011 del capo dei vigili
urbani. Quella operazione, a seguito di
una denuncia, risulta essere del tutto illegittima con un danno per l’erario
comunale di oltre 40 mila euro.
Come danni per l’erario
comunale sono i contributi a pioggia rilasciati ad associazioni clientelari,
anzi del tutto familiari con l’amministrazione comunale. E’ inutile che ci
giriamo intorno. Noi non abbiamo peli sulla lingua. Perché se prima avevamo un
solo conflitto di interessi adesso ne abbiamo due; uno i contributi e le anticipazioni di cassa
all’associazione culturale jonica che fa
capo al vicesindaco, l’altro le elargizioni illegittime alla società di calcio che fa capo al cognato
del sindaco.
Abbiamo un paese che si sta spopolando dei giovani, giovani che
una volta finito il liceo, vanno nelle varie università e trovano
collocamento altrove; abbiamo un commercio allo sbando non perché non ci
sono le capacità ma perché non c’è più utenza: attività di tipo familiare che
aprono, esauriscono i loro risparmi, e chiudono nello stretto giro di pochi
mesi; un turismo concentrato in soli 15 giorni di agosto ed è davvero ridicolo
che loro hanno addirittura il coraggio di festeggiare per due settimane di
presenze turistiche all’anno.
Nessuno si fa un’esame di coscienza e dire invece come poter
meglio valorizzare una potenzialità enorme com’è il nostro territorio che
potrebbe vivere di turismo tutto l’anno se adeguatamente servito da
servizi ed attrazioni che non siano solo il mare, ma tutta una serie di
peculiarità che potrebbero accattivare
l’attenzione del turismo studentesco, quello religioso o della terza età.
Ricordiamoci che la
Locride fu il territorio più fiorente della Magna Grecia e
questo lo riportano tutti i libri di storia,
come delle vicende del feudo dei principi Carafa di cui il fascino sono pieni volumi delle biblioteche di tutto il mondo.
Se opportunamente valorizzati i nostri borghi
potrebbero essere un’attrazione fortissima per gli studi programmatici di
scuole di tutta Italia, alla pari di Gubbio, Perugia, Assisi e Urbino. E questa
non è solo utopia, occorre crederci!!!
Ed invece assistiamo a situazioni assurde come quella di tenere da
decenni chiusa una grandissima risorsa come il castello dei Carafa che
rispedisce indietro migliaia di turisti che arrivano in estate da ogni parte
d’Italia proprio davanti all’ingresso del castello e dopo chilometri percorsi
se ne ritornano a casa con l’amaro in bocca per aver visto un cancello chiuso
con catena e lucchetto.
Ci vantiamo di avere 13
bandiere blu ma abbiamo da 4 anni l’acqua contaminata all’arsenico e parte dei tubi delle condotte dell'acqua in cemento amianto e nessun
rimedio viene preso in proposito.
Non fanno neanche le cose più
elementari. È da anni che chiediamo delle strisce pedonali, un dosso e un
cartello con la scritta “uscita bambini” vicino alla materna di via Cannolaro.
La loro incoscienza li rende sordi.
Decisioni
insensate decidere di chiudere la scuola media per effettuare dei lavori
proprio nei giorni in cui l’anno scolastico sarebbe dovuto iniziare dirottando
gli studenti in altre strutture fino ad una
settimana prima abbandonate e fatiscenti.
Lavori
quelli della scuola di via Trastevere finanziati completamente dalla Regione
Calabria datati 4 luglio 2013. Pensate che la gara di appalto è stata espletata
il 2 settembre 2015, l’affidamento dell’incarico alla ditta appaltatrice è stato fatto il 17
febbraio 2016, addirittura la polizza fideiussoria della ditta è stata
effettuata il 18 aprile; firmato il contratto con la ditta appaltatrice il 7
giugno 2016.
I
lavori potevano e dovevano iniziare proprio a chiusura dell’anno scolastico. Ed
invece cos’è successo???
Invece
di approfittare dei tre mesi estivi di chiusura dell’edificio per effettuare i
lavori, questi hanno inizio esattamente tre giorni prima dell’inizio delle
lezioni: lunedi 12 settembre. Una tempestività da far paura.
Si
dirà: i soldi della Regione sono arrivati solo adesso!!! 74 mila euro, questa
la cifra dei lavori che interessano la struttura di via Trastevere!!!
I soldi
della Regione erano certi già da oltre un anno; ci fosse stata la sensibilità e
la coscienza di non creare disagi ai nostri bambini, il 7 Giugno si sarebbe
potuto fare una normale anticipazione di cassa. Ed invece no!!! Le
anticipazioni di cassa loro li fanno per altre cose, per cose che interessano il loro divertimento, l'interesse per le loro tasche e la loro perversione (perché insistere su un festival jazz fallito
e anticipare la bellezza di 250 mila euro per una manifestazione ormai fallita
da un decennio è soltanto una perversione e un’offesa che si ripete ogni anno
nei confronti dei roccellesi).
Qualche mese fa una
delegazione di “Roccella bene Comune” con a capo consiglieri, il nostro
coordinatore, insieme al Consigliere dr. Gabriele Alvaro, ha portato a
conoscenza di Sua Eccellenza il Prefetto, con puntigliosa descrizione, tutte le
vicissitudini delle gravi illegittimità perpetrate dall’Amministrazione
Comunale sia in merito ai vari conflitti
di interesse e sia relativamente a tutta la vicenda delle quote detenute dal Comune nella società “Porto delle Grazie”. Sul Porto abbiamo
riferito dell’illegittimità di detenere la quota del 20% e ancor peggio ora
avere in quota il 71%.
Non c’è una cosa, e dico una, fatta in maniera legittima e
trasparente al Porto delle Grazie: assunzioni ed attività commerciali date ad
amici, senza nessun bando pubblico. Tutte le spese e le passività sono a carico
del Comune mentre gli introiti a favore dei privati. Dopo una gara farlocco per
l’acquisizione del 51% delle quote da Invitalia, ripetiamo illegittimamente
perché il Comune non può detenere quote in società che non hanno fini
istituzionali, dicevamo dopo questa operazione, le ditte competenti sono state
cacciate per favorire le loro aziende amiche che però, vista l’incompetenza
sono parte responsabile della desertificazione della struttura portuale.
Tutto ciò verrà relazionato al nuovo Prefetto di Reggio Calabria. Occorre scoperchiare questo vaso di pandora
che ci sta portando verso il precipizio.
Cari cittadini, non si può rimanere
più in silenzio, noi non lo abbiamo mai fatto, ma oggi, vista la situazione
delle forte sofferenza delle economie delle famiglie roccellesi, le serrande
che si chiudono dei negozi di Roccella, il forte rischio di dissesto da parte del
Comune, occorre passare dalle parole ai fatti e i fatti si chiamano DENUNCE
agli organi competenti, prima che sia
troppo tardi.