La prima riguarda l’inagibilità dei locali dell’ex polo
sanitario di via Cavone utilizzati come
prima accoglienza e per il soggiorno, in
attesa di destinazione, dei profughi.
In questo merito i
consiglieri di opposizione, accomunati da un sentimento di accoglienza che
riguarda peraltro tutti i Roccellesi, sono del parere che è assolutamente
necessario definire le aree che dovrebbero essere interessate da strutture
adeguate, ma la scelta dell’Amministrazione di trasferire il centro
di accoglienza nella struttura chiamata “Ospedaletto” appare del tutto
inopportuna.
Per questo chiedono al sindaco:
se ad oggi permane la
situazione di inagibilità della struttura dell’ex polo sanitario, chiusa nel
2009 perché pericolosa (citiamo un comunicato ufficiale rilasciato
dall’Amministrazione a riguardo: “ ..considerata la situazione strutturale
dell’edificio… con diffusi problemi di umidità, impianti non a norma e un
ascensore non funzionante, con difficoltà immaginabili per i disabili… AL
LIMITE DELLA VIVIBILITA’ E DELLA SICUREZZA, sia per i numerosi dipendenti che
per gli utenti che vi accedevano).
Si disse che quella
sarebbe stata una chiusura temporanea , sono trascorsi quasi 7 anni senza aver
effettuato il recupero ipotizzato.
Se ancora permane lo stato di inagibilità, ritenete
che il divieto alla frequentazione, a suo tempo stabilita, valga solo per gli
operatori sanitari locali e non invece anche per gli sfortunati fratelli
migranti colà “parcheggiati”?
Coscienti dello stato di precarietà della
struttura, e consapevoli del fatto che la posizione dell’attuale centro di
prima accoglienza è altamente pericolosa per la vicinanza della SS 106, per la
prossimità alla rete ferroviaria, per la strettissima adiacenza ad abitazioni
private, avete pensato di reperire altri locali idonei allo scopo? In alternativa,
avete mai pensato di costruire, d’intesa con le Autorità superiori, una
struttura ex novo in un’area compatibile con le finalità del caso, munita dei
servizi necessari, perché l’accoglienza diventi una cosa seria e dignitosa?
Nella seconda interrogazione si chiede con quali criteri
sono state assegnate le recenti attività commerciali aperte presso l’area
portuale di Roccella Jonica. Ed in particolare: l’agenzia viaggi; la
caffetteria; i tabacchi, chiedendo altresì di sapere perché non si è proceduto
all’assegnazione delle predette attività mediante un bando di gara pubblica
secondo principi di democrazia economica.
Nel ringraziare il corrispondente Ilario Balì per la pubblicazione delle interrogazioni al sindaco dei consiglieri di "Roccella Bene Comune", formulo il mio più sincero augurio alla testata giornalistica "Cronache delle Calabrie" , oggi al suo secondo numero in edicola.
Caro Sig. Nicola sono fiducioso che anche qua verranno scoperte tutte questa magagne la situazione dell'ex ospedaletto deve fare riflettere seriamente tutti oltre al fatto che è dimostrazione palese di totale superficialità e incoerenza a dare la struttura prima dichiara inagibile e ora invece viene data come primo soccorso che tanto primo non lo è più in quanto lo scempio lo vediamo tutti . grave tutto quanto il resto che voi come minoranxìze denunciate giornalmente ma le cronache ultime ci dicono che è solo questione di tempo e di avere fiducia nelle magistratura cadranno anche loro troppe cose oscure e malfatte ci sono un abbraccio fraterno a presto Domenico F.G.
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