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Roccella in vetrina

domenica 28 agosto 2011

NON SOLO JAZZ



di Alessandro Impellizzieri

Se Claudio Baglioni si esibisce a Roccella Jazz? Perché no! Questo sarebbe un motivo perché il Festival Jazz non sia oscurato dalle feste paesane, le “nostre” Madonna delle Grazie, San Vittorio e Addolorata, e quelle degli altri paesi. Il 16 agosto si sono esibiti per il Roccella Jazz, l’ orchestra giovanile di Delianuova con tanto di tenore e soprano (che con il Jazz non c’entra niente e che l’ anno scorso sono stati protagonisti della festa della Madonna delle Grazie a S. Giovanni di Gerace) e i Marvanza (che suonano tutt’altro che Jazz) e nel programma ci sono stati alcuni gruppi e cantanti che con il Jazz non c’entrano niente! Cosicché a pagare sono le nostre feste paesane, povere nel loro programma civile e senza artisti di grido come nelle altre feste della Locride!!! Tutto qui ?

In passato queste feste hanno ospitato cantanti e gruppi del calibro di Orietta Berti, gli Homo Sapiens, i Collage, i Camaleonti, i Matia Bazar, Il giardino dei semplici, l' orchestra di Raoul Casadei, Claudio Baglioni, Cristian e tanti altri.

Caro senatore Zito e caro sindaco Certomà, voi sapete che oltre al Jazz ci sono le feste religiose, perché al jazz non fate suonare i jazzisti e nelle feste la musica popolare?


Chiudo consigliando a tutti di visitare i gruppi di face book creati appositamente per non far cessare l’entusiasmo e la fede per le nostre feste
MARIA S.S. DELLE GRAZIE
http://www.facebook.com/groups/232273546787590/
SAN VITTORIO MARTIRE
http://www.facebook.com/groups/234727483215418/
MARIA S.S. ADDOLORATA
http://www.facebook.com/groups/178245968914903/

giovedì 25 agosto 2011

UNA PROTESTA ANNUNCIATA: VINCENZO MINICI DI NUOVO S'INCATENA AL LICEO SCIENTIFICO.



Rivolgo la piena ed incondizionata solidarietà a Vincenzo Minici che in data 19 Agosto ha recapitato agli organi di stampa e a questo blog la seguente missiva annunciando i motivi della sua protesta iniziata oggi. Ecco quanto trasmessoci:

CO.CO.CO. QUANDO E’ LEGALE E QUANDO NON LO E’.
Il contratto di collaborazione deve tutelare il lavoratore..
non può essere utilizzato come strumento per eludere i diritti.


Cosa dice la legge:
La normativa al riguardo è chiara. Un contratto a progetto è valido quando regolamenta una forma di lavoro autonomo. Nello specifico, come dice la parola stessa, presuppone l’esistenza di un progetto, definito e concreto: il lavoratore è vincolato a questo ed è tenuto a produrre risultati concreti entro i termini contrattuali.

Diventa irregolare quando…
Far passare come progetto la regolare attività dell’azienda invece è un sotterfugio comune e troppo spesso usato dai datori. In questo caso i lavoratori con contratti co.co.pro diventano nella pratica dei “normali” dipendenti e viene meno quella che dovrebbe essere una garanzia dei lavoratori a progetto, l’autonomia rispetto all’azienda. Inoltre, come abbiamo detto, un contratto co.co.pro è finalizzato alla realizzazione di un progetto e la retribuzione deve avvenire al reggiungimento di questo. In pratica la legge dice che, a differenza di un dipendente stabile, un lavoratore a progetto non deve essere pagato in base alle ore di lavoro ma in base al raggiungimento del risultato prefissato. Però, quando i co.co.pro diventano un’alternativa vantaggiosa a un contratto dipendente, anche questo aspetto viene meno.


Finanziaria 2008 e Stabilizzazione
Chi abbia già espletato attività lavorativa (cococo) per almeno tre anni anche non continuativi, nel quinquennio antecedente al 28 settembre 2007, presso la stessa amministrazione ha diritto ad essere stabilizzato e assunto a tempo indeterminato.


ATA ex enti locali : la Corte europea condanna l’Italia.
Dopo le annose vicende,iniziate nel 1999 nei tribunali italiani per il riconoscimento dei propri diritti e delle anzianità negate, per il personale cococo, il 7 giugno corrente anno la Corte europea dei diritti umani ha riconosciuto che in seguito al comma 218 della legge 266/05 i lavoratori si sono visti negare il diritto ad un giusto processo, quindi lo stato italiano ha violato l’articolo 6, comma 1 della convenzione dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali. Ergo……!


Dopo questa breve ma necessaria premessa, ho deciso di informare gli Organi di Stampa, il Comandante la Stazione dei Carabinieri di Roccella Ionica e la Procura della Repubblica, che il 25.08.2011 ho deciso di dare inizio a una forma civile di protesta incatenandomi davanti all’ingresso del Liceo Scientifico di Roccella Ionica per la violazione dei miei diritti.


Brevi cenni di cronostoria serviranno per illustrare il pathos di chi scrive:
1) Nel gennaio 1998 iniziava la mia attività lavorativa negli uffici di segreteria (Istruttore Amm. VI° Liv.) presso il Liceo Scientifico di Roccella Ionica;
2) Nell’anno 2000 si verificava il passaggio dagli Enti locali allo Stato L.124/99;
3) Dal 2000 al 31.12.2011 si susseguivano ben 12 contratti di cococo senza soluzione di continuità sempre presso lo stesso Liceo Scientifico e con le stesse mansioni.
4) Il 04/07/2011 mi veniva notificata dall’ufficio USR di Reggio Calabria tramite l’ufficio di segreteria del Liceo Scientifico di Roccella Ionica nota prot. 14525 mobilità del personale cococo e sedi da scegliere;
5) A tale nota seguiva immediata mia impugnativa contestandone la forma e il contenuto e manifestando la mia volontà a non essere trasferito,rivendicando la continuità lavorativa e un contratto in essere con il D.S. del Liceo Scientifico con scadenza al 31.12.2011;
6) Il 08.07.2011 l’USR di Reggio Calabria inviava all’ufficio di segreteria del Liceo Scientifico di Roccella Ionica altra nota prot.5528 con la quale imponeva al personale in oggetto(il sottoscritto) di presentare subito domanda minacciando il trasferimento d’ufficio;
7) A tale atto impositivo lo scrivente presentava oltre all’impugnativa a tale sopruso regolare denuncia a.:Presidente della Camera;Presidente del Consiglio;MIUR;Codacons;Stazione dei Carabinieri di Roccella Ionica;Procura della Repubblica di Locri e Reggio Calabria;USR di Reggio Calabria;Direzione Generale USR Catanzaro; Prefetto di RC; Presidente della Regione Calabria On. Scopelliti; Presidente della Provincia di RC On. Raffa.
8) Il 04.08.2011 l’USR di RC in barba ai miei ricorsi e denunce mi faceva notificare sempre tramite l’ufficio di segreteria del Liceo Scientifico di Roccella Ionica il mio trasferimento all’I.C. di Roccella Ionica dal 01.09.2011 (SIC!).


Per questi motivi ho deciso di protestare contro ogni genere di soprusi e violazione dei diritti dei lavoratori (che mi ha procurato uno stato ansioso depressivo con perdita del sonno e disturbi vari regolarmente certificati) confidando nell’aiuto degli Organi d’informazione che sono sempre attenti a tutto quello che accade in questa nostra povera Italia….


Fiducioso nella Vs. attenzione colgo l’occasione per porgere distinti saluti.
Roccella Ionica 19.08.2011


Vincenzo Minici.


LA MAMMA DI FEDERICA MONTELEONE NON ACCETTA LE SCUSE DEL GOVERNATORE SCOPELLITI. ECCO LA LETTERA DI RISPOSTA.



''Solo poche righe per far sapere al governatore Giuseppe Scopelliti e al suo entourage che la famiglia Monteleone di quelle sterili scuse al sapor di 'Pilato' non sa proprio cosa farsene''. E' quanto sostiene Mary Sorrentino, la mamma di Federica Monteleone, la sedicenne morta il 26 gennaio 2007 dopo un intervento di appendicectomia nell'ospedale di Vibo Valentia, dopo le scuse della Regione per l'invio alla figlia della tessera sanitaria.

La donna ha inviato la lettera al sito ''Scirocco eventi del sud news'', che l'ha diffusa. ''In questi quattro anni e mezzo - ha scritto Mary Sorrentino - abbiamo assistito a fin troppi scarica barile. Mia figlia era appena stata portata in rianimazione a Vibo quando sfacciatamente il capo dell'equipe si avvicino' a noi con le parole 'mi dispiace, l'intervento e' tecnicamente riuscito', come a voler dire 'non e' stata colpa mia'''.


''Passiamo quindi al nocciolo della questione - ha proseguito - ricordando al governatore Scopelliti, all'ex governatore Agazio Loiero, all'on. Orlando, ai vari direttori generali che si sono susseguiti negli anni all'Azienda sanitaria provinciale, che in piu' occasioni abbiamo chiesto che le persone inizialmente indagate, successivamente condannate, fossero sospese dal servizio. Ma anche in questo caso e' stato come assistere ad una partita di ping pong. Pare che in materia di sanita' non sia ben chiaro chi debba prendere determinate decisioni, perche' a sentir dai rimpalli verrebbe da pensare che chi fa parte di questo settore puo' anche uccidere (purche' indossi rigorosamente un camice bianco), tanto amministrativamente nessuno ha poteri sanzionatori''.


In chiusura, dopo aver evidenziato il controsenso di avere titolato una sala del palazzo del Consiglio regionale a sua figlia e di averle spedito la tessera sanitaria come a una comune cittadina in vita, Mary Sorrentino Monteleone scrive: ''cari Sindaco e Governatore, comunichiamo ufficialmente che nostra figlia vive in Cielo, ma con le spalle larghe che la vita ci ha modellato, ci impegniamo a trovare il modo di recapitarle la tessera sanitaria e, in fondo, crediamo sia piu' facile che si assista a questa consegna piuttosto che ad un vostro provvedimento nei confronti dei vostri distratti dipendenti''. (ANSA)

mercoledì 24 agosto 2011

GRAZIE PER GLI AUGURI!!!






Grazie davvero a tutti di cuore per l’affetto dimostratomi in occasione del mio compleanno. Immagino di dividere una grande torta con tutti voi e che ogni fetta rappresenta un vostro sogno che si realizza.

lunedì 22 agosto 2011

All'assessore "ombra" delle politiche sociali...

Notte bianca, notte verde e festival jazz passati senza aver lasciato un segno. Locali con guadagni paragonati ad una giornata qualsiasi, soldi pubblici spesi senza coscienza mentre le strade interne del paese sono sporche, la gente fa fatica a pagare le tasse e dal fondo delle politiche sociali escono una marea di soldi che vengono bruciati in una notte per delle feste povere. I genitori, che in questi giorni iniziano a comprare il materiale scolastico per i loro figli, devono provvedere anche per la carta igienica da portare a scuola, e lo scorso anno sentirsi presi in giro dal direttore della scuola che ha rimandato la mensa scolastica prima a 30 giorni, poi a 15, e poi è finita la scuola e la mensa non si è fatta!. Sarà cosi anche a settembre 2011? Caro assessore "ombra" delle politiche sociali, cosi si spendono i soldi in un momento di crisi? Aspetto risposte.

Mazzaferro Ferdinando.

sabato 20 agosto 2011

UNA NOTTE BIANCA... MA ANCHE UN PO' OPACA!



Il servizio dedicato alla Notte Bianca trasmesso il giorno dopo la manifestazione ha parlato di 15 mila presenze. Si, forse è vero, se si considerano le 14 mila persone che alle 3 e 20 di notte erano a letto ed imprecavano contro quell’audio troppo alto, allora è possibile!
Ma, comunque, del megapalco e dello spettacolo proposto da Telemia faccio davvero tanti complimenti, a vederlo in televisione, da casa, sembrava di assistere al festivalbar, con il megaschermo e gli effetti speciali. Bravi davvero, come del resto gli artisti esibitesi: non credo sia facile far giungere a Roccella alcuni dei migliori gruppi di tarantella del momento, e farli esibire con il meglio del loro repertorio, se proprio non si ha una grossa stima nei confronti di chi organizza.
Se poi vogliamo proprio peccare di pignoleria diciamo che forse non è stato corretto da parte di qualcuno continuare ad annunciare la presenza di Cavallaro e Papandrea (non comunque dai microfoni) solo per mantenere il folto pubblico!
Ma Il vero problema è stato di natura logistica. Quando alle 23 si sono accese le luci del “festivalbar” in via Marina già l’indecenza si era consumata: in via tenente Carella, per lo spettacolo del cabarettista Gianni Cinelli, la pochissima gente l’hanno dovuta tirare con le molle; Francesco Ursino (Francu i Flora), prima annunciato, poi smentito (nei manifesti infatti non è citato), ha suonato in prossimità della piazza, proprio dove erano previste le esibizioni di due gruppi promossi da Radio Roccella. L’incrocio in linea d’aria tra il tributo a De Andrè e le prove per lo spettacolo di Telemia, ha fatto scattare la decisione, legittima e indispensabile, di annullare le esibizioni dei Calacuba in piazza San Vittorio.
Ci si chiede: chi ha messo insieme il programma della serata non ha previsto questi accavallamenti? Perché isolare il cabarettista in via Tenente Carella e, invece, prevedere tre momenti musicali tutt’assieme nel giro di 50 metri quadrati?
Ci fosse stato un direttore artistico della serata con una certa competenza, avrebbe saputo dare una migliore collocazione degli spettacoli, magari con i concerti proposti da Radio Roccella in via Tenente Carella a supporto del cabarettista Cinelli, evitando magre figure delle associazioni e soprattutto plasmando in maniera più opportuna le iniziative musicali.

Un’altra assurdità, riferita “giornalisticamente”, oltre alle presenze gonfiate, riguarda l’esagerazione nel riferire del boom commerciale: “negozi, bar, ristoranti presi completamente d’assalto!!!”
Ma quando mai! Magari! Ma perché attaccarsi a queste menzogne? Perché sovvertire la realtà?
La notizia reboante che per verità di cronaca andrebbe detta, ma che solo io dirò, è di quintali di prodotti cucinati e sprecati perché non consumati, invenduti, e da qui non si sfugge perché fra i tanti prodotti compreso c’è il mio pane!!!

La gente girovagava per il lungomare roccellese come confusa, smarrita, magari in cerca di altri svaghi, intrattenimenti, attrazioni; qualche mostra da vedere , botteghe da visitare, degli artisti di strada situati in altre zone della città, qualche prodotto tipico da assaggiare e comprare, qualche negozio aperto che creasse attenzione sulle proprie novità! Niente di tutto questo!
Intorno al “festivalbar” si è creato il vuoto, per non parlare del jazz al porto, perché li c’erano solo quella cinquantina di passionari.

Per tutto questo, naturalmente, non è da mettere in croce l’assessore al turismo per carità, lui poverino fa quel che può. Il problema è che eventi del genere, soprattutto se si decide di investire cosi tanti soldi (16 mila euro a parte la quota del jazz), vanno programmati in anticipo, con associazioni, commercianti, imprenditori, artigiani, in maniera da cogliere ogni idea, programmarla, valorizzarla il più possibile, per non rischiare di perdere l’opportunità. E si, perché la Notte bianca roccellese è stata, in poche parole, una vera e propria opportunità persa, considerato che s’è investito cosi tanto denaro senza un dovuto ritorno d’immagine ed economico.
Occorrerebbe un gruppo di lavoro di persone che programmassero intorno a questi eventi, magari con l’assessore vigile ed attento! In tutti gli altri paesi questo gruppo si chiama Pro loco; qui a Roccella, misteriosamente, questo ente manca da oltre un decennio, chissà perché e per quale motivo?!? Questo io lo so e sicuramente anche voi!

La foto sbiadita, scattata da un amico, raffigura la piazza San Vittorio nella notte bianca, e da il senso di come la manifestazione si è svolta.

martedì 16 agosto 2011

ORGOGLIO ROCCELLESE



All’indomani del grandissimo successo de “La ruga vecchjia” dell’Associazione Teatrale Roccella Jonica il 4 Agosto scorso al Teatro al Castello, con la standing ovation del numerosissimo pubblico accorso a divertirsi per “l’opera prima” scritta e diretta da Pino Carella, il giorno dopo la commedia è stata rappresentata a Cirò Marina, ed il successo è stato bissato!
Un pubblico calorosissimo che ha dimostrato con applausi a scena aperta il grande valore della commedia sia per la sua brillantezza che per i contenuti storici e culturali.

Ma non c’è due senza tre: cosicchè giorno 12 agosto a Polistena gli strepitosi attori dell’ATRJ si sono resi protagonisti assoluti del Concorso Teatrale che hanno stravinto!
I° PREMIO MIGLIORE COMMEDIA :“A RUGA VECCHIJA ( CIOPA)”presentata dall’Associazione Teatro Roccella Jonica per la regia di Pino Carella con la seguente motivazione:
La Commedia si è distinta per l’ottimo spessore recitativo generale, grazie al quale ha espresso una fitta ed armonica trama dialogica, ben sorretta dagli attori, alcuni dei quali a livello professionale,i quali hanno ottimamente vivacizzato la rimarchevole originalità testuale, in un’atmosfera in cui hanno concorso ad un complessivo lodevole esito la suggestiva ambientazione scenografica, nonché la stimolante attualità tematica , così problematicamente aperta ai risvolti a volte drammatici dell’odierna organizzazione della società, rispetto ad una smarrita civiltà di valori.

Ma non è finita qui. Il successo è stato bissato con il premio al miglior attore / attrice assegnato a Teresa Lombardo con la seguente motivazione:
L’ Attrice , nel personaggio di Rosa, si è particolarmente distinta per la puntuale congruità dei toni dialogici offerti che hanno dato il necessario risalto alla buona qualità recitativa personale posseduta , rivelatasi quale determinante epicentro interpretativo della vicenda rappresentata, nonché cardine che ha reso funzionale e compiuta la complessiva proposta scenica.

E’ una grande soddisfazione per me aver ricevuto questa eccezionale notizia all’indomani dell’assegnazione, direttamente dal regista Pino Carella, e vi garantisco che era davvero emozionato nonostante di premi la Compagnia ne ha ricevuti numerosissimi.
Chiamando la mia amica Teresa Lombardo per complimentarmi l’ho trovata altrettanto emozionata e contenta e si è premurata di ringraziare tutto il pubblico che l’hanno apprezzata insieme a tutta la Compagnia.


Una standing ovation, con modestia, anche da questo blog che vi augura una duratura ed affiatata intesa che vi dia sempre maggiori successi e soddisfazioni.

martedì 9 agosto 2011

SPRECONI!



Come bruciare 15 mila e 900 euro in una sola notte!!!


Il 15 Agosto (con un giorno di ritardo rispetto agli anni precedenti in considerazione dell’accavallamento con la festa di San Vittorio) a partire dalle ore 18,00, l’Amministrazione Comunale organizza e coordina, assieme ad una serie di associazioni, la Notte Bianca 2011.


Ognuno è libero di pensarla come vuole, io sposo l’idea (e ogni anno son qui a riferirla) di quanto sia inopportuno fare la Notte Bianca a Ferragosto. Nel momento in cui si dovrebbe cercare un modo di allungare il più possibile la stagione noi invece che facciamo? Concentriamo tutto nel momento clou dell’estate, quando la gente c’è, nonostante tutto! Lo si fa con la Notte Bianca e cosi pure col Festival Jazz, tutto concentrato dal 10 al 20 agosto. Ma la cosa più grave è che nella sola notte tra il 15 e il 16 agosto verranno bruciati la bellezza di 15 mila e 900 euro. Sperpero di denaro per creare , per carità, un programma dignitoso (nonostante manchi il fiore all’occhiello costituito dal concorso “Roccella on youtube”), ma poco produttivo; perché se la “Notte bianca" venisse organizzata, come fanno la maggior parte dei paesi rivieraschi, in un periodo “meno affollato” attrarrebbe senza dubbio persone dai paesi limitrofi, considerato che nel frattempo ogni offerta in zona, dopo Agosto, viene smorzata.


Ma tanto ormai conosciamo fino in fondo lo stile di chi ci amministra e cioè quello di crearsi una vetrinetta per poter dire “avete visto quanta gente c’era alla notte bianca?!?”
A parte l’esosa cifra, il rammarico quest’anno è molto più lieve degli altri anni considerata la situazione, ancor più catastrofica dell’anno scorso, delle presenze turistiche con il nulla di luglio e il tonfo di agosto!!!

Ecco di seguito nel dettaglio, spesa per spesa, tutti gli importi “investiti” per la Notte Bianca 2011:
€ 600,00 Consulta Giovanile per notte bianca
€ 400,00 Francesco Ursino per notte bianca
€ 200,00 Luca Simone per notte bianca
€ 1.700,00 spese varie per acquisto beni e per quant'altro si renderà necessario per
la corretta realizzazione delle manifestazioni in programma
€ 1.000,00 Ass. Radio Roccella per notte bianca
€ 3.000,00 Concerto Blu Eco;
€ 4.200,00 Concerto per notte bianca (Organizzazione Telemia)
€ 1.000,00 Siae per notte bianca
€ 500,00 fornitura straordinaria Energia elettrica per notte bianca
€ 800,00 per fitto palco notte bianca
€ 1.500,00 per service notte bianca
€ 1.000,00 per spese comunicazione notte bianca

A fronte di questi quasi 16 mila euro che sfumeranno nel tempo di uno schiocco di dita è davvero terribile e vergognoso registrare il ridicolo confronto con i mille euro per sei giorni di teatro di alta qualità fatto vedere al teatro al Castello ai primi di agosto e addirittura l’elemosinante cifra di 600 euro per la manifestazione di solidarietà “Insieme si può” che tutta la Calabria ci invidia!
Io non so con quale faccia un sindaco si presenta a telecamere aperte davanti uno spettacolo con i più bravi cabarettisti d’Italia dando la colpa per questa misera cifra al ministro Tremonti!!!


La verità è che dopo un’illustre manifestazione internazionale che ha dovuto fare i bagagli in passato per colpa dell’amministrazione Zito, siamo ancora davanti all’ennesima riprova che il nostro “direttore d’orchestra” non gradisce manifestazioni che rischiano di togliere visibilità alla sua…perché quando si parla di Roccella, questo paese deve essere legato solo ed esclusivamente al Festival Jazz

Prepariamoci quindi a godere del 31° Festival Jazz: alla Dogana, al Bosco Catalano, al Porto, nei ristoranti, in campeggio, quest’anno in ogni dove…


A proposito ma la Delibera di Giunta dove vengono elargiti i soliti 10 mila euro all’Associazione Culturale Jonica per il Festival Jazz come mai non è stata pubblicata? Avete trovato qualche sotterfugio per non ridicolizzarvi come l’anno scorso oppure quest’anno avete deciso di essere cosi generosi e farne di questi soldi coscientemente a meno?

domenica 7 agosto 2011

ROCCELLA TEATRO 2011: IL DIRETTORE ARTISTICO PINO CARELLA RINGRAZIA IL PUBBLICO...

Volevo ringraziare attraverso questo blog le oltre 2000 persone che ci hanno onorato con la loro presenza nell'ultima serata di Roccellateatro 2011. Un successo senza precedenti in termini di presenze, mi inorgoglisce poiché era il mio debutto come autore di commedie e allo stesso tempo mi stimola a fare meglio. GRAZIE GRAZIE GRAZIE a tutti gli sponsor, agli amici, ai conoscenti e non, alle tantissime persone che mi hanno fermato per la strada e anche a coloro che hanno criticato qualche cosa che dal punto di vista organizzativo non ha funzionato, perchè ciò ci aiuterà a crescere. GRAZIE.



venerdì 5 agosto 2011

IMMENSI



Accolgo con grande gioia, il resoconto, con alcuni emozionanti passaggi, del 3° campo estivo dell’UNITALSI, Sottosezione di Locri, scritto dal presidente Maurizio Villari che ringrazio di vero cuore.
Questo blog si pregia di pubblicare questo articolo con la speranza tocchi i sentimenti dei nostri lettori e sensibilizzi chi vorrebbe avvicinarsi al gruppo ed integrarsi in questa generosissima squadra di “angeli”.


STESSA SPIAGGIA, STESSO MARE

Si è conclusa due giorni fa l’esperienza del campo estivo U.N.I.T.A.L.S.I., sottosezione di Locri. Con le lacrime di alcuni e i sorrisi di tutti per i bellissimi giorni trascorsi assieme ai nostri amici, disabili e non, abbiamo portato a termine un progetto che si rinnova ormai da tre anni.
Rispetto alle altre sottosezioni calabresi siamo ancora all’inizio, ma non per questo ci siamo sentiti meno pronti ad affrontare questa avventura che ha portato noi tutti a dare quanto di meglio potessimo offrire: l’amore e la volontà di offrirsi completamente all’altro.
Non lo abbiamo fatto per noi stessi. Sono stati il desiderio e la necessità di non privare i nostri amici in difficoltà di alcuni giorni di “vera vacanza” trascorsi in mezzo agli altri e, soprattutto, come gli altri a farci da guida in questi giorni.
Andare a mare la mattina o in pizzeria la sera, stare in piazza e partecipare al karaoke, andare a teatro o fare una gita in barca, fanno dimenticare a ciascuno di loro di essere bloccato su una carrozzina o di non potere vedere, e di sentirsi soprattutto amati e coccolati, regalando inoltre a chi offre il proprio aiuto la soddisfazione e la gioia di sentirsi utile e di apprezzare che anche piccole cose, come tenersi per mano o semplicemente ascoltare, possono riempire il cuore di armonia e serenità.
Ovviamente, l’U.N.I.T.A.L.S.I. di Locri non poteva non tornare a Roccella, dove fin dal primo anno è stata accolta con amore e con totale disponibilità da parte della cittadinanza, che si è sfidata in una vera e propria gara di solidarietà, dimostrando come, anche nel proprio piccolo e con umiltà, sia possibile contribuire alla felicità di chi, solo nel fisico, ha qualcosa in meno di noi.
Rassicurati da tanta sollecitudine e dall’affetto dimostratoci, rinnoviamo l’appuntamento per l’anno prossimo…stessa spiaggia, stesso mare.

Maurizio Villari.


Queste ed altre foto, queste e altre storie si possono trovare sul gruppo facebook dell'UNITALSI al seguente indirizzo


martedì 2 agosto 2011

DIFFERENZIATA, COMPLIMENTI A GOGO'


Apprendo da giornali, televisione e sito “istituzionale”, che il progetto “differenziata”, a dieci giorni dal suo avvio, riceve lodi da diverse direzioni. Apprezzamenti rivolti oltre che ai veri protagonisti che sono i cittadini roccellesi con la loro santa pazienza di separare i rifiuti, anche all’Amministrazione Comunale e all’assessore all’ambiente per il loro “sforzo”.

Andiamo subito al dunque…Se dopo CollaboriAmo e DifferenziAmo, l’Amministrazione Comunale ha l’umiltà di rivolgere ai cittadini la parola TolleriAmo, allora mi accodo pure io a questi belli elogi, anche se mi sembrano troppo prematuri considerato che la prova del nove ancora deve arrivare col mese di Agosto e dopo dieci giorni, diciamoci la verità, il servizio è stato espletato a singhiozzo e con parecchie pecche di ogni genere.

Non si discute affatto sull’impegno e il sacrificio che i ragazzi (quasi tutti precari), dirottati dalla pulizia delle strade alla raccolta differenziata, stanno facendo con orari massacranti e lavori avvilenti.
Da parte mia sono loro che preferisco ringraziare ed elogiare. Loro che girano nelle viuzze con le buste dell’umido in mano che solo dalla scena verrebbe il voltastomaco a chiunque, loro invece lo fanno! Loro che senza guanti rovistano fra i cestini di via Roma in cerca di bottiglie di plastica e lattine. Io sono vicino a loro, ragazzi, comandati a bacchetta da personale poco qualificato ma con l’essenza dell’essere razza superiore trasmessa da “qualcuno”, che salgono ai bordi dei container per schiacciare i rifiuti con il rischio di cadere dentro; ragazzi occasionali chiamati a sopportare l’umiliazione di dover ringraziare per la “chiamata” e magari sentirsi in dovere un domani del voto.

Io aspetterei di fare elogi a chi gestisce il progetto perché vorrei vederci chiaro e constatare se le voci che corrono in paese corrispondono a verità, e in questo caso mi sa che siamo nel ridicolo e nell’assurdo: si dice che noi cittadini siamo chiamati a fare “tassativamente” la differenziata ma quando i camion arrivano all’ex mattatoio scaricano tutti nello stesso container!!!
Ci parlano, e si applaudono da soli, di svolta epocale, e lo fanno il 30 luglio, al termine di un mese che ha visto la presenza a Roccella di turisti che si possono contare con le dita di due mani. Chi li guarda ed ha chiuso il libro dei corrispettivi con un importo a due cifre li compatisce e perde ogni speranza.

Coraggio Roccella, non perdiamoci d’animo, affrontiamo questo mese di Agosto con dignità e con grande cuore, ognuno nel ruolo che siamo chiamati a svolgere, continuando a fare la nostra parte in questo progetto ancor in modo migliore ed aiutando coloro che hanno delle difficoltà, con la speranza che, finalmente con i fatti, qualche padre di famiglia possa finalmente beneficiare di un posto di lavoro sicuro e contribuito.

Ah, dimenticavo, ringrazio anch’io e mi complimento con l’assessore Bombardieri per il suo “sforzo”, e complimenti pure per il cognato che per il secondo anno consecutivo ricopre il ruolo di ausiliario delle multe…ops (scusate) del traffico!!!

lunedì 1 agosto 2011

A ROCCELLA L'EX TERRORISTA, EDITORE E SAGGISTA ITALIANO, RENATO CURCIO.




Il gruppo “I ragazzi della Dogana” organizzano l’incontro con Renato Curcio Sabato 6 agosto 2011 alle ore 18,00, presso la Piazza Dogana.




Verrà presentato il suo ultimo libro-ricerca “I dannati del lavoro”, vita e lavoro dei migranti tra sospensione del diritto e razzismo culturale (edizioni “Sensibili alle foglie”).




Questo libro nasce da una ricerca svolta con persone immigrate in Italia e presenta alcune storie di lavoratrici e lavoratori migranti. Persone che incontriamo ogni giorno, che ci interrogano sul nostro modo di accogliere o rifiutare.
Il saggio mette in luce le discriminazioni che i migranti subiscono nel mondo del lavoro ed i dispositivi del razzismo culturale.




Chi è Renato Curcio



Renato Curcio nasce a Monterotondo (Roma) il 23 settembre 1941. Nasce da una relazione extraconiugale tra la madre Jolanda Curcio, giovane ragazza pugliese emigrata a Roma, e Renato Zampa, fratello del noto regista cinematografico Luigi Zampa.

Vive un'infanzia difficile a causa dei lavori precari della madre. Viene presto segnato dalla morte dello zio Armando, operaio presso la Fiat, ucciso nel 1945 da una rappresaglia dell'RSI (Repubblica Sociale Italiana, nota popolarmente come Repubblica di Salò, denominazione assunta dal governo fascista instaurato nel territorio italiano occupato dai nazisti, e fondata da Mussolini nel 1943).

Renato trascorre la sua adolescenza tra Milano e Alberga, dove frequenta la militanza cattolica. Si diploma all'Istituto Galileo Galilei di Campochiesa, frazione di Albenga.

Nel 1962 si trasferisce a Trento e si iscrive alla Storica facoltà di sociologia, dalla quale qualche anno più tardi (1968) partiranno le note mobilitazioni studentesche. A Trento conosce Margherita "Mara" Cagol, la quale diventerà sua moglie. Nel 1967 fondano il gruppo di studio "Università Negativa": il gruppo svolge un'attività di analisi e formazione teorica attraverso lo studio e la rilettura di testi ignorati dai corsi universitari. Fra gli autori vi sono Che Guevara, Mao Tse-Tung, Herbert Marcuse, Cabral, Panzieri.

In questi anni matura il proprio "credo ideologico" all'interno delle lotte universitarie, aderendo ad alcuni piccoli gruppi di estrema sinistra. Per un certo periodo condivide la propria abitazione con Mauro Rostagno, personaggio di sinistra, colto e carismatico, che verrà anche soprannominato il "Che" di Trento.

Completerà tutti gli esami, poi per scelta politica, deciderà di non laurearsi.

Curcio, entrato a far parte della rivista di ispirazione marxista-leninista "Lavoro Politico", ha modo di esprimere opinioni distanti dalla lotta armata.
Il ripensamento sul tema della violenza arriva dopo (e con tutta probabilità anche causato da) gli scontri di Avola del 2 dicembre 1968: nell'occasione la polizia sparò sui braccianti uccidendone due e continuando a sparare senza sosta per 25 minuti.

All'inizio del mese di novembre del 1969 ci si trova in piena contestazione studentesca: Curcio partecipa all'ormai famoso Convegno di Chiavari presso l'hotel Stella Maris. Qui vengono gettate le basi per l'avvio della lotta armata in Italia, a cui prende parte anche un nucleo di appartenenti al Collettivo politico metropolitano di Milano. L'anno successivo vengono fondate le Brigate Rosse: è il mese di maggio del 1970 quando nel quartiere di Lorenteggio, a Milano, appaiono i primi volantini con la stella a cinque punte.



Curcio è alla guida delle BR insieme alla moglie Mara e ad Alberto Franceschini. La prima azione sovversiva avviene il 17 settembre 1970, quando il gruppo fa saltare in aria il garage di Giuseppe Leoni, dirigente dell'azienda SIT Siemens. SIT Siemens, Pirelli, Alfa Romeo sono le prime industrie dove il partito armato si insedia.

Nel 1974 Curcio viene arrestato. Grazie ad un'azione capeggiata da Mara, Curcio riesce ad evadere nel febbraio del 1975. Nell'estate dello stesso anno la moglie muore
durante un conflitto a fuoco con le forze dell'ordine. Renato Curcio viene nuovamente arrestato all'inizio del 1976 (grazie all'infiltrazione all'interno delle BR di Silvano Girotto, passato poi alla storia come "Frate Mitra").

Con la morte di Mara e con la carcerazione dei leader Curcio e Franceschini, la direzione del movimento passò in mano ad esponenti della cosiddetta "ala militarista" capeggiata da Mario Moretti che porterà il gruppo in seno alla triste stagione degli omicidi e dei ferimenti che l'Italia conoscerà dalla seconda metà degli anni '70.


Sebbene Curcio non avesse mai teorizzato la violenza come spargimento di sangue, mai si è pentito delle sue scelte. Rimasto in carcere dal 1976 fino al 7 aprile del 1993, oggi è direttore editoriale nella cooperativa "Sensibili alle foglie", per la quale ha scritto libri sul tema del precariato sociale ("Il dominio flessibile", "Il consumatore lavorato", "L'azienda totale" e “I dannati del lavoro” ).