ALLE 16,45, OGNI SERA CI SARA' L'ESPOSIZIONE E L'ADORAZIONE DEL SANTISSIMO SACRAMENTO CON LA RECITA DEL ROSARIO PRESSO IL SAGRATO DEL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE.
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Roccella in vetrina
sabato 27 giugno 2020
E' INIZIATA LA NOVENA IN ONORE DI MARIA SS.MA DELLE GRAZIE, NOSTRA CELESTE REGINA E AUGUSTA CO-PATRONA
ALLE 16,45, OGNI SERA CI SARA' L'ESPOSIZIONE E L'ADORAZIONE DEL SANTISSIMO SACRAMENTO CON LA RECITA DEL ROSARIO PRESSO IL SAGRATO DEL SANTUARIO DELLA MADONNA DELLE GRAZIE.
CONSIGLIERA RIITANO (PD): VA BENE LA POSTAZIONE A MARE PER DIVERSAMENTE ABILI, PERO' ABBATTIAMO LE TANTE BARRIERE ARCHITETTONICHE SPARSE PER IL PAESE.
giovedì 25 giugno 2020
ANGELO LAGANA' SCRIVE ALL'ING. ROCCO COMMISSO: AIUTI LA SUA CITTADINA A RIPROPORRE "IL TORRONE PIU' LUNGO DEL MONDO"
Lettera aperta al Sig. Ing. Rocco Commisso,
- Fondatore della Mediacom, la quinta azienda fornitrice di TV via cavo negli U.S.A.;
- Presidente della New York Cosmos;
- Proprietario e Presidente dell’ACF Fiorentina.
Egregio Signor Presidente,
chiedo umilmente scusa se mi permetto di inviare questa richiesta
al fine di ripristinare a Marina di Gioiosa Jonica, la cittadina che Le ha regalato i natali, la festa del:
“Torrone più lungo del mondo”.
L’idea è nata dal compianto Marcello Fazzolari nel 1998, imprenditore che, per tantissimi anni, si è prodigato mettendo il massimo impegno e affrontando le notevoli difficoltà dovute al costo oneroso che comportava la manifestazione.
Divenuto per tanti anni un evento seguitissimo, richiamava una folla di notevole spessore che si aggirava intorno alle 20-30.000 presenze che erano formate da persone di ogni età, da intere famiglie che arrivavano dalle cittadine limitrofe in quanto, oltre alla manifestazione che mostrava la lunga tavolata su cui era sistemato il torrone, faceva seguito la serata con artisti di rinomata fama per lo spettacolo musicale.Un richiamo degli amanti della buona musica che rappresentava la classica ciliegina sulla torta per chiudere in bellezza e regalare un qualcosa in più a tutti i presenti.
Sono contento e particolarmente affezionato a quella manifestazione perché sono stato chiamato in diverse occasioni per esibirmi, in qualità di ospite d’onore con la fisarmonica, come appare dalla locandina, assieme a Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea.
Ogni anno correva voce che la festa non si sarebbe potuta svolgere perché mancavano i fondi però, grazie all’abilità e al grande impegno profuso dagli organizzatori, la serata prendeva corpo.
Dopo Marcello Fazzolari, è subentrata Silvia Colombo fino ad arrivare al compianto Luigi Bruzzese che se ne occupò con grande abnegazione per diversi anni. In totale sono stati 18, anche se ci sono stati due anni di fermo, pertanto il 2015 è stato l’ultimo anno in cui si è potuta svolgere la festa del “Torrone più lungo del mondo”.
La cosa che faceva impressionare i più curiosi era il record che ogni anno era puntualmente battuto fino ad arrivare, alla 18esima edizione, alla lunghezza di 473,96 metri.
Una vera e propria conquista che, in presenza di un notaio, faceva felici tutti gli organizzatori.
Caro Signor Presidente, come può vedere da queste foto panoramiche, la festa del “Torrone più lungo del mondo” non può e non deve essere dimenticata e, per tale motivo, faccio appello alla Sua non comune cortesia in maniera che, sempre che lo ritenga opportuno, possa dare disposizioni già, a partire dall’8 dicembre 2020, in modo che gli abitanti di Marina di Gioiosa Jonica possano continuare a godere di uno spettacolo unico nel suo genere che purtroppo, per mancanza di fondi, non si è potuto più portare a compimento.
Il numero zero di "Fiorentina Mia", edito da Angelo Laganà, magazine di 12 pagine in carta patinata lucida pubblicato ad inizio campionato in occasione della partita di cartello Fiorentina Juventus. |
Lei, per ricambiare il gradito gesto dei Suoi compaesani, in occasione della pandemia del coronavirus, ha fatto omaggio ai cittadini di 10.000 mascherine per la gioia di tutti gli abitanti.
Dopo quel gesto ricco di grande umanità e galanteria, faccia un ulteriore sforzo per ripristinare quell’ Evento che alla ridente cittadina della “Costa del Gelsomini” può ritornare di enorme utilità. Sarebbe, da parte Sua, una mossa piena di speranza, dopo il brutto periodo che abbiamo attraversato, di un ritorno al passato per far rinverdire quelle ore di aggregazione cui eravamo abituati che sono fondamentali per ritornare alla fratellanza e per trascorrere momenti di spensieratezza dei quali ci siamo disabituati.
Se accettasse il mio invito, potrebbe essere una buona occasione per salire sul palco ed esibirci insieme usando il nostro strumento preferito, la fisarmonica, per la gioia di tutti i Suoi compaesani, alcuni dei quali sono stati compagni di giochi.
Confido molto sulla sua sensibilità nella speranza che la mia richiesta vada in porto e che la cittadina di Marina di Gioiosa Jonica possa ritornare ai fasti di un tempo.
La saluto cordialmente e La ringrazio anticipatamente.
Angelo Laganà
RESTAURATI, E PRONTI PER ESSERE RESTITUITI NELLE LORO CHIESE DI APPARTENENZA, IL CROCEFISSO E LA STATUA DELLA MADONNA ADDOLORATA
martedì 23 giugno 2020
RINEGOZIATI MUTUI PER OLTRE 5 MILIONI DI EURO. LA GESTIONE DISSENNATA DI QUEST'ULTIMO VENTENNIO GRAVERA' SULLA TESTA DEI NOSTRI FIGLI E NIPOTI. UNA FOLLIA!!!
lunedì 22 giugno 2020
Ci ha lasciati Mimmo Nocera.
domenica 21 giugno 2020
ANGELO LAGANA' CONTINUA LA SUA COLLEZIONE DI FILMATI PER VALORIZZARE I CENTRI PIU' BELLI DELLA CALABRIA: E' LA VOLTA DI PIZZO CALABRO.
venerdì 19 giugno 2020
GLI AUSPICI E LE PROPOSTE DELLA CONSIGLIERA PD VANESSA RIITANO PER LA RIPARTENZA DALL' EMERGENZA COVID
giovedì 18 giugno 2020
LESSICO POLITICO IV: Il 20 Giugno secondo appuntamento con Vittorio Morfino, promosso dall'associazione Schole'
Società e Costituzione, Cooperazione, Abitare
Quarta edizione di “Lessico politico” nel mese di giugno in modalità “Home edition”
Secondo appuntamento con Vittorio Morfino (Università “Bicocca” di Milano)
sul lemma: “Cooperazione” ore 17.00 in diretta Facebook
Il secondo appuntamento della quarta edizione di “Lessico politico” si svolgerà sabato 20 giugno 2020 e vedrà protagonista Vittorio Morfino dell’Università “Bicocca” di Milano.
Dopo il ragionamento svolto la scorsa settimana su “Costituzione e Società”, grazie all’intervento di Claudio De Fiores (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”), il prossimo lemma in questione sarà “Cooperazione”.
Si tratta di una parola dal significato ambivalente, perché da un lato coglie la natura sociale e politica degli esseri umani, ma dall’altro ci dice come oggi questa socialità sia ridotta a cooperazione lavorativa e come sia sfruttata a scopo di profitto e ricchezza dai privati. Prof. Vittorio Morfino - Università "Bicocca" di Milano.
Sarà interessante, dunque, percorrere questo tipo di tensione che attraversa la “Cooperazione”, a partire dalle pagine che Marx le dedica nel Primo Libro del Capitale.
Il terzo e ultimo appuntamento è previsto per sabato 27 giugno e vedrà la partecipazione di Carla Danani dell’Università di Macerata, che interverrà sul tema dell’“Abitare”.
Tutti gli incontri si svolgeranno alle ore 17.00, saranno trasmessi in diretta sulla pagina Facebook “Filosofia Roccella Scholé” e saranno preceduti da un saluto del sindaco di Polistena, Michele Tripodi.
Nell’incontro del 27 giugno, il contributo di Danani sull’“Abitare” sarà introdotto anche dall’intervento del Rettore dell’Università di Macerata, Francesco Adornato.
L’iniziativa è organizzata da Scholé in collaborazione con il Comune di Polistena e per questa nuova edizione gode pure dell’intesa con l’Università di Macerata. Diversamente dagli anni passati, “Lessico politico” 2020 sarà realizzato in modalità “Home edition”, superando così le difficoltà logistiche e organizzative dovute alle misure adottate per contenere l’epidemia da Covid-19.
Tutte le informazioni sui singoli incontri, sui relatori e sui temi sono disponibili sul sito web www.filosofiaroccella.it e sulle pagine Facebook/Instagram Filosofia Roccella Scholé.
Roccella Jonica, 18/06/2020
Associazione Culturale Scholé – Centro Studi Filosofici
mercoledì 17 giugno 2020
IN BOCCA AL LUPO A TUTTI I NOSTRI STUDENTI PER GLI ESAMI DI MATURITA'
- presentazione di un elaborato da parte dello studente che riguarda le discipline della seconda prova scritta;
- analisi di un testo di letteratura italiana tra quelli studiati nel corso dell’anno in sostituzione della prima prova scritta;
- discussione multidisciplinare sui materiali predisposti dalla commissione;
- relazione sulle esperienze vissute dallo studente durante il tirocinio dei Pcto (‘Percorsi per Competenze trasversali e l’orientamento’ ex alternanza scuola-lavoro)
- quesiti su Cittadinanza e Costituzione
Anche i crediti saranno diversi rispetto al passato: maggior peso al percorso scolastico, fino a 60 crediti, e fino a 40 al colloquio orale.
Al fine di evitare ogni possibilità di assembramento il candidato dovrà presentarsi a scuola 15 minuti prima dell’orario di convocazione previsto e dovrà lasciare l’edificio scolastico subito dopo l’espletamento della prova.
Affronteranno gli esami di maturità 5 studenti per ogni giornata.
In questi giorni Poste Italiane ha consegnato per conto della protezione Civile direttamente nelle scuole le mascherine onde i ragazzi e la commissione possano effettuare gli esami in totale sicurezza.
Buon lavoro alle commissioni di esame e un grande "in bocca al lupo" a tutti gli studenti per questo importante loro obiettivo della loro vita.
lunedì 15 giugno 2020
UN ANNO SENZA DI TE MAMMA.
La famiglia Vetrisano - Lupoi con la cara mamma Maria Teresa in centro. |
giovedì 11 giugno 2020
TRE APPUNTAMENTI IN VIA TELEMATICA PER LA QUARTA EDIZIONE DI "LESSICO POLITICO" PROMOSSO DALL'ASSOCIAZIONE CULTURALE SCHOLE'
Società e Costituzione, Cooperazione, Abitare
Quarta edizione di “Lessico politico” nel mese di giugno in modalità “Home edition”
con Claudio De Fiores (Università della Campania “Luigi Vanvitelli”),
Vittorio Morfino (Università di Milano “Bicocca”)
e Carla Danani (Università di Macerata)
L’iniziativa è organizzata da Scholé in collaborazione con
Comune di Polistena
Università di Macerata
I termini in questione sono: “Società e Costituzione”, “Cooperazione”, “Abitare”.
Uno sguardo meno approssimativo ci dice, in realtà, che il progetto di società delineato nella Costituzione Italiana, rimasto perlopiù disapplicato, ha nelle pratiche di partecipazione individuale e collettiva finalizzate allo sviluppo della cosa pubblica (Cooperazione) e nell’uso e nella cura dei luoghi sociali e naturali (Abitare) i suoi ingredienti fondamentali.
A tutti i livelli: civile, etico-sociale, economico, politico. È sulla base di questo ragionamento che l’Associazione Culturale Scholé di Roccella Jonica ha messo insieme un giurista, un filosofo e una filosofa per offrire una riflessione ampia e interdisciplinare che, a partire dai tre lemmi, si snodi attraverso alcuni dei problemi più urgenti della nostra epoca. Dall’impoverimento della cooperazione, sempre più ridotta a lavoro e sfruttamento, alla crisi di cui soffre l’ecosistema che abitiamo, fino all’ampliamento delle diseguaglianze sociali ed economiche già denunciate come “ostacolo da rimuovere” dal dettato costituzionale.
Come da tradizione, l’iniziativa è organizzata da Scholé in collaborazione con il Comune di Polistena e per questa nuova edizione gode pure dell’intesa con l’Università di Macerata. Diversamente dagli anni passati, “Lessico politico” 2020 sarà realizzato in modalità “Home edition”, superando così le difficoltà logistiche e organizzative dovute alle misure adottate per contenere l’epidemia da Covid-19. Non sarà, certo, un’edizione di ripiego ma, al contrario, intende essere un momento di rilievo per confrontarsi “qui e ora” sulla politica a venire, in un periodo in cui il dibattito pubblico è perlopiù monopolizzato dal virus.
Il prof. Claudio De Fiores, giurista dell'Università della Campania, relatore il 13 Giugno del primo dei tre appuntamenti di Lessico Politico - IV edizione. |
Tutte le informazioni sui singoli incontri, sui relatori e sui temi sono disponibili sul sito web www.filosofiaroccella.it e sulle pagine Facebook/Instagram Filosofia Roccella Scholé.
Roccella Jonica, 11/06/2020
Amministrazione comunale Polistena
Associazione Culturale Scholé – Centro Studi Filosofici
IL PARCO GIOCHI DELLA VIA MARINA POTREBBE RIAPRIRE IL 15 GIUGNO SE...
martedì 9 giugno 2020
BUONA PARTE DI ROCCELLA OGGI SENZA LA RACCOLTA DELL'INDIFFERENZIATO. SI RIMEDIERA' SABATO 13 GIUGNO.
lunedì 8 giugno 2020
CI MANCHERA' IL CAMPO ESTIVO UNITALSI
Quest’anno, non ci saranno le magliette ROSSE in giro per il paese, a formare un giardino di papaveri rossi.
Quest’anno siamo costretti a rinunciare alla più bella e attesa attività, che come sottosezione UNITALSI organizziamo, il “Campo Estivo” con i nostri amici.
Ci mancherà l’organizzazione, che iniziava con le prime riunioni a giugno dopo il rientro del pellegrinaggio regionale UNITALSI a Lourdes.
Ci mancheranno le varie attività che hanno scandito le nostre giornate negli ultimi undici anni di campo, i momenti liturgici, come la fiaccolata, la processione Eucaristica, la Santa Messa conclusiva come ringraziamento al Signore per i bei momenti trascorsi insieme, la visita del nostro vescovo Oliva.
Ci mancheranno le mattinate al mare, i tuffi, i gavettoni e gli interminabili bagni nelle limpide acque del nostro mare.
Ci mancherà il giro sulla motovedetta della capitaneria di Porto, sul trenino per le vie del paese, il pomeriggio all’autoscontro, il karaoke, la festa in piazza, il fitwalking.
Ci mancheranno le feste nel piazzale dell’oratorio, la spaghettata di mezzanotte, gli abbracci, i baci, le carezze e i discorsi tra vecchi amici.
Ci mancherete voi, che con la vostra presenza, disponibilità e solidarietà, avete permesso che tutto questo si potesse sempre realizzare.
Ma soprattutto ci mancheranno gli amici e gli sguardi ricchi d’amore, che solo loro sanno donare.
Quanto accaduto nell’ultimo periodo ha bloccato le nostre attività, ma non il nostro entusiasmo per una programmazione futura e la voglia di fare.
Siamo già pronti a ripartire con nuove esperienze, appena sarà possibile.
UNITALSI LOCRI
SEI STATA LA MIGLIORE MAMMA CHE DIO POTEVA DONARCI...
domenica 7 giugno 2020
PUBBLICATO SU YOUTUBE DALLA CASA DISCOGRAFICA ZARA MUSIC IL NUOVO VIDEO DI "JEU SUGNU CALABRISI"
venerdì 5 giugno 2020
LA BELLISSIMA STORIA DEI "MERRY BOYS", IL COMPLESSO MUSICALE ROCCELLESE MOLTO IN VOGA NEGLI ANNI '50 E '60
I “MERRY BOYS”,
il complesso musicale costituito a partire dal 1951 e che,
nel corso degli anni, subisce diversi cambiamenti
per la sostituzione di vari componenti.
di Angelo Laganà
I “Merry Boys” è il complesso musicale nato, quasi per scherzo, nel 1951.
Nello Caridi, fisarmonicista, racconta che dal 1950 al 1955 è presidente dell’Azione Cattolica, (GIAC: Gioventù italiana di Azione Cattolica) luogo di aggregazione in cui molti giovani di Roccella Jonica si riuniscono per passare il tempo libero.
La cittadina, in quegli anni, ha poco da offrire ai giovani che trovano il loro sbocco frequentando quel luogo in cui s’incontrano nuovi compagni, si fanno conoscenze, si alimentano amicizie, si organizzano giochi e tante altre iniziative per impegnare il tempo.
Enzo Ursino è uno dei primi che frequenta l’associazione seguito dal fratello di Nello, Mario, che compra una batteria ma che non ne farà mai uso.
In quello stesso anno, Pepè Romano va a lezioni di musica dal maestro Raffaele Spagnolo che, oltre ad essere direttore della banda formata da mio padre Pasqualino che la denomina: “Complesso Bandistico Città di Roccella Jonica” che è composta da 55 elementi e compra le divise ai musicanti, ha una scuola a Sant’Antonio.
Pepè va da Spagnolo per imparare il clarinetto e studia per due volte il Metodo Bona. Aiutato dalle lezioni del maestro, impara il solfeggio e a leggere la chiave di basso perché ha intenzione di suonare la batteria.
E’ da un gruppetto di amici che fanno parte dell’Azione cattolica e amano la musica che nasce, proprio nella cantina di Nello Caridi, la volontà di formare un gruppo musicale.
Nello suona la fisarmonica, Vincenzo Cordì è il cantante, Enzo Ursino la chitarra e Pepè Romano la batteria. Un quartetto che si fa subito apprezzare.
Stabiliscono l’ora in cui si devono incontrare per fare le prove e, a tutto il vicinato, fanno ascoltare la musica che esprimono e diffondono per mezzo dei loro strumenti.
Il nome “Merry Boys” è frutto dell’inventiva di Pepè Romano che suona la batteria, ma solo per poco tempo.
Prende spunto dal fatto che gli elementi che ne fanno parte, sono tutte persone allegre e allora dice: perché non diamo al complesso un nome inglese chiamandolo: “Merry Boys”, cioè: allegri ragazzi?
La sua richiesta va subito in porto e il nome del gruppo prende corpo.
Successivamente, il nome “Merry Boys” compare e viene stampato, per volontà di Nello Caridi, sulla gran cassa della batteria, una specie di sponsorizzazione che pubblicizza il nome del complesso ai presenti con una formazione più allargata come si può vedere in questa foto.
La prima formazione del complesso Merry Boys |
Sicchè si presenta l’occasione che il ferroviere Diano si fidanza con una donna di Roccella e pone la domanda a Nello: perché non venite a suonare alla mia festa?
La richiesta è subito accettata e la cerimonia di fidanzamento si svolge in un magazzino proprio a Zaddeo. Lo stesso Diano, per sdebitarsi con i componenti del complesso, offre pasticcini a tutti gli invitati.
I Merry Boys ripresi ad un matrimonio |
Pepè Romano ricorda che nel 1953 frequenta il terzo liceo. All’uscita di scuola alcuni componenti del circo, che si trova a Locri, sono in cerca di un batterista perché quello che suona lo strumento indicato si ammala. Preoccupati da tale mancanza, alcuni musicisti del circo in questione, arrivano a Roccella e cominciano a chiedere se esiste un complesso.
Una volta giunti a destinazione nella cantina di Nello, chiedono: chi di voi suona la batteria? Pepè, risponde subito, io.
Ed è così che Pepè Romano, suona la batteria e si esibisce per una serata al circo. Alla fine della manifestazione, riceve, come prestazione, la somma di 500 lire.
Però, il bello viene dopo perché quando Pepè rientra a casa a notte tarda, sia il padre che la madre gliene dicono di tutti i colori perché molto preoccupati e a quei tempi, rientrare a notte fonda, non è permesso.
Subito dopo l’esibizione avvenuta al circo equestre, Pepè Romano assume la veste di presentatore e cede il posto a Felicetto Ursino che suona la batteria.
“MERRY BOYS”, seconda formazione con Pepè Romano nelle vesti di presentatore |
Per dare più importanza al complesso, s’ingaggiano le sorelle Lombardo che abitano a Sant’Antonio, vicino al professore Raffaele Spagnolo. Si tratta di tre sorelle cantanti: Lisetta, è la più grande, Tina, è la moglie di Felicetto Ursico, il batterista e Carla, a detta di tutti, quella dotata di una grande voce.
Per proseguire nella storia dei “Merry Boys”, c’è da aggiungere un particolare molto importante che è la cosiddetta: “Barracca”, locale creato dagli americani e poi abbandonato che si trova vicino allo studio fotografico Saverino.
E’ coperto da legno zingato ondulato. Si ricorda che Don Sansotta, arciprete di Roccella Jonica, la smonta e la fa trasferire nel cortile tra la Chiesa Matrice e l’Istituto scolastico, vicino e all’interno della Chiesa Cattolica. Stiamo parlando del 1949.
In quel posto il professore Coluccio, assieme ad altre persone, dà vita ad una serie di iniziative e manifestazioni teatrali.
Nel 1952, Nello Caridi cambia il nome dalla gran cassa della batteria e fa scrivere: “Pasticca Taitù” per pubblicizzare il nome della liquirizia che mio padre produceva a Roccella Jonica, pasticca che fa il giro del mondo e che ora, a distanza di quasi 70 anni, è prodotta dai F.lli Caffo a Limbadi
Nello, essendo artista poliedrico, fa anche l’attore e ricorda che, per impersonare una parte, indossa i panni di una donna e la rappresenta talmente bene che il pubblico richiede, per ben 11 volte, la replica.
Si porta in scena anche la Madonna del Borgo e la più rinomata: “Cunfrunta”.
Nello Caridi, oltre che essere un ottimo fisarmonicista, è anche autore di canzoni.
La prima sua composizione si chiama: “Dolci ricordi” e dovrebbe pagare 50.000 lire per iscriverla a Milano alla “Italmusic”, in Via del Corso. Dato che si tratta di una somma molto alta, si pensa di fare una colletta tra gli appassionati della musica, ma il tutto rimane fine a se stesso e la canzone resta senza deposito. In seguito, lo stesso autore, ricorda di aver ascoltato la canzone da lui composta in radio con qualche nota cambiata.
Nello partecipa anche a una rassegna canora denominata: “Il microfono è vostro” però, a quell’epoca, non esistono i cantautori.
Intanto, Amedeo Nazzari e Lucia Bosè girano in Calabria il film: “Il Brigante Musolino”. Faccio riferimento all’anno 1954 e Nello Cardi si presenta insieme con Otello Profazio ad una rassegna a Reggio Calabria. Nello si classifica al secondo posto proprio perché non è ammessa la canzone d’autore, mentre Profazio vince cantando: “U ciucciu”, come il menestrello della canzone e cultura calabrese.
Nello stesso anno, 1954, Felicettto Ursino fa entrare nel complesso un nuovo componente che è Nando Macrì che suona per percussioni (bonghetti e maracas) e il gruppo continua le sue esibizioni.
Nel 1957, Nando Macrì si trasferisce a Roma per motivi di lavoro e, anche nella Capitale, continua la sua attività musicale in seno ad un complesso che offre la sua prestazione a cantanti affermati e famosi come Nilla Pizzi, Mario Abate e Dino.
Il complesso dei “Merry Boys” continua imperterrito la sua marcia in musica però cambia nome e diventa “Complesso Olimpya” (1960-’61), composto dal Maestro Arturo Scali, un fisarmonicista di Mammola e io, giovanissimo a 15 anni, sono ingaggiato dal Maestro Arturo per suonare la chitarra solista. Lo stesso “Complesso Olimpya”, nell’arco di un paio di anni, ritorna al vecchio amore e cioè a rivestire il nome di: “Merry Boys”, ormai diventato famoso in tutta la Costa Jonica.
Il complesso è formato da sei elementi che vestono una camicetta luccicante con le iniziali “MB” come mostra la foto...
Questa ultima formazione dei “Merry Boys”, continua l’attività musicale per diversi anni e, sfruttando il nome di quelli passati, si fa onore in parecchie serate offrendo le melodie e successi degli anni ’50-‘60 facendosi apprezzare in quasi tutti i locali dove è chiamata a offrire il contributo per allietare le serate.
In quegli anni, le melodie del tempo la fanno da padrone e la presenza di un complesso regala spensieratezza, trasmette allegria ai presenti nelle balere che sono molto frequentate.
Ne beneficiano i proprietari dei ristoranti che organizzano matrimoni e ogni tipo di manifestazione, i locali che promuovono riunioni per feste di vario tipo, le stazioni balneari che, durane il periodo estivo, offrono ai loro clienti la possibilità di praticare il ballo, elementi fondamentali ed importanti del mondo dello spettacolo cui oggi si dà poca importanza.
Famosi le stazioni balneari di Roccella Jonica, a cominciare dal Lido: “La Calura”, al Lido: “Flora” che, durante la bella stagione, offrono ai loro clienti il complesso con musica eseguita dal vivo tutte le sere senza conoscere soste.
I “MERRY BOYS” ripresi in una pausa |
Un appuntamento importante che fa arrivare molte persone soprattutto dalle cittadine limitrofe che frequentano i locali più rinomati di quella zona marina, ancora sprovvista del lungomare, anche se il progetto della Via Marina nasce da un’idea della buonanima di mio padre Pasqualino, nel lontano 1952.
Un’usanza quella di animare di musica i locali che continua per diversi anni a venire perchè poter avere a disposizione un complesso è una moda che, purtroppo, agli anni nostri, tranne qualche locale, sta via via scomparendo.
giovedì 4 giugno 2020
LETTERA A CUORE APERTO DELLA ROCCELLESE CECILIA RULLO AL GIORNALE ONLINE "ORIZZONTE SCUOLA.IT" SULLA DRAMMATICA SITUAZIONE DEI COLLABORATORI ATA
Collaboratori scolastici ATA ex LSU, costretti a spostarci di regione per avere contratto full time.
Negli anni 90 gli Enti publici, Comune, Regione e province, con i progetti lsu, ci hanno utilizzato per coprire posti “vacanti” nelle scuole come bidelli in “nero” perché ci veniva erogato, da parte dell’istituto INPS, un’assegno mensile di 780 mila lire.
Nel 2001, con allora governo Prodi, decisero di esternalizzare il servizio (danneggiando migliaia di lavoratori per vent'anni ) divenendo dipendenti di Aziende private con la qualifica di “operaio pulitori” con contratto a tempo INDETERMINATO part-time: 30, 36, 40, ore settimanali con una retribuzione di 900/1000€ abbiamo mantenuto così nelle scuole l’igiene e dal 2014 il “decoro” e l’ausiliariato con l’inserimento del progetto “scuole belle”.
Dopo tutti questi anni di servizio abbiamo un'età che va dai 55/65 anni per cui non è facile trovare un altro lavoro, è impossibile lasciare la propria terra e la famiglia per andare a prendere il full-time in un’altra regione d’Italia. Questo comporterebbe un'enorme spesa che non è possibile affrontare con una retribuzione full-time di appena 1,100 euro con le difficoltà di inserimento in un mondo completamente dove non si conosce nessuno.
Non si può pretendere alle persone alla fine del percorso lavorativo di cambiare vita, cambiare regione lasciando gli affetti. Alla nostra età sarebbe ora di concederci un po’ di serenità!
Invece ci stanno chiedendo di ricominciare da capo.
L'alternativa è quella di diminuirci l’orario del 50% e, di conseguenza, la retribuzione. E questo è inaccettabile e scorretto.
Abbiamo acceso mutui, prestiti, ci siamo creati una famiglia con quel poco, facendo molta fatica ma con dignità. Ed oggi lo stato italiano ci ha tolto anche quel poco.
Le faccio presente, cara Ministra dell’istruzione, se ancora non le è chiaro, che questa drammatica storia, di gente onesta che ha sempre lavorato e pagato le tasse, che 5000 collaboratori scolastici degli 11.263, internalizzati il primo Marzo con contratto part-time, sono costretti a “vivere ” con 600 €, una somma che va al di sotto della soglia di povertà.
Siamo stati una categoria di lavoratori che abbiamo sempre lottato, e lotteremo perché il coraggio, la forza e la determinazione non ci abbandonerà finché non saremo riusciti al raggiungimento di essere collaboratrici scolastici Full-time