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Roccella in vetrina

martedì 30 aprile 2024

L'EMOZIONANTE DISCORSO DEL PROF. ANTONIO SIMONE IN OCCASIONE DEL 25 APRILE


Ho piacere di pubblicare la relazione del prof. Antonio Simone esposta in occasione del 25 Aprile nella manifestazione tenuta nella Villetta dei Caduti dalla Sezione ANPI di Roccella Jonica. 

Il discorso del prof. Simone ha destato molto interesse per il suo valore storico e per aver fatto emergere e onorato i patrioti roccellesi che hanno dato la loro vita per la difesa della nostra Patria. 

Una relazione con dei passaggi toccanti.


Buongiorno e un caro saluto a tutti i presenti. Anzitutto, mi corre l’obbligo di ringraziare l’amica Lucia Spagnolo e tutto il gruppo dell’ANPI, sezione di Roccella Ionica, per avermi voluto onorare della mia presenza in questo lodevole incontro per la ricorrenza del 25 Aprile, giorno che ricorda la Liberazione dell’Italia dal giogo nazifascista. 


Io, che per motivi di lavoro ho girovagato specialmente nel nord Italia, ho potuto osservare, disseminate un po’ ovunque, le innumerevoli lapidi dei Caduti per la Libertà.

 Testimonianze che ricordano il sacrificio con la vita di uomini, donne, ragazzi, che hanno scritto pagine eroiche per l’agognata libertà dell’Italia dall’oppressore tedesco e dai fautori fascisti. Libertà che fu pagata a caro prezzo. Donne, e i tanti giovani, hanno subito ogni brutale violenza fisica, torture indicibili, per far confessare i nomi dei compagni partigiani che lottavano nelle città, sulle montagne e nella pianura padana.

 Anche Roccella ha pagato il suo tributo di vite umane: tre giovani partigiani, nativi del nostro paese, che per motivi di lavoro si trovavano altrove, sono finiti davanti il plotone d’esecuzione tedesco a causa della loro lotta partigiana. Consultando il volume: Calabresi decorati per attività partigiana svolta in Liguria e Piemonte, oltre ai tre fucilati, si annoverano altri quattro giovani roccellesi, di questi ultimi cito solo uno, Rocco Cartolano che era Comandate della 102 Brigata. So per certo che altri nostri ragazzi roccellesi hanno dato il loro contribuito in questa lotta, per così dire nell’anonimato, senza essere citati in nessuna pubblicazione o documento. 


Dall’elenco ufficiale degli internati militari della provincia di Reggio Calabria finiti nei campi di concentramento nazisti, ben cinque sono di Roccella. Per quattro di questi, nei documenti, la definizione “disperso in prigionia” era una forma più opportuna e discreta di “finito nel forno crematorio”. Essi sono: Carmelo Gaglioti, Giovanni Scali, Rocco Simone, Antonio Speranza. A questi aggiungerei anche Alfredo Ursino che, fatto prigioniero, fu deportato nel campo di Altausee, Austria, da dove non si è saputo più nulla, ma sappiamo bene come finì.

Ai 64 caduti della Seconda Guerra fatemi onorare i 23 giovani soldati dispersi in mare, inabissati con le loro unità navali, è il contributo della Roccella marinara, caduti fino all’8 Settembre 1943, data storica, che per alcuni significò fine delle lotte contro gli Angloamericani e fine della Guerra, ma non fu così.

Vi racconto brevemente una storia poco nota.

La sera dell’8 Settembre 1943, piazza San Vittorio era gremita di gente che festeggiava l’Armistizio e la fine delle ostilità. Si sparava, in segno di giubilo, senza risparmio, data la grande quantità di materiale bellico esistente nei vari magazzini appositamente requisiti. Buona parte erano militari di stanza nel nostro paese mischiati a tanti roccellesi. Qualche soldato, forse un po’ alticcio, si mise a sparare con una pistola, c’è stata un po’ di confusione, qualche urlo e un fuggi fuggi generale. Per terra rimase esamine Rocco Lopresti di 29 anni. Respirava ancora quando è stato portato dal Dott. Jellamo, per tentare di salvarlo. Nonostante la tempestività del medico, di operarlo con i mezzi a sua disposizione, il povero Rocco spirò durante l’intervento. La festa dell’8 Settembre fu funestata da questo episodio.

  


 Permettetemi di eccedere e abusare della vostra pazienza ma ritengo doveroso darvi qualche informazione sul nostro Monumento che raccoglie i nomi di tutti i Caduti roccellesi nelle due guerre mondiali. 

La prima volta che a Roccella si parlò della costruzione di una Scultura commemorativa fu nella riunione consigliare del 30 Marzo 1926, erano i giorni che al Comune si stava stilando l’elenco dei Caduti di cui si avevano notizie certe da inviare al Ministero della Guerra. Subito si contattò lo scultore Turillo Sindoni, probabilmente quando si trovò nella vicina Gioiosa per i lavori dell’elevazione del Monumento di quel Comune. Non sappiamo se lo scultore ha mostrato il bozzetto del nostro fante del Monumento eretto qualche anno prima ad Augusta (Siracusa). 

Il nostro fu completato e benedetto dal Vescovo di Gerace, con la presenza delle autorità civili, militari e religiose, il 19 Agosto 1928, per poi, tutti in corteo, recarsi alla costruenda Chiesa Matrice dove fu posta e benedetta la prima pietra. 

Sappiamo che l’anno dopo fu inaugurato un terzo Monumento uguale al nostro nel comune di Maddaloni, in provincia di Caserta. 

Sin da ragazzo, la curiosità mi ha portato a conoscere la storia di mio zio, Giuseppe Simone, perchè la mia povera nonna, contadina analfabeta, è rimasta tutta la vita senza sapere nulla del suo primogenito figlio. Avventurandomi nella ricerca mi sono ritrovato con la conoscenza della vita militare in guerra di ciascuno dei caduti scritti nelle lastre di marmo. Ognuno con una sua storia da raccontare. 

Se andiamo a contare tutti i nomi incisi nel nostro Monumento ci troviamo con 137 Caduti … ma non sono tutti!

Dalla ricerca fatta alcuni nomi sono emersi dopo l’inaugurazione del Monumento. Sarebbe il caso di aggiungerli.

Mi avvio alla conclusione citando e ridando onore a quelli mancanti, sono 10: Vincenzo Caserta, Pasquale Ferrigno, Giuseppe Gioiello, Giuseppe Maria Ingrati, Rocco Lombardo, Vincenzo Lombardo, Nicola Lucano, Domenico Macrì, Giuseppe Scali di Francesco, Pasquale Ursino di Nicola, quest’ultimo appartenente alla “Brigata Brescia”, andato disperso durante la battaglia del 4 novembre 1916.

Ora e sempre “Bella Ciao”.

Viva il 25 Aprile.

Viva la Pace.

Viva la Libertà. 

Grazie.


domenica 28 aprile 2024

E' MANCATO IL DR. FRANCESCO ZITO

Si è spento all'età di 90 anni il dr. Francesco Zito, ex segretario della Giunta Regionale della Calabria e persona influente nella politica e nelle vicende di Roccella Jonica.

Porgo a tutti i familiari le mie condoglianze.

sabato 27 aprile 2024

L' ANPI DI ROCCELLA ONORA IL 25 APRILE


La locale Sezione ANPI ha organizzato a Roccella Ionica il 25 Aprile u.s. la Festa della Liberazione con una celebrazione ufficiale di commemorazione di tutti i Caduti, che hanno lottato per la difesa dell’Italia durante la prima e la seconda guerra mondiale fino alle vittime di tutte le guerre in essere oggi nel mondo.

La cerimonia è stata partecipata dal Comune di Roccella Ionica con l’intervento del Vice Sindaco Francesco Scali e dallo storico e scrittore Prof. Antonio Simone della locale associazione Roccella Com’era.


Alla presenza di numerosi cittadini, durante l’esecuzione delle note del silenzio è stata deposta la corona di alloro al Monumento dei Caduti.

Dopo l’intervento  del Vicesindaco Francesco Scali che ha sottolineato l’importanza storica e contemporanea del 25 Aprile;  particolarmente toccante  è stata la relazione del prof. Simone, che, negli anni, ha approfondito la conoscenza dei Caduti di Roccella


Jonica, raccontandone oggi la loro storia, citandone i nomi e le circostanze in cui hanno subito l'esecuzione da parte degli oppressori tedeschi e dai fautori fascisti; tra questi diversi partigiani e internati militari finiti nei campi di concentramento nazisti e iscritti nei documenti con la definizione "disperso in prigionia", forma più opportuna e discreta rispetto a "finito nel forno crematorio". Onorati anche 23 giovani soldati roccellesi dispersi in mare inabissati con le loro unità navali dagli angloamericani l'8 settembre del 1943.


La presidente dell'ANPI nel concludere i lavori, ha voluto sottolineare l'importanza che ricopre oggi questa ricorrenza: "È urgente un 25 Aprile di liberazione dalla guerra - afferma Lucia Spagnolo - Un cessate il fuoco ovunque. Sono in discussione democrazia, libertà, uguaglianza, lavoro, solidarietà e pace, cioè la Repubblica fondata sulla Costituzione e nata dalla Resistenza. Ha inoltre evidenziato: “l’esigenza di mantenere viva la memoria, perché senza memoria non c’è futuro”. Citando inoltre la pericolosità delle politiche che sta mettendo in atto l'attuale Governo Nazionale attraverso “il premierato” con un uomo solo (o una donna) sola al comando, e la volontà di frantumare l'Italia in tante Regioni in competizione fra di loro con il disegno di legge sull’autonomia differenziata.


Infine ha affermato: “Ci governa una destra estrema che in vari modi tende a reprimere qualsiasi dissenso, qualsiasi protesta. Una destra estrema aggressiva, vendicativa e rivendicativa. Viene censurato il libero pensiero e vengono aggrediti con l’uso dei manganelli i giovani studenti in protesta nelle piazze.

L’ANPI, l’Associazione "Roccella com'era" e Comune hanno infine preso l'impegno di integrare e onorare la lunga lista delle 137 vittime di guerra incise nel marmo alla base del Monumento, aggiungendo altri 10 nomi emersi dopo il 1928 anno della messa in posa del Monumento nell'attuale "villetta dei Caduti".

                                                                                          ANPI Sez. Roccella Ionica

                                                                                                         Lucia Spagnolo

DAL 29 APRILE AL 1° MAGGIO LA FESTA DI SAN GIUSEPPE

Considerato che il 19 Marzo, ricorrenza di San Giuseppe, cade sempre all'interno della Quaresima, l'arciconfraternita di San Giuseppe, in accordo con padre Francesco Carlino e su autorizzazione del Vescovo di Locri-Gerace, ha spostato i Festeggiamenti di San Giuseppe nel giorno della ricorrenza di San Giuseppe Lavoratore, ossia il Primo Maggio.


Dopo la Santa Messa del 19 Marzo, con la Processione della sacra Effige di San Giuseppe lungo la zona alta del paese e la recita dei 7 dolori/gioie laddove devote famiglie hanno allestito degli splendidi altaretti, per la prima volta a Roccella la Festa di San Giuseppe di terra a partire dal 29 Aprile per culminare il Primo Maggio.

Di seguito la locandina con il programma completo sia della parte religiosa che civile della Festa, e, a fianco, il manifesto di presentazione del convegno sulla paternità responsabile che si terrà il 29 Aprile all'interno della meravigliosa Chiesa che capeggia largo San Giuseppe.



giovedì 25 aprile 2024

IL 25 APRILE CON DEI MANIFESTI PROVOCATORI.


Una bella provocazione quella che è apparsa stamattina, nel giorno del 25 Aprile, sulle bacheche della affissioni di Roccella. 

Nel mentre nella Villetta dei Caduti si celebrava la commemorazione delle vittime delle guerre con l'assenza del sindaco, e i marmi, il Monumento e tutto il contorno completamente fradici di sporcizia degli escrementi degli uccelli, è stato affisso un manifesto elettorale della lista dell'attuale maggioranza dove si invita ad un incontro che a parlare è soltanto una persona.

Cosi come nei consigli comunali, relaziona e ribatte solo e sempre lui, cosi come non partecipa mai agli incontri del Comitato dei sindaci perchè nel suo ideale non c'è la volontà del confronto, il "regime" roccellese continua a manifestarsi anche in un giorno cosi importante come questo del 25  aprile. 

Non mi capacito come sia possibile che la gente, soprattutto quelli che gli stanno attorno, possano dare ancora tanto credito a chi non ha mai conosciuto i valori della democrazia!!!

Mi auguro che i cittadini boicottino l'iniziativa!


L'ANPI DI ROCCELLA CELEBRA IL 25 APRILE

Stamattina alle ore 9,30 davanti al Monumento dei Caduti, la Sezione ANPI di Roccella Jonica celebrerà la Festa del 25 Aprile. 

Dopo la deposizione di una corona di fiori per commemorare tutte le vittime delle guerre, ci saranno gli interventi dello storico e scrittore, prof. Antonio Simone, che si soffermerà sui patrioti roccellesi sacrificati nel corso delle due guerre mondiali, e della presidente dell'Anpi Lucia Spagnolo. 

Su invito dell'Anpi ha manifestato la sua presenza anche il Comune di Roccella Jonica.

I cittadini sono invitati a partecipare.

BUON  25 APRILE A TUTTI.



martedì 23 aprile 2024

IL PARCO GIOCHI DI VIA MARINA E' UNA TAGLIOLA


Due bambini, nel giro di una settimana, si sono feriti alla testa cadendo nell'area giochi del Lungomare di Roccella. 

La stradina in cemento, invaso dal pietrisco presente in tutta l'aerea del parco, diventa pericolosissima, perchè la ghiaia, sotto i piedi dei bambini, diventa scivolosa. 

Cadendo i bambini vanno a finire sulla ghiaia stessa e, com'è successo domenica 14 e domenica 21 Aprile, causano ferite di non poco conto, ed il divertimento si trasforma in rischi di gravi conseguenze e preoccupazioni. 


Questo blog si è interessato della pericolosità del parco giochi sin dal momento in cui si stavano effettuando i lavori, segnalando l'inadeguatezza delle attrezzature e della pavimentazione che si stavano impiantando. 

Il nostro intervento, e quello di tanti cittadini, ha fatto in modo che alcuni pericolosissimi filamenti di ferro, messi tra il cemento e la ghiaia, venissero rimossi (anche se non tutti!), e i giochi già in essere venissero manutenzionati, e le pietre di grossa entità venissero rimosse.



Purtroppo la messa in posa del pietrisco è stata una scelta scellerata e pericolosa. A questo aggiungiamoci la mancata quotidiana manutenzione da parte del Comune, ed i rischi che si incorrono sono presto detti e reali!!!

Facciamo appello ai genitori che portano i loro bimbi nel parco giochi: siamo di fronte ad amministratori irresponsabili che spendono i soldi pubblici in maniera scriteriata, senza pensare ai rischi che determinate scelte possono comportare; invitiamo, quindi, ad essere sempre vigili, tenere sotto controllo i propri figli, non distrarsi e accompagnarli nell'uso dei giochini, anch'essi molto discutibili visto che non sono esaltanti nè in sicurezza nè in divertimento.







SALTO DI CATEGORIA PER IL GIOVANE PILOTA MATTEO MAZZAFERRO

Il ponte del Primo Maggio riserverà una fantastica esperienza per Matteo Mazzaferro, il giovanissimo talento in sella alle super moto categoria junior 85, già campione piemontese e terzo classificato nel campionato interregionale. 



Il piccolo Matteo (le origini del papà sono roccellesi) debutterà nel Campionato Interregionale Supermoto e successivamente nel Campionato Italiano in categoria S3 che partirà sul Circuito di Ottobiano Motorsport il 28 Aprile.


Matteo sarà il più giovane pilota e correrà in sella alla GasGas MC 250 F portacolori del Team Made Of. 


Non sarà sicuramente facile per Matteo ma come roockie sicuramente darà il massimo per apprendere e imparare il meglio da tutti i piloti con tanta esperienza. 

Sarà una stagione che potrà  portare crescita professionale e, perché no, se possibile, provare anche a puntare su  buoni risultati con l'obiettivo di stare nella top Ten.

lunedì 22 aprile 2024

SCHOLE' INAUGURA IL CENTRO STUDI ELISA SCALI

 Nel settimo compleanno della sede, Scholé inaugura il Centro Studi Elisa Scali

L’iniziativa si terrà il prossimo mercoledì 24 aprile alle ore 18.00




«Abbiamo deciso di intitolare la sede a Elisa affinché in questo spazio risuonino i suoi pensieri e il suo affetto. Da ora in poi diremo di ritrovarci a casa, ovvero da Elisa, perché effettivamente la sede è casa sua». Così il Direttivo dell’Associazione Scholé nell’annunciare la prossima inaugurazione del Centro Studi Elisa Scali che avverrà mercoledì 24 aprile alle ore 18.00 nel consueto spazio sociale e culturale di via Umberto I, al numero 106, a Roccella Jonica. L’occasione è quella del settimo compleanno della sede, fortemente voluta, costruita e curata da Scholé e da Elisa Scali, già membro del Direttivo e Vice Presidente dell’Associazione, scomparsa lo scorso 30 gennaio.

Alla cerimonia di inaugurazione seguirà l’incontro pubblico con Fortunato Maria Cacciatore, docente dell’Università della Calabria e membro della Direzione della Scuola Estiva “Remo Bodei” e della Scuola Invernale “Mario Alcaro”, dal titolo A scuola con Gramsci: scienza, filosofia, rivoluzione. L’intervento ruoterà intorno al tema che connette sapere, educazione e politica, cogliendo così anche il senso della parola dell’anno sociale che è phronesis e cioè “saggezza”.

L’iniziativa poi lascerà spazio alla festa di compleanno della sede, che prevede una cena sociale a sostegno dell’Associazione e le incursioni musicali di Manuela Cricelli, Fabio Macagnino e Peppe Platani.

Associazione Culturale Scholé

Roccella Jonica

domenica 21 aprile 2024

L' ASD ROCCELLA RETROCEDE IN PRIMA CATEGORIA

L'Asd Roccella da stasera è matematicamente retrocessa in prima categoria.

Una stagione sofferta e fallimentare dalla prima all'ultima giornata, anzi ancora prima, dalla partita di coppa Italia dilettanti, non disputata e persa a tavolino.

Da quando la squadra è in mano al Comune, che ogni anno mette una persona fiduciaria come presidente, a parte la parentesi dell'annata con l'imprenditore Giuseppe Franco, in pochi anni sono riusciti a disperdere tutto il grande lavoro del notaio Giannitti che aveva portato il Roccella in serie D

In questa stagione, poi, la trasparenza delle informazioni agli sportivi non è proprio esistita. Non si è mai saputo chi sia il presidente: io ne ho identificati quattro!!! Non si è mai saputo chi ha fatto uscire dal cappello l'allenatore cosentino Giuseppe Bruno che, per un paio di giornate, sotto Natale, risultava sulla carta ancora sulla panchina del Cassano Sibarys ma in pratica era seduto sulla panchina del Roccella.

Insieme all'allenatore, sono giunti, non si sa come, una comitiva di giocatori argentini, che, per qualche giornata, hanno illuso gli sportivi roccellesi con una serie di prestazioni e di vittorie sorprendenti, seppur la squadra in poco tempo si è spaccata con gli argentini e i locali che sembravano fare due campionati a se stanti.

Sono seguite prestazioni altalenanti, diverse sconfitte, qualcuna immeritata, e qualche vittoria; poi dei comportamenti discutibili in panchina e in campo, ultima la doppia espulsione di domenica scorsa contro il Maida  di due nostri giocatori, per "reiterate proteste", quando la partita poteva essere recuperata perché il Maida era già in dieci uomini. Proteste gravissime che sono valse la squalifica per 6 turni per il difensore e, addirittura, fino al 31 dicembre del 2024 per l'attaccante. E naturalmente di questa storia: bocche cucite!!!

Da tifoso mi dispiace molto per questo amaro e prevedibile finale, ma faccio i complimenti a tutte quelle persone che hanno messo cuore, tempo, denaro e sacrificio per la squadra e per portare avanti una situazione allo sbando già ad inizio stagione; ma finchè ci sarà la parte tossica nella società costituita da politici incapaci che non mettono ne passione e ne denaro, si continuerà a precipitare sempre più in fondo.

Tentato incendio all'interno della scuola media


Qualche ora fa del fumo è stato visto uscire dall'interno dell'istituto di via Trastevere della scuola media e sono stati chiamati subito i Vigili del Fuoco che sono arrivati tempestivamente con due A.P.S.

Pare che all'interno del cortile della scuola, in quel terreno fra il plesso  e la palestra, delle sterpaglie siano state incendiate. Da chi? E perchè?

Speriamo che i carabinieri e i vigili del fuoco riescano a rispondere a queste due domande, augurandoci naturalmente che i riscontri non portino a un incendio doloso di stampo criminale, cosi come ci auguriamo la stessa cosa per l'incendio della fiat 500 ieri notte in largo Zirgone. 

In caso diverso dovremo davvero preoccuparci.


Solidarietà e Impegno: I Militari dell'Ufficio Circondariale Marittimo - Guardia Costiera di Roccella Jonica, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e il Personale del "Porto delle Grazie" Donano Sangue all'Avis




Nella mattina di venerdì 19 Aprile, i militari della Capitaneria di Roccella Jonica, i Carabinieri, la Guardia di Finanza e il personale della società Porto delle Grazie hanno partecipato attivamente a una campagna di donazione di sangue promossa dall'Avis Comunale di Roccella Jonica.

In un momento in cui la solidarietà e l'impegno sociale sono più importanti che mai, questi uomini e donne, che dedicano le loro giornate alla difesa e alla sicurezza della comunità, hanno dimostrato ancora una volta la loro dedizione al servizio del prossimo.


Poiché la donazione di sangue rappresenta un atto di altruismo e compassione che può salvare vite e migliorare la salute di coloro che ne hanno bisogno, la loro partecipazione attiva alla raccolta è stata accolta con gratitudine e apprezzamento da parte della comunità locale.

Questo gesto non solo evidenzia la generosità e l'altruismo dei militari e del personale della Società Porto delle Grazie, ma anche l'importanza della collaborazione e della solidarietà tra le varie forze presenti sul territorio.


L'Avis del territorio ha espresso profonda gratitudine per il contributo di queste persone, sottolineando l'importanza di avere partner affidabili e devoti nella missione di garantire un adeguato approvvigionamento di sangue per coloro che ne hanno bisogno.

In un periodo in cui il mondo affronta sfide senza precedenti, gesti di solidarietà come questo ci ricordano che l'unione e l'impegno comunitario sono fondamentali per superare le difficoltà e costruire un futuro migliore per tutti.

 

AVIS COMUNALE ROCCELLA JONICA

sabato 20 aprile 2024

AFFISSIONE SELVAGGIA DA PARTE DEL COMUNE.

In procinto delle elezioni comunali l'amministrazione inizia con le inaugurazioni e le parate, che sono un'autentica boiata e scorrettezza nei confronti della lista avversaria che, naturalmente, queste iniziative non li può fare non essendo alla gestione del paese. 

La speculazione più clamorosa quella di cinque anni fa, quando, a quattro giorni dal voto, fecero l'intitolazione della via Marina a un defunto, parente di uno dei candidati a sindaco. 

Quest'anno iniziano con le intitolazione... E lo fanno annunciandolo con tre manifesti 100x70 (i più grandi possibili). 

Già uno di questi manifesti copre dall'alto in basso tutta la bacheca delle affissioni. Tre manifesti, messi insieme, coprono anche in larghezza tutta bacheca.

Un'affissione selvaggia e scriteriata che non ha tenuto in considerazione neanche dei manifesti dei funerali e dei trigesimi.

Questi pensano che il paese gli appartenga e possono fare ciò che vogliono, ma si sbagliano di grosso.

Si devono solo vergognare.

Qualcosa deve cambiare. E cambierà!!!






giovedì 18 aprile 2024

A LARGO SAN GIUSEPPE "SI MUORE" DALLA PUZZA DI FOGNA.


Da circa un mese, largo San Giuseppe è interessato dalla fuoriuscita di acqua fognaria da un tombino; l'odore nauseabondo che circola nell'aria di tutto il circondario è davvero insopportabile. 


Quando i cittadini vengono da me a segnalarmi queste gravi situazioni di cattiva organizzazione del sistema di manutenzione, le hanno già provate tutte: multiservizi, comune, vari assessori e consiglieri. 

Un tirarsi l'un l'altro la patata bollente a vicenda senza dare soluzioni e senza che nessuno riesca a risolvere il problema.

Si può capire e tollerare un guasto che può succedere dovunque, ma un mese di sopportazione è davvero troppo e incomprensibile l'immobilismo e le mancate risposte da parte degli amministratori e della società competente.

Sfido chiunque ad andare a Largo San Giuseppe e stare li dieci minuti con quella puzza, figuriamoci le famiglie che ci abitano che sono costretti a conviverci... da un mese!!!

Siamo davvero all'assurdo! Cose dell'altro mondo!!!


martedì 16 aprile 2024

DAL PROGETTO "MADE IN REBIBBIA", VOLUTO DAL COMPIANTO MAESTRO ROCCELLESE ILARIO PISCIONERI, ECCO LA STORIA DI RISCATTO DI MANUEL ZUMPANO.

Il maestro stilista Ilario Piscioneri, venuto a 
mancare nel 2018 fondatore del progetto
"Made in Rebibbia - Ricuciamolo insieme"

In quest'articolo voglio ritornare su un progetto che ho già trattato con immenso piacere nel Settembre 2021 (https://roccellasiamonoi.blogspot.com/2021/09/daniele-piscioneri-porta-termine.html). Lo rifaccio adesso perchè la storia è stata approfondita in questi giorni dalla piattaforma Vita, un'impresa sociale editoriale partecipata dai soggetti sociali.

Si tratta dell'esperienza di Manuel Zumpano, 37 anni, che da due anni ha finito di scontare la sua pena nel carcere di Rebibbia, dove ha seguito un corso accademico di sartoria ed oggi lavora per l'atelier del compianto maestro Ilario Piscioneri (sartoria oggi portata avanti dai figli Daniele, Alessandro e Manuel), ex presidente dell'Accademia Nazionale dei Sartori che ebbe l'idea del progetto "Made in Rebibbia - Ricuciamolo insieme", iniziato nel 2018 nell'istituto penitenziario romano. 

L'idea del corso, fortemente voluto dal maestro Ilario Piscioneri, originario di Roccella Jonica, è stato quello di dare ai detenuti una grande opportunità di riscatto e occupazionale, dopo aver scontato la pena.

Ed è grazie a questo progetto che oggi Manuel Zumpano ha avuto la sua seconda possibilità della vita e l'ha vinta. 

Ecco la sua storia raccontata nel giornale "Vita".

Manuel Zumpano, ex detenuto, oggi lavora
presso l'atelier "Ilario, Alta moda sartoriale"

«L’attività di sartoria è arrivata dopo quattro anni di carcere. Ho cominciato per gioco, all’inizio non riuscivo neanche a tenere un ago in mano. Iniziare questo corso mi ha fatto vedere la vita, e il futuro, sotto un’altra prospettiva: mi sono sentito parte di qualcosa di utile e importante. Ho dato tutto me stesso, per me era un vero e proprio lavoro», racconta Manuel Zumpano. «Avere in dotazione le forbici, ad esempio, è una grande responsabilità. Prima viene fatta una valutazione, per capire se le persone che accedono al corso possono usarle per lavorare. Già questo rende responsabili. Vedere che da un pezzo di stoffa si riesce a creare un completo da uomo è stata una grande soddisfazione, mi ha dato la forza e la voglia di continuare per questa strada. Sono riuscito a fare un passo verso la vita sana grazie alla possibilità lavorativa che ho avuto dall’Accademia. Questo lavoro mi rilassa, quando andavo in sartoria in carcere stavo bene, non pensavo ad altro. Il corso durava dalle ore 9 alle 14, ma a volte rimanevo a lavorare fino alle 18. Questo progetto dà un’opportunità concreta ai detenuti, a differenza di altri che non offrono reali sviluppi professionali all’esterno».


Daniele, Alessandro e Manuel, figli del
maestro Ilario Piscioneri, titolari
dell'atelier "Ilario, Alta moda sartoriale.

«La maggior parte delle persone, in carcere, non ha una prospettiva, non sa da dove ripartire. In carcere è importante fare un corso di formazione e imparare un mestiere, ma poi bisogna essere accompagnati nell’inserimento lavorativo, nella fase di espiazione della pena. La maggior parte delle persone, uscite dal carcere, reiterano la vita che avevano prima. In carcere le giornate sono molto tristi, si incontra la propria famiglia una volta a settimana per un’ora. C’è tanta sofferenza, si cerca di creare la propria famiglia in carcere», continua Zumpano. «Il pregiudizio lo vivo sulla mia pelle, spesso non dà la possibilità di crearsi una nuova vita. Ho voluto dimostrare che, nonostante abbia commesso degli errori, che ho pagato, con la forza di volontà si può cambiare. Ho voluto anche dimostrare a tutti i ragazzi che mi dicevano “Che vai a fare in sartoria, vai a perdere tempo” che ce la si può fare: ero sicuro che sarei arrivato a questo punto. Oggi la mia storia è un esempio di riscatto, con la mia forza di volontà sono riuscito a crearmi un futuro».


In sartoria il lavoro è di squadra

Il Covid ha fermato in parte il progetto. Durante la pandemia, i ragazzi nell’istituto penitenziario hanno realizzato le mascherine per tutti i detenuti e le guardie penitenziarie, producendo circa 3mila mascherine.
Dopo i tre anni di corso accademico, e un quarto che ha fatto in più, Zumpano ha ricevuto il diploma dall’allora ministra della Giustizia Marta Cartabia. È stato anche invitato dal Presidente della Repubblica come rappresentante delle attività che si svolgono a Rebibbia. «Verso la fine della mia pena, mi è stata data la possibilità di uscire dal penitenziario per lavorare in atelier e acquisire un mestiere. Gradualmente, ho iniziato giornate di approfondimento nell’Accademia, con piccole attività, pian piano ho iniziato a lavorare. Nella sartoria c’è un lavoro di gruppo, che porta alla realizzazione di un capo di vestiario. Questo mi fa sentire parte di una squadra e ne sono orgoglioso».


Grazie al maestro roccellese Ilario Piscioneri, fondatore del progetto "Made in Rebibbia - Ricuciamolo insieme", e ai suoi figli Daniele, Alessandro e Manuel titolari dell'atelier "Ilario, alta moda sartoriale", che la storia di riscatto sociale di Manuel Zumpano si può vivere e raccontare.

lunedì 15 aprile 2024

SENZA ACQUA DA 20 GIORNI. NON E’ NEL TERZO MONDO, SIAMO A ROCCELLA JONICA!!!

Parafrasando un film di successo viene da dire che i concittadini delle Contrade Bosco Catalano, Cagliocana, Frisa, Maria, Gurnali, sono figli di un “Comune minore”. 

Perché questa similitudine? 

Da oltre 20 giorni  manca l’acqua “potabile” nelle case di circa 50 famiglie. Si aggiunga che la mancanza dell’approvvigionamento idrico è avvenuta in maniera improvvisa e senza nessun preavviso o comunicato da parte del Comune o della Società Jonica Multiservizi.

Solo quando alcuni residenti delle zone interessate, dopo giorni di carenza idrica,  sono andati a riferire del disservizio alla Jonica Multiservizi,  sono state date risposte frammentarie parlando  di un ipotetico guasto della condotta e di una ipotetica sostituzione di tubi di portanza.

Ma sia il Comune che la Jonica Multiservizi è da 20 giorni che fanno “a scaricabarile”: l’una dà la responsabilità all’altro e viceversa. Il Sindaco poi fa il “finto tonto”, dicendo di non saperne nulla!!! (Ma non è il Primo Cittadino, tra le altre incombenze,  responsabile dell’ordine pubblico e dei problemi sanitari?)

L’unica certezza è che per tutto questo tempo,  le famiglie delle contrade sono senza un filo d’acqua nelle loro case, laddove vivono anche molte persone anziane , con inevitabili problemi per lo scarico nei servizi igienici e per l’igiene delle persone.

In tutto questo tempo nessun provvedimento è stato preso per supplire a questo gravissimo disservizio: nessun comunicato è stato emanato per informare la cittadinanza di questo stato di emergenza e dei tempi di ripristino del servizio, nessun rifornimento con autobotte è arrivato per rimediare al problema.

Le circa 50 famiglie abbandonate a se stesse, costrette a lavarsi con le bottiglie dell’acqua minerale, procacciandosi l’acqua per ogni quotidiana esigenza,  si sentono prese in giro dal Comune e, dopo 20 giorni lunghissimi, Pasqua compresa, sono esasperati!

Ricordiamo che si tratta delle stesse famiglie che dal 2012 subiscono la grande beffa di ritrovarsi l’acqua della propria condotta non potabile, quindi non usabile per l’alimentazione perché contiene un’alta percentuale di arsenico. 

Da dodici anni non si è riuscito a risolvere questo problema tant’è che, non potendo utilizzare l’acqua per scopi alimentari, anche il valore dei loro immobili è pesantemente crollato.

A tutto ciò aggiungiamo anche il problema delle strade di queste frazioni che sono un colabrodo, un vero e proprio pericoloso percorso ad ostacoli. Buche riparate alla meglio con un poco di sabbia e cemento, protezioni sul ciglio della strada inesistenti in punti pericolosi, lavori eseguiti da varie imprese che non ripristinano il manto stradale originario, totale assenza di pulizia e manutenzione da parte dell’ Amministrazione (come si può bene vedere dal corredo fotografico allegato).

Sollecitiamo gli Amministratori ad intervenire con la massima urgenza per risolvere i problemi in essere, ed informare tutti i residenti, con la massima trasparenza, dell’evolversi della gravosa situazione.

Un gruppo di cittadini di queste frazioni, molto irritati, oggi mi hanno riferito di questi gravissimi problemi (che sembrano davvero assurdi nel 2024!), chiedendomi di fargli da portavoce delle loro istanze e autorizzandomi a diffondere questo stato di fatto che sono costretti a sopportare.











STRAPIENO DI GENTE!!!

 






Cari lettori, no, non siamo alla Notte Bianca del 14 Agosto a Roccella dove si sperperano decine di migliaia di euro creando solo caos nel periodo in cui le persone ci sono già a trascorrere le vacanze, siamo alla manifestazione "Per le vie... del cioccolato. Dolce e un po' salato" che si è tenuta, dal 12 al 14 Aprile, a Marina di Gioiosa Jonica.

Una tre giorni in cui la piazza Ferrovie Calabro-Lucane si è trasformata in una grande cioccolateria a cielo aperto con stand, degustazioni, musica, laboratori didattici, sculture e tanto altro, accogliendo una marea di persone proveniente da ogni latitudine della Locride e non solo!!!

Un bel video della manifestazione a questo link

Complimenti agli organizzatori: Il gruppo MarinAmo in collaborazione con la Consulta giovanile, il Comune e le associazioni di categoria, col patrocinio della Regione Calabria.

Un esempio di come si possono organizzare manifestazioni di grande coinvolgimento popolare anche fuori stagione, valorizzando le eccellenze enogastronomiche del nostro territorio, in questo caso la cultura del cioccolato artigianale e l'arte della sua lavorazione attraverso i nostri bravissimi pasticceri.

Queste sono le manifestazioni da prendere come esempio e replicare, affinchè il nostro territorio possa veramente crescere. E farle fuori stagione per animare i nostri paesi tutto l'anno e non solo in Agosto quanto è scontato che la gente c'è!!!