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Roccella in vetrina

domenica 21 aprile 2024

L' ASD ROCCELLA RETROCEDE IN PRIMA CATEGORIA

L'Asd Roccella da stasera è matematicamente retrocessa in prima categoria.

Una stagione sofferta e fallimentare dalla prima all'ultima giornata, anzi ancora prima, dalla partita di coppa Italia dilettanti, non disputata e persa a tavolino.

Da quando la squadra è in mano al Comune, che ogni anno mette una persona fiduciaria come presidente, a parte la parentesi dell'annata con l'imprenditore Giuseppe Franco, in pochi anni sono riusciti a disperdere tutto il grande lavoro del notaio Giannitti che aveva portato il Roccella in serie D

In questa stagione, poi, la trasparenza delle informazioni agli sportivi non è proprio esistita. Non si è mai saputo chi sia il presidente: io ne ho identificati quattro!!! Non si è mai saputo chi ha fatto uscire dal cappello l'allenatore cosentino Giuseppe Bruno che, per un paio di giornate, sotto Natale, risultava sulla carta ancora sulla panchina del Cassano Sibarys ma in pratica era seduto sulla panchina del Roccella.

Insieme all'allenatore, sono giunti, non si sa come, una comitiva di giocatori argentini, che, per qualche giornata, hanno illuso gli sportivi roccellesi con una serie di prestazioni e di vittorie sorprendenti, seppur la squadra in poco tempo si è spaccata con gli argentini e i locali che sembravano fare due campionati a se stanti.

Sono seguite prestazioni altalenanti, diverse sconfitte, qualcuna immeritata, e qualche vittoria; poi dei comportamenti discutibili in panchina e in campo, ultima la doppia espulsione di domenica scorsa contro il Maida  di due nostri giocatori, per "reiterate proteste", quando la partita poteva essere recuperata perché il Maida era già in dieci uomini. Proteste gravissime che sono valse la squalifica per 6 turni per il difensore e, addirittura, fino al 31 dicembre del 2024 per l'attaccante. E naturalmente di questa storia: bocche cucite!!!

Da tifoso mi dispiace molto per questo amaro e prevedibile finale, ma faccio i complimenti a tutte quelle persone che hanno messo cuore, tempo, denaro e sacrificio per la squadra e per portare avanti una situazione allo sbando già ad inizio stagione; ma finchè ci sarà la parte tossica nella società costituita da politici incapaci che non mettono ne passione e ne denaro, si continuerà a precipitare sempre più in fondo.

2 commenti:

  1. non trovo giusto che il costo per mantenere una squadra di calcio deve ricadere sulle casse comunali. se ci sono imprenditori che vogliono rilevare la società bene, altrimenti si chiude.

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  2. La cosa peggiore è che il Comune ha elargito denaro pubblico senza avere certezze sulla società e su come e chi dovesse gestire il tutto. Ad oggi ancora padri di famiglia aspettano di essere pagati da mesi, e nessuno risponde o da certezze. A questo punto viene da chiedersi dove è andato a finire il consigliere con delega allo sport? Risponderà mai del fallimento delle scelte fatte del Comune riguardo i soldi publici spesi per avere solo sconfitte e retrocessioni? Chi pagherà ora i debiti lasciati?? Belle domande alla vigilia delle votazioni....

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