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Roccella in vetrina

lunedì 15 aprile 2024

SENZA ACQUA DA 20 GIORNI. NON E’ NEL TERZO MONDO, SIAMO A ROCCELLA JONICA!!!

Parafrasando un film di successo viene da dire che i concittadini delle Contrade Bosco Catalano, Cagliocana, Frisa, Maria, Gurnali, sono figli di un “Comune minore”. 

Perché questa similitudine? 

Da oltre 20 giorni  manca l’acqua “potabile” nelle case di circa 50 famiglie. Si aggiunga che la mancanza dell’approvvigionamento idrico è avvenuta in maniera improvvisa e senza nessun preavviso o comunicato da parte del Comune o della Società Jonica Multiservizi.

Solo quando alcuni residenti delle zone interessate, dopo giorni di carenza idrica,  sono andati a riferire del disservizio alla Jonica Multiservizi,  sono state date risposte frammentarie parlando  di un ipotetico guasto della condotta e di una ipotetica sostituzione di tubi di portanza.

Ma sia il Comune che la Jonica Multiservizi è da 20 giorni che fanno “a scaricabarile”: l’una dà la responsabilità all’altro e viceversa. Il Sindaco poi fa il “finto tonto”, dicendo di non saperne nulla!!! (Ma non è il Primo Cittadino, tra le altre incombenze,  responsabile dell’ordine pubblico e dei problemi sanitari?)

L’unica certezza è che per tutto questo tempo,  le famiglie delle contrade sono senza un filo d’acqua nelle loro case, laddove vivono anche molte persone anziane , con inevitabili problemi per lo scarico nei servizi igienici e per l’igiene delle persone.

In tutto questo tempo nessun provvedimento è stato preso per supplire a questo gravissimo disservizio: nessun comunicato è stato emanato per informare la cittadinanza di questo stato di emergenza e dei tempi di ripristino del servizio, nessun rifornimento con autobotte è arrivato per rimediare al problema.

Le circa 50 famiglie abbandonate a se stesse, costrette a lavarsi con le bottiglie dell’acqua minerale, procacciandosi l’acqua per ogni quotidiana esigenza,  si sentono prese in giro dal Comune e, dopo 20 giorni lunghissimi, Pasqua compresa, sono esasperati!

Ricordiamo che si tratta delle stesse famiglie che dal 2012 subiscono la grande beffa di ritrovarsi l’acqua della propria condotta non potabile, quindi non usabile per l’alimentazione perché contiene un’alta percentuale di arsenico. 

Da dodici anni non si è riuscito a risolvere questo problema tant’è che, non potendo utilizzare l’acqua per scopi alimentari, anche il valore dei loro immobili è pesantemente crollato.

A tutto ciò aggiungiamo anche il problema delle strade di queste frazioni che sono un colabrodo, un vero e proprio pericoloso percorso ad ostacoli. Buche riparate alla meglio con un poco di sabbia e cemento, protezioni sul ciglio della strada inesistenti in punti pericolosi, lavori eseguiti da varie imprese che non ripristinano il manto stradale originario, totale assenza di pulizia e manutenzione da parte dell’ Amministrazione (come si può bene vedere dal corredo fotografico allegato).

Sollecitiamo gli Amministratori ad intervenire con la massima urgenza per risolvere i problemi in essere, ed informare tutti i residenti, con la massima trasparenza, dell’evolversi della gravosa situazione.

Un gruppo di cittadini di queste frazioni, molto irritati, oggi mi hanno riferito di questi gravissimi problemi (che sembrano davvero assurdi nel 2024!), chiedendomi di fargli da portavoce delle loro istanze e autorizzandomi a diffondere questo stato di fatto che sono costretti a sopportare.











1 commento:

  1. Questo non è un disservizio, ma bensì INTERRUZIONE DI PUBBLICO SERVIZIO da denuciare alla Procura della Republica. Fosse successo in uno dei paesi limitrofi posso assicurare che la denuncia partiva prima delle inutili lamentele; purtroppo questo è un paese senza opposizione quindi nessuno si prende la briga di denunciare le malefatte degli attuali amministratori, anzi il nostro sig. Sindaco (unico sindaco della costa jonica in aspettativa dal lavoro e quindi libero di potersi dedicare all'immistrazione full time del paese) si prende il lusso di dire che non sa niete di questa e anche di altre problematiche del paese. Massima indignazione.
    F.P.A.

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