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Roccella in vetrina

venerdì 30 aprile 2021

VAX DAY: DALL'1 AL 4 MAGGIO, PRENOTANDOSI, TUTTI GLI OVER 60 POSSONO VACCINARSI.

 

Dall'1 al 4 maggio prossimi in 21 centri di somministrazione calabresi, dalle 9 alle 22, per gli over 60, i soggetti fragili, i caregiver e gli insegnanti di ogni ordine e grado sarà possibile vaccinarsi seguendo la procedura di prenotazione, ossia chiamando o inviando un sms al numero verde 800.00.99.66, oppure dal sito  http://www.prenotazioni.vaccinicovid.gov.it/


Agli over 80 sarà somministrato il siero Pfizer, salvo incompatibilità, agli altri quello della casa farmaceutica AstraZeneca. Tra i centri di somministrazione in provincia risultano Reggio Calabria, Siderno

giovedì 29 aprile 2021

SCUOLA: PLESSO VIA TRASTEVERE, CI MANCAVA L'ASSORDANTE MARTELLO PNEUMATICO PER COMPLETARE L'OPERA!!!


Si dice che al peggio non c'è mai fine, ed è cosi per i "poveri" studenti della scuola dell'obbligo che sicuramente rimarranno segnati per tutta la vita; quando saranno grandi, i ricordi della scuola media non saranno sicuramente gioiosi per via di tutta questa situazione che stanno vivendo, e non solo a causa dell'emergenza sanitaria. 

All'apri e chiudi della frequenza di presenza, gli studenti - quando si sono trovati nelle aule -  hanno dovuto sopportare, oltre al dover rimanere lontani fra di loro e indossare la mascherina, il freddo nelle aule, prima per il mancato pagamento del Comune delle bollette del gas e poi per il fatiscente impianto di riscaldamento. 

E poi i problemi della mensa... E le aule sistemate nei corridoi e nella palestra; e a proposito di palestra e attività fisica, i nostri ragazzi dalla prima elementare alla terza media non sanno neanche che cos'è!!! 

Fino addirittura al crollo di calcinacci dal tetto di un bagno, caduti addosso a un ragazzino!!!

E,  come se tutto ciò non bastasse, ora, per la chiusura dell'anno scolastico, c'è la ciliegina sulla torta: nel plesso di via Trastevere, il rumore assordante di uno o più martelli pneumatici disturbano e non consentono il normale andamento delle lezioni.

Come ben si sa da settembre un'ala del plesso è stata chiusa proprio in attesa dell'inizio dei lavori di adeguamento sismico, tant'è che, come dicevamo, alcune classi sono state collocate nei corridoi e nella palestra. 

I benedetti lavori che dovevano cominciare nell'estate 2020 (senza disturbare le lezioni), non sono iniziati nè a Giugno e nè a Settembre. 

Sono cominciati addirittura a Febbraio 2021, e sono iniziati con un terribile e continuo frastuono causato dai martelli pneumatici adoperati per la demolizione. 

Difficile, se non impossibile, in questa situazione, portare avanti le lezioni sia per quanto riguarda gli insegnanti che per quanto riguarda l'apprendimento degli studenti. 

Questi sono i risultati del disastro procurato quest'anno con la scuola, del completo disinteresse e della superficialità e incapacità di chi non mette al primo posto il diritto allo studio dei nostri ragazzi, di chi non ha saputo trovare soluzioni a un grave stato di precarietà che i nostri piccoli studenti stanno vivendo da anni. 

Un gap che ci auguriamo i nostri ragazzi possano recuperare nei prossimi anni, anche se la gioia di vivere in normalità gli anni della scuola dell'obbligo ormai l'hanno persa e nessuno gliela renderà mai indietro.

domenica 25 aprile 2021

PER I BAMBINI DELLO SBARCO DI OGGI... DIAMO IL NOSTRO AIUTO.


Come ben saprete oggi al Porto delle Grazie c'è stato uno sbarco di 120 migranti. Fra queste ci sono 15 bambini fra maschietti e femminucce dai 2 ai 10 anni.

Questo blog, sollecitato da alcuni cittadini, ha interpellato i volontari che stanno operando instancabilmente all'ex Ospedaletto, chiedendo loro di cosa potessero avere bisogno questi nostri fratelli.

Ci hanno risposto che i prodotti di prima necessità ci sono. I bambini hanno anche ricevuto dei giocattoli  di passate donazioni custoditi dalla Protezione Civile "Aniello Ursino".

Come possiamo quindi renderci utili?

L'idea (consigliati sempre dai volontari) è quella di procurare ai bambini dei vestiti nuovi o semi nuovi, come magliettine, pantaloni, canottiere e intimo.

Mi sento quindi di lanciare un appello a chi avesse dei vestitini per bambini in ottime condizioni (vista la particolare situazione di emergenza sanitaria), oppure chi volesse donare un piccolo contributo volontario per l'acquisto di indumenti intimi nuovi. 

Naturalmente daremo il tutto nelle mani dei volontari che avranno accesso all'ex Ospedaletto in tutta sicurezza, e loro lo elargiranno a chi riterranno possa averne bisogno, per i bambini giunti oggi o per altri eventuali sbarchi.

Considerato che il nostro è un Centro di Prima accoglienza e soccorso, le persone presenti oggi all'ex ospedaletto potrebbero presto ripartire per altri vari centri di accoglienza, quindi rivolgo l'appello affinchè chi volesse dare una mano in questa direzione lo faccia subito, nella giornata di domani, in maniera tale da poter fare avere il nostro apporto in tempo utile prima della partenza.

Per chi volesse dare una mano metto a disposizione, come punto di riferimento di raccolta, il mio negozio "Pane e Fantasia" di via Trastevere. 

Grazie a tutti in anticipo. 

UN FIORE AL PARTIGIANO

La sottosezione di Roccella Jonica dell'ANPI (Ass. Nazionale Partigiani d'Italia) Locri-Siderno, ha colto l'appello dell'ANPI Nazionale di deporre un fiore a tutti i Martiri della Resistenza, e questo pomeriggio ha onorato questa importante e simbolica iniziativa depositando una composizione floreale presso il Monumento dei Caduti. 

W il 25 Aprile.




Il video della deposizione dei fiori al Monumento dei caduti:

https://www.facebook.com/1514336963/videos/10225433391731101/

QUALCHE ORA FA UN NUOVO SBARCO AL PORTO DELLE GRAZIE.


Qualche ora fa è avvenuto al Porto delle Grazie uno sbarco con oltre 100 persone, tante le donne e tanti i bambini. 

Ancora in questo momento si stanno effettuando le operazioni di primo soccorso presso il piazzale del Porto, con l'interessamento della capitaneria di Porto, medici ed infermieri, la Protezione Civile, la Croce Rossa e le Forze di Polizia e Carabinieri.

A loro va la nostra massima gratitudine e il nostro più grande ringraziamento per la delicatezza, la gentilezza, l'umanità e la straordinaria generosità con cui stanno effettuando l'accoglienza dei nostri fratelli che da diversi giorni hanno navigato attraverso il Mediterraneo con un peschereccio tutto arrugginito.


Ringraziamo il Cielo che siano arrivati a terra, dopo 5 giorni di navigazione con il mare forza 8.

Proprio ieri l'altro non è stata la stessa cosa per altre tre imbarcazioni che, in acque libiche, con onde alte tre metri, si sono rovesciate ed hanno trovato la morte oltre 130 persone.

Per il gravissimo naufragio dei giorni scorsi, oggi papa Francesco ha gridato alla vergogna: "Occorre che tutti ci interroghiamo per questa ennesima tragedia che ancora una volta si è consumata nel mediterraneo. 130 migranti sono morti in mare. Sono persone. Sono vite umane che per due giorni hanno implorato invano aiuto, un aiuto che non è mai arrivato. E' il momento della vergogna. Preghiamo per questi fratelli e sorelle, e per tanti che continuano a morire in questi drammatici viaggi. E preghiamo anche per coloro che possono aiutare ma che preferiscono guardare da un'altra parte".

Attraverso una diretta facebook trasmessa da Telemia, abbiamo assistito qualche ora fa allo sbarco dei migranti avvenuto al Porto di Roccella. 

Chè il Signore benedica tutte le persone giunte dal mare e benedica tutte le persone operose che si stanno spendendo con gesti di grande generosità alla loro accoglienza e al loro soccorso.

Gravissime e non meritano considerazione i diversi e cattivi commenti pieni di odio che si sono letti sui social a margine della diretta facebok.

I migranti, dopo che i medici dell'USCA hanno effettuato loro il tampone anti covid, saranno accolti nell'ex Ospedaletto in attesa di essere destinati nei Centri di accoglienza. 


Fotografie: Fonte Telemia.

Una straordinaria Manuela Cricelli canta "Bella ciao"

L'anno scorso, durante il lockdown, la nostra splendida Manuela Cricelli, accompagnata alla chitarra dal maestro Peppe Platani, ha registrato e pubblicato sul suo canale YouTube, una straordinaria versione di "Bella ciao" canzone simbolo della Resistenza partigiana e della liberazione dal nazifascismo. 

Una esibizione e una voce "da brividi" che mi piace condividere con tutti i lettori del blog in questo odierno 25 Aprile.




sabato 24 aprile 2021

RECOVERY SUD: ROCCELLA ANCORA NON C'E'!!!


Un cittadino di Caulonia ha portato alla ribalta e alla conoscenza, tramite il sito Ciavula, del documento intitolato "Le proposte della Rete dei Sindaci Recovery Sud" che è stato già firmato da centinaia di sindaci (dopo il passaggio del documento in Consiglio Comunale) del Sud Italia.

Conoscevo da qualche mese la presenza e il contenuto di questo importante documento e speravo che il sindaco di Roccella lo avrebbe preso in considerazione, oppure che il Comitato dei sindaci si sarebbe riunito per discuterne, ma invece pare che, al momento, sia lettera morta.

E non è assolutamente una bella cosa, anzi!

Siamo di fronte ad un documento, che è stato già consegnato ufficialmente al Presidente della prima Commissione Affari Costituzionali della Camera, Giuseppe Brescia, redatto - come dicevo - già da un numero cospicuo di sindaci del Meridione d'Italia (400 Comuni!!!), numero sempre in crescita con il passare dei giorni, nato dagli studi e dagli appelli del Movimento 24 Agosto - Equità territoriale di Pino Aprile, e per iniziativa del sindaco pugliese di Acquaviva delle Fonti (BA) che ha creato la "Rete dei sindaci Recovery Sud".

Il punto di partenza del documento è la valutazione insufficiente della quota del 33% del piano europeo assegnata al Sud. Da qui la richiesta di attuazione immediata dei livelli essenziali delle prestazioni, l'adeguamento del sistema infrastrutturale a quello del resto del Paese (a partire dall'Alta velocità) e interventi per potenziare le aree produttive.

Il recovery plan è l'ultima possibilità per il Governo di sanare il gap di sviluppo interno all'Italia e alla stessa Europa, rappresentato dal mancato sviluppo del Sud Italia, e "Le proposte della Rete dei Sindaci Recovery Sud" rappresentano un essenziale punto di partenza e di riferimento che va verso la direzione di promuovere dei giusti investimenti nel tentativo del Sud Italia di mettersi a livello del resto dell'Europa.

Ecco il link dove è possibile leggere tutte le proposte del protocollo d'intesa della rete dei sindaci del sud Italia https://movimento24agosto.it/wp-content/uploads/2021/03/2021-000207-2-1.pdf

Su queste basi i sindaci aderenti chiedono un confronto urgente al Governo nazionale perchè prenda seriamente in considerazione la serie di proposte per il Piano nazionale di Ripresa e resilienza (PNRR) a cominciare dal varo di un piano straordinario di assunzioni che destini ai comuni meridionali 5000 giovani progettisti, con una corsia preferenziale per i cervelli in fuga, che dovrebbero aggiungersi ai 60 mila dipendenti chiesti dall'Anci per colmare le carenze di organico di tutti i comuni italiani.

Ci auguriamo che il Comune di Roccella, cosi come tutti i Comuni della Locride, possano portare nei prossimi loro Consigli Comunali l'adesione di questo documento, in maniera tale che anche il nostro territorio sia rappresentato al meglio in questo importante appuntamento del recovery plan che rappresenta "l'ultima spiaggia" per una possibile crescita per tutto il Meridione d'Italia.

giovedì 22 aprile 2021

IL SINDACO SE NE LAVA LE MANI: QUARANTENE SI, SCREENING NO!!!!!

Ciao Nicola, volevo renderti presente che la nostra Amministrazione questa volta ha toppato!!!

Come ti ricorderai quando è successo degli studenti positivi al Covid della Casa famiglia, 8 classi tra elementari e medie sono stati messi in quarantena obbligatoria. Dopodichè il Comune ha fatto fare lo screening di massa a tutti i docenti, a tutti gli studenti delle otto classi e al personale che ha potuto in qualche modo avere contatto con gli studenti risultati positivi.

Ciò invece non è successo in questa ultima situazione: docente positiva, 6 classi coinvolti e "spediti" in quarantena", cosi come le docenti, plesso scolastico chiuso, ma niente screening per nessuno!!!

Perchè prima si e adesso no!!!

Dov'è la coerenza del nostro Comune? Dov'è la volontà di aiutare le famiglie già messe duramente in difficoltà da questa situazione di emergenza sanitaria? Dov'è tutta la sensibilità di mettere davvero in sicurezza i propri cittadini?

Io sono andata a fare il tampone per mio figlio e per noi genitori, abbiamo pagato una cifra abbastanza considerevole, ma va bene cosi, pazienza. Abbiamo voluto stare tranquilli. Ma so che sono tanti, troppe, le famiglie che non faranno fare il tampone ai propri figli perchè non hanno la possibilità economica.

Caro sindaco, un po' di coerenza, più fatti e meno propaganda, per favore!!!

Una mamma di uno studente in quarantena


Carissima signora, ha detto tutto lei.

Cosa devo aggiungere? 

Che il Comune di Roccella avrebbe potuto adottare diverse situazioni per poter fare lo screening di massa non solo agli studenti ma a tutti i cittadini, soprattutto i meno abbienti; gli erano stati proposti dei test antigenici economici ed efficaci ma non ha accettato. Chissà perchè?

E' l'ennesima conferma che siamo un Comune senza un euro di liquidità,  nonostante siano attive diverse misure riservate ai Comuni da parte di Governo e Regione per fronteggiare l'emergenza Coronavirus. 

Come lei stessa ha detto qui si opera non per il bene comune dei cittadini ma per poter uscire con un articolo sul giornale. 

Pensi che sabato, domenica e lunedi scorso c'è stata a Roccella la Carovana della prevenzione contro i tumori femminili. Un'occasione unica non solo per Roccella ma per tutto il Comprensorio per poter effettuare esami clinici. Ma invece di promuovere l'importante iniziativa per tutto il territorio con una promozione a più lungo raggio, si è limitato a vantarsi del fatto che la Carovana della prevenzione si è fermata a Roccella, unica tappa in Calabria. 

Davanti alla salute della gente non si può essere campanilisti!!!

E cosi si è persa una grande opportunità perchè sono state effettuate visite di numero molto inferiori rispetto a quanto si sarebbe potuto fare se l'iniziativa fosse stata maggiormente promossa in tutta la Locride!!!

Come dice anche lei, cara signora, pazienza!!! Queste sono le persone che abbiamo e queste ci dobbiamo tenere, purtroppo!!!

Nicola Iervasi.

martedì 20 aprile 2021

"GLI ANGELI ROSSI" OGGI A ROCCELLA PER I VACCINI A DOMICILIO



Instancabili e generosi è dir poco. Oggi il Corpo della Croce Rossa Italiana "Riviera dei Gelsomini" ha fatto tappa a Roccella Jonica per effettuare i vaccini a domicilio alle persone indigenti, ai soggetti fragili, ai disabili e tutti i soggetti che non hanno la possibilità di deambulare. 

Un progetto nato dal grande cuore della Croce Rossa in collaborazione con l'ASP di Reggio Calabria, il Centro vaccinale di Siderno e i vari sindaci dei paesi del nostro Comprensorio.

Ne sta venendo fuori un servizio di altissimo valore umano a favore delle persone più vulnerabili, che i medici e tutti i volontari della Croce Rossa stanno portando avanti già da diversi giorni percorrendo sia le vie dei paesi ma soprattutto portando il vaccino nelle zone più periferiche e impervie, laddove abitano famiglie quasi isolate!!!


E dopo aver girato lungo tutte le viuzze di Samo, Caraffa del Bianco, Sant'Agata del Bianco, Antonimina, Gerace, Mammola, Martone, effettuato le vaccinazioni a Marina di Gioiosa, Locri, ecc. (lavorando anche di domenica e anche per 18 ore in un solo giorno), ecco oggi il servizio arrivare nel nostro paese. 


In rigorosa tuta rossa, i medici e i volontari della Croce Rossa, dopo le prime somministrazioni inoculate all'Auditorium, si sono diretti nelle abitazioni dei nostri cittadini che nei giorni scorsi avevano fatto richiesta di vaccinazione a domicilio prima attraverso il medico di base e poi tramite prenotazione al Comando dei Vigili Urbani.

Un grazie davvero immenso alla presidente della CRI del Comitato Riviera dei Gelsomini, Concetta Gioffrè, alla dott.ssa Immacolata Morelli e ad ogni singolo volontario che, ancora una volta, sono riusciti ad arrivare a garantire un servizio essenziale alle persone più bisognose, questa volta toccando le persone più fragili e sofferenti e offrendo loro la dose di speranza, quel vaccino che rappresenta l'unica arma per combattere il virus e che, speriamo, ci faccia tornare presto tutti alla normalità.



PRIMA GARA SULLE SUPERMOTO, ED E' SUBITO PODIO PER IL PICCOLO MATTEO MAZZAFERRO


Domenica 18 Aprile sulla Pista Azzurra di Borgo Ticino (NO), è iniziata l'esperienza ufficiale sulle Supermoto per il piccolo Matteo Mazzaferro.

Dopo una lunga trafila di grandi trofei ottenuti con le minimoto, parte cosi la stagione sulle "ruote alte" per Matteo, 11 anni.

E parte molto bene!!!


Sulle due gare previste riesce ad ottenere, con non poche difficoltà - considerata anche la pista bagnata nella gara 2 -, uno straordinario terzo posto che gli consente, già dalla sua prima gara interregionale, di conquistare il podio.


La gara lo ha visto protagonista prima nelle qualifiche, nel conquistare la seconda casella in griglia di partenza, e poi nelle due gare di giornata: nella prima con un secondo posto ottenuto dopo una strepitosa rimonta nel quarto giro, e, nella seconda, un terzo posto ottenuto con grande caparbietà nonostante uno sfortunato scivolone sulla pista bagnata con la conseguente rottura del freno anteriore.

Grande la soddisfazione per Matteo, tutto il suo team "GasGas Made of Made di Alessandria", dei tanti sponsor che lo sostengono e naturalmente della sua famiglia che, con sacrifici ma anche tanto entusiasmo, asseconda e sostiene questa grande passione di Matteo che si sta manifestando come un vero e proprio talento, grazie alle sue straordinarie capacità dimostrate nelle passate competizioni nelle minimoto e che siamo convinti confermerà quest'anno anche nella Supermoto. 

In bocca al lupo Matteo. Anche da Roccella, da dove provengono le tue origini, siamo al tuo fianco!!!







domenica 18 aprile 2021

L'ORGOGLIO DELL' ASD ROCCELLA SFIORA LA VITTORIA

Un Roccella, per 10/11 fatto di giovanissimi (solo Coluccio supera i 20 anni dopo la partenza in settimana di Malerba!!!), ma con un grande orgoglio, sfiora la vittoria contro il Sant'Agata questo pomeriggio nella 27° giornata del campionato di serie D (Il Roccella deve recuperare ancora la gara con la FC Messina della 17° giornata). 

La giovanissima squadra del Roccella scesa in campo oggi.
Foto: Francesco Grollino.


E la vittoria, nonostante fasi altalenanti  della gara che ha visto numerosi occasioni da rete sia da una parte che dall'altra (il Roccella tra l'altro ha preso anche una traversa a fine primo tempo), il Roccella l'avrebbe meritata perchè in campo non ha mai sfigurato, anzi ha giocato con grande orgoglio, facendosi valere sia a livello tecnico che a livello agonistico. 

E non era affatto facile dopo la beffa maturata mercoledì scorso a Marina di Ragusa quando, nonostante il Ragusa sia rimasto in dieci uomini e dopo un clamoroso errore davanti alla porta del nostro Guerrisi, il Roccella ha subìto la rete della sconfitta (3 a 2) al 93°.

Situazione simile si è verificata anche oggi: ad un'occasione clamorosa sprecata davanti la porta da Boubacar che poteva chiudere la partita per il Roccella sul 3 a 1, sul capovolgimento di fronte è arrivato il pareggio del Sant'Agata proprio ad un minuto dal novantesimo.

Ormai la stagione è segnata, nonostante per lunghi tratti del campionato il Roccella ha lottato ad armi pari con diverse altre squadre e non è mai apparsa come squadra cuscinetto, nonostante l'ultimo posto. 

Purtroppo per la serie D serve il cash, e il Roccella, nonostante abbia sopravvissuto per 7 anni, ora chiude un ciclo. Gli sponsor sono quelli che sono, il Comune non ha un euro (è davvero pazzesco come sia passato dall'elargire 130 mila euro nei due anni dal 2015/2016, a zero euro in questo campionato (almeno per quanto riguarda il denaro visibile con le delibere dirigenziali!). 

Già pare che pure i 5 mila euro che sono stati impegnati da diversi mesi ancora non sono stati liquidati!!! Che Vergogna!!! Siamo nel Comune delle barzellette e dello sfascio economico, bravi a mettersi in mostra e a destreggiarsi nelle riunioni, ma nessuno a togliere un soldo dalla tasca!!!

Purtroppo senza gli incassi del pubblico, se non fosse per i sacrifici economici del presidente, spesso non ci sarebbero stati neanche i soldi per le trasferte!!!

Onore agli sforzi, all'entusiasmo e all'orgoglio che, nonostante la grave situazione economica, hanno sempre tirato fuori la maggior parte dei giocatori, l'allenatore, molti appassionati che non hanno mai abbandonato la squadra e il direttore sportivo Cecco Curtale che, a fine partita, nonostante le sconfitte, si è sempre presentato ai microfoni dei giornalisti, assumendosi responsabilità anche senza averle.

Mi auguro che, con l'inizio del nuovo ciclo, gli incompetenti membri dell'amministrazione comunale si facciano da parte, permettendo all'asd Roccella di non essere più politicizzata, in modo tale che persone capaci si assumano la responsabilità ed investano sulla nuova squadra, e che Roccella possa tornare ad essere di tutti i roccellesi e tornare a fare bella figura in tutti i campi della Calabria e non solo.


NIK SPATARI AVREBBE COMPIUTO 92 ANNI...

 Fonte: https://calabria.gazzettadelsud.it

di Vincenzo Bonaventura

L'artista calabrese Nik Spatari, gigante ed eroe: grazie a lui ha vinto l'arte.

La fondazione Musaba continua i suoi progetti in collaborazione con la storica compagna Hiske

Nik Spatari con il suo mosaico sull'Ultima Cena

Lo si può definire un artista epico. Già il suo corpo di gigante aveva in sé il concetto stesso dell’eroe: come se creare opere grandi, con un concetto di immenso, fosse scritto in modo inesorabile nel suo destino. Un titano capace di farsi beffe anche della sordità, che lo aveva colpito da bambino a causa dell’esplosione di una bomba durante la seconda guerra mondiale.

Nik Spatari, scomparso il 25 agosto dell’anno scorsooggi avrebbe compiuto 92 anni e la Fondazione Musaba (Museo Santa Barbara) di Mammola (Reggio Calabria) continua i suoi progetti, con la presenza, storica e attiva, della sua compagna Hiske Maas, a cominciare da quello, l’Eroe del Sagra, che in sé contiene l’epica di cui accennavo, una sorta di rappresentazione degli antichi abitanti della Calabria (che prima dei coloni greci, erano già un esempio di civiltà) e anche di sé stesso, Don Chisciotte concreto, che ha saputo realizzare, combattendo i tanti nemici che spesso l’arte si crea, quando è lontana da mercati e da interessi economici. 

Si tratta di una scultura in legno, tridimensionale, policroma e alta 13 metri, che ricorda la storica battaglia del Sagra (presso l’odierno Torbido), avvenuta nel V secolo a.C., in cui gli ateniesi, che volevano conquistare Locri, furono sconfitti dai guerrieri locali. «Concettualmente e idealmente – mi spiegò Spatari, che ha lasciato il progetto esecutivo – è una rivisitazione dei Bronzi di Riace, è il terzo bronzo».

La sua capacità di pensare e di creare in grande - ma sempre legato alla Calabria, dove era tornato dopo le lunghe permanenze a Parigi e Milano - derivava anche dalla scoperta, che spiegava d’aver fatto negli archivi della Sorbona, dell’origine dell’identità calabrese. Ad aprirgli quelle porte erano stati artisti e letterati amici quali Sartre, Cocteau, Le Corbusier, Picasso ed Ernst. «Vorrei che tutti scoprissero – diceva – quello che la mia ricerca ha svelato: l’origine italica e non greca del nostro sapere, essere, creare storia, fare arte, vivere».

Così la sua capacità pittorica di raccontare la Calabria minima, quella familiare, densa di tradizioni e anche di fatti di cronaca, si è trasformata nel ritorno a casa, sul promontorio di Santa Barbara, nella rappresentazione - architettonica, scultorea e musiva – di quell’epica che portava dentro fin da bambino. 

Non a caso rifiutava, per quanto fosse vero, la definizione di autodidatta, ma non perché aveva lavorato nello studio di Le Corbusier o perché Cocteau lo aveva fatto diventare celebre staccando una sua tela esposta in mostra e lasciando nella cornice un biglietto di ringraziamento. «Piuttosto che autodidatta – mi raccontò -, direi che la mia visione naturale fin dalla tenera età è innata». Il padre capì che questo bambino aveva qualcosa di speciale e chiese consiglio a D’Annunzio, con il quale aveva partecipato all’impresa di Fiume. Il Vate gli raccomandò di assecondare Nik, che già a 9 anni divenne celebre vincendo un premio internazionale.

Spatari guardava con diffidenza alla definizione di “artista rinascimentale d’avanguardia” che gli era stata data, ma l’accettava. Era, ed è, un modo per sottolineare la sua capacità di progettare e creare oversize, ma con una lungimiranza che si allontanava dalla classicità delle forme e dei moduli compositivi per arrivare – ecco che torna il concetto – a un’epicità odierna, che racconta storie bibliche e classiche con un costante richiamo al pensiero contemporaneo, da artista in perenne ricerca e capace di esprimere sentimenti. 

Vediamo, per esempio, il “Sogno di Giacobbe”, sulla volta e sull’abside dell’ex chiesa di Santa Barbara, dedicato ai “sognatori” Campanella e Buonarroti. Un’opera lunga 14 metri, larga 6 e alta 9, fatta con 16 vele e realizzata con una tecnica personalissima: le figure sono ritagliate su fogli di legno leggero, poi dipinte e quindi applicate come rilievi sospesi nell’aria. E Giacobbe, non si può sbagliare, è proprio Spatari, che qui sublima sogni e progetti di una vita.

Attenzione, però, Musaba non è solo una celebrazione del suo creatore: è un posto dove si studia e si impara, dove molti altri artisti hanno lasciato il loro contributo creativo, dove l’arte moderna si coniuga perfettamente con la natura e l’archeologia. Uno di quei posti che ovunque sono considerati centri d’eccellenza. Qui, invece, tutto è stato costruito con fondi privati, con la passione e la manualità di chi ha inventato dalle macerie. Sembra che adesso la Regione mostri un concreto interesse di intervento. Si vedrà. Del passato rimane una storia che in qualche modo ricorda quella odierna di Mimmo Lucano, fatta di persecuzioni giudiziarie che, involontariamente, sembravano fare il gioco di chi sul territorio preferiva un altro tipo di cultura, quella dei ricatti e delle minacce. Ha vinto l’Arte e non poteva essere altrimenti, ma questa vittoria va preservata nel tempo: è sempre il momento dell’Eroe del Sagra, per la Calabria e per tutto il Meridione.

mercoledì 14 aprile 2021

L' ATTRICE CLAUDIA KOLL SENSIBILIZZA E COMMUOVE CON LA SUA STRAORDINARIA TESTIMONIANZA

Domenica pomeriggio, nel giorno della festa della Divina Misericordia, la nota attrice Claudia Koll è stata ospite, in videoconferenza, di Padre Francesco Carlino, prima dell'Adorazione Eucaristica e della Santa Messa. 


Claudia, con grande umiltà e spinta da una grande forza interiore, ha offerto, alle tantissime persone collegate attraverso il canale Youtube della Parrocchia di San Nicola di Bari, la sua intensa testimonianza di vita, a partire dal 2000, quando, all'apice del successo, ha sentito il bisogno di cambiare vita e incontrare la Luce di Dio, che gli ha dato la forza per ripartire "facendomi fare esperienza della Sua Misericordia dopo aver conosciuto la mia miseria".

Claudia Koll, ha recitato in importanti pellicole cinematografiche e serie tv, nel 1995 ha condotto il Festival di Sanremo con Pippo Baudo e Anna Falchi, oggi - dopo l'incontro con il Signore - ha continuato a recitare, è direttore artistico di una scuola di recitazione presso le Suore Orsoline della Sacra famiglia di Roma, ma soprattutto offre il suo servizio a favore nelle persone più povere attraverso l'associazione "Le opere del Padre" da lei stessa fondata.

Claudia si è intrattenuta con Padre Francesco oltre un'ora e mezza ed in chiusura ha dialogato anche con Mauro Adragna, specialista in psichiatria, che si occupa di persone emarginate, collaborando alla formazione e gestione di comunità cristiane di recupero per tossicodipendenti, parlando, fra le altre cose, della tecnica della meditazione trascendentale.

Per chi volesse rivedere la testimonianza di Claudia Koll ecco a seguire il video.

DON GIUSEPPE MARIA ZANGARI SI E' UNITO AL GRANDE ABBRACCIO DI DIO


“Ha amato la Chiesa e l'ha servita sempre, fino in fondo”. Don Giuseppe Maria Zangari ha concluso il suo pellegrinaggio terreno presso la Casa di riposo S. Antonio a Siderno, dove si era trasferito come Cappellano 10 anni fa.

Era nato Mammola il 4 ottobre del 1925 ed era stato ordinato presbitero a Roma il 15 luglio 1951. Appartenente all'Ordine della Mercede, era stato incardinato nella nostra Diocesi l'11 febbraio del 1968. Ha operato in diverse parrocchie: a Mammola, Grotteria, San Giovanni di Gerace e Martone; nel 2006 era stato nominato canonico onorario del Capitolo Cattedrale.

Don Giuseppe Maria Zangari (Don Peppino)


Durante il rito delle esequie che si è svolto stamattina nella Chiesa della Madonna dell’Arco, a Siderno, S.E. Monsignor Francesco Oliva, vescovo di Locri-Gerace, ha ricordato il “Sacerdote umile e premuroso verso gli altri, sereno e tranquillo nei rapporti”. 

Il vescovo ha rivelato che proprio di recente, don Zangari aveva rinnovato la sua fedeltà alla Chiesa ed al vescovo, attestando il suo grande rispetto verso il presbiterio della diocesi; non si è trattato di “un gesto casuale, ma espressione della gioia di essere parte di una Chiesa che aveva tanto amato”, ha detto monsignor Oliva, aggiungendo: “La sua preghiera per la Chiesa, per il vescovo, per i sacerdoti era segno di una fedeltà che si esprimeva nella volontà di continuare a servire la Chiesa sino all’ultimo respiro”.

Mettendo in rilievo l'essere schivo e riservato del sacerdote defunto, il vescovo ha sottolineato: “In un sacerdote come don Giuseppe Maria, che non faceva grande clamore attorno a sé, che non alzava la voce per farsi ragione, possiamo cogliere i tratti essenziali dei santi della porta accanto”.

Il cammino spirituale di don Giuseppe Maria Zangari è stato raccolto in “tre fedeltà”: a Dio, a Maria, alla Chiesa.
Fedeltà a Dio: “Una fedeltà dettata dal suo amore verso il Signore più che da un dovere formale correlato alla scelta religiosa”.
Fedeltà a Maria: “La sua formazione mariana non l’abbandonò mai. Maria era la mamma, sempre presente nella sua mente e nel suo cuore, nei suoi pensieri e nei suoi scritti, sulle sue labbra e nei suoi ritmi quotidiani”.
Fedeltà alla Chiesa: “La sua fedeltà alla Chiesa non era ostentazione, ma espressione di una relazione spirituale sincera e spontanea”.

Monsignor Oliva ha ricordato, inoltre, la passione di don Zangari per la musica e per il bel canto: sovente suonava per allietare gli anziani della casa di riposo di Sant’Antonio.

Il vescovo ha, quindi, manifestato la sua gratitudine personale e dell’intero presbiterio: “Personalmente sento di doverlo ringraziare per le sue preghiere, per la sua vicinanza e fiducia”. “Le sue parole erano sempre cariche di sapienza, di buon umore, rincuoravano e rasserenavano l’animo. Uomo di preghiera, si sentiva sempre bisognoso di conversione per essere fedele al suo sacerdozio. Quel che spesso appare difficile – come il rapportarsi con sincerità, rispetto e affetto nei confronti del vescovo e tra i presbiteri – in lui appariva spontaneo”.

Dopo aver ringraziato le Ancelle Parrocchiali dello Spirito Santo che hanno accolto, accudito ed amorevolmente servito per ben 10 anni don Giuseppe Maria Zangari, il vescovo ha chiuso la sua Omelia dicendo: “Gesù ci aiuta a capire che è possibile ricominciare sempre, mettere da parte la mentalità mondana per abbracciare una visione di fede. (Fonte: Reggio tv).


Grande tristezza e dolore si è manifestato nell'animo del nostro caro Padre Francesco Carlino rettore della Chiesa Matrice di Roccella, di cui Don Giuseppe Zangari era Padre Spirituale, e che non mancava mai di andarlo a trovare nella casa di riposo di Siderno, fino proprio al giorno precedente la sua dipartita.

Padre Francesco ha lasciato cosi il ricordo di Don Peppino: "Don Giuseppe Zangari, mio carissimo confratello e padre spirituale ha fatto ingresso in cielo. Addolorato per la sua dipartita, lodo il Signore per le tante perle di saggezza spirituale che mi ha consegnato e sono certo che adesso ho un amico e un intercessore in Cielo che prega per me e la nostra Diocesi che tanto necessita dell'intervento del Signore in questo momento. Riposa in pace  carissimo Don Giuseppe, e dal Cielo continua a vegliare sul mio cammino. Grazie per essermi stato sempre vicino con una vera paternità e fraternità sacerdotale. Grazie per avermi compreso e incoraggiato nei momento difficili del mio percorso spirituale" (fb p.Francesco Carlino)

Signore misericordioso, che al tuo servo Don Giuseppe Zangari, sacerdote, nel tempo della sua dimora tra noi, hai affidato la tua parola e i tuoi sacramenti, donagli di esultare per sempre nella liturgia del cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen




lunedì 12 aprile 2021

SI TORNA A SCUOLA IN PRESENZA. SPERIAMO RISOLTO IL PROBLEMA DELLA 2° B RELEGATA IN PALESTRA!!!

Lunedi 12 Aprile con la zona arancione stabilita anche per la Calabria si torna a scuola in presenza fino alla terza media. 

Si era chiuso un mese fa allorquando si era verificato il focolaio del Covid19 tra i ragazzini della casa famiglia. 

Dopo settimane di didattica a distanza oggi si ritona fra i banchi seppur ancora alcuni bambini non si sono negativizzati e rimarranno a casa facendo la dad.

Quando si è chiuso il plesso Trastevere molti ricorderanno era in atto lo sciopero della classe 2°D: genitori e alunni protestavano perchè dall'inizio dell'anno si trovavano a fare lezioni in un'aula ritagliata nella palestra, senza adeguati servizi igienici, senza linea internet e senza riscaldamenti.

Ci auguriamo che in questo mese di chiusura l'Amministrazione Comunale abbia trovato la soluzione per questa classe, soluzione che oggi, probabilmente, si rende necessaria più che mai visto che uno studente è "costretto" a casa a fare didattica a distanza e in palestra non esiste, come già detto, connessione internet.

Oggi scioglieremo anche questo nodo, stiamo a vedere...

venerdì 9 aprile 2021

L'ATTRICE CLAUDIA KOLL DOMENICA SARÀ OSPITE DI PADRE FRANCESCO CARLINO IN DIRETTA STREAMING

CARISSIMI AMICI, DOMENICA PROSSIMA 11 APRILE SI CELEBRERA' LA FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA E AVREMO LA GIOIA, A PARTIRE DALLE ORE 16,00, DI AVERE IN DIRETTA STREAMING CLAUDIA KOLL SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE "PARROCCHIA SAN CARISSIMI AMICI, DOMENICA PROSSIMA 11 APRILE SI CELEBRERA' LA FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA E AVREMO LA GIOIA, A PARTIRE DALLE ORE 16,00, DI AVERE IN DIRETTA STREAMING CLAUDIA KOLL SUL NOSTRO CANALE YOUTUBE "PARROCCHIA SAN NICOLA DI BARI ROCCELLA JONICA" CHE TERRA' UNA CATECHESI SUL TEMA: "LA MISERICORDIA DI DIO NELLA MIA VITA" E CI TESTIMONIERA' COME L'INCONTRO CON IL SIGNORE RISORTO HA TRASFORMATO LA SUA ESISTENZA.


DOPO LA TESTIMONIANZA DI CLAUDIA KOLL, SEGUIRA' L'ADORAZIONE EUCARISTICA DURANTE LA QUALE PREGHEREMO PER GLI AMMALATI.


ALLE ORE18,00 SOLENNE CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA. DI BARI ROCCELLA JONICA" CHE TERRA' UNA CATECHESI SUL TEMA: "LA MISERICORDIA DI DIO NELLA MIA VITA" E CI TESTIMONIERA' COME L'INCONTRO CON IL SIGNORE RISORTO HA TRASFORMATO LA SUA ESISTENZA.

DOPO LA TESTIMONIANZA DI CLAUDIA KOLL, SEGUIRA' L'ADORAZIONE EUCARISTICA DURANTE LA QUALE PREGHEREMO PER GLI AMMALATI.

ALLE ORE18,00 SOLENNE CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA.



CENTRO VACCINALE DI SIDERNO: PERSONALE ALTAMENTE QUALIFICATO E SOLIDALE PER GESTIRE LE DIFFICOLTA' DELLE PRENOTAZIONI.


Il report del Governo di ieri evidenzia che la Calabria era e rimane l'ultima Regione d'Italia a livello di rapporto tra dosi di vaccino consegnate e dosi somministrate. La percentuale è del 73% (somministrate 300.999 dosi sulle 412.450 consegnate).

Bisogna però distinguere le difficoltà ed i ritardi nella somministrazione dei vaccini, con l'impegno, la disponibilità e la professionale del personale medico e paramedico addetto ad effettuare questo delicato servizio.

Mi riferisco al Centro Vaccinale di Siderno: medici, operatori sanitari, volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile sono sempre stati pronti e disponibili con la massima professionalità a mettere a proprio agio le tante persone anziane in fila insieme ai loro familiari. 

Il Centro vaccini di Siderno, ricordiamolo, è chiamato a gestire un territorio molto vasto che va da Palizzi a Monasterace, anzi proprio ieri sono giunti per la vaccinazione anche persone che si sono prenotate da Catanzaro.

Non è affatto facile effettuare le vaccinazioni spesso in situazioni caotiche, cercando di mantenere sempre l'ordine affinché non si creino nevrosi e situazioni di disagio. 

Eppure gli operatori si sono sempre distinti per la pazienza, cercando sempre di trasmettere serenità specie alle persone più fragili, dando il massimo dell'impegno, senza sosta e senza risparmio di energie.

Tutto ciò è condiviso e riferito anche dal Responsabile provinciale dell'Unione per la Difesa dei Consumatori di Reggio Calabria, dr. Pasquale Vozzo, che nel denunciare i vari problemi di gestione delle prenotazioni, esalta i medici, tutto il personale e i volontari che si spendono con grande spirito solidale.

La non adeguata gestione delle prenotazioni fa si che vengano convocati soggetti aventi diritto alla seconda dose assieme a quelli a cui deve essere somministrata la prima; ciò causa file enormi di persone che, purtroppo, non possono essere vaccinate tutti nella stessa giornata. Oppure, come è successo martedì scorso, per completare un lotto di 30 dosi, è stato interpellato un medico di base che ha mandato al centro vaccinale oltre cento persone, ed è successo il caos!!!

Quando i vaccini arrivano, il Centro di Siderno riesce ad effettuare oltre 300 dosi al giorno, e non è affatto poco, ma dietro a tutto ciò ci sono persone che pur di far funzionare "la macchina operativa" fanno la colletta per comprare la carta e il toner per la fotocopiatrice!!!

I problemi sorgono quando i vaccini non arrivano o arrivano in ritardo; in questo caso purtroppo le prenotazioni slittano e si accumulano; e quando poi, dopo giorni, le dosi arrivano, occorre dare precedenza alle vaccinazioni "del richiamo" che altrimenti vanno in scadenza!

Molte, troppe, sono le situazioni che si possono verificare dietro quell'ago e quella siringa, e solo la grande competenza e il lavoro di squadra di un gruppo affiatato di persone può gestire questi problemi e farsi scudo tra le varie situazioni e le persone chiamate a comprenderle. 

Speriamo che nei giorni e mesi a seguire (quando la vaccinazione dovrà essere somministrata più in massa) anche l'organizzazione delle prenotazioni, cosi come la presenza dei vaccini, possa avvenire in maniera organizzata e sia all'altezza del personale qualificato che abbiamo la fortuna di avere nel nostro centro vaccini di Siderno, fra i più professionali e generosi d'Italia, che non si meritano affatto di far parte di quei report che ci fanno essere sempre in fondo alla classifica.

martedì 6 aprile 2021

CON IL SUGGESTIVO VIDEO SU TROPEA, IL M° LAGANA' HA ANTICIPATO ALLA RIDENTE CITTADINA IL RICONOSCIMENTO DI "BORGO DEI BORGHI 2021"

 Il M° Angelo Laganà ci ha visto lungo l'anno scorso quando realizzò uno straordinario video dedicato al borgo di Tropea che soprannominò la "Perla del Mediterraneo". 

In occasione della candidatura di Tropea a "Capitale italiana della cultura 2021/2022" (poi prorogata ancora un'altro anno alla città di Parma e assegnata per il 2022 all'isola di Procida), Laganà realizzò un video davvero suggestivo con delle immagini mozzafiato, quasi a fare da preludio all'importante riconoscimento che la ridente cittadina del Vibonese ha ottenuto domenica scorsa quando ha vinto l'ottava edizione del concorso nazionale "Borgo dei Borghi" assegnato attraverso una trasmissione televisiva su Rai3.

Riproponiamo il video "Tropea come non l'hai mai vista" che fa parte, fra l'altro, dei 40 filmati che, assieme alle 13 canzoni tutte dedicate alla nostra Regione, compongono l'ultima importante iniziativa del M° Laganà dal titolo "Calabria per sempre".




lunedì 5 aprile 2021

IN RICORDO DEL COMPIANTO EX SINDACO ANTONIO ZITO: IL SOGNO DELLA FIGLIA VALENTINA.


Il 2 Novembre scorso si è spento al Policlinico di Milano il dr. Antonio Zito, sindaco di Roccella Jonica nel decennio dal 1980 al 1990. Poi eletto consigliere regionale ha ricoperto la carica di vice presidente del Consiglio Regionale della Calabria. 

Ma la cosa che più conta è che Antonio Zito ha operato per il bene di Roccella in un periodo (quei favolosi anni '80) in cui il turismo per il nostro paese era davvero una importante fonte economica. Gli alberghi e le attività commerciali lavoravano con i turisti da inizio Giugno a fine Settembre grazie a flussi di persone provenienti dal Nord Italia ma anche da Roma e da Napoli. Tutte le case erano fittate e gli alberghi erano pieni, compresi l'Hotel Bristol, il Villa Giovanna e l'Ariston.

Con Antonio Zito sindaco, il progetto del Porto è diventato realtà con la sua approvazione nel luogo in cui negli anni successivi è stato costruito. È passato alla storia di questa città lo sciopero della fame che Zito ha compiuto trincerandosi negli uffici comunali allora siti nell'attuale Convento dei Minimi per protestare contro i ritardi burocratici dei finanziamenti proprio per il Porto.

Valentina Zito, figlia dell'ex sindaco
di Roccella Jonica Antonio Zito.

Oggi, a distanza di cinque mesi dalla sua scomparsa, la figlia Valentina vuole mantenere vivo il suo ricordo e l'impegno politico che ha dato tanto lustro e concretezza alla crescita della nostra cittadina e, attraverso il suo profilo facebook, non perde occasione di ricordare tutte le infrastrutture realizzate grazie alla lungimiranza e alla caparbietà di suo padre.

"Credo che mio padre per quanto si sia speso per questa cittadina fino all'ultimo respiro - scrive Valentina - non merita di essere dimenticato. Ed è per questo che credo che sia giusto che le nuove generazioni sappiano che tutto quello che è stato realizzato a Roccella non è arrivato dal nulla ma è frutto di idee, progetti, lotte e battaglie per i quali mio padre non si è risparmiato". 

Proprio in questa direzione non sarebbe niente male pensare, in un prossimo futuro, l'intitolazione di una infrastruttura ad Antonio Zito... E perché no il Porto di Marina di Roccella che, ribadiamo, ha trovato l'approvazione e la concretizzazione del progetto definitivo proprio durante la sindacatura di Antonio Zito!

Già molti cittadini Roccellesi hanno manifestato a Valentina l'opinione favorevole e l'apprezzamento dell'idea.  Speriamo di poterla vedere concretizzare in tempi brevi. 

Di una cosa siamo sicuri: Valentina continuerà con forza e perseveranza a ricordare il nome del suo caro papà, già scritto in maniera indelebile in ogni opera che vediamo nel nostro paese.

domenica 4 aprile 2021

Il Centro Studi Karate batte il Covid 19

Il M° Vincenzo Ursino.

Il perdurare dello stato di emergenza sanitaria non ha impedito al Centro Studi Karate del M° Vincenzo URSINO di svolgere anche per quest’anno le sessioni d’esame per il passaggio di cintura, una iniziativa fortemente voluta per gratificare gli allievi in un anno mai stato così difficile come questo.

A cambiare, rispetto al passato, è stata solo la modalità di svolgimento degli esami, non in presenza per il rispetto del decreto.

Gli atleti hanno potuto comunque svolgere le prove tecniche nelle loro case, ed inviato poi i video dell’esecuzione al Maestro che ha così potuto supervisionare la correttezza delle stesse.

Sotto la sapiente direzione del Maestro 6° Dan, Vincenzo URSINO, pluripremiato dal CONI e Stella al merito sportivo, Il CSK, già promotore in tempi di pandemia del primo torneo virtuale denominato “Virtual Competition Karate” in epoca Covid, conferma di rimanere costantemente vicino alle necessità e aspirazioni dei suoi piccoli atleti, e con le diverse onorificenze conquistate negli anni - tra titoli nazionali e mondiali – di essere una costante tra le eccellenze sportive della Regione Calabria.

LE SANTE MESSE DI PASQUA E IL VIDEO DELLA 'NCRINATA COME AUGURIO PER UNA PRONTA RINASCITA SOCIALE



 Per rivedere la Santa Messa di Pasqua celebrata oggi in Chiesa Matrice è possibile farlo cliccando il seguente link https://www.facebook.com/100007634071780/videos/2772906686307107/ . 

La Santa messa in Chiesa Marina https://fb.watch/4Fv0LPPMbx/.


Grazie ai parroci Padre Francesco Carlino e Padre Giovanni Joamanana per il loro grande sforzo in questi giorni nella celebrazione del triduo pasquale dove si è cercato di fare il possibile per dare un segnale di speranza e di rinascita alla nostra Comunità.

E grazie a tutti coloro che si sono spesi con grande devozione e gioia per aiutare i parroci nei vari allestimenti e per fare osservare con diligenza tutte le prescrizioni di legge indette dal Coronavirus.

Il video che segue è relativo alla tradizionale 'Ncrinata promossa dall'Arciconfraternita di San Giuseppe, quest'anno realizzata in Chiesa Matrice, con la speranza il prossimo anno possa tenersi di nuovo nel luogo che sempre stato da quando la funzione è nata, ossia Largo San Giuseppe.

Con questo video auguro a tutti i lettori, roccellesi e roccellesi nel mondo, una serena Pasqua, di pace, salute e fede.



sabato 3 aprile 2021

SANTA MESSA DI PASQUA CON LA TRADIZIONALE 'NCRINATA IN CHIESA MATRICE

DOMENICA DI PASQUA ALLE ORE 10,30 SANTA MESSA IN CHIESA MATRICE

DIRETTA STREAMING SUL PROFILO FACEBOOK DELLA PARROCCHIA DI "SAN NICOLA DI BARI" - ROCCELLA JONICA (https://www.facebook.com/parrocchiaroccellarc), E IN QUELLO DI PADRE FRANCESCO CARLINO (https://www.facebook.com/francesco.carlino.522)

NEL CORSO DELLA SANTA MESSA SI TERRA' LA TRADIZIONALE 'NCRINATA PROMOSSA DALL'ARCICONFRATERNITA DI SAN GIUSEPPE



Tanti auguri, Buona Pasqua

TRA I MOTORI DELLA FORMULA 1 CON TITO AMATO

 di Carlo Maria Muscolo


Tito Amato, 44 anni oggi Vehicle Performance Innovation Manager in Ferrari F.1, è uno dei tanti nostri “ragazzi” che hanno trovato e dato fortuna fuori dalla nostra terra.

Dopo gli studi medi e superiori nelle nostre scuole, a dimostrazione ulteriore che le stesse sanno dare il massimo in termini di preparazione, periodo universitario a Pisa, poi inizia una splendida avventura in Formula 1 tra Ferrari, Mercedes ed ancora Ferrari, condita da tutta una serie di straordinarie casualità, ma tenuta insieme da una straordinaria passione e voglia di arrivare, tipica del nostro carattere.

Avevo iniziato a fare delle domande, ma è esploso un vulcano di ricordi e momenti di vita ed ho pensato bene di non interrompere……

Tito raccontaci un po’ di Te:



Nato a Siderno il 3 aprile 77, compagno di banco di Angelo Muscolo dalla seconda elementare (perchè sono uno di quelli che ha fatto la "primina", con mia zia Maria Tripepi. 

Devo ringraziare mio padre per questa scelta, ma soprattutto non ho mai avuto modo di ringraziare a sufficienza mia zia che era cosi' orgogliosa di me!) al quinto superiore! Chiaramente tra di noi c’è un legame affettivo particolare avendo trascorso infanzia, adolescenza e gioventu' insieme, fuori e dentro la scuola. 

Porto ancora nel cuore la maestra Anna Cordì (nonna di Angelo). Negli anni della scuola elementare mi appassionavano maggiormente le materie umanistiche, la lettura, la storia e la geografia. 

É durante la scuola media che nasce dentro di me la passione per la matematica e le scienze grazie agli insegnamenti del Prof. Vincenzo Frascà, nonchè si consolida in me la passione dei motori in particolare per la Formula 1. 

Finita la scuola media, inizio a frequentare il liceo scientifico di Roccella Jonica che completo nel 1995 con il punteggio di 60/60. In quegli anni mi appassionavano sia matematica e fisica, sia biologia: in particolare sono sempre più appassionato dello studio del corpo umano, ovvero di come funziona questa macchina meravigliosa; studio che riesco ad approfondire grazie ai libri di mio cugino Maurizio Mammì (figlio di mia zia Maria) che in quegli anni studia Medicina all'Università di Messina. 

Nel frattempo approfondisco lo studio della matematica grazie a lezioni private con il prof. Frascà. 

Grazie alla complicità di mio fratello Giuseppe (due anni più piccolo di me), mi appassiono alla chitarra classica, ed iniziamo a studiarla a partire dalla scuola media fino al quinto superiore grazie agli insegnamenti privati del Prof. Bolognino di Siderno. 

Ricordo i sacrifici dei miei genitori che ci accompagnavano almeno due volte a settimana a Siderno ed aspettavano diverse ore in macchina. 

Durante gli ultimi due anni del liceo, mi interrogo sul futuro, su quello che vorrei fare da grande. La scelta da una parte è abbastanza semplice, perché le opzioni sono solo due: Ingegneria Meccanica o Medicina. 

D’altro canto però, entrambe le scienze mi appassionano tremendamente. Tuttavia una sola mi consentirebbe sulla carta di poter contribuire, un giorno, alla costruzione di una macchina da Formula 1. 

A metà del quinto anno ormai avevo deciso: Ingegneria Meccanica a Pisa (per inciso sita in via “DioTiSalvi” n°2). 

La scelta della facoltà non è stata un caso, in lizza c'erano il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e la Facoltà di Pisa. In quegli anni ovviamente non esisteva internet, nè cellulari o smartphone: non era facile reperire informazioni sulla qualità degli insegnamenti, sui legami tra universita' ed aziende, etc. 

La scelta di Pisa è stata motivata dal corso di laurea con indirizzo specifico in Veicoli Terrestri, dal fatto che molti ex allievi dell'università ricoprivano ruoli di prestigio nel mondo automotive e, non da ultimo, dalla prima impressione che ho avuto di quella città universitaria a misura di uomo e di bicicletta. 

Nessuno dei miei compagni di liceo o conoscenti aveva scelto di studiare a Pisa, inoltre avevo scelto di vivere in un monolocale (che “finanziava” mia nonna Clementina) in periferia per "non essere disturbato" quando studiavo: sin dall'inizio del liceo studiavo in religioso silenzio. 

Questo per dire che arrivo a Pisa senza conoscere nessuno e vivendo da solo. Ma la frequentazione dei "pre-corsi" mi permette di fare tante amicizie, di legare con i compagni di corso prima dell'inizio delle lezioni e di formare profonde amicizie che durano tutt'oggi.

Mi rendo subito conto che la strada è veramente in salita, a partire dalla "competizione" mattutina per prendere i posti in aula nelle prime file per avere la possibilità di seguire le lezioni. 

Ricordo che arrivavo in facoltà col buio, al freddo, prima dell'apertura del bar della facoltà...e sotto l'acqua...quanto piove a Pisa e quanta acqua ho preso in quegli anni...solo la mia povera bici e poi vespa lo sanno! 

Poi ci siamo fatti un po' più furbi ed abbiamo istituito i turni...quindi l'alzataccia si riduceva ad un giorno a settimana. A quei tempi non esisteva il concetto del numero chiuso, chiunque poteva iscriversi, però nei primi due anni si realizzava una selezione severa. 

La frequentazione delle lezioni, delle esercitazioni, i lavori di gruppo, etc., erano solo condizioni necessarie per sperare di "passare" l'esame. 

Anche lo studio assiduo, la collaborazione con i colleghi per capire insieme teoria ed esercizi, non garantiva la sicurezza di "passare" l'esame. 

Il pizzico di fortuna ci voleva sempre. Avrei svariati aneddoti da raccontare (immagino incomprensibili alla maggior parte degli studenti odierni.), potrei scrivere un libro, sembra un secolo fa... 

Non ho mai rifiutato un voto, mai, neanche un 19 in disegno che meriterebbe un capitolo a parte (promossi 2 su oltre 200, scritto 8 ore, esame orale a sorpresa il giorno della correzione dello scritto, che è durato 4 ore). 

Questo per rispetto dei sacrifici dei miei familiari, perchè volevo laurearmi presto e perchè non c'era alcuna garanzia che sarei riuscito a prendere un voto più alto, infine perchè, dicono, sono umile di natura. 

Alla fine riesco a laurearmi in tempo con una votazione di 108/110 e vengo premiato insieme ad un'altra decina di compagni di facoltà in una cerimonia "pomposa" che penso i miei genitori ricordano come se fosse stato l’altro ieri. 

La tesi di laurea verteva sullo "Studio del comportamento direzionale di kart da competizione" ed il relatore era il prof. Massimo Guiggiani che, tra le altre materie, insegnava Dinamica del Veicolo. 

In breve l'obiettivo era la formulazione analitica delle equazioni di moto che regolano la dinamica di veicoli con differenziale bloccato, come i kart, teoria che non c'era ancora in letteratura. 

Per l’occasione compro il mio primo portatile ASUS e mi trasferisco a casa di mia zia Pina (all’anagrafe Giuseppina Franco) per non essere disturbato o distratto in alcun modo. 

Tutti i miei familiari (inclusi nonni, zii, cugini) avrebbero partecipato alla discussione della tesi, volevo fare bene. 

Avrò ripetuto allo specchio la presentazione in power point un centinaio di volte. Mi laureo ad ottobre 2001, mi viene subito proposto, da tre diversi professori, di partecipare al concorso per tre altrettanti corsi Dottorato di Ricerca: Ingeneria Meccanica, Ingegneria Energetica e Ingegneria degli Autoveicoli e Sistemi di Trasporto. 

Partecipo a tutti e tre, sono tra i primi in tutti e tre (ovvero avevo diritto ad una borsa di studio con tutti e tre)... 

Faccio scontenti due professori e accetto la borsa di studio per il dottorato in "Veicoli Terrestri e Sistemi di Trasporto" con il prof. Massimo Guiggiani (oggi siamo amici, lo chiamo Massimo, partecipo alla revisione dei suoi libri, abbiamo collaborato e collaboriamo tuttora su alcune tematiche). 

Sapevo che la carriera universitaria non era il mio obiettivo, e lo avevo fatto presente ai professori prima del concorso, ma loro mi hanno convinto a provarci dicendomi che, nel caso fossi stato interessato ad entrare nel mondo del lavoro, avrei potuto comunque continuare il corso di dottorato ma senza borsa di studio (nel 2007 completo con successo il Corso di Dottorato in Veicoli Terrestri e Sistemi di Trasporto). 

È così è stato. 




L'anno successivo inizio a lavorare (i primi sei mesi come borsista, gli atri sei come lavoro interinale, infine assunto a tempo indeterminato) nel reparto di Dinamica Veicolo presso il Centro Ricerche Fiat (CRF) di Orbassano. 

Centro di eccellenza, forma i giovani ingegneri alcuni dei quali un giorno sarebbero diventati dirigenti Fiat, e sforna tante innovazioni ("sistema di alimentazione Common Rail", "l'antenato del sistema ABS, chiamato antiskid", "il cambio a doppia frizione", "il differenziale attivo", "il sistema di alimentazione ad alzata variabile delle valvole di aspirazione e scarico, chiamato MultiAir"). 

Al centro Ricerche Fiat imparo tanto e velocemente, animato da una sete di conoscenza e passione che non passa inosservata. 

Ho modo di cimentarmi nell'utilizzo e poi nello sviluppo dei software di calcolo (oggi si direbbe prototipizzazione virtuale), nella organizzazione e nell'analisi dati di test in pista, nella correlazione calcolo/sperimentale, nell'impostazione di vetture stradali di vari segmenti a partire dal foglio bianco lavorando sempre in team molto affiatati. 

Già dai primi mesi ero così entusiasta delle attività svolte al Centro Ricerche Fiat, che rifiuto (quando ancora ero borsista) offerte di lavoro a tempo indeterminato in aziende come la Magneti Marelli Sistemi Sospensione. 

A tal riguardo, ricordo ancora il colloquio con l'allora responsabile delle risorse umane che, tra una pippata e l'altra, mi dice: "Ma lei giovanotto si sta rendendo conto che sta rifiutando un contratto a tempo indeterminato presso una solida azienda del settore automobilistico per una promessa di contratto interinale?". 

Ricordo di aver risposto pressa poco così: "Mi rendo conto dell'opportunità che mi sta offrendo e la ringrazio per questo, tuttavia al momento desidero puntare su quello che mi piace veramente fare e sull'opportunità di crescita di conoscenza di Dinamica del Veicolo, che pochi centri al mondo come il CRF possono offrirmi al momento". 

Basti dire che il mio primo responsabile, Ing. Leonardo Pascali, con cui ho ottimi rapporti di amicizia, dopo aver lasciato il CRF nel 2003, è stato dirigente in Porsche, dirigente in McLaren Automotives ed oggi lavora come dirigente presso Artemis, spin-off del marchio Audi-VW per lo sviluppo di auto elettriche top di gamma. 

È stato tra l'altro insignito del primo premio “Vehicle Dynamics International Awards 2017”. 

Dopo cinque anni il desiderio di lavorare in Formula 1 diviene irrefrenabile. 

Centro Ricerche Fiat e Ferrari fanno parte dello stesso gruppo, ci sono anche delle attività di collaborazione con Ferrari F1. 

Pertanto mi reco dal dirigente della Divisione Veicoli del CRF, l'ing. Paolo Coeli (oggi Head of Powertrain & Feature Portfolio Planning in Product Planning & Institutional Relation presso FCA Italy, oggi parte del gruppo Stellantis), per esprimergli la volontà di lavorare per una squadra di Formula 1 perchè è stato sempre il filo conduttore che ha guidato le mie scelte fin prima della maggiore età. 

Ho chiesto apertamente un aiuto per un graduale passaggio in Ferrari F1 (ed ho sottolineato F1), qualora lui ritenesse fossi idoneo/competente/adeguato. 

Dopo un paio di giorni mi richiama nel suo ufficio e mi dice: "Non c’è nulla di scritto, ma hai la mia parola che andrai in Ferrari F1". 

Io rispondo semplicemente: "Ok, dimmi quello che devo fare e facciamo che ciò accada"

Da lì a poco mi vengono assegnate solo attività commissionate dal reparto di Dinamica del Veicolo Ferrari F1 allora diretto dall’ Ing. Marco Fainello (oggi Chief Technical Officer at Danisi Engineering ed Executive Director at Addfor S.p.A.) che, tra le altre cose, e' stato anche l'ingegnere veicolista di Michael Schumacher. 

Trascorro 8 mesi facendo la spola tra Maranello e Torino, vivendo in albergo, poi nel 2008 vengo assunto in Ferrari F1 come Vehicle Dynamics Engineer presso il dipartimento Vehicle Performance-Vehicle Dynamics ed arriva la vittoria del campionato costruttori! 

Mi sono ambientato subito, complice un team fatto di giovani, appassionati, competenti, creativi, animati dalla voglia di fare bene. 

Era il proseguimento dell'apprendimento sul lavoro (oggi si direbbe training on the job) iniziato al CRF, ma questa volta applicato al mondo F1, quello che avevo sempre sognato, voluto e per il quale avevo donato tutto me stesso. 

Ho avuto l'opportunità di essere coinvolto nelle attività più disparate, tuttavia la mia indole creativa faceva sì che dessi il meglio di me nelle attività di innovazione, ovvero capire cosa serve per fare andare la macchina più veloce e, seppur a prima vista sembrasse un'idea assurda o strampalata, cercare di trovare una soluzione innovativa. 

Ovviamente si tratta di progetti che vedono il coinvolgimento di diverse figure, ma l'idea, la scintilla, la proposta, il più delle volte la facevo io. 

Si trattava di schemi rudimentali, simulazioni basilari, insomma delle "prove" che la "cosa" aveva delle chances di funzionare. 

Nel 2013 prendo la decisione sofferta di andare via, causa profonde divergenze di vedute con il top managment inglese portato da Alonso dalla McLaren. 

Ricordo ancora le persone, in particolare l’ing. Maurizio Bocchi (oggi Performance Development Manager presso Hass F1 Team) che hanno cercato fino all'ultimo di impedire che io andassi via, anche esponendosi in prima persona con il top management. 

Così come ricordo il colloquio con Domenicali, allora Team Principal: "Prendila come un perfezionamento all'estero", mi disse. 

Lasciai Ferrari F1 per il progetto Porsche LMP1 (Le Man Prototypes) di Porsche Motorsport a Weissach, un paesino vicino a Stoccarda. 

Avevo dato le dimissioni a maggio 2013, avrei iniziato in Porsche a settembre 2013; e così è stato ma c’è un ma... un grosso ma! 

Era estate, e stavo studiando tedesco h24, lezioni private tre giorni a settimana, e poi solo studio, a casa. 

Mi prendevo solo qualche ora di svago andando al mare a Roccella, alla Dogana. 

Non portavo mai con me il cellulare, perche' avendo la fortuna di abitare a due passi dal mare di solito prendo solo il telo e vado in spiaggia, ma quella volta, non so perchè, lo avevo con me. 

Ricordo come se fosse adesso la telefonata ricevuta in spiaggia con un numero estero (a fine agosto o giù di lì) di una persona italiana (avevamo un amico in comune, ma non lo conoscevo) che mi dice: "Lavoro in Mercedes F1 in Inghitterra, abbiamo saputo che hai lasciato la Ferrari F1. Avremmo una posizione interessante da poterti potenzialmente offrire, sei interessato?". 

Risposi: "Potrei essere interessato, ma tra qualche settimana inizio a lavorare in Porsche come Senior Tyre Engineer". 

Dall'altro capo del telefono "questo non è un problema, se sei interessato manda il tuo curriculum vitae a...". 

Mandai il cv, fui contattato il giorno seguente, colloquio telefonico con Loic Serra (oggi Performance Director at Mercedes-AMG Petronas Formula One Team"). 

Seguì un colloquio ufficiale a Brackley, presso la sede di Mercedes F1 team. 

Purtroppo la proposta ufficiale arrivò solo a fine settembre, quindi nell'incertezza mi trasferii in Germania e trascorsi più di un mese in albergo, con tutto dentro la macchina, una povera Ford Fiesta. 

A ottobre 2013 lascia una sbalordita Porsche per approdare oltremanica e lavorare in qualita' di Senior Simulator Engineer per Mercedes F1 team, alle dirette dipendenze di Loic Serra. 

Trascorsi un altro mese in albergo, prima di trasferirmi in una classica casa inglese a Bicester, un paese non troppo lontano da Oxford e da Brackley, ben collegato con Londra. 

Ricordo di aver fatto molta fatica all'inizio con l'inglese, avevo studiato per tre mesi tedesco, non ero pronto, conosci le regole ma parlarlo è un'altra storia, soprattutto capire quello che ti dicono. 

Trascorsero tre mesi prima che il mio orecchio si adeguasse al nuovo accento, da lì in poi tutto fu più in discesa. 

Dopo appena un anno fui promosso a Team Leader - Simulator Group, quindi ero diventato responsabile del gruppo che si occupava dei simulatori di guida, si Mercedes aveva ben tre all'epoca. 

Ma Loic Serra riconobbe le mie doti di innovatore e quindi mi disse di utilizzare il simulatore di guida per sviluppare idee innovative da mettere in macchina. 

Ebbi la soddisfazione di vedere tante idee realizzarsi, la soddisfazione di vincere 4 Mondiali Costruttori e Piloti e di essere una delle persone di riferimento all'interno del team. 

Non da ultimo instaurai un ottimo rapporto di amicizia con Aldo Costa (all'epoca Techical Director, oggi Chief Technical Officer persso Dallara). 

Mi vengono in mente diversi aneddoti circa i primi giorni in Mercedes. Un incontro sulle scale con Aldo Costa e Toto Wolff, Aldo mi saluta e mi dice benvenuto poi Toto (che non avevo mai visto prima in vita mia) mi dice in italiano:" Ciao Tito, come mai sei qui?" ed io rispondo "Sono qui per vincere!"

Aldo tempo dopo mi disse che Toto era rimasto sorpreso dalla risposta! 

Poi ancora, John Owen (Chief Designer), che mi dice se mi piacerebbe vedere il progetto della nuova macchina; risposi "si certo?, quando?", rispose "anche adesso se vuoi"... Ricordo che rimase fino alle 21 per spiegarmi davanti al pc tutta la macchina e le scelte tecniche: il responsabile del progetto che mi mostra la macchina dall'ala anteriore fino a quella posteriore nei minimi dettagli, anche quelli nascosti sotto la carrozzeria, semplicemente un onore. 

Il periodo in Mercedes è stato molto appassionante, istruttivo, mi ha letteralmente aperto la mente e mi ha fatto vedere le cose da una prospettiva molto più ampia! 

Tuttavia esigenze familiari impongono un rientro in Italia, nonostante il mio responsabile Loic Serra abbia in serbo un piano di crescita professionale unica ed irripetibile. 

È la prima volta nella mia vita che antepongo qualcos'altro al lavoro. 

Non è stato per nulla facile però era così evidente che la scelta era per certi versi "legata a forze maggiori" che i vertici Mercedes capirono ed apprezzarono ed evitarono il gioco al rialzo. 

Ho avuto la fortuna, molto rara, di poter rientrare a marzo 2018 in Ferrari F1, dopo il "periodo di perfezionamento all'estero", nel dipartimento che avevo lasciato ritrovando gran parte delle persone che avevo lasciato insieme ad altri giovani talenti con tanta energia e voglia di fare. 

La sensazione è quella di uno che ritrova tutto al proprio posto, come se non fosse cambiato nulla nel frattempo, anche se il vecchio ufficio è stato nel frattempo completamente demolito. 

Oggi ricopro il ruolo di Vehicle Performance Innovation Manager alle dirette dipendenze di Head of Vehicle Performance. 

Direi che il nome dice tutto: promuovere l'innovazione sia in termini di metodologia sia in termini di concetti da mettere in macchina, tra le zone grigie del regolamento. 

Concludo con un sogno nel cassetto: "veder realizzato un parco motoristico dei divertimenti nella locride, nella mia terra". 

Si tratta di un progetto limpido nella mia mente, realizzare un parco a tema che abbia al centro la passione per i motori e che contribuisca alla crescita economica e occupazionale di una terra che fa nascere talenti costretti a realizzarsi altrove. 

Pista go-kart, off road, mini moto, moto, auto, moto cross...”ala concessionarie" con possibilità per l'acquirente di provare l'auto in totale sicurezza in pista. 

Merchandising, accessori auto e moto, officine e carrozzerie di èlite per realizzare personalizzazioni uniche. Corsi di guida sicura e sportiva, sia per auto sia per moto, su asfalto e fuoristrada. 

É un sogno che ho condiviso solo con te, Carlo, e con Francesco Tassone, mio carissimo amico... 


Articolo integrale dell'articolo pubblicato nel settimanale "La Riviera" n.14 del 4 Aprile 2021.