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Roccella in vetrina

giovedì 8 luglio 2021

IL GRUPPO FB "INSIEME PER LA CALABRIA" INVITA AD ESPORRE UN LENZUOLO BIANCO PER RECLAMARE IL DIRITTO AD UNA SANITA' MIGLIORE.


C'è un gruppo su facebook che conta oltre 26 mila iscritti (esattamente 26761 membri) che si chiama INSIEME PER LA CALABRIA  ( https://www.facebook.com/groups/231730045478) ed è stato fondato da un roccellese, il dr. Antonio Mario Musolino.

Un gruppo che, con grande semplicità, ha un obiettivo preciso, quello di riportare quanto di più bello esiste in Calabria, ma anche riferire le cose che, purtroppo, non vanno bene. 

Lo slogan è "Insieme per la Calabria, perchè insieme si può. Tutto ciò che riguarda le buone iniziative a favore della Calabria e dei calabresi". Con un invito diretto: "Suggerire iniziative per far crescere la nostra amata terra!" .

Il fondatore del gruppo facebook INSIEME PER
LA CALABRIA, Dr. Antonio Mario Musolino.

In quasi un anno dalla sua fondazione il gruppo è davvero stato inondato di belle fotografie, di luoghi suggestivi di tutta la Calabria, storie e fatti di Calabresi che ce l'hanno fatta, di persone che lottano ogni giorno per il bene di questa Regione, manifestazioni che portano in alto il nome della Calabria.

Da qualche giorno è stata lanciata una iniziativa simbolica ma molto significativa ed importante, nel tentativo di porre l'attenzione ad uno dei problemi, se non il problema più grave della Calabria, ossia quello della sanità "malata". 

Gli amministratori del gruppo, quindi, hanno proposto a tutti gli iscritti di esporre un lenzuolo bianco dal proprio balcone di casa per Domenica 18 Luglio "per reclamare un diritto ad una sanità migliore e degna di questo nome".

Riportiamo qui di seguito il servizio giornalistico di presentazione della iniziativa realizzato da RTV e di seguito le motivazioni dettagliate di questa pacifica protesta partita da uno dei gruppi della Calabria con maggiori adesioni che sicuramente farà tanto parlare di se.


ESPONIAMO DOMENICA 18 LUGLIO UN LENZUOLO PER LA SANITA' CALABRESE. L'iniziativa, lanciata dal gruppo FB INSIEME PER LA CALABRIA, di esporre delle lenzuola sui nostri balconi di casa, nella giornata del 18 luglio, vuole essere un segnale di protesta civile per attirare l'attenzione sulla situazione catastrofica che vige in Calabria nel Sistema Sanitario.
Da più di 11 anni si parla di un debito di bilancio, definito ormai insanabile dagli stessi esperti del settore e di una riorganizzazione del Sistema Sanitario ma, dopo il provvedimento di sciogliere l'azienda Sanitaria di R. C. e di Catanzaro per infiltrazioni mafiose, a Roma l'unica decisione presa da governi di destra o di sinistra, è stata quella di affidare il compito di mettere ordine nella Sanità a dei Commissari con l'incarico di rientrare dal debito. Sono stati nominati prima i Commissari ad Acta poi quelli straordinari e, di seguito, i super Commissari il cui operato, fino ad oggi, è stato un completo fallimento. Nulla è cambiato, anzi le cose sono peggiorate.
Esistono molte criticità nei pochi Ospedali esistenti: tagli di posti letto ispirati da principi di risparmio sulla pelle dei cittadini, carenza di medici ed infermieri, posti vacanti per assenza di bandi di concorso, apparecchiature obsolete o che non funzionano, insufficienti autoambulanze etc etc. Si registrano continue lamentele da parte di medici che, quotidianamente, sono costretti a sostenere turni di lavoro massacranti per poter garantire l'indispensabile assistenza ai malati che rivendicano il diritto alla salute, sancito dalla Costituzione e che, principalmente per motivi economici, non sono in grado di spostarsi per farsi curare fuori regione. Perché tanto disinteresse nei confronti dei Calabresi? -
E' ridicolo ed avvilente ricordare che il commissario Cotticelli, profumatamente ricompensato, ignorava di dover elaborare un Piano per potenziare i reparti Covid. Ogni giorno leggiamo notizie sui gravi disservizi sanitari. Per reperire una fiala antivipera per salvare la vita di una bambina si è stati costretti a procurarla fuori regione con grande dispendio di energie, tempo e soldi. Perché tanta incuria e cinismo?.
Il "recovery fund" destinato dall'Europa per far ripartire soprattutto il Sud e la Calabria (fondi che purtroppo arriveranno in misura molto minore rispetto a quanto stabilito dai criteri europei di assegnazione)devono essere utilizzati per garantire al Sud ed alla Calabria, prima che altrove, un vero Piano Strategico di Riorganizzazione della Sanità, annullando il debito sanitario che strozza ogni possibilità di miglioramento.
Noi Calabresi siamo stanchi di essere gli ultimi della classe, cittadini di serie C, perché Noi non siamo secondi a nessuno. Altre proteste seguiranno, per far sentire forte le nostre voci contro le ingiustizie e le emarginazioni. Occorre trovare le necessarie soluzioni per garantire a Noi del Mezzogiorno e della Calabria di poterci curare nella nostra terra, dove le eccellenze sono numerose sia in campo sanitario che in tanti altri campi.


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