Foto Enrico Lupis |
Un Corteo ben riuscito nelle due ore in cui si è snodato lungo il percorso cittadino, poi è continuato a vivere nei social con la pubblicazione delle immagini e dei video delle scene o di gruppi o singoli figuranti.
Foto Bogusia Piechota e seguenti |
Il Corteo, ideato nel 2011 dal prof. Vito Pirruccio, dirigente allora del Liceo Scientifico e dell'ISIT di Roccella Jonica, è partito quest'anno dalla Chiesa di San Giuseppe dove si è ricordata la fondazione della Chiesa della Santissima Concezione; ha attraversato via Vittorio Emanuele con sosta a Villa Carafa, dove si è fatto memoria della fondazione del Priorato Gerosolimitano della Roccella; poi è proseguito verso piazza San Vittorio dove si è assistito alla rievocazione della fondazione del Monastero dei Padri Minimi e si è concluso al Borgo con la consegna al Principe del “Collare dell’Ordine del Toson d’Oro” e il ricordo della fondazione della “Terra della Fabrizia”.
Oltre al coinvolgimento delle scuole cittadine attraverso non solo gli studenti ma anche i docenti, al sostanziale apporto dell'associazione culturale "Roccella com'era" e dell'Arciconfraternita di San Giuseppe, il Corteo ha visto la presenza di tantissimi semplici cittadini sia fra i figuranti dei nobili che nei popolani.
Sono stati presenti alla manifestazione anche rappresentanze provenienti dai Comuni di Mazzarino e Fabrizia (ex feudi dei Carafa) e i componenti della “Compagnia rinascimentale della Stella” di Messina.
Perfetto il servizio d'ordine diretto dal comandante dei vigili urbani Alfredo Fragomeni, seppur dei pulmann sono stati costretti a sostare in via Roma per oltre mezz'ora visto il loro passaggio proprio in concomitanza con il terzo quadro (il più lungo) svolto in piazza San Vittorio, e dalla protezione civile "Locride Mare" (per la prima volta assente la "nostra" Protezione civile!!!).
Molto bello vedere la via Vittorio Emanuele completamente sguarnita di macchine, molto meno invece la via Umberto I che, senza auto parcheggiate, ha fatto vedere tutta la sua sporcizia e le sue erbacce ai bordi della strada.
Una manifestazione cosi maestosa e ben organizzata, culturalmente molto valida, e con cosi tanto coinvolgimento umano, meriterebbe maggiore promozione e valorizzazione con lo scopo di portare a Roccella per l'occasione visitatori dei paesi vicini e non solo.
Sia la stampa che i manifesti murali non sono molto efficaci; i manifesti soprattutto, poco visibili, sono stati affissi, ed anche pochi, esclusivamente nel nostro paese, quando invece vediamo che manifestazioni, anche di più piccola entità, gli altri paesi li promuovono con cartelloni anche a centinaia di chilometri di distanza.
Speriamo che, pian pianino, anche questo gap venga colmato, magari predisponendo una serie di manifestazioni che, durante una o più giornate, facciano da cornice al maestoso corteo finale in modo da portare a Roccella dei turisti a trascorrere un ponte del 2 Giugno con un bel pacchetto turistico-culturale ad hoc.
Abbiamo fatto la chiesa, chissà se saremo capaci di fare anche il campanaro!!!
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