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Roccella in vetrina

domenica 1 marzo 2015

FRANA DI SALICE. COLLEGAMENTO RIATTIVATO SOLO GRAZIE AI PRIVATI.

 Nei giorni 24 e 25 febbraio, a causa delle forti piogge, si è creato uno smottamento nella strada che collega Roccella a Caulonia e precisamente in località Salice (subito dopo la cosiddetta sorgente). A causa del franamento del terreno la carreggiata è stata completamente divelta con l'impossibilità del passaggio degli automezzi.

A ciò è conseguito il sopralluogo da parte dei responsabili dell'area tecnica dei due Comuni interessati che hanno accertato il danno e proceduto alla immediata chiusura "sino a che non saranno eseguiti necessari lavori di ripristino della carreggiata necessari alla sicurezza del traffico veicolare e alla pubblica incolumità".

In sostanza Comune di Roccella e Comune di Caulonia con una semplice Ordinanza se ne sono lavate le mani fregandosene completamente dei cittadini che abitano in quella zona nonché anche di attività pubbliche semi isolate (l'alternativa è fare il giro completo di Caulonia Marina) e dimenticandosi della possibilità di agire con un lavoro di somma urgenza, intervento consentito dalla legge quando si tratta di lavori che scaturiscono da situazioni eccezionali di pericolo risultanti da eventi imprevedibili e imprevisti.

L'ordinanza, comunque, fa ridere visto che serve a dichiarare chiusa la strada che è chiusa di già dallo smottamento. 

Laddove non ci arrivano le istituzioni (per il ripristino temporaneo della strada sarebbero serviti non più di 500 euro, considerato altresì che quel tratto di strada è divelta da ben 15 anni e non è mai stata interessata ad un serio intervento di ripristino del manto stradale - ma solo con tamponamenti provvisori), ci pensa la buona volontà dei privati che, a spese loro, hanno ripristinato in qualche modo la traccia stradale consentendo, almeno, il passaggio ed evitare il lunghissimo giro di Caulonia Marina a chi abita in quelle frazioni (Domalà, Candidati, ecc.), persone residenti a Caulonia e a Roccella.

Mi sento di rivolgere un grazie, seppur è un ringraziamento amaro, a tutte quelle persone che con le loro risorse (economiche e di dispiegamento di forza e mezzi) si sono sostituite alla "cosa pubblica" per la riparazione provvisoria di una strada comunale. Un'amarezza che diventa beffa se aggiungiamo il fatto che i residenti di quelle frazioni pagano l'IMU sia sulle abitazioni che sui terreni, e tutti noi paghiamo la TASI che comprende i servizi indivisibili comunali tra cui somma è inclusa l'interessante cifra della manutenzione delle strade comunali.





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