E’ il momento di prendere di polso una situazione davvero
incresciosa che si protrae ormai da più di due mesi nel nostro paese. Una donna,
di cui non si conoscono le generalità, vive senza dimora e di espedienti a
Roccella Jonica, passando le notti sulle panchine del parco giochi del
lungomare e vivendo di stento girovagando per il paese durante tutta la
giornata, trovandosi a mangiare e a fare i bisogni fisiologici dove capita.
Voci diffuse indicano la giovane donna avere gravi problemi
psichici che la inducono a comportamenti sregolari che la portano a fare abuso
di bevande alcoliche, tant’è che in situazione di ubriachezza – si dice –
qualcuno abbia pure “approfittato” di lei.
L’allarme è stato mosso stamattina dal “nostro” consigliere
Vanessa Riitano attraverso il gruppo politico “Roccella Bene Comune” (https://www.facebook.com/hashtag/nonintendoignorare?source=f ) su
segnalazione di diversi genitori che, trovandosi nel parco giochi con i loro
bambini, hanno notato più volte la donna appartata sui sedili a dormire o a
mangiare ed in pessime condizioni di igiene fisica.
Ci siamo attivati a chiedere al Comune di Roccella Jonica
s’è a conoscenza della situazione di forte disagio di questa donna e quali
interventi intende attivare considerato che, come detto all’inizio, la
situazione di sta protraendo da più di due mesi con il serio rischio per la
tutela della salute della donna stessa ed anche per la tutela dei bambini e
delle famiglie che frequentano il parco giochi del lungomare roccellese.
Vi terremo informati, con la speranza di risolvere questo
caso e di mettere le condizioni, in una società civile come la nostra, che
nessuna persona possa vivere in condizioni al limite della sopravvivenza,
comprese le persone ambulanti che fra poco popoleranno il nostro lungomare per
la vendita dei loro oggetti e che di notte, come più volte segnalato anche
attraverso le righe di questo blog, dormono in spiaggia, sotto la pineta del
parco giochi o addirittura sotto l’impianto del tappeto elastico della ditta
Patruno.
Non è la prima volta (e non sarà di certo l'ultima) che il nostro "ameno" paesello ospita persone con gravi disagi bio-psico-sociali, e mai nessuno si è messo in allarme. C'è da chiedersi, quindi, cos'è cambiato. Forse il luogo scelto dalla donna? Se dormisse sulle panchine della stazione ferroviaria, come hanno fatto altri prima di lei, anzichè in Via Marina, siamo sicuri che i roccellesi avrebbero ancora qualcosa da ridire?
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