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Roccella in vetrina

domenica 1 settembre 2013

LE PREOCCUPAZIONI E L'AUDACIA DI UNA SORELLA...

Non ho mai partecipato alle discussioni contenute in questo blog, perchè il mio punto di vista potrebbe essere considerato di parte, visto che Nicola è mio fratello. D'altra parte quello che penso sulle sue pubblicazioni ho modo di esprimerglielo con altri mezzi.
 
Ho sempre apprezzato il suo impegno ed il suo coraggio, spesso l'ho tacciato di incoscienza, ma la passionalità deve avere sempre una componente istintiva per poter essere autentica, quindi rispetto profondamente le sue scelte di vita, non foss'altro che per il fatto che tutto ciò che riferisce è sempre suffragato da fatti concreti e da documentazione pubblica.
 
Tante volte mi chiedo come mai un ragazzo come lui che ha conseguito un diploma all'Istituto Commerciale e non ha mai ufficialmente approfondito gli studi riesca ad avere più perspicacia di plurilaureati e persone che occupano rilevanti "posti di responsabilità". Ma a parte questo, il presente commento non riguarda le idee e le scelte di mio fratello, ma ha lo scopo di tutelare la persona che suo malgrado ha ricevuto l'assurda telefonata anonima.
 
Mio fratello sa difendersi da solo e nonostante tutto è bene si sappia che ha una famiglia alle spalle; mia madre è una persona conosciuta da tutti a Roccella per la sua laboriosità, onestà ed integrità; una persona che è nata e cresciuta e vissuta nel culto del lavoro (e ne ha fatti tanti con grandi sacrifici, per crescere quattro figli). Spero che l'autrice della telefonata questo non lo sapesse altrimenti il biasimo per il suo gesto dovrebbe essere elevato all'ennesima potenza da parte di tutti quelli che si sono espressi su questa vicenda.
 
Tuttavia, sappia l'autrice della telefonata che se mio fratello ha dichiarato che per questa volta non perseguirà alcuna strada legale, io non ho la grande prerogativa di mio fratello che è la generosità, io agisco con i codici in mano e sono legittimata, come figlia di persona in età avanzata, invalida al cento per cento, vedova e sicuramente fragile psicologicamente, di percorrere tutte le strade AMMESSE DALLA LEGGE QUINDI NON ANONIMAMENTE NE PER MEZZO DI MINACCE, affinchè tutto questo non succeda più e mia madre non debba star male come è stata dopo aver ricevuto la telefonata; aggiungo, per finire, che di tutte le conseguenze mediche che mia madre ha subito e dovesse subire riterrò responsabile l'anonima telefonista che non può sentirsi sicura solo perchè non si è presentata con nome e cognome, visto che vi sono ormai mezzi tecnici per poter risalire al numero chiamante anche se schermato.
 
Sarebbe un bel gesto accodarsi ( sempre che mi stia rivolgendo ad una persona che ha un minimo di sensibilità ed educazione), anche anonimamente (orma ci è abituata ) a questo mio, chiedendo scusa almeno a quella povera donna incolpevole e cercando di immedesimarsi allo stato d'animo che avrebbe potuto coinvolgere SUA MADRE se avesse ricevuto la stessa telefonata!!!
 
Non mi firmo esplicitamente visto che, dall'indignazione che spero traspaia forte da queste poche righe, la mia identità è più che certa. Approfitto solo per salutare e ringraziare tutti gli amici ed i concittadini che si sono stretti attorno a mio fratello, augurandomi che questa loro solidarietà venga sostenuta sempre con coerenza e convinzione contro tutti gli attacchi che sicuramente ancora subirà.

1 commento:

  1. quella telefonata è come se l'avessi ricevuta anche io, la sento forte sulla mia pelle e l'indignazione è più forte di ogni paura.
    andate avanti, se ci saranno seguiti, presentate formale denuncia, sono al vostro fianco
    Carlo Maria Muscolo

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