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Roccella in vetrina

martedì 3 settembre 2013

Aggredita a Roma sotto la metro "Spagna". Claudia Macrì: "Erano quattro furie"

La nostra concittadina Claudia Macrì (i genitori vivono tutt'ora a Roccella), maresciallo dei vigili urbani di Roma, protagonista di un atto di grande coraggio che poteva però avere conseguenze gravi per la sua incolumità. L'aggressione ai suoi danni durante il servizio d'ordine sotto l'area della metropolitana "Spagna" a Roma da parte di 4 nomadi borseggiatrici, è avvenuta ai primi di Agosto ma solo adesso ne siamo venuti a conoscenza, ed esprimiamo a Claudia e alla sua famiglia la nostra più sincera e affettuosa vicinanza.

Fonte: http://www.romatoday.it/cronaca/claudia-macri-aggredita-metro-spagna.html

Aggredita metro Spagna, Claudia Macrì: "Erano quattro furie"
Il maresciallo del I Gruppo dei vigili urbani pestata da quattro nomadi borseggiatrici sotto la fermata Spagna: "Sono orgogliosa della mia divisa e non permetterò a nessuno di sputargli addosso".

Ancora provata per quanto accaduto ma pronta a rifarlo nuovamente. E' accaduto il 5 Agosto: una brutale aggressione che gli è costata un ricovero in ospedale in seguito ad un pestaggio da parte di 4 nomadi borseggiatrici sotto la Metro Spagna.

Agente della Polizia Locale di Roma Capitale che in 8 anni di servizio a piazza di Spagna ne ha viste di tutti i colori, sino alla brutale aggressione di ieri sera, quando è stata colpita dalle 4 borseggiatrici scoperte non solamente a fumare sotto la banchina della metro, ma soprattutto a borseggiare (come al solito) i tanti turisti che affollano la stazione della linea ferrata sotterranea del centro di Roma. "Sto meglio - le parole di rassicurazione del maresciallo Macrì - ma mi fa ancora molto male la gamba destra per le tante botte che mi hanno dato. Poteva andare molto peggio, per questo ringrazio i cittadini che mi hanno aiutato evitando che l'aggressione potesse avere conseguenze molto peggiori, ero sola, con la divisa, la radio e tutto l'equipaggiamento, ma quando ho capito cosa stava succedendo non ci ho pensato su un solo minuto ed ho fatto quello che era doveroso fare".

Il racconto del fattaccio: "Intorno alle 20 - ricorda Claudia Macrì - mi hanno segnalato la solita banda di nomadi borseggiatrici in azione sotto la metro. Arrivata sotto la banchina e conoscendo, purtroppo, le loro abitudini ho subito inteso che il fumo di sigaretta arrivava da loro. Una volta notate ho detto loro di spegnerla ma per tutta risposta mi hanno sputato, si sono girate dall'altra parte e sono corse sul vagone della metro che partiva in direzione Termini, per salire e borseggiare, come usano fare nei momenti concitati dell'ingresso nel treno, i tanti turisti che affollano la Metro Spagna. A questo punto ho strillato sia in inglese che in italiano di stare attenti alle borseggiatrici ed ho proseguito ad inseguirle. A quel punto siamo nuovamente scese dalla metro e me le sono trovate addosso. Erano quattro furie, mi sono salite addosso ed hanno cominciato a riempirmi di calci".

Un'aggressione brutale sventata solo grazie all'intervento di due coppie di turisti, appena derubate dalle quattro borseggiatrici. "Li ringrazio per avermi salvata - prosegue la vigilessa aggredita - se non ci fossero stati loro forse staremmo raccontando qualcosa d'altro".

Claudia Macrì racconta di come quanto accaduto sia all'ordine del giorno: "Non è la prima volta che ho a che fare con queste quattro borseggiatrici, tre ragazzine di età compresa tra i 10 ed i 13 anni ed una donna più grande che dovrebbe essere la madre di una di loro. Mi hanno insultato e sputato diverse volte, e prima o poi mi aspettavo un'aggressione come accaduto ieri sera". A che spiega ancora: "Purtroppo le 4 fanno parte di una banda che opera soprattutto sotto le fermate Spagna, Barberini e Flaminio, dove i turisti da borseggiare diventano delle facili prede. Oltre a loro c'è anche un'altra banda, formata sempre da rom ma da 4 uomini. Dispiace che una città come Roma debba fare i conti con questi fatti".

Un' inseguimento che il maresciallo Claudia Macrì sarebbe disposta a rifare: "Quello che mi ha fatto più male - spiega ancora - sono stati gli sputi sopra questa divisa che porto con orgoglio da 14 anni. Non permetterò a nessuno di infangare ed offendere il nostro corpo dei vigili urbani, potete starne certi".

Ricoverata all'ospedale il maresciallo ha quindi commentato le parole di stima e solidarietà pervenutegli subito dopo l'aggressione: "Ringrazio l'attuale sindaco Ignazio Marino e Gianni Alemanno per gli attestati di solidarietà. Così come ringrazio l'ex comandante Carlo Buttarelli per le sue parole di stima, poteva andare peggio ma la solidarietà che mi è arrivata da Roma e i romani mi rende ancora più orgogliosa di indossare.

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