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Roccella in vetrina

martedì 21 maggio 2013

IL CANADAIR CON LE "ELICHE FERME"... FOTOGRAFATO DAL M° LAGANA'.

E' con grande piacere che accolgo e ringrazio il M° Angelo Laganà che mi ha gentilmente omaggiato di 14 suoi scatti fotografici, delle autentiche chicche su Roccella, alcune pubblicate nel book fotografico "Città di Roccella" altre assolutamente inedite. Come questa prima che immortala il passaggio di un canadair proprio vicino alle mura di cinta del nostro Castello. Ed è talmente vicino che sembra un montaggio, ma invece è quel tocco di professionalità dato proprio in quell'attimo. Straordinario è anche essere riusciti, in questo scatto, a "fermare le eliche" del canadair!

Tutte le altre foto di Roccella regalatemi dal M° Laganà verranno inserite nel blog fra un post e l'altro e quindi potranno essere ammirate da tutti i lettori che entreranno su questo sito attraverso il link originale ossia http://www.roccellasiamonoi.blogspot.com , poichè se si entra attraverso i link che vengono diffusi su fb vengono consultati soltanto i post lanciati con il link. Ancora mille grazie all'amico Angelo!

8 commenti:

  1. credo da un attento esame della foto che questo non sia altro che un fotomontaggio, in quanto esiste un'altra foto con lo stesso aereo nella stessa posizione di volo, che sfiora la gru sopra il castello....fatevi pregare da un grafico designer che di fotomontaggi se ne intende

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  2. effettivamente sembra proprio un fotomontaggio, io non me ne intendo, ma a vedere le ombre del motore di sinistra, l'aereo dovrebbe proiettare la sua ombra nella facciata del castello, cosa che non avviene

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    1. io ho visto due foto dove c'era effettivamente, lo stesso aereo, con lo stesso rateo di virata che sfiorava la gru del castello...ora non mettiamo in dubbio la bravura del signor Laganà, ma da qui a passare un fotomontaggio per un capolavoro di scatto fotografico....c'è l'oceano.....Nicola prima di mettere notizie, accertati che non siano bufale....

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Non so se i vari anonimi sono la stessa persona, ma una cosa è certa: non ndovinaru una !!
    Tre sono le ipotesi:
    - il pilota del canadair è stato un folle a volersi quasi schiantare contro la facciata del castello (forse voleva emulare il tragico 11 settembre);
    - Angelo Laganà ha creato un fotomontaggio surreale;
    - il canadair si trova su una distanza focale diversa rispetto a quella del castello, ovvero dietro e addirittura al di sopra l’antica fortezza, ipotesi per cui l’ombra non poteva certo essere proiettata sulla sua parete che vediamo in foto.

    In effetti, tra l’alberello che notiamo sul primo livello, il castello e l’aereo c’è una evidente profondità di campo, cioè tre livelli di messa a fuoco: l’aereo, per esempio, non ha la stessa nitidezza del castello. Inoltre, trovandoci di fronte ad una foto scattata ovviamente con l’utilizzo di teleobiettivo, le prospettive sono alterate, sono schiacciate, ed è normale cadere nell’illusione ottica di vedere qualcosa in linea con un’altra, specie se la fotografia ha una bassa risoluzione come quella riprodotta sul blog di Nicola.

    Infine, anche trovandosi di fronte al castello, l’ombra dell’aeroplano non sarebbe comunque finita sul muro: l’ombra dell’ala destra del canadair è normale rispetto l’ala stessa, cioè a 90 gradi, ragione per cui possiamo dedurre che il sole era in alto (siamo intorno a mezzogiorno) e quindi l’ombra dell’intero velivolo doveva per forza essere proiettata verso il basso e non lateralmente.

    La foto è autentica, altroché !

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  5. Dimenticavo. Volevo puntualizzare anche il fatto che, fotomontaggio o no, l’aereo ha sempre quella posizione. In qualsiasi modo lo riprendi, o lo metti, sempre quella posizione ha. Quindi lo stesso aereo che vediamo in un posto e poi in un altro, non vuol dire trovarci, necessariamente, di fronte ad un fotomontaggio, potrebbero anche essere due momenti diversi. Poi andare a ritagliare un aereo dal cielo di una foto e metterlo sul cielo di un’altra, sinceramente non lo trovo geniale, anzi, direi così banale che non riesco ad immaginare Angelo Laganà perdere il suo tempo in modo così futile.
    Nicola riporta sul suo blog delle emozioni, delle sensazioni, delle testimonianze, delle storie, vere o non vere, e attribuisce loro una sua propria visione. Volendo, è possibile rispondergli e smontare questa sua considerazione, ma lo dobbiamo fare concretamente e non con altre visioni.

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  6. Dopo quanto detto da Roberto _Naldi non aggiungo altro. La foto è autentica: quando è stata scattata, dal mio Zione Laganà, io ero a un metro da Lui.

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