Eppure alla vigilia c'era stata l'esortazione da parte del presidente diocesano delle Confraternite, il dr. Vito Crinò, con l'invito esplicito alle numerose Confraternite presenti sul territorio (una, a volte due, Confraternite per paese) di partecipare numerosi per una giornata di Festa, di confronto e condivisione.
Ed invece pochissime sono state le adesioni, ed è stato un vero peccato perchè chi ci è stato ha vissuto una giornata di grande fraternità, ricca di momenti di riflessione, esempi da attingere e mettere in pratica nelle nostre famiglie, nella società, nella vita di tutti i giorni.
Messaggi lanciati da autorevoli relatori che hanno saputo comunicare "La parola di Dio nel cammino di fede" attraverso dei passaggi del Vangelo che bene si applicano nella nostra vita, spiegati con sapienza e trasporto da Madre Mirella Muia, eremita dell'eremo di Monserrato - Gerace (durante la sua relazione la chiesa è stata immersa in un impressionante silenzio di riflessione, culminato poi con un lunghissimo applauso di riconoscenza!), e dal giovane parroco di Caulonia Don Fabrizio Cotardo. Mentre una eccezionale esperienza di vita immersa tra la professione di medico e la fermezza della Fede è stata data dal Dr. Antonio Blefari del reparto anestesia e rianimazione dell'ospedale Civile di Locri.
Ed ancora gli interventi di Antonio Pontoriero, coordinatore regionale delle Confraternite, Don Giuseppe Barbaro, assistente spirituale dell'Unione Diocesana Confraternite Locri- Gerace, oltre che del parroco di Ciminà Don Domenico Tropiano e del Dr. Crinò che si sono soffermati sull'importanza delle Confraternite sul territorio come associazioni laiche che operano a stretto contatto con le parrocchie, anche se in qualche caso manca la dovuta formazione, e spesso la Confraternita si identifica soltanto come un'associazione che si occupa dell'organizzazione delle feste.
Incisivi anche gli interventi del sindaco di Ciminà Domenico Polifroni e dell'unica consigliere provinciale di Reggio Calabria donna, la dr.ssa Alessandra Maria Polimeno, di recente nomina nella Consulta "Pari Opportunità" dell'Unione delle Province d'Italia.
E naturalmente non è mancata l'intensa testimonianza di Padre Francesco Carlino, mariologo della Chiesa Matrice di Roccella, che, con le sue infinite citazioni, ha rilasciato una grande lezione teologica basata sul perdono e sull'invito a leggere e riflettere sul contenuto delle Sacre Scritture prima di dare giudizi sugli altri e sugli Organi della Chiesa.
E su questa linea si è intrattenuto pure Monsignor Morosini nell'Omelia esortando le persone cristiane di qualsiasi ordine di stare vicini agli Organi Ecclesiastici, difendere e reagire quando si parla per luoghi comuni o si fa troppa demagogia, specie gli organi di stampa; un invito a reagire con la denuncia quando veniamo a conoscenza che persone malavitose si vogliono infiltrare nelle nostre aggregazioni che hanno una storia lunga 150 anni e che sono simbolo e messaggeri di fraternità.
Al termine della S. Messa, il sindaco, la Confraternita dell'Immacolata e la Proloco di Ciminà hanno offerto a tutti i partecipanti un gustoso e ricco ristoro con pietanze e dolci fatti in casa, oltre che un rinfresco con "di tutto e di più".
In chiusura, nel pomeriggio, si è tenuto il "Cammino di fraternità", ossia la sfilata delle Confraternite con gli abiti tradizionali e i gonfaloni.
L'Arciconfraternita di San Giuseppe di Roccella, con a capo il priore Luigi Cotrona, è stata una delle poche ben rappresentata con tanti confratelli e consorelle presenti al raduno.
Un'occasione persa per chi non c'è stato, e un'intensa giornata ricca di contenuti che rimarrà sicuramente nella mente e nel cuore di tutti i partecipanti chè hanno potuto veramente saggiare lezioni di intensa cultura teologica e di umanità che, seppur non sono stato bravo qui a sintetizzare, hanno avuto la capacità di trasformare animo e spirito.
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