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Roccella in vetrina

lunedì 10 settembre 2012

IL BILANCIO DELL'ESTATE 2012... SECONDO ME!

Occorre chiudere il cerchio con l’estate 2012 e mi sembra doveroso scrivere un epilogo in maniera da poterla archiviare. Naturalmente ognuno l’ha vissuta in maniera diversa, per questo motivo quello che andrò ad esprimere si tratterà di esperienze e opinioni personali che il sottoscritto ha fatto in considerazione di ciò che ho vissuto e osservato, e di ciò che le persone a me vicine mi hanno riferito.

Il ponte nel parco giochi dei bambini senza il
fine corsa prima dello scivolo.
E’ ovvio che ci sono stati fatti positivi e altri un po’ meno. Dimentichiamoci assolutamente le stagioni degli anni '80/'90 dove in Agosto non si trovava una stanza di albergo libera ne una casa in affitto. La calca ormai ce la siamo dimenticati da diversi anni. Anche a Ferragosto c’è piena disponibilità di camere in hotel o spazi in campeggio come di ombrelloni negli stabilimenti balneari. Quel che regna sovrano, e si ripete ogni anno, è il traffico cittadino e gli ingorghi causati sempre dallo stesso problema: la strada ad imbuto che non consente la fluida percorrenza quando si incrociano due mezzi pesanti.

La stranezza dell’estate 2012 è stata senza dubbio il fatto, nei fine settimana di agosto, di non riuscire a trovare un parcheggio libero in tutto il lungomare. Sicuramente un aumento dei bagnanti “della Piana” che insieme all’ombrellone si portavano da casa anche il panino, la brioscina e la bottiglia d’acqua. Nei bar pochissime granite e gelati e molti bicchieri d’acqua e una lattina di coca cola con tre bicchieri!!!


La spiaggia con i blocchi di cemento da cui si ergono
i puntoni di ferro per edilizia.
Nonostante di manifestazioni e iniziative se ne siano organizzate di tutti i generi e per tutti gli interessi, seppur con poca coordinazione (la mancanza della proloco a Roccella non la pensa proprio nessuno!) e soprattutto con pochissima informazione (quest’anno non sono stati stampati ne manifesti ne brochure con il programma dell’estate roccellese) devo riferire che il lungomare di sera, se non fosse stato per l’animazione con la musica e gli autoscontri della Ditta Patruno, sarebbe stato un mortorio!

Si è proprio sentita la mancanza della Rassegna teatrale in vernacolo che i primi di agosto era il fiore all’occhiello delle manifestazioni  roccellesi, che riempiva poltroncine e spalti del teatro al castello, come la manifestazione “Insieme si può”, che averla fatta a Siderno rappresenta una gravissima sconfitta per il nostro paese.

Per quanto riguarda le positività migliori dobbiamo dire bravi alla gestione della differenziata, nonostante qualche buco giustificabile (può succede che qualche operatore non si riesce a svegliare alle 4 di mattina e il servizio salta….). Bene anche il fatto che diversi giovani hanno trovato una boccata d’ossigeno con i dieci giorni stagionali di lavoro a rotazione, compresi gli operatori della nuova cooperativa “L’Ancora”. Ma ci sono stati episodi piccoli e grandi che hanno macchiato queste lodevoli impegni. Gli episodi piccoli sono stati, ad esempio, la passerella pubblica dei disabili e persone anziane sempre immersa nella sabbia e mai pulita da poter essere fruibile (che si monta a fare se poi non la si rende utilizzabile?), il parco giochi dei bambini (sempre le stesse distrazioni sic!) con il gravissimo pericolo del ponte senza il fermo corsa con il rischio per i bambini di fare un salto nel vuoto (problema ancora esistente!), e poi la spiaggia con i ferri per l’edilizia che emergono da blocchi di cemento rimasti li dopo le mareggiate invernali (subito dopo il lido Aloha verso il porto); episodi un po’ più gravi sono stati la sporcizia delle strade sia principali che quelle secondarie; non si è stati capaci a gestire bene la forza lavoro ne l’autospazzatrice sempre per quel maledetto pallino che l’indispensabile è pulire la piazza, il resto non conta!

La passerella per disabili, in linea col passaggio
a livello, piena di sabbia.
 Fino all’episodio più grave dell’estate costituito dall’incendio sul castello causato in primo luogo dal completo abbandono dei terreni demaniali del Comune che ha causato la distruzione del percorso panoramico intorno alla collina del castello.

Ultima considerazione va al Festival Jazz, la vera delusione dell’estate roccellese: non certo a livello artistico per carità, nessuno vuole mettere in discussione la qualità dei “suonatori”, ma è stato un vero e proprio deserto di pubblico. Si dice che sono stati dati più biglietti in omaggio che persone presenti al teatro al castello. E questo è una grandissima delusione se si pensa che l’associazione culturale jonica intascherà oltre mezzo milione di euro di soldi pubblici e di sponsor.

Non bestemmiate più vi prego nel dire che il Roccella jazz è il secondo festival dopo Umbria Jazz!!! Il fatto di aver vinto il bando per un milione di euro per tre anni non è da colpevolizzare il jazz roccellese, anzi…(se non l’avesse vinto l’ACJ se ne sarebbe appropriato qualcun altro…), ma qui siamo di fronte a un gravissimo danno, un vero e proprio sberleffo nei confronti dell’emergenza sociale che si sta vivendo: la Regione Calabria elargisce in maniera cosi semplice milioni di euro a pioggia per cosa? (il jazz a Roccella – artisti sempre a parte - è sempre stato un business per chi lo promuove e mai per Roccella e i roccellesi!) quando la povertà e la disoccupazione giovanile aumenta in maniera impressionante, la disperazione delle famiglie, delle persone ammalate è completamente ignorata da Comuni e Istituzioni, le piccole imprese soffrono per i gravissimi furti che si ritrovano nei conti correnti fatti dello Stato. Questo è e continua ad essere il sistema: si ruba a chi produce, con tasse e benzina alle stelle, e si elargisce a chi sta seduto nelle poltrone a produrre il niente!!! Guai a chi mi taccia di qualunquismo in questo merito, questa è la realtà di chi guarda il mondo con spirito di solidarietà ed uguaglianza, di chi è convinto che bisogna guardare il mondo con gli occhi dei più deboli se davvero vogliamo un mondo migliore per tutti!

Archiviamo quest’estate dalla bottiglietta d’acqua con tre cannucce e immergiamoci nell’oblìo di una nuova stagione di …”pane e lotte sociali”!

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