Pagine

Pagine

Pagine

Roccella in vetrina

domenica 9 settembre 2012

MONS MOROSINI NELLA SUA OMELIA NELLA CHIESA DI PORTOSALVO: " LA LOCRIDE STA PERDENDO OGNI SPERANZA. CI TOLGONO ANCHE IL POCO CHE ABBIAMO!"

di Aristide Bava. Pubblicato nella sua pagina facebook il 9.9.2012

“ Se si vuole veramente ragionare di legalità, nella Locride , lo si deve fare partendo certamente dal basso ma anche per avere precisi riscontri in alto. Non si puo solo pretendere di risolvere la situazione con la repressione, ma bisogna mettere questo territorio nelle condizioni di vivere”.

E’ uno dei passi piu’ significativi che il Vescovo, Mons.Giuseppe Fiorini Morosini ha enunciato nel corso della sua omelia, tenuta presso la Chiesa di Maria SS. di Portosalvo, a Siderno, nella giornata conclusiva dei festeggiamenti in onore della Patrona della città. Una omelia, particolarmente apprezzata e salutata da un grande applauso finale e, in alcuni tratti, molto “forte” e densa di considerazioni sociali, oltre che impregnata di temi di grande attualità, religiosa e non.

Lo stesso Vescovo è stato cosciente di “fare delle affermazioni dure ma veritiere” e nell’affermare che, purtroppo, la Locride è guardata principalmente come un territorio che si identifca nell’ illegalità, pur affermando che “certamente il male va combattuto” ha aggiunto che il rigore e la forza non bastano, ma ci devono essere le capacità di dare precise risposte che bandiscano l’abbandono, l’inefficenza, i mancati impegni ,la mancanza di comunizazione e che si pongano in maniera positiva sul territorio.


“Ho già evidenziato al Ministro degli Interni – ha detto Mons. Morosoini – alcuni problemi gravissimi che vanno dalle carcerazioni allo scioglimento dei comuni, dalla mancanza di lavoro alla carenza di sostegno alle vittime della mafia e a tante altre vicende che pesano enormemente sulla vita di questo territorio.

Quando saranno affrontati questi problemi lo Stato potrà, a giusto diritto, pretendere la piena osservanza delle regole”. Il presule ha iniziato la sua omelia con la chiara affermazione che “ la chiesa vuole sottolineare la speranza” auspicando che la fede nella Santa Vergine porti “ all’aurora del giorno radioso della salvezza” ed è sceso, subito dopo, a parlare della grave situazione oggi esistente con “ una crisi sproporzionata rispetto alla possibilità di sopportare sacrifici”, cosa – ha evidenziato – che sta spegnendo nel territorio ogni barlume di speranza.

“A noi – ha detto testualmente – non viene dimezzato il troppo, ci viene piuttosto tolto il poco”. Poi la sua riflessione su quanti hanno perso il lavoro e su quanti non l’hanno mai avuto, per puntare l’indice contro le buste paga false, l’usura, la droga, i fatti criminali, tutte cose che pesano – ha precisato - sulle grandi necessità delle famiglie E un accenno anche ai “segnali di controtendenza” che portano poca fiducia in chi ci amministra. “ Mi piange il cuore – ha detto il Vescovo – a pensare alle somme dei Fondi Europei che tornano indietro, alla grande disoccupazione, ai nostri migliori cervelli che sono costretti ad andare via , alle lungaggini burocratiche, al torpore che esiste per questo territorio, ai problemi atavici che non vengono risolti e che a lungo andare tolgono anche la speranza ai cittadini”.

Quindi anche, una pesante riflessione sulla “vita democratica sospesa” di Siderno e di altri comuni della Locride. “ Cio’ ci rattrista – ha detto - ; qualcosa non funziona e non ci fa guardare con fiducia alla crescita. Dopo quattro anni di servizio pastorale come Vescovo sento di dover fare queste affermazioni , dure ma veritiere”. In conclusione l’auspicio “per Siderno e per tutta la Locride” di una necessaria attenzione per dare spinta economica e sociale al territorio.

Nessun commento:

Posta un commento