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Roccella in vetrina

martedì 12 giugno 2012

ANTICIPAZIONI DEL FESTIVAL JAZZ



Nonostante le bocche cucite da parte dei "capi" dell'Associazione Culturale Jonica e nonostante il sito del roccellajazz sia fermo all'edizione dell'anno scorso con l'home page occupata esclusivamente con la richiesta di devolvere il 5 per mille della dichiarazione dei redditi all'associazione "che ha svolto un ruolo importante per la cultura jazzistica in Italia", e alla lettera al presidente Scopelliti accompagnatoria di una petizione popolare online, e in attesa pure dell'approvazione di un milione di euro per tre anni da parte della Regione Calabria in virtù di un bando che ho pubblicato un mesetto fa su questo blog, sotto sotto, di nascosto, si sta lavorando alla 32ima edizione di Rumori Mediterranei che si terrà sempre nel cuore di Agosto, alla faccia di chi sogna che la stagione turistica si allunghi qualche giorno in più...

Un appuntamento già sicuro e concordato è quello del 21 agosto del sassofonista Mirko Guerrini, collaboratore di Ivano Fossati e strumentista e arrangiatore degli ultimi inediti di Giorgio Gaber. Il suo concerto dal titolo "Ritratti Sonori" è previsto per le ore 16 presumibilmente all'Auditorium.

Iniziamo a scoprire le carte e finiamola di fare i piagnistei....

5 commenti:

  1. puoi criticare quanto voi, intanto il Prof.Staiano e il Sen.Zito ci offrono il jazz, e tu che fai tanto il beniamino che hai organizzato di buono? la festa del nonnino!
    Filippo Romano

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    1. Sig. Romano, Lei è stato mai stato pagato, o meglio, ha mai lavorato al festival jazz? Almeno alla festa del nonnino l'unica cosa da pagare sono stati i pasticceri… Gli organizzatori del festival jazz hanno debiti con mezza Roccella, tra commercianti e ragazzi dello staff. Vincenzo Milano.

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  2. LA LIBERTA' E': ESPRIMERE IL PROPRIO PENSIERO, SCRITTO O A PAROLE.
    LA LIBERTA' E': MUOVERSI A SECONDO DELLE PROPRIE ESIGENZE.
    LA LIBERTA' E': SEGIURE LE PROPRIE INCLINAZIONI E METTERLE IN PRATICA NEL RISPETTO DELLE STESSE.
    LA LIBERTA' E': SEGUIRE E PROFESSARE LA PROPRIA RELIGIONE.
    MA LA LIBERTA' FINISCE QUANDO, CON IL NOSTRO COMPORTAMENTO, ANDIAMO AD OSTACOLARE LA LIBERTA' ALTRUI. QUESTO E' UN LIMITE CHE OGNUNO DI NOI DEVE TENER CONTO, SE NO LA LIBERTA' SI TRASFORMA IN PREPOTENZA.
    .... CAPITO SIGNOR ROMANO. DOVEROSAMENTE.

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  3. Caro Filippo Romano, vorrei poter sottolineare alcuni punti delle tue affermazioni.

    Innanzitutto, il prof. Staiano e il senatore/assessore/vicesindaco/presidente Zito non offrono un bel niente. Senza i contributi regionali (quindi, pubblici!) e, addirittura quelli comunali (e quindi, pubblici!) sarebbero ancora fermi alla prima edizione alla scuola elementare.
    Senza contare che tutte le strutture vengono date gratuitamente, mentre ad altre associazioni sono state richieste cifre non da poco.

    Inoltre, mentre le passerelle di politicanti e massoni riempiono le serate del jazz, i ragazzi roccellesi che si sono fatti il mazzo montando e smontando tutte le sere, stanno ancora aspettando i compensi da anni.

    Io è da quando ho 16 anni che lavoro ogni estate in diverse attività di ristorazione. Provi un pò a chiedere ai commercianti cosa ne pensano di vedersi i 4 giorni del jazz nell'unico periodo dell'intero anno in cui già i locali godono di un'ampia domanda. Invece di affogarli nell'unica settimana di lavoro intensa, perché non spostare il festival non di un mese, ma di una semplice settimana?
    Perchè? Perché se lo facessero al jazz c andrebbe mia nonna e mister Staiano. E senza la folla (80%, ovviamente, non pagante) bye bye finanziamenti. E senza finanziamenti bye bye Associazione Culturale Jonica.

    Sia ben chiaro, il festival lo reputo un enorme valore aggiunto, da tenersi stretti. Ma dissento fortemente con la gestione. Se il jazz dev'essere sinonimo di morte per la stagione estiva (perché se la regione ti finanzia un milione di euro per tre anni puoi sognarti altri progetti nel comune) allora inizierei a pensare a qualcosa di diverso.

    La cosa che mi fa rabbrividire ogni anno, è sentire da dei tromboni settantenni che il festival jazz è cultura... cultura.. 7 giorni l'anno, e poi, quando le telecamere si spengono, non rimane altro che l'immagine di un paese beffato ancora una volta..
    Parlano di cultura.. e non c'è nemmeno una biblioteca o un'aula studio dove poter passare un pomeriggio..
    Parlano di cultura.. pensando che per trasmetterla siano necessari i mega eventi milionari. Quello è turismo (fatto anche male), che serve, ma è un'altra storia..

    Ci sono fondi regionali per centri polivalenti giovanili che potrebbero essere avviati anche domani (il progetto presentato dalla (ex) Consulta Giovanile, dopo settimane di lavoro, è ancora in cassetto dell'ufficio del sindaco).

    Meno passerelle, più biblioteche.

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  4. E' chiaro l'intento di provocatore del signore che si identifica con il nome di Filippo Romano. Mi sono permesso di pubblicare uno dei tanti commenti, perchè forse è l'unico in cui non usa termini offensivi, per dimostrargli che qui non abbiamo paura di nulla e nessuno. Anzi, gentile signor Romano, per confermarLe questa tesi andiamo oltre i suoi commenti privi di contenuto che mi manda in questo blog. Incontriamoci e facciamo quattro chiacchiere di persona, su qualsiasi argomento vuole lei. Fissi lei il giorno e l'orario. Dopodichè le pubblicherò qualsiasi tipo di suo pensiero. Buona giornata e non si agiti cosi tanto, stia calmino!!! A presto!

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