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Roccella in vetrina

martedì 3 maggio 2011

GESTIONE PORTO AL BIVIO: ANCORA TRIBUNALI O FINALMENTE SI PARTE?


Vi confesso che a volte, nello scrivere i miei articoli, ho la sensazione, nonostante riporto dati di fatto e situazioni tanto ovvie quanto assurde, di predicare nel deserto. Sono quindi belle soddisfazioni quando vedo, seppur sporadicamente, le mie tesi , gli "ovvi dati di fatto", pubblicati su qualche quotidiano.

E' il caso del giudizio sulla "questione" gestione - porto di Roccella che ho visto rilevata e sposata in un articolo pubblicato da Angelo Nizza, corrispondente roccellese di CalabriaOra alla vigilia di Pasqua con l'intervista al titolare della società Nautic Service, ossia l'azienda che da oltre dieci ha tenuto testa alla Società "Porto delle Grazie" giungendo, con non poche peripezie, a dimostrare ciò che è evidente a tutti, anche a non essere giudici o avvocati, ossia che, dalla comparazione delle offerte per la gestione del Porto, la più vantaggiosa è quella della Nautic Service ed associati. Ciò nonostante ci sono voluti 11 anni per far emergere questa lampante verità ostacolata da un potere politico arrogante e testardo, autolesionista per lo sviluppo del territorio, specialista nel camuffare e manipolare la realtà.

Voglio complimentarmi con il corrispondente Angelo Nizza che ha saputo porre poche ma opportune domande al sig. Mauro Mandarano(titolare della Nautic Service) che, con schiettezza, ha risposto "senza peli sulla lingua".

Alla domanda "Cosa succederà adesso che il TAR ha annullato l'assegnazione della gestione del Porto alla soc. "Porto delle Grazie", il sig. Mandarano risponde:" Per effetto della sentenza del TAR di Reggio Calabria n.170 del 2011, il Comune dovrà effettuare una nuova comparazione delle offerte tenendo conto delle indicazioni puntualizzate nella prima sentenza dello stesso tribunale, cioè la n.100 del 2009, che in termini più semplici significa affidamento della concessione a "Nautic Service ed Associate".

Ed è qui che entra in gioco l'evidente differenza di offerte, più vantaggiosa quella dei privati con un capitale sociale di oltre venti milioni di euro a fronte di appena 39 mila della società "Porto delle Grazie" e con un'offerta di più posti di lavoro a fronte di un pagamento di "pedaggio" inferiore per il posto barca dei diportisti.

Ma la domanda più incisiva e "naturale", con una risposta coraggiosa e schietta, è stata la successiva: ad oggi la Nautic Service fornisce assistenza e carburanti ai diportisti. Com'è possibile che non si sia mai arrivati ad un accordo col Comune il vista dell'assegnazione della gestione e chiudere per sempre questa partita?
Mauro Mandarano: "I rappresentanti del governo comunale si sono sempre considerati padroni assoluti del bene pubblico, ritenendo, per tale convinzione, di poter violare ogni legge senza tenere in alcuna considerazione chi invece rispetta le regole".

E di questo La Nautic Service ne è stata sempre convinta visto che non si è mai arresa nel corso di questo lungo decennale, anche quando, nonostante l'evidenza, il Ministero dei Trasporti ignorava sia la comparazione delle offerte e sia la sentenza del primo TAR e del successivo Consiglio di Stato riassegnando, non si sa perchè, la gestione alla Società con maggioranza Italia Navigando (società lottizzata politicamente) di Roma!!!

S'è all'epoca della prima sentenza del TAR la responsabilità di decidere a chi affidare la gestione era ritornata al Ministero dei Trasporti, oggi la "patata bollente" è di competenza del Comune di Roccella Jonica che sarà chiamata a decidere entro Giugno prossimo.

L'attuale silenzio dei nostri amministratori, conseguente alla delusione per la sentenza e al tentativo di depistaggio della Giunta di affrettare i "documenti" per la consegna del Porto prima della sentenza del TAR, non fa presagire niente di buono, ma è arrivata l'ora per il nostro "potente politico" che la smetta di perseverare sul suo progetto fallimentare che ha causato dodici anni di mancato sviluppo del Porto e quindi di Roccella e di tutto il Comprensorio.

Sarebbe l'ora di mettersi una mano sulla coscienza e di fare la cosa più saggia che mai abbia potuto fare nei suoi tanti anni di vita amministrativa, ossia consentire che aziende serie locali diano il via alla gestione del Porto ossia rendere finalmente produttiva questa grossa risorsa, un valido canale da dove, potenzialmente, far giungere dei visitatori, anche di qualità! E, scusate s'è poco visto che la nostra jonica appare ormai, in seno ai trasporti, sempre più isolata e lontana.

Compito del Comune sarebbe quello di vigilare che il progetto di gestione, che conosciamo ormai tutti, venga appieno realizzato con la dovuta competenza e con le certificate assunzioni.

Sarebbe davvero l'ultima possibilità, caro assessore all'attuazione del mandato di programma, di dimostrare finalmente che ha a cuore il bene di questa terra e non soltanto il bilancio della sua associazione culturale nella quale ci sono anche contributi provenienti dalle aziende private aventi quote nella società "Porto delle Grazie"; non faccia perdere altro tempo allo sviluppo di questa struttura che (forse) esiste grazie a lei ma che, a causa sua, oggi, risulta essere, a distanza di 12 anni dalla consegna dei lavori, poco più di un porticciolo, e cosi impostato non giustificherà mai i grossi danni che dal 1996 in poi ha causato all'erosione delle nostre coste; litorale che un tempo regalava a Roccella delle ampie spiaggie bianche che erano invidiate da tutta Italia e, per la loro particolarità, facevano riempire, per oltre due mesi, alberghi e case di affitto.

Incrociamo le dita nella speranza che il "regime" non continui a soffocare lo sviluppo di questa importante struttura.

Ma se il Comune, dopo le varie sentenze, avrà il coraggio di perseverare sulla "Porto delle Grazie", allora si che saremo di fronte ad uno scandalo senza precedenti del quale la Procura della Repubblica non potrà fare a meno di indagare!

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