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Roccella in vetrina

martedì 25 agosto 2009

ANCORA SULLA GESTIONE PORTO: TUTTI I NODI VENGONO AL PETTINE.

Mi riferisco alla sospensiva da parte del Consiglio di Stato del 14 luglio scorso in merito alla gestione del porto affidata alla società "Porto delle Grazie" e alla conseguente "acqua nel fuoco" buttata e alla propaganda fatta dall'amministrazione comunale tramite un comunicato stampa apparso il 28 luglio solo dopo che l'opposizione li ha punti con un manifesto murale di sprono!

Nel comunicato stampa del Comune, pubblicato da qualsivoglia quotidiano, il professore Certomà non è affatto entrato nel merito delle motivazioni che hanno spinto, prima il TAR di Reggio Calabria ed adesso la prima sentenza del Consiglio di Stato, a, praticamente, illeggittimare la società Porto delle Grazie in cui il Comune è socio al 20%, poichè la società pare non avesse le "carte in regola" per partecipare alla gara.

In merito a questo interrogativo io ho voluto un po' scavare e, anche se non sono giunto completamente alla verità (come mai, dopo 2 anni di fase istruttoria delle offerte, il Direttore Generale dei Trasporti ha assegnato la gestione alla soc. "Porto delle Grazie" non rendendosi conto delle diverse irregolarità esistenti nella domanda presentata da detta società?), ho acquisito un documento che ribatte al comunicato stampa del comune, e che nessun quotidiano ha mai pubblicato. Un documento che ripercorre tutte le fasi della vicenda e che esprime alcune inossidabili verità, che anche il Comune doveva preoccuparsi di riferire per informare i cittadini di come veramente stanno le cose, non fare la solita propaganda per acquisire crediti nei confronti di chissacchì.

Ci si augura che la decisione definitiva del Consiglio di Stato, prevista per fine anno, avvenga pacificamente tenendo conto di quale sia l'offerta maggiormente d'interesse pubblico (e su questa direzione, come si leggerà di seguito, non ci sono dubbi!), senza essere influenzata da Enti o personaggi che ultimamente fanno passerella troppo spesso nel nostro paese.
L'augurio è, inoltre, che, all'avvio della gestione, ogni persona, in base alle proprie competenze e professionalità, possa avere la possibilità di un posto di lavoro: tutte le persone senza distinzione di colore politico!

Ma veniamo al nocciolo della questione e ripercorriamo i fatti dall'assegnazione della gestione in poi:

- Il direttore generale del ministero delle infrastrutture in data 16.09 e 30.11.2007 ha disposto che "la concessione demaniale marittima in esame venga assentita, nei limiti e per lo scopo esaminati, alla soc. "Porto delle grazie" srl;

- Avverso a tale decisione un raggruppamento di imprese facenti capo alla nautic Service di Mauro Mandarano hanno presentato ricorso al TAR che si è pronunciato con sentenza n.100/2009 prendendo in esame tutte le lamentele della Nautic Service e raggruppate e "Su ciascuna lamentela il Collegio, a fini conformativi dell'operato dell'amministrazione ed anche per evitare futuro contenzioso, ritiene di dover appuntare il proprio esame;

- In tale esame il TAR ha rilevato "Le valutazioni dell'amministrazione non appaiono rispettare il canone della coerenza logica e della ragionevolezza, della sufficienza e ragionevolezza motivazionale" per tutti i punti in comparazione;
- Detta sentenza precisa, infine, che "trattandosi di valutazione ampiamente discrezionale, la rilevata illeggittimità non può condurre, come auspicato nel corpo di ciascun ricorso, a determinare automaticamente al rigetto della domanda della controparte, ma esclusivamente a ripetere la valutazione delle istanze, tenendo conto dei profili di illogicità evidenziati dal Collegio, restando a questo precluso di entrare nel merito dell'azione amministrativa".

Sulla scorta di queste suddette considerazioni il Tribunale Amministrativo per la Calabria, seziona staccata di Reggio Calabria, accoglie il ricorso principale e quello incidentale e per l'effetto annulla il provvedimento del 30.11.2007 del Ministero dei Trasporti, nonchè il provvedimento del 18.03.2007, per come precisato in motivazione".

E' chiaro che il TAR di Reggio Calabria ha annullato il provvedimento con cui il Ministero affidava alla Soc. Porto delle Grazie la concessione del Porto di Roccella perchè in sede di valutazione delle offerte non sono rispettati i canoni di correttezza e di ragionevolezza, ma è altrettanto chiaro che lo stesso Ministero deve adottare un nuovo provvedimento di affidamento della concessione che tenga conto dei rilievi formulati dall'Organo di Giustizia Amministrativa che chiaramente portano all'affidamento della concessione alla NAUTIC SERVICE ed imprese raggruppate che hanno presentato l'offerta più rispondente all'interesse pubblico.

Poichè le sentenze della giustizia amministrativa sono immediatamente efficaci, bisogna precisare che dalla data di deposito della sentenza del TAR n. 100/2009 e cioè dal 12.02.2009 la Soc. Porto delle Grazie, di cui è socio il Comune di Roccella Jonica, non è più affidataria della concessione demaniale del Porto.
Questo è il vero motivo per cui la soc. Porto delle Grazie ed il comune di Roccella Jonica hanno impugnato la sentenza chiedendone la sospensiva. Il Consiglio di Stato, con distinte Ordinanze, si è pronunciato su entrambi i ricorsi rigettando la richiesta sospensiva e precisando che "... in ogni caso è prevalente l'interesse pubblico alla riedizione, secondo le indicazioni conformative enucleabili dalla impugnata decisione, della valutazione delle offerte competitive dei soggetti che si contendono la concessione demaniale per cui è giudizio".

La richiamata decisione del Consiglio di Stato nel mentre conferma l'operatività della sentenza del TAR, evidenzia che una nuova edizione del provvedimento di comparazione che tenga conto dei rilievi formulati dallo stesso TAR è conforme all'interesse pubblico (non è superfluo ricordare che l'azione della pubblica amministrazione DEVE conformarsi al pubblico interesse), pertanto è evidente che il Consiglio di Stato, decidendo nel merito, non potrà che confermare il principio già espresso.

Poichè i fatti sinteticamente riportati sono inoppugnabili, perchè l'Amministrazione Comunale continua a fornire notizie poco chiare? Perchè il sindaco non si rende conto che continuando nel giudizio il risultato sarà di creare ulteriore aggravio di spese per il Comune e forse anche di ritardare di qualche mese l'avvio della regolare ed efficiente gestione del Porto da parte degli aventi diritto?
A questo punto sorgono spontanee diverse domande: perchè il Comune ha presentato ricorso al Consiglio di Stato spendendo cifre ragguardevoli? Non era sufficiente il ricorso presentato dalla soc. Porto delle Grazie che per il 20% appartiene al Comune stesso che paga la propria quota?
Perchè in un momento in cui gli Enti pubblici, compreso lo stato, tengono a liberarsi di attività privatistiche, il Comune di Roccella marcia in direzione opposta?
Il sindaco Certomà si rende conto che a causa delle errate iniziative del Comune si sono persi circa 4 anni sul vero utilizzo del Porto? Come si fa ad affermare che "L'amministrazione comunale è stata molto attenta al problema porto che considera determinante per lo sviluppo non soltanto di Roccella ma di tutto il comprensorio" se con Ordinanza n.28/2009 del 21.07.2009 è stato precluso l'utilizzo di parti molto importanti del porto perchè a rischio e nel contempo si fa vanto di avere ottenuto un finanziamento di 5 milioni di euro di cui si è spesa circa metà?

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