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Roccella in vetrina

sabato 22 agosto 2009

RIECCO TIBERIO CAPPELLERI, PRONTO E PUNTUALE A GIUSTIFICARE LE SUE PAROLE NEI CONFRONTI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Carissimo presidente,
lungi da me la voglia di offenderla e se tale impressione ha avuto dalle mie parole le chiedo di scusarmi. Il significato della parola "zimbello" io forse non lo conosco a differenza sua perciò, nella mia ignoranza, ho dato uno sguardo a qualche vocabolario della lingua italiana e alla parola zimbello si legge quanto segue: uccello da richiamo che negli appostamenti di caccia o di uccellagione si fa svolazzare legato alla zimbelliera, quindi si tratta di un uccello prigioniero che serve da richiamo. Leggendo queste parole la prima cosa che mi balzata agli occhi è stato il fatto che questo uccellino è legato e, svolazzando e cantando, funge da richiamo per gli altri uccelli. Con questo non voglio dire che lei è legato e manovrato da qualche personaggio della maggioranza, anzi la mia frase è riferita a quando lei faceva parte dell'opposizione, e personaggi della maggioranza usavano le sue parole a modo di sfottò per attirare nelle loro grazie i partecipanti ai vari consigli comunali. Quindi ribadisco che lei non voleva essere il bersaglio del mio ragionamento bensì quelle persone che cercavano di farla apparire un semplice consigliere comunale a cui non era neanche importante dare ascolto, quindi se alcuni suoi colleghi parlavano e sorridevano con altri e qualcuno andava proprio via mentre lei proponeva i suoi interventi, io mi chiedo solo come si può avere fiducia di questi colleghi che lei avrà al suo fianco per i prossimi 5 anni???
Credo di essermi spiegato e ribadisco che la parola zimbello non era per offendere lei ma per dissentire da quel comportamento che i suoi colleghi hanno adottato. Mi scuso quindi ancora, anche se credo che chi dovrebbe scusarsi sia chi ha usato lei come mezzo di propaganda. Per quel che riguarda la storia non oso confrontarmi con lei ricordando le sue performance atletiche nel salto in alto nei tempi che furono, figuriamoci se ci sia da sorprendersi di questi salti che lei oggi ha fatto da una parte all'altra della vita politica roccellese.E non oso aprire l'argomento comunismo o fascismo; è proprio vero la storia aveva dimostrato e detto tutto, peccato che la globalizzazzione ha sempre allargato la forbice tra ricchi e poveri, tra nord e sud del mondo e dell'italia, che ci siano sempre più poveri e sempre meno ricchi ma con più capitale. Che la televisione ha cancellato valori e coscenze a spese della povera gente, ed ha arricchito sempre di più le lobby e i poteri forti. E di questo nessuno ne parla più, della fame nel mondo, delle guerre dei poveri e non di quelle per il petrolio, telenovelas, calcio, veline, questo è il vero oppio dei popoli, non più la religione .....hops........ ma noi viviamo a roccella nella sempre più bella roccella, tutto questo ci scivola addosso, saliamo sul carro del vincitore e tutto ci appare con lustrini e fuochi d'artificio. I suoi valori, la difesa della povera gente a quale storia appartengono presidente alla sua o alla mia?? Nicola ha proprio ragione: è la mentalità di chi ci comanda che ha offuscato la mente di tutti. Si ragiona individualmente e non per la collettività. Sa, il comunismo non esiste più e neanche la democrazia cristiana, e le posso dire che ha ragione il presidente Loiero: questi erano i capisaldi, i pilastri di valori fondamentali della vita di un uomo, non c'è difesa per i più deboli caro presidente, e lei forse un tempo era più attento a queste esigenze. La ringrazio e le porgo gli auguri migliori per la sua fulgida carriera politica.
Tiberio Cappelleri

2 commenti:

  1. Nicola,
    C'è lo scandalo dell' Palazzo Mazzà (ex sede di TV9) bello pronto con parabole in alto che è abbanonato da anni!!!

    lo vorresti parlare ?

    Ale

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  2. Ale, è sempre triste e misero vedere strutture che potrebbero essere delle risorse andare cosi allo sfascio e decadere nell'abbandono. Come il palazzo Mazzà ci sono anche altre palazzi che sono pericolanti tipo l'ex Ariston (dove c'è la banca), il palazzo Minici (vivino il comune sempre in via xxv aprile), l'ex Hotel Bristol, una casa in via campanella che ho fotografato ed è pericolosissima proprio a ridosso della strada, e tante altre oltre che case anche vie semisconosciute di Roccella lasciate in completo abbandono. Se non approfondisco il discorso, caro Alessandro Impellizzieri amico mio è solo perchè non voglio entrare nel privato delle persone, perchè se queste sono abitazioni private i proprietari posso venire da me a dirmi:"Ma che te frega a te della mia proprietà?". Se conosci qualche struttura pubblica lasciata in abbandono mi informerò e approfondirò senza dubbio il discorso. Grazie Ale, ti abbraccio come sempre!

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