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Roccella in vetrina

sabato 12 agosto 2023

CON LA COMMEDIA " 'U FEMMINISMO", IL TEATRO AL CASTELLO E' SCOPPIATO DI PRESENZE E DI RISATE.

Il teatro popolare, finalmente, è tornato! 

Mancava da qualche anno, la gente lo aspettava con interesse, e ieri ha risposto alla grande, facendo "scoppiare" il teatro al castello con la presenza, riempiendolo in ogni ordine di posto, e con il coinvolgimento emotivo, seguendo, lasciandosi trasportare e rispondendo con convinti applausi e reboanti ovazioni.



Formalmente è stata la prima volta per il gruppo teatrale formatosi all'interno dell'associazione Roccella/Europa per i gemellaggi, ma, in pratica, i protagonisti che hanno realizzato la Commedia " 'U femminismu" sono conosciuti in tutta la Calabria, e sono i più bravi e talentuosi del panorama della commedia teatrale in vernacolo.



E non c'è stato bisogno di prenotare il biglietto su tichetone, nè di comunicati stampa diffusi tre mesi prima, ma famiglie intere di roccellesi e di vacanzieri, hanno gremito il teatro al castello grazie al passaparola, a una locandina che ha girato sui social e qualche manifesto affisso lo stesso giorno della rappresentazione. 


E la cosa più bella è stato vedere i nostri nonni, anche se con difficoltà di deambulare, accompagnati con amore dai loro figli e nipoti, ridere felici con grande spensieratezza dimenticando, per qualche ora acciacchi e ansie.


Una storia semplice quella scritta da Maria Pia Battaglia in questa sua prima stesura risalente al 1981, ispirata ad un'altra commedia scritta e messa in scena qualche anno prima da Nino Gemelli: l'emancipazione femminile portata avanti dal "circolo" di Cata, Teresa, Marietta, Rosa e Giovanna, a discapito dei loro mariti o fidanzati, fino a quando Rocco non si "vendica" facendo mangiare (lui per primo) i pasticcini "con la purga" per poi organizzare, gli uomini tutt'insieme, uno sciopero per la parità di diritti e per la... libertà (intestinale!).



Naturalmente le personalizzazioni al testo sono state le chicche più esilaranti, adattate dai due registi Capocasale e Placanica al copione in maniera da arricchirlo nel suo trasporto di emozioni e di ilarità.


Una su tutte la presenza di Lilli, il cane - u munzeju i pili - di Peppino che l'ha seguito in ogni sua entrata di scena, entrando anche lui nelle dinamiche di "cosi i pacci" che si verificano nella casa di Rocco.


Nicola Capocasale e Teresa Lombardo si manifestano, ancora una volta, come dei veri e propri mattatori della scena, non sbagliano una battuta; ogni parola, ogni gesto, ogni comparsa è una spassosa e spontanea sequenza di risate. Pura e vera comicità!!! 


Cosi come Franco Placanica (Peppino) e Rosita Maiolo (Marietta) che non hanno perso lo smalto acquisito attraverso l'esperienza vissuta con  maestri della commedia calabresi.


E che dire di Enzo Marcellino - il postino Patacca, nella vita come nella commedia - che conosce il contenuto della posta prima ancora di consegnarla al destinatario. Con lui si ride già soltanto con la sua presenza scenica. Una vera e propria perla!

Bravissimi, nel loro esordio a teatro, Lucia Misiti (Teresa, la figlia di Rocco e Cata che studia per prendersi la "laura") e Vincenzo Ursino (Alfredo, abbocatu, i nu bonu partitu per un buon matrimonio con Teresa), e poi Rachele Pellicone (Rosa, l'esperta sull'emancipazione femminile) e Roberta Frascà (Giovanna, la capotreno che ha avuto il "coraggio"  - una donna - di multare Rocco - un uomo - perchè aver attraversato i binari!).


Grande la soddisfazione per gli oltre 2500 persone che hanno gremito il teatro al Castello, che dopo aver riservato gli applausi a tutta la compagnia si sono fermati davanti al palco per congratularsi e complimentarsi con i protagonisti, che, dopo mesi di lavoro per l'allestimento della commedia, si godono cosi il meritato successo.


Queste sono le belle serate d'estate che, turisti e roccellesi, hanno dimostrato di apprezzare, e siamo davvero felici che l'associazione Roccella/Europa per i gemellaggi, presieduta da Pietro Commisso, che tanto bene sta lavorando per il mantenimento dei buoni rapporti

di amicizia con i paesi - italiani ed europei - aderenti del progetto "gemellaggi", abbia avuto il grande intuito di realizzare la compagnia teatrale che, siamo sicuri, dopo questo straordinario esordio, non potrà che trovare ancora più stimoli per la realizzazione di nuovi progetti che fanno bene al nostro territorio, alla cultura e al nostro dialetto, e soprattutto capaci di far trascorrere momenti allegri ad intere famiglie, dai nipoti ai nonni, rendendoli felici e contenti nell'assistere ad uno spettacolo, come quello di ieri sera, puro e genuino, che sarà per tutti indimenticabile.




Foto di Enzo Scali.


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