Carissimi amici lettori, in questa notte di luna piena (per di più "rosa"), con i canti della Messa di Resurrezione provenienti dalla Chiesa Matrice, ho il piacere di rivolgervi i miei più sentiti e sinceri auguri di Buona Pasqua.
Un augurio particolare a tutte le persone costrette in casa per il virus che, grazie a Dio, non è cosi aggressivo come l'anno scorso, ma purtroppo circola nel nostro paese più dell'anno scorso. E dispiace sapere che hanno ri-contratto il virus anche molte persone che già lo hanno avuto. Quello che mi sento di raccomandare è sempre di avere accortezza, prudenza e senso di responsabilità, perché abbiamo l'obbligo di tutelare le persone anziane particolarmente vulnerabili.
Si è allentata l'emergenza sul virus ma l'apprensione in ognuno di noi è rimasta alta a causa della vicina guerra in Ucraina che sta causando distruzione e morte di un popolo attaccato dalla Russia. La situazione davvero non è facile considerato che finora tutti i tentativi di intermediazione e i negoziati sono falliti, mentre persone civili e militari continuano a morire.
Il grande cuore dei roccellesi si è dimostrato e si dimostra molto solidale nel confronti del popolo ucraino. Sia a livello di accoglienza con tanti ricongiungimenti e persone accolte nella casa della curia donata dal prof. Cappelleri e gestita da padre Francesco, e sia con la donazione di beni e materiali inviati in Ucraina (l'oratorio si è visto costretto a sospendere la raccolta per le tantissime donazioni, i cestelli della spesa solidale nei supermercati sono sempre pieni...).
Non mi dilungo in altri discorsi, avremo modo di affrontare altri argomenti su altri post, mi limito solo a manifestare la mia felicità d'animo nel rivedere, finalmente, piazza San Vittorio movimentata con bambini che giocano, la presenza di intere famiglie, e poi diversi passeggini...
La Pasqua, cosi come il Natale, sono feste molto belle perchè molti genitori riabbracciano i loro figli che studiano nelle Università fuori sede; la famiglia è unita intorno al tavolo e questi sono i momenti di felicità di ognuno di noi che dobbiamo saper cogliere e farne tesoro, e non li dimenticheremo mai.
Vivo con emozione, cosi come credo tutti i confratelli dell'Arciconfraternita di San Giuseppe, la vigilia della partecipazione alla Confrontata che domani si terrà, dopo due anni di sospensione, a largo San Giuseppe.
Con l'immagine del culmine della 'Ncrinata che da sempre suscita tanta emozione e commozione, rinnovo i miei sentimenti di affetto a tutti coloro che mi vogliono bene e auguro, a chi legge le mie righe con pazienza, tanta salute, pace e serenità dal più profondo del cuore.
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