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Roccella in vetrina

domenica 26 dicembre 2021

IL RITORNO DEL TEATRO DIALETTALE. ENZO SCALI PRESENTA "U PASTURI CALABRISI", UN TESTO DI FRANCUCCIO FRANCO.

Finalmente ritorna il teatro in vernacolo, caratteristico a Roccella per via dei suoi tanti poeti dialettali del '900 e delle straordinarie commedie scritte e rappresentate negli anni nel nostro paese. 

A causa del Covid tutto è stato sospeso, ma oggi, grazie ai ragazzi della parrocchia di San Nicola ex Aleph, a padre Giò e, soprattutto ad Enzo Scali, che custodisce da anni uno straordinario testo di Francesco (Francuccio) Franco, il teatro popolare può ripartire.

Diretto appunto da Enzo Scali,  per la prima volta dopo trent'anni, la sera del 28 Dicembre in chiesa Marina si porterà in scena "U pasturi Calabrisi" una rappresentazione teatrale dallo sfondo natalizio ambientata nella Calabria dei giorni nostri e quindi con temi scottanti e di grande attualità

Il protagonista è un pastore calabrese che visita un presepe dei giorni nostri e porta in dono le piaghe della Calabria costituite dall'emigrazione, dalla malavita organizzata e dalla perdita dei valori culturali. Il pastore rappresenta la Calabria e precisamente la Locride dove vivono i 4 poeti - Rocco Ritorto, Giuseppe Coniglio, Franco Blefari, Salvatore Filocamo - da cui sono estratti le storie raccolte nel testo di Francuccio Franco. 

A rappresentare le storie dei quattro poeti calabresi i nostri bravissimi attori: Nicola Capocasale, Simona Spanò e Franco Placanica, con l'introduzione e il finale recitato da Matteo Pio Gagliano.

Una rappresentazione tragi-comica tutta da vedere e seguire perchè tanti sono i messaggi che ne vengono fuori, che catturano emozioni e procurano riflessioni e momenti di commozione. Ma il finale è un grido di speranza che la figura del Presepe rappresenta, ossia lo spartiacque tra il vecchio e il nuovo, con la Nascita del Bambin Gesù a cui viene fatta preghiera di cambiare le cose in meglio e affidato il destino della nostra terra

Presenta Pino Gagliano, e già il suo ritorno nel posto che più gli si addice è un grande segnale che ci fa tutti gioire.


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