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Roccella in vetrina

domenica 31 ottobre 2021

ARRIVANO I SOLDI DEL DECRETO SOSTEGNI BIS MA IL COMUNE DI ROCCELLA NON RIDUCE LA TARI PER LE ATTIVITA' COMMERCIALI RIMASTE CHIUSE NEL LOCKDOWN

Il Decreto sostegni bis, pubblicato il 25 maggio 2021 sulla Gazzetta Ufficiale, ha previsto, fra le altre cose, un fondo con una dotazione di 600 milioni di euro per il 2021, finalizzato a finanziare gli sconti TARI che i Comuni dovranno riconoscere alle attività costretti allo stop durante i primi mesi dell'anno.

Attenzione! Questa foto è relativa alla riduzione
del Comune di Andria, non di Roccella!!!

Tutti i Comuni hanno ricevuto la ripartizione di questo fondo ed hanno proceduto, dopo una delibera del Consiglio Comunale, ad effettuare la riduzione della Tassa dei Rifiuti verso chi ha subìto il lockdown della propria attività. 

Roccella Jonica ha ricevuto la sua quota parte da parte dello Stato, ma non ha adottato nessuna riduzione!!!

Addirittura molti Comuni hanno aggiunto delle risorse per aumentare le riduzioni anche per altre categorie colpite dalla crisi sanitaria (su internet si trovano una moltitudine di delibere di consiglio comunale di Comuni che hanno adottato le agevolazioni della TARI basandosi sui fondi elargiti dal Decreto sostegni bis, con riduzioni che arrivano fino al 50%, ma anche con riduzioni ad utenze domestiche), da noi, invece, il nulla!!!

Mi sono permesso di andare negli Uffici Comunali a parlare con il nuovo ragioniere capo che, nonostante la gentilezza nell'accogliermi, non ha saputo fornirmi nessun elemento nel merito, rimandandomi ad una eventuale volontà politica prossima, e, dicendomi, che avrebbe fatto presente al sindaco questa mia sollecitazione. 

Tutto ciò quando tutti i Comuni hanno già effettuato la riduzione nella bolletta 2021. Qui da noi le bollette sono arrivate, ma di agevolazioni/riduzioni neanche l'ombra.

Ricordiamo pure che, durante il lockdown, la raccolta dei rifiuti è stata depotenziata e, soprattutto, le attività commerciali, quelle che sono state chiuse, spazzatura non ne hanno prodotta, con un potenziale risparmio per il Comune abbastanza consistente relativamente allo smaltimento. Ma, cio' nonostante, in questi due anni non sono stati calcolati i piani finanziari della TARI, cosi da poter ufficializzare i risparmi di gestione, e, attraverso un piano finanziario inferiore, far arrivare ai cittadini tariffe più basse. 

La nostra Amministrazione, molto furbamente, visto che la legge glielo ha consentito, ha adottando, per il 2020 e il 2021, il piano finanziario TARI del 2019, quello pre-covid, inviando ai cittadini le stesse bollette astronomiche degli anni scorsi.

Ma se il Governo centrale ha capito la sofferenza delle attività commerciali chiuse ed ha stanziato 600 milioni di euro per la riduzione della TARI, il nostro Comune invece ha fatto finta di non capire.


Ma tanto parlo, parlo, ma che ve lo dico a fare???

LA COMUNITA' PARROCCHIALE E ROCCELLA CELEBRA I 30 ANNI DI SACERDOZIO DI PADRE FRANCESCO CARLINO

Il 9 Novembre prossimo ricorre il 30° anniversario dell'ordinazione sacerdotale di Padre Francesco Carlino. 

Con grande gioia, la Comunità parrocchiale ha pensato di proporre un programma basato sulla preghiera e sulla riflessione, con tre giorni intensi di conferenze e momenti di preghiera, con adorazione e celebrazioni eucaristiche, che si terranno in Chiesa Matrice e vedranno la presenza di monsignor Antonio Staglianò, vescovo di Noto, già altre volte presente a Roccella.

Padre Francesco e il Consiglio Pastorale invitano tutta la Comunità roccellese alla partecipazione.




sabato 30 ottobre 2021

SCHOLE': Week-End di Studi classici 30-31 ott. - 1 nov. 2021 con il prof. Mario Lentano (Siena)

 Week-End di studi classici

“Amare è un dio. I Romani, l’Eros e noi”

a cura di Mario Lentano (Università di Siena)

30-31 ottobre 1 novembre 2021 sede Scholé Roccella Jonica



Per inaugurare il suo undicesimo anno sociale, l’Associazione Culturale Scholé ha pensato di puntare sull’eros tra l’antico e il contemporaneo. Il Week-End di studi classici dal titolo Amare è un dio. I Romani, l’eros e noi, a cura del direttore della Scuola di studi classici di Scholé, Mario Lentano (Università di Siena), si svolgerà il 30 e 31 ottobre e 1 novembre 2021 nella sede di via Umberto I, 36 a Roccella Jonica e, in contemporanea, anche on-line tramite la piattaforma Zoom. L’iniziativa si aprirà sabato 30/10 alle ore 17.00.


Nella cultura classica, Eros si dice in molti modi. Si tratta di un dio, ma non solo: una molteplicità di dèi, figure del mito, personaggi della storia delle città greche e di Roma lo hanno raffigurato, ne hanno subito gli effetti e lo hanno raccontato. Punto di incontro fra i mortali, ma anche fra gli stessi dèi e tra le divinità e gli esseri umani, l’Amore si rivela uno strumento storico-antropologico con cui guardare al mondo antico, alle sue istituzioni e ai sistemi di valore che esso ha prodotto. Insieme con Mario Lentano, il WE sarà l’occasione per riflettere su queste e altre questioni partendo dalle fonti letterarie che, da Omero ad Agostino, passando per Terenzio, Livio, Lucrezio e Petronio, hanno tanto da dire ancora oggi sui discorsi d’amore.

Nel rispetto delle norme anti-Covid e del senso di responsabilità individuale e collettivo, per partecipare alle tre sessioni (sabato e domenica pomeriggio e lunedì mattina) è obbligatorio indossare la mascherina e presentare il green-pass. Per avere tutte le informazioni sui costi e su come iscriversi basta visitare il sito web www.filosofiaroccella.it. Ai corsisti sarà consegnata una antologia con i testi selezionati da Lentano e al termine delle attività sarà rilasciato l’attestato di partecipazione.

Per gli ultimi aggiornamenti sugli appuntamenti di Scholé basta seguire le pagine Facebook / Instagram oppure collegarsi al sito web www.filosofiaroccella.it.


Roccella Jonica, 26 ottobre 2021

Associazione Culturale Scholé – Centro Studi Filosofici

di Roccella Jonica

martedì 26 ottobre 2021

MONTATA SULLA BANCHINA DEL PORTO LA TENSOSTRUTTURA PER L'ACCOGLIENZA AI MIGRANTI

Nonostante il cattivo tempo, i volontari della Croce Rossa - Comitato "Riviera dei Gelsomini", da due giorni, lavorano, incessantemente, per il montaggio della tensostruttura al Porto delle Grazie. 

Dopo la crisi vissuta nei giorni scorsi con l'arrivo di quasi settecento migranti in una settimana, 4 sbarchi addirittura in un giorno, e l'impossibilità di poterli accogliere in maniera dignitosa presso il centro di prima accoglienza, l'impianto della tensostruttura sulla banchina del Porto dovrebbe poter garantire l'accoglienza al chiuso per circa 150 persone.

E dopo aver dato tutto di sé stessi, insieme ai volontari della Protezione Civile, durante gli sbarchi dei giorni scorsi, la straordinaria squadra della Croce Rossa non si è fermata e, con in mano brugole e chiavi inglesi, hanno tirato su, pezzo per pezzo, tutta la tensostruttura. 

Una grande mano d'aiuto è venuta anche da Mauro Mandarano della Nautic Service, che si è messo a disposizione della Croce Rossa con la sua competenza e la sua attrezzatura.

Nei giorni scorsi tanti migranti, tra cui molti giovanissimi e bambini, sono stati costretti a sostare e dormire una notte all'esterno, sulla banchina del Porto, poichè "l'Ospedaletto" era pieno per degli sbarchi avvenuti qualche giorno prima.

La tensostruttura servirà proprio per evitare che questo possa di nuovo accadere.

Che il Signore benedica il grande impegno e gli sforzi di tutti i volontari e le persone che lavorano intorno agli sbarchi, cosi come preghiamo che la benevola mano di Dio venga tesa su tutte le persone che sfuggono dalle guerre, rischiando la vita nella speranza di trovare un futuro migliore.










domenica 24 ottobre 2021

DALLA RIVIERA ALL' HUFFINGTON POST, UNA DELLE TANTE BELLE NOSTRE STORIE.

Giuseppe Colombo è una splendida penna dell’Huffington Post ed una delle tante belle menti della nostra terra.

Carlo Maria Muscolo lo ha intervistato questa settimana per "La Riviera" e l'articolo ci è stato gentilmente e con grande piacere concesso anche per la pubblicazione in questo blog.


Questa settimana riprendo la serie delle interviste alle nostre migliori menti in giro per il mondo ad esprimere grandi professionalità.


In questo numero racconto la storia di Giuseppe Colombo, che dopo i primi 18 anni vissuti a Roccella Jonica si trasferisce a Roma, dove frequenta il corso di Scienze della Comunicazione all'Università La Sapienza.

Laureato con una tesi sulle telestreet, le televisioni di strada che hanno replicato il modello delle radio libere, si iscrive nel 2005 alla Scuola di specializzazione in giornalismo della Luiss Guido Carli.

Due stage (uno al Gr2 della Rai, l'altro presso la sede Ansa di Bruxelles) e poi il conseguimento del titolo di giornalista professionista.

Dopo una parentesi nel settore dell'ufficio stampa presso la Regione Lazio, ritorna al giornalismo come redattore economico dell'agenzia stampa LaPresse.

A novembre 2015 arriva a Huffington Post, dove lavora ancora oggi come giornalista esperto di economia e finanza.

Che ricordi hai del tuo inizio e che importanza ha avuto La Riviera?

Le due cose coincidono. Era un sabato del febbraio del 1999 quando mi presentai a La Riviera per proporre il mio primo pezzo. Tornai la settimana dopo con un floppy disk bianco in mano: dentro c'erano 50 righe su uno dei temi politici più in vetrina in quel periodo. Dopo qualche settimana fu Rosario Condarcuri, insieme ad Ettore Macrì, a propormi di scrivere per una rubrica inedita, intitolata "I calabresi a Roma".

Giravo per Roma alla ricerca di calabresi di successo, alcune storie mi rimasero impresse.

La prima fu quella dell'ex Ragioniere Generale dello Stato Andrea Monorchio: durante l'intervista svelò un attaccamento alla Calabria che andava ben oltre la dimensione della nostalgia. Un uomo carismatico, ironico, mentre parlavamo giocava in continuazione con una pallina anti-stress.

La seconda è l'esperienza di un sacerdote mariano: non ricordo benissimo i dettagli, ma rimasi colpito dalla profondità della sua analisi.

Quanto incidono le tue radici nel tuo successo professionale?

Moltissimo.

Non tanto per quello che per molti rappresenta la Calabria, cioè una terra che ti forma al riscatto.

Credo che la volontà e la caparbietà siano elementi che non hanno molto a che fare con le nostre radici: indubbiamente possono giocare un ruolo, ma non decisivo.

Alle mie radici devo invece la spinta a una sana curiosità, uno degli ingredienti principali per il giornalista.

Spesso si parla della Calabria come una terra di pettegolezzi e di inciuci: è vero, ma in parte. Credo che molti, soprattutto tra le nuove generazioni, abbiano saputo incanalare meglio un'attenzione che significa apertura, confronto, appunto una sana curiosità.

Ci spieghi l’importanza dei tuoi studi, quanto hanno orientato le tue scelte?

Lo dico senza troppi fronzoli: il mio percorso di studio ha contribuito in minima parte al mio percorso professionale.

Potessi tornare indietro sceglierei Scienze politiche o comunque una facoltà meno selettiva. Sicuramente l'università mi ha fornito gli strumenti per orientarmi nel mondo del giornalismo, ma fare il giornalista è un'altra cosa.

È un lavoro formativo continuo, non solo per la natura delle notizie: ogni giorno sei chiamato a riequilibrare i fattori chiave che sono la volontà, la capacità di analisi, la scrittura, la sintesi. Esistono anche i cosiddetti trucchetti del mestiere, ma sono un convinto sostenitore del fatto che se uno di questi fattori non ingrana, allora l'articolo ne risente.

Cosa farai da grande? Che programmi hai?

Sicuramente un libro. Per anni ho coltivato l'ambizione di scrivere qualcosa di molto distante dal mio lavoro: un romanzo, sicuramente non d'amore, ma comunque qualcosa di soggettivo o quantomeno lontano dalla scrittura giornalistica. Negli ultimi mesi ho cambiato idea. Mi piacciono molto i temi legati al lavoro: sto cercando una storia che incroci la teoria alla concretezza di una storia di un'impresa e dei suoi lavoratori.

In bocca al lupo Giuseppe, ti auguriamo i migliori successi.

Carlo Maria Muscolo


Articolo pubblicato su "la Riviera" n.43 del 24 Ottobre 2021

DOMANI 25 OTTOBRE A ROCCELLA SCUOLE CHIUSE PER ALLERTA METEO

In questi minuti è stata pubblicata un'ordinanza sindacale da parte del sindaco di Roccella per disporre la chiusura di tutte le scuole per domani 25 ottobre, in considerazione dell'allerta meteo emanata dalla protezione Civile regionale.

Chiusi gli accessi alla via Marina sia sul ponte Rossetti che a Zirgone.



SUI MIGRANTI, ONORE AL LAVORO DELLA CROCE ROSSA E ALLE DICHIARAZIONI DELLA SUA PRESIDENTE

Dopo l'arrivo di quasi 700 migranti in questa ultima settimana, al Porto delle Grazie la Croce Rossa sta montando una tensostruttura che servirà a svolgere le operazioni di accoglienza in caso di pioggia.

Oggi sul Tg3 regionale e quello nazionale è intervenuta la presidente del Comitato locale della Croce Rossa, dott.ssa Concetta Gioffrè, che, con grande semplicità, ha espresso il suo giudizio su questo delicato momento che si sta vivendo al Porto delle Grazie interessato da diversi sbarchi in quest'ultimo mese:

"La nostra associazione di volontari è un'associazione forgiata e preparata a questo o tipo di lavoro. Questa tenda che stiamo montando in queste ore, ci consentirà di ospitare 150 persone e quindi contenere in una struttura abbastanza coperta coloro che arrivano provati dal mare. Certo un pizzico di stanchezza, da presidente che da un anno sta qui, è normale che ci sia, ma questo non significa che faremo mancare il nostro sorriso durante l'accoglienza, o mancherà la voglia di comunicare agli altri che hanno trovato un posto sicuro!"




sabato 23 ottobre 2021

ALLERTA METEO PER DOMANI, IL SINDACO DI LOCRI ATTIVA IL CENTRO OPERATIVO COMUNALE

Ordinanza Sindacale n. 128 del 23 ottobre 2021 Comune di Locri.

La previsione dell'allerta meteo
vista dal satellite

Attivazione COC - Centro Operativo Comunale per allerta meteo livello rosso dalla mezzanotte di oggi e fino al termine della situazione di allerta.
Considerato lo stato di allerta Rossa, emanato dalla Protezione Civile Regionale, si invita la cittadinanza alla massima prudenza, a limitare gli spostamenti allo stretto necessario e a non esporsi a situazioni di pericolo.
Eventuale chiusura delle scuole, per la giornata di lunedì, verrà decisa a seguito dell'aggiornamento dell'evoluzione della situazione di allerta da parte della Protezione Civile Regionale e della contestuale verifica della reale situazione da parte del COC.
Certo della consueta collaborazione da parte di Tutti, Vi auguro buon fine settimana.
Giovanni Calabrese, sindaco di Locri


Nonostante sia una ordinanza emanata dal Comune di Locri, mi sento di condividere le raccomandazioni alla prudenza anche per tutti i roccellesi visto che l'allerta meteo è stata emanata dalla Protezione Civile per Calabria e Sicilia per domani e per lunedi.

NOVENA PER I DEFUNTI IN CHIESA MARINA. IL PROGRAMMA

 



DIOCESI DI LOCRI-GERACE

PARROCCHIA SAN NICOLA EX ALEPH ROCCELLA JONICA (RC)

SACRA NOVENA PER I NOSTRI FRATELLI DEFUNTI

DOMENICA 24 OTTOBRE 2021 - XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - INIZIO NOVENARIO

h. 6:40 Chiesa Marina - Apertura della Chiesa e CORONA DEI CENTO REQUIEM - Santa Messa e Preghiera per la Novena per le anime di tutti i nostri fratelli defunti

h. 9:30 Chiesa Marina - Celebrazione Eucaristica

DA LUNEDÌ 25 A SABATO 30 OTTOBRE 2021

OGNI MATTINA:

h. 6:40 Chiesa Marina - Apertura della Chiesa e CORONA DEI CENTO REQUIEM – LODI MATTUTINE – Santa Messa e Preghiera per la Novena per le anime di tutti i nostri fratelli defunti

GIOVEDÌ 28 OTTOBRE 2021 - FESTA LITURGICA DEI SANTI SIMONE E GIUDA APOSTOLI - GIOVEDÌ EUCARISTICO

Al termine della Santa Messa delle ore 7:30 in Chiesa Marina - Esposizione del Santissimo Sacramento ed Adorazione Eucaristica fino alle ore 12:00

VENERDÌ 29 OTTOBRE 2021 - MEMORIA LITURGICA DELLA BEATA CHIARA "LUCE" BADANO

SABATO 30 OTTOBRE 2021

h. 17:40 Chiesa Marina - CORONA DEI CENTO REQUIEM

h. 18:30 Chiesa Marina - SANTA MESSA PREFESTIVA

DOMENICA 31 OTTOBRE 2021 - XXXI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

h. 6:40 Chiesa Marina - Apertura della Chiesa e CORONA DEI CENTO REQUIEM

h. 7:30 Chiesa Marina - Santa Messa e Preghiera per la Novena per le anime di tutti i nostri fratelli defunti

h. 9:30 Chiesa Marina - Celebrazione Eucaristica

LUNEDÌ I° NOVEMBRE 2021 - SOLENNITÀ DI TUTTI I SANTI

- I° ANNIVERSARIO DELL' INGRESSO DI PADRE GIOVANNI JAOMANANA NELLA NOSTRA COMUNITÀ DI ROCCELLA JONICA -

h. h. 6:40 Chiesa Marina - Apertura della Chiesa e CORONA DEI CENTO REQUIEM - Santa Messa e Preghiera per la Novena per le anime di tutti i nostri fratelli defunti

h. 9:30 Chiesa Marina - Solenne Celebrazione Eucaristica

h. 18:00 Chiesa Matrice - SOLENNE CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA INTERPARROCCHIALE

MARTEDÌ 2 NOVEMBRE 2021 - COMMEMORAZIONE DEI FEDELI DEFUNTI

h. h. 6:40 Chiesa Marina - Apertura della Chiesa e CORONA DEI CENTO REQUIEM - Santa Messa

h. 10:30 - CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA INTERPARROCCHIALE PRESSO IL CIMITERO DI ROCCELLA JONICA

INTENZIONI NOVENA DEI DEFUNTI:

I° GIORNO – PER TUTTI I MORTI DIMENTICATI E CHI NON HA PIÙ CHI PREGA PER LORO

II° GIORNO – TUTTE LE VITTIME CHE SI SONO IMMOLATE AL SERVIZIO DELLA VITA UMANA

III° GIORNO – A CAUSA DEL FEMMINICIDIO E DELL’ AMORE CRIMINALE

IV° GIORNO – MORTI PER QUALCHE MALE CHE NON RISPARMIA LA VITA UMANA ( TUMORI, CANCRI, LEUCEMIA, INFARTO, ECC...) E MORTI ALL’ IMPROVVISO

V° GIORNO - MORTI ABORTITI E UCCISI PER CATTIVERIA EGOISTICA UMANA

VI° GIORNO – MORTI PREMATURAMENTE: ALL’ ETÀ INFANTILE E GIOVANILE

VII° GIORNO - VITTIME DELLA MALAVITA, DEL TERRORISMO, DELLE GUERRE, SFRUTAMENTI UMANI E DEI VIAGGI DELLA SPERANZA

VIII° GIORNO - MORTI PER INCIDENTI CAUSATI DALLE DECADENZE STRUTTURALI, NEI LAVORI, NELLE STRADE E ALTRE VIE DI VIAGGI E SPOSTAMENTI UMANI

IX° GIORNO - VITTIME DI COVID – 19 E ALTRE MALATTIE CONTAGGIOSE


venerdì 22 ottobre 2021

CON PADRE FRANCESCO, DIECI ANNI DI CRESCITA PER LA NOSTRA COMUNITA'.


Il 22 Ottobre 2011 il nostro amato Padre Francesco Carlino iniziava il suo servizio pastorale nella Chiesa Matrice di Roccella Jonica. 

Arrivava dalla Parrocchia di Maria SS del Rosario di Benestare su volere dell'allora vescovo Fiorini Morosini, per prendere il testimone del caro Don Antonio Perri che si trasferiva in ritiro spirituale a Palermo dopo 51 anni al servizio nella nostra Comunità.

Un carico di esperienza non indifferente, non solo come parroco ma anche come missionario, prima nella Nuova Caledonia e poi in Africa, in Ruanda, nel periodo della guerra tra le etnie Hutu e Tuzi, missione che hanno segnato profondamente la vita di padre Francesco che ha ancora negli occhi tante immagini di violenza e morte che non rinuncia a testimoniare spesso all'interno delle sue intense omelie.

Dieci anni molto intensi in cui Padre Francesco ha saputo dare un grandissimo contributo alla crescita spirituale, e non solo, di tutta la nostra Comunità, mettendosi al servizio dei fedeli, ascoltandoli, ma soprattutto infondendo a tutti noi grande fiducia e speranza, senza risparmiarsi, a volte con parole dolci, altre volte con parole ferme e decise, cosi come fa un buon padre di famiglia.

Oggi padre Francesco ha una grande influenza nella nostra cittadina (proprio in queste ore è stato presente sul molo del Porto delle Grazie per dare accoglienza ai migranti, lanciando l'allarme per i tanti sbarchi che si stanno susseguendo, chiedendo un supporto più deciso per l'accoglienza da parte del Governo centrale); è padre spirituale dell'Arciconfraternita di San Giuseppe come del Comitato Festa di Maria SS. Addolorata e delle Associazioni interparrocchiali che ruotano intorno alla Chiesa Matrice. 

Tutti gli vogliono un gran bene e si fidano di lui perchè è una persona  umile, ma allo stesso tempo sincera e schietta, che tende sempre la mano a tutti e sa accogliere con garbo, gentilezza e semplicità adulti e bambini. Un vero e proprio messaggero di Dio.

Nel lungo periodo del lockdown, con tutti noi chiusi in casa, non ci ha mai abbandonati, anche con la chiesa senza fedeli, ha celebrato sempre le messe, ha promosso delle conferenze virtuali molto interessanti, trasmettendole via internet, dando un grandissimo supporto di coraggio, trasmettendo ottimismo, speranza e saggi consigli.

Per padre Francesco oggi è un anniversario importante, dieci anni insieme ai roccellesi, e,  fra qualche giorno (precisamente il 9 Novembre prossimo), per lui  ricorrerà un'altra ricorrenza significativa, ossia i suoi 30 anni di sacerdozio.

Rivolgo il mio più sincero e affettuoso augurio per questi traguardi, e prego intensamente il Signore affinchè lo custodisca sempre in buona salute e gli rinnovi la forza e l'entusiasmo di dare supporto morale a tutta la nostra Comunità e soprattutto alle persone più sofferenti, cosi come lo ha fatto, instancabilmente, per tutti questi anni.

martedì 19 ottobre 2021

AMMINISTRAZIONE INADEGUATA SULLO SBARCO DEI MIGRANTI


Leggo, in questi ultimi giorni, dei comunicati stampa riferiti all'approdo a Roccella Jonica dei migranti, e mi lasciato un po' perplesso. 

E' da diversi mesi che al Porto di Roccella arriva quasi uno sbarco al giorno. Gli sbarchi al Porto avvengono dal 2000; siamo arrivati al 2021 e, nonostante l'intensificazione degli sbarchi, il paese non è riuscito mai ad adeguarsi e attrezzarsi di un centro di prima accoglienza dignitoso. 

Sono passati 21 anni, ci si è sempre riempiti la bocca di ricevere finanziamenti per le cose più disparate, ma mai si è preso in seria considerazione di realizzare un centro di prima accoglienza come Dio comanda, in grado di far trascorrere le 24/36 ore necessarie per l'identificazione dei migranti in maniera pulita e decorosa. 

Da venti anni tutti i migranti che arrivano al Porto di Roccella, donne, uomini e bambini, vengono "ammassati" nell'ex Ospedaletto (che ribadiamo nel 2009 è stato dismesso da Polo sanitario perchè considerata struttura inagibile e fatiscente) o nel palazzetto dello sport.

Onore alla Guardia Costiera, a tutte le Forze dell'Ordine, i medici, e soprattutto ai volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile che, instancabilmente e silenziosamente, si spendono con tutte le forze e tutta l'umanità possibile, per tendere una mano a queste persone che hanno affrontato ore e ore di viaggio in mare sopra un barcone, con la morte negli occhi sia per il rischio che corrono nell'attraversata e sia per il distacco dalla loro terra martoriata di mille problemi. 

Volontari che, con un grande cuore e grande sensibilità, aiutano concretamente, uno per uno, queste persone, a cambiarsi i vestiti, rifocillarsi, riposarsi, e dare loro una parola di speranza. 

E come non ricordare in questa circostanza, lo straordinario impegno e quanto si è speso ad ogni sbarco il Comandante della Polizia municipale di Roccella, Alfredo Fragomeli, il primo ad arrivare al Porto appena arrivava il barcone, e sempre presente, fattivamente, all'Ospedaletto durante la permanenza e fino alla partenza di questi nostri fratelli.

Da qualche mese gli sbarchi al Porto di Roccella si sono intensificati, la Croce Rossa, sempre più esperta e professionale, compie quotidianamente sforzi immani, cosi come i pochi ma instancabili volontari della Protezione Civile, le cui persone però si contano sulle dita di una sola mano. Già, perchè da quando la Protezione Civile è diventata comunale, le adesioni sono state pochissime o nulle. Con un regolamento capestro, scopiazzato di qua e di la (addirittura quando è stato portato in consiglio comunale non prevedeva neanche l'assicurazione o i crediti da lavoro per i volontari), la Protezione Civile di Roccella si regge su quelle pochissime persone che erano già presenti da quando si chiamava "Protezione Civile Aniello Ursino".


In questi ultimi giorni mi hanno colpito tre comunicati: il primo quello del sindaco che si lamentava di "non avere più le forze per accogliere i migranti" e che il Ministero dell'Interno "A Roccella non c'è come in altre cittadine che accolgono i migranti". Il secondo, un articolo scritto dal quotidiano "Avvenire" che ha riportato, con grande tatto e sensibilità, la storia di due sorelline irachene disabili giunte in braccio ai loro genitori in uno degli ultimi sbarchi, e trasferiti dopo un giorno, come tutti gli altri, in Sicilia sulla nave quarantena a Porto Empedocle. La corrispondente di Avvenire, davanti all'immagine impietosa del trasferimento delle due bambine disabili nella "carovana" insieme tutti gli altri, si è chiesta: "Ma era proprio obbligatorio trasferire su una nave le bambine? Non potevano passare la quarantena in una struttura più adatta a loro, con l'assistenza adeguata alla loro gravissima condizione?"

Infine leggo oggi un ultimo comunicato del sindaco che nega l'autorizzazione della disponibilità dell'Ospedaletto "per condizioni igienico sanitarie precarie" davanti a un nuovo sbarco, negazione che, a primo acchito, mi ha fatto pensare ai restringimenti dell'imputato Salvini.

Dopo 20 anni di sbarchi siamo ancora a questi livelli? 

Certo il Porto di Roccella non è stato realizzato con lo scopo di gestire il flusso migratorio dei paesi in grave difficoltà, ma da vent'anni gli sbarchi si susseguono, ed era assolutamente ovvio prevedere che questa situazione non si sarebbe fermata.

Nulla, in tutti questi anni, si è fatto per evitare che si arrivasse al collasso, nonostante, ribadisco, i migranti a Roccella rimangano solo 24/36 ore, il tempo del primo soccorso e delle operazioni di identificazione.

In vent'anni non si è avuta la capacità di realizzare alcuna struttura direttamente al Porto nonostante gli spazi che ha a disposizione; non si è stati capaci di creare una struttura organizzativa, numericamente adeguata, alla prima accoglienza dei migranti; dopo vent'anni ci piangiamo ancora addosso per non essere in grado di garantire i pasti, le medicine e i servizi igienici.

Dopo venti anni non si è nelle condizioni di avere una giusta considerazione davanti alla Prefettura per ottenere quello che è previsto dai regolamenti e dalle leggi, siamo stati capaci l'anno scorso di "ammassare" 50 ragazzini, contagiati e non dal Covid, in un albergo, e oggi non siamo stati capaci di dare una adeguata assistenza sanitaria a due bambine di 7 e 13 anni, che non parlano, non camminano e non sentono. Assurdo!!!

Ma quando ci svegliamo e ci rendiamo conto che siamo davanti ad un'amministrazione senza carisma, senza carattere, superficiale ed inadeguata?

lunedì 18 ottobre 2021

Morto a 77 anni Angelo Licheri, tentò di salvare Alfredino

 Era un volontario. Si fece calare a testa in giù nel pozzo di Vermicino dove restò 45 minuti: parlò con il bambino


E' morto a 77 anni, in una casa di riposo di Nettuno vicino a Roma, Angelo Licheri, l'uomo che si calò nel pozzo di Vermicino per tentare di salvare Alfredino Rampi. Licheri era un volontario e si recò a Vermicino dopo avere appreso della tragedia. Si fece calare a testa in giù la notte tra venerdì 12 e sabato 13 giugno 1981: Alfredino era precipitato la sera del 10 giugno. Parlò anche con il bambino e restò nel pozzo 45 minuti.

"E' stato un simbolo, un volontario puro". Così Rita Di Iorio, presidente del Centro Rampi ricorda la figura di Licheri, "con il quale c'è sempre stato un rapporto molto stretto. Sapevamo che era malato da tempo - dice Di Iorio all'Adnkronos - e si può dire che ce lo aspettavamo da un momento all'altro. Ma è comunque un grande dolore, ha sofferto molto. Ci dispiace, lo abbiamo sempre stimato per il suo coraggio, era un volontario puro, un simbolo"

La testimonianza di Angelo Licheri di quella terribile esperienza che ha tenuto con il fiato sospeso tutta l'Italia  per tre giorni.



domenica 17 ottobre 2021

MATTEO MAZZAFERRO SI "LAUREA" CAMPIONE REGIONALE DI SUPERMOTO


Stamattina sul circuito di Castelletto di Branduzzo (Pavia), in concomitanza con le gare del campionato mondiale, il dodicenne Matteo Mazzaferro conquista la vittoria nel campionato regionale di Supermoto.

Uno straordinario primato per il giovanissimo talento delle due ruote di origine roccellese, che arriva dopo due brillanti podi conquistati sabato 9 ottobre sempre nello stesso circuito nel campionato italiano e nel campionato interregionale super moto.


Dopo una "carriera" svolta sulle minimoto fino all'età di 11 anni culminata con le vittorie della selettiva per il Nord Italia e con il secondo posto assoluto nella Finale nazionale del campionato MLK, Matteo Mazzaferro, nel settembre del 2020, passa alle "ruote alte" nella categoria super moto.

Con il team Madeof e in sella a una Husquarna 65 2T da 22 cavalli, Matteo - con il suo fortunato numero #78 - esordisce nel circuito di Codogno nel trofeo Partmakit challenger trophy.

E già dalla prima gara ufficiale sulle super moto per Matteo è subito secondo posto.

Gara dopo gara, da l'anno scorso ad oggi, Matteo è cresciuto molto, ha fatto esperienza, si è sempre distinto in ogni gara, dimostrando il suo talento e la sua tenacia nel raggiungere gli obiettivi.

Oggi, con grande soddisfazione della sua famiglia, del suo team e dei tanti tifosi vicini e lontani, Matteo conquista questo straordinario risultato di vincere il campionato regionale.

In bocca al lupo Matteo affinchè possa continuare a regalarti tante soddisfazioni e regalarle a chi ti sta vicino e a noi che tifiamo per te.



sabato 16 ottobre 2021

STASERA (15 OTTOBRE) INCONTRO CON TUTTI I GIOVANI DELLA COMUNITA' INTERPARROCCHIALE ROCCELLESE.

QUESTA SERA, ALLE ORE 17:00, IN CHIESA MATRICE, I PARROCI DI ROCCELLA, INSIEME A PADRE ANTONELLO CADEDDU, INCONTRERANNO TUTTI I BAMBINI, RAGAZZI E GIOVANI DELLA COMUNITÀ INTERPARROCCHIALE ROCCELLESE. 

L' INCONTRO SI CONCLUDERÀ CON LA BENEDIZIONE DI TUTTI I CELLULARI E COMPUTER.


VI ASPETTIAMO!!!

venerdì 15 ottobre 2021

CIAO TONINO!


Una vita intensa dedita al lavoro, alla famiglia, ma anche rivolta agli altri, alla sua Roccella e ai suoi concittadini, a tutti i roccellesi che amava, rispettava e con cui aveva sempre un discorso da fare, una battuta spiritosa da rivolgere, un consiglio da dare. 

Il caro nostro Tonino Tedesco era proprio cosi. Anche dopo essersi pensionato dal lavoro all'Ufficio Postale, dopo aver assottigliato le sue uscite a mare per la pesca, la sua giornata era intensa, sempre indaffarato,  piena di cose da fare per la famiglia ma anche per gli altri; perchè lui si prestava molto per gli altri, non si risparmiava nei confronti di chi aveva bisogno di "una mano d'aiuto"!

Ed oggi veramente tutto il paese piange per la sua scomparsa, piange perchè Roccella perde una persona davvero buona, semplice, voluta bene da tutti, che si spendeva per il paese e per gli altri senza chiedere nulla in cambio e senza cercare protagonismi.

Valori trasmessi ai suoi amati figli Maria Pia, Giuseppe e Giovanni, splendide persone, dalla grande intelligenza, eccelsa serietà e professionalità, ma con il baluardo sempre della dote dell'umiltà.

Con il suo grande impegno, insieme a quello del suo fraterno amico Pasquale Scali, Tonino Tedesco realizzava, ogni anno nel mese di Gennaio, la Festa di Sant'Antonio Abate, in quel gingillo di chiesa in via Orlando rinnovata con tanto lavoro e devozione insieme al caro Don Giuseppe Raco.



Ci stringiamo tutti attorno al dolore della famiglia, perchè quando vanno via persone cosi per bene, affettuose, semplici e genuine, il dolore è di tutta la Comunità; ognuno di noi, da oggi in poi, sentirà un vuoto in più non sentendo quel saluto cosi vero e sorridente di Tonino che ci dava un momento di forza e vitalità in più nella nostra giornata.

Che il Grande e misericordioso Sant'Antonio accolga Tonino in Paradiso e gli dia la pace e la gioia eterna che merita, dando uno sguardo alla sua famiglia affinchè trovi la forza e la consolazione nel superare la sua grande assenza. 

giovedì 14 ottobre 2021

LA COOP. "FELICI DA MATTI" FRA I VINCITORI DEGLI "OSCAR GREEN 2021"

Fonte: Il lametino.it 


"Questa è la Calabria che io amo e sogno. L’agricoltura è un’attività che mi fa tornare umano". 

Dà la carica ai giovani agricoltori il Procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri intervenuto a Curinga nell’agriturismo “Bardari” alla finale regionale del premio Oscar Green 2021 promosso da Coldiretti Giovani Impresa. 

Esprime grande soddisfazione ed è entusiasta per l’incontro con i giovani, “proiezione di una Calabria che io amo, che io sogno”. Incoraggia e stimola i giovani ad innovare e investire, perché, aggiunge “la potenzialità sfruttata nella nostra Regione non è che al 50%, perciò c’è ancora tanto da fare". 


Indica che l’unica via d’uscita per la Calabria è l’agricoltura e il turismo: "Incentiviamo - ha insistito - i giovani ad iscriversi alla facoltà di Agraria e proponiamo di aprire una facoltà universitaria per creare alte competenze sul turismo con le nostre innumerevoli potenzialità"

Da esperto e cultore dell’agricoltura ha affermato con una convinzione straordinaria e contagiosa che “l’agricoltura con i suoi ritmi e la sua bellezza è un attività che mi fa tornare umano”. 

Le parole del Procuratore sferzano i giovani e li fanno sentire protagonisti di questo premio che dopo una severa valutazione di 50 aziende di under 40 (oltre 700 nelle quindici edizioni), sono stati premiati nelle sei categorie del concorso i progetti imprenditoriali più interessanti sviluppati sul territorio regionale.


Fra i premiati, per il segmento “Noi per il sociale” il riconoscimento è stato assegnato alla coop.Sociale “Felice da Matti” di Roccella Jonica, rappresentata da  Maria Teresa Nesci. Opera a favore dell’ambiente e delle comunità. Effettua la raccolta di recupero e riciclo di oli esausti e grazie all’aggiunta di oli essenziali di agrumi e materie prime naturali, produce detergenti della linea “Bergolio Eco” e saponi. La coop. Applica l’economia circolare, promuove l’inserimento per soggetti svantaggiati e persone con disabilità mentale.


Le altre giovani aziende calabresi premiate con gli "Oscar green 2021" sono state:

Per la categoria sostenibilità, Antonio Lancellotta della Lao Greenhouse Soc. Agr. Arl di Scalea che si occupa di Agrofotovoltaico;

Per la categoria "Campagna amica" Giuseppe Porcelli dell’azienda Livasì di Spilinga che ha realizzato “il pandujotto Dark” dove l’ingrediente principe è la ‘nduja.

Nella categoria Impresa Digitale è stato premiato Andrea Patrizio Romano dell’Azienda Agricola Bio Land Romano di Rossano specializzata in agrumi, olio e biologico.

Nella categoria Creatività, premiato Antonio Greco dell’azienda elicicola “Chiocciola” di Cosenza. 

Nella tipologia “Fare Rete” emerge il “Passaporto Biologico Circolare” di “Calabria Maceri” di Rende

Due “menzioni speciali” assegnate la prima a Martina Aceto di Montalto Uffugo per il progetto “Kigold: Chips” di kiwi disidratato. Snack che soddisfa il fabbisogno giornaliero di vitamina C, pratico e comodo nell’assunzione. La seconda a Salvatore Friscia dell’ azienda Agricola Friberga di Motta San Giovanni. Valorizza i prodotti con le colture autoctone come il bergamotto di Reggio Calabria e l’olio delle cultivar Sinopolese e Ottobratica. Da questo connubio nasce “Regginoro” l’olio aromatizzato al bergamotto. 


E’ stato annunciato che Antonio Lancellotta della Lao Greenhouse Soc.Agr.Arl di Scalea parteciperà alla finalissima nazionale"



lunedì 11 ottobre 2021

DAL 12 AL 17 OTTOBRE FESTA DEL BEATO CARLO ACUTIS - PATRONO DI INTERNET


UN BEL PROGRAMMA INTERPARROCCHIALE PER FESTEGGIARE IL PIU' GRANDE SANTO DEL XXI SECOLO: IL BEATO CARLO ACUTIS 




PRESENTATA LA PRIMA DEL FILM "LO SBALLO DEI SEI"

Dopo anni di duro lavoro, prolungato impegno e ritardo dovuto all’emergenza covid, sabato 9 ottobre 2021 la COOPCALABRIAFILM e M.E.V.E.A. hanno presentato Rino Rodio, Antonio Brescia e Giancarlo Saccomando in “LO SBALLO DEI SEI”, il film di A.L.G. diretto da Pino Gambardelli.

Gruppo del cast degli attori e non solo, con Angelo Laganà
che mostra la targa ricevuta in premio.

Con Emilio Cautela, Ferdinando Agostino, Domenico Pezzano, Vincenzo Romano, Giuseppe Giainis, Nazarena Trimboli, Cristina Nauman, Giorgio Vumbaca, Valeria Saccomando, Anna Maria Poveromo e Filippo Cristarellae con la partecipazione straordinaria di Paolo Turrà e Stefania Politanò e l’amichevole intervento di Rosy D’Agostino, Francesco Lione, Roberto Polito, Loredana Iachino, Sebastian F. Febbo, Mario Nauman, Angelo Chiarella, Giuseppe Gambardelli e Lucia Cherubino.

Fotografia e operatori di riprese: Antonio e Vincenzopaolo Alì, scenografia di Maria Antonia e Santoro Romeo, costumi e trucco di Loredana Iachino, aiuto regista Anna Maria Poveromo. Direttrice di produzione: Cristina Nauman. Musiche della colonna sonora di Angelo Laganà.


Ultimato nel 2019, il film è stato girato nella Città Metropolitana e in alcune zone del Tirreno.

La tematica, come giustamente ci tiene a sottolineare il regista Pino Gambardelli: “E' la ferrea volontà nonché la lotta senza tregua per sconfiggere il male”.

Dopo la Prima al Cinema Vittoria di Locri, il film sarà presentato al FestivalCine Arcadia 2022 di Berlino.


Già nel 2018 la COOPCALABRIAFILM aveva presentato al Festivalcine Arcadia altri film come: “ESMERALDA”, e la direzione del Festivalcine aveva premiato il cantautore Angelo Laganà per aver composto le musiche della colonna sonora. Questo riconoscimento è stato consegnato al M° Laganà dal presidente Santoro Romeo, proprio al Cinema Vittoria di Locri pochi minuti prima che iniziasse la proiezione del film in questione.

Angelo, ancora un ennesimo premio per la colonna sonora?


Quello che ho, da poco, ricevuto – dichiara il cantautore calabrese - è riferito al 2018 perché, come sapete, con l’emergenza covid, tutto si è fermato. Quando si ricevono premi sono attestati di stima, segno che hai saputo creare qualcosa di importante. Poi, se si tratta di musica, quella è la mia vera passione che, assieme alla fotografia, rappresentano la classica ciliegina sulla torta. La mia più grande soddisfazione è di aver cantato la canzone: “Tornar Bambino” inserita mentre scorrevano i titoli di coda, canzone che ho composto assieme ai compianti Alberto Testa, Federico Balestrieri, Franco e Mino Reitano che l’ha lanciata nel 1972"

"Il mio augurio - continua Laganà - è che “LO SBALLO DEI SEI”, possa ricevere numerosi premi. Lo dico convinto perché lo merita la trama, gli attori che ne hanno fatto parte e tutti quanti abbiano contribuito fattivamente alla realizzazione di quel film che deve servire da monito ai giovani facendo loro capire qual è nella vita la giusta strada da seguire”.

E noi non possiamo che associarci alle parole di Angelo Laganà e alla massima del regista Pino Gambardelli sperando in tempi migliori e augurando al film, girato tutto in Calabria, le migliori fortune.

Angelo Lagana', autore delle musiche della colonna sonora 
del film "Lo sballo dei sei", in mezzo a Valeria Saccomando,
attrice e modella, e a Loredana Iachino, attrice, costumista e pittrice.


domenica 10 ottobre 2021

IL PUNTO DI VISTA DELL'AVV. CARLO MARIA MUSCOLO SULLA SENTENZA CONTRO MIMMO LUCANO.

Un articolo che esprime delle posizioni chiare sulla sentenza dal punto di vista giuridico, lasciando però aperte grandi possibilità di discernimento per i successivi gradi di giudizio. Un'analisi che andrebbe letta sia da garantisti che giustizialisti per invitarli a riflettere prima di esprimere giudizi senza cognizione di causa.




La Sentenza Lucano

Si è scritto tutto ed il contrario di tutto, espressa profonda indignazione e malsana soddisfazione, in merito alla Sentenza Lucano, come è opportuno definirla, perché pare proprio costruita ad personam.
Ed allora, cercherò di uscire dagli schemi di commento abusati e dare una chiave di interpretazione tecnica, di quel dispositivo, che è utile riportare, attendendo le motivazioni per i necessari approfondimenti, ma ricordando le precedenti pronunce della Cassazione e del Gip.
Lucano era imputato di associazione per delinquere, abuso di ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d’asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell’immigrazione.
Ecco il dispositivo:
La lettura del dispositivo della sentenza del Tribunale di Locri, ci fa comprendere come ai 13 anni e 2 mesi si arriva cumulando le pene per i singoli reati.
Ma, sempre la lettura del dispositivo, consente di stabilire alcuni dati oggettivi molto importanti:
Primo, non sussiste alcuna condanna per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e quindi per la violazione della legge Turco-Napolitano. Potremmo dire che quindi il modello “Riace”, quanto ha determinato in termini di integrazione dei migranti, non è stato oggetto di condanna.
Secondo, Lucano rispondeva di 16 capi di imputazione, è stato assolto per 5, condannato per 10 e 1 capo di imputazione è stato dichiarato prescritto.
Si può dire che la condanna poteva essere ancor più pesante, essendo stato anche riqualificato il reato di abuso di ufficio.
La condanna riguarda una serie impressionante di attività finanziate con denaro pubblico, operata con altri, quindi l'associazione a delinquere per commettere "un numero indeterminato di delitti contro la Pubblica Amministrazione, la fede pubblica e il patrimonio" e "soddisfare gli indebiti e illeciti interessi patrimoniali delle associazioni e cooperative” create e controllate da Lucano e dai suoi amici come “enti gestori dei progetti Sprar, Cas e Msna" .
Un peso decisivo, nella quantificazione della pena, arriva dalla riqualificazione, che comporta l’aumento della pena, in truffa aggravata allo Stato, cioè alla Prefettura e al Viminale per i contributi indebiti o ingiustificati alle varie associazioni, che prima era abuso di ufficio.
A questo si aggiunge un'altra truffa allo Stato da 281 mila euro per una miriade di "costi fittizi o non giustificati", "false fatture” false annotazioni sui registri Inail di ore lavorate, “fittizi acquisti di bombole, materiale di cancelleria, mobili e schede carburante false”, con l'accusa di falso ideologico in atto pubblico per ben 56 provvedimenti falsamente attestati.
E, per finire, il peculato, per essersi "appropriato in modo sistematico" di “ingenti fondi ottenuti dallo Stato per l'accoglienza dei rifugiati”, condanna che aumenta ancora la pena.
Appare pertanto opportuno, esaminato il dispositivo ricordare che la Cassazione, con il provvedimento 26 febbraio 2019 è intervenuta in argomento, revocando la misura cautelare contro Lucano per l’assenza di “comportamenti fraudolenti” che Lucano avrebbe “materialmente posto in essere”.
La Cassazione si riferiva, è bene ribadirlo, proprio a quei “comportamenti” oggi oggetto di condanna.
E ricordiamo pure come, all’inizio di questa vicenda, le ipotesi della Procura vengono subito stroncate dal gip Domenico Di Croce che nell’ordinanza riduce la presunta associazione a un «diffuso malcostume che non si è tradotto in alcuna delle ipotesi delineate dagli inquirenti». Ben sette reati, relativi alla turbativa dei procedimenti per l’assegnazione dei servizi di accoglienza, vennero rigettati, con ben 14 richieste di arresto che i magistrati non sono riusciti a ottenere.
“Di fatto ( scrisse il gip) viene individuato l’ingiusto profitto nel totale delle somme incassate dalle cooperative, quando invece andava individuato nella differenza tra il totale e le spese realmente sostenute».
Nel processo i magistrati inquirenti non sono riusciti a trovare un euro, un solo euro per il presunto arricchimento personale.
Non trovando i soldi allora l’accusa ha virato in una tesi che appariva spericolata, ma poi ha pagato, in termini di “convincimento” del Tribunale:
Lucano non avrebbe agito per aiutare i bisognosi ma per un presunto movente politico ed elettorale.
«L’annunciata candidatura alle regionali di Mimmo Lucano nella lista di Luigi De Magistris conferma le sue reali ambizioni politiche», dice l’accusa ad Aprile operando la conversione dell’individuazione del movente.
E si apre tutto un altro contesto culminato con la sentenza di condanna a pochi giorni dal voto.
E per completare il quadro, ricordiamo la tragica scomparsa dell’Avv. Antonio Mazzone, e quindi di una linea difensiva riservata e tecnica e che, credo, avrebbe fortemente sconsigliato la candidatura, con la sentenza da emettere.
Sono scelte professionali, sulle quali non è opportuno entrare, lo faccio solo per offrire il quadro completo, ripeto, e richiamo l’arringa finale del Collega Pisapia dove si esalta il ruolo sociale, l’attività di Lucano: “Riace non è un modello – precisa Pisapia – ma un laboratorio. È in ogni esperimento ci sono successi e insuccessi. Sbagliare è umano, però l’errore amministrativo non è uguale a una condotta penalmente rilevante. Soprattutto, ci sono fatti non punibili e cause di non punibilità, che in questo processo ci sono tutte”.
Le scriminanti applicabili al caso Riace, esposte dal Difensore, non hanno trovato il consenso del Tribunale.
Pisapia conclude l’arringa citando Calamandrei e ricordando che “il giudice penale è uno storico e Lucano non ha agito per il potere, ma perché ci credeva. E se ha sbagliato, lo ha fatto in buonafede”.
E qui si apre tutto un altro dibattito, che esula dal contesto giuridico, e da cui mi sottraggo, per il taglio oggettivo che ho voluto dare a questo articolo.

Carlo Maria Muscolo

Articolo pubblicato su La Riviera n. 41 di Domenica 10 Ottobre 2021