Sul profilo Facebook di una persona, facente parte del gruppo Roccella prima di tutto giovani, ieri ho letto un post dal contenuto molto simile all'articolo scritto dal sindaco di Roccella all'indomani dell'ultima serata del festival jazz in cui giustificava il fatto di non aver potuto annullare la serata dei concerti alla luce del tragico incidente che ha causato la morte di Silvestro e Giusi.
Il post di questa persona, in più, ha avuto l'intento di criticare la mia posizione in merito alla vicenda, ossia il sentimento mio e di tantissimi cittadini roccellesi a cui sembrava naturale, ovvia, scontata, la sospensione della musica davanti a una tragedia cosi immane.
Se alla mancata sospensione poi ci aggiungiamo la motivazione riferita dal sindaco (e ripresa poi ieri da questa persona), che riporto testualmente "per obblighi derivanti dai contributi pubblici", la rabbia e l'amarezza aumenta perchè questa dichiarazione altro non significa che, per non perdere i contributi pubblici, si è dovuto far suonare... di conseguenza si dichiara quanto il dio denaro sia più importante della disgrazia avvenuta.
Già solo il fatto di aver dovuto giustificare la decisione con un fiume di parole che facessero da scusanti, fa capire che non si è trattato della decisione più spontanea e rispettosa che doveva essere presa.
Il sottoscritto non ha fomentato nessun risentimento politico, ha solo riportato l'aberrante dichiarazione e decisione fatta dall'amministrazione, ossia che non si è potuto sospendere la serata "per obblighi derivanti dai contributi pubblici ricevuti".
Non ce l'ho affatto con il ragazzo o con le persone che poi hanno commentato ulteriormente, per carità, capisco la loro fede politica, però una cosa gliela voglio dire... abbiate il coraggio di tenere la schiena dritta, abbiate il coraggio di pensare con la vostra testa. Oggi voi avete fatto una gaffe enorme perchè siete quelli che avete giustificato la scelta dell'amministrazione di far suonare i musicisti in un clima di desolazione e tristezza assoluta, ma non è la vostra scelta. Perchè voi sareste stati pronti ad osannare l'amministrazione anche nel caso avesse deciso di sospendere la serata del festival.
E allora mi domando: è più strumentalizzazione difendere qualsiasi decisione venga presa dall'amministrazione comunale, oppure avere il coraggio di decidere con la propria testa qual è la cosa giusta o non giusta da fare?
Si è vero, il sottoscritto è fatto completamente di un'altra pasta; il sottoscritto avrebbe sospeso l'ultima serata del festival anche a costo di pagare le penali, perchè quella serata, dove c'erano pochissime persone presenti, in quella situazione surreale, non andava proprio fatta (non siate ipocriti a prendere la scusa di aver dovuto onorare chi ha pagato gli abbonamenti o il biglietto, perchè cosi non fate altro che aggravare il vostro tentativo di giustificarvi); cosi come il sottoscritto avrebbe sospeso, qualche anno fa, un convegno sulla raccolta differenziata organizzata dal Comune, proprio mentre in Chiesa si tenevano i funerali di un dipendente comunale morto prematuramente; cosi come il sottoscritto non avrebbe mai e poi mai tagliato il nastro del lungomare Sisinio Zito a tre giorni dalle elezioni amministrative del 2019, strumentalizzando un defunto per scopi elettorali.
Alla luce di tutto ciò cari ragazzi, prima di mettere le mani sulla tastiera facciamoci tutti un esame di coscienza e usiamo il cervello, sintonizzandolo verso il buon senso e il rispetto prima che per l'astio verso gli altri, ed abbiate il coraggio, davanti agli errori commessi, almeno di stare in silenzio.
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