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Roccella in vetrina

domenica 26 settembre 2021

ARRIVA SETTEMBRE E TUTTO SI SMONTA!


Credo che smontare l'accesso in spiaggia ai disabili ai primi di settembre cosi come le docce pubbliche (quantomeno nel tratto di lungomare a nord di Roccella), smontare la bau beach (lato nord) sono segnali di pura inciviltà e trascuratezza da parte dell'amministrazione comunale. 

Prima, a parole, si intende prolungare il più possibile l'estate roccellese, poi con i fatti, scusa se rubo una frase al mitico Edoardo Bennato, - si smonta il palco in fretta perché anche l'ultimo degli addetti ai lavori ha a casa qualcuno che l'aspetta

Ma è mai possibile? Roccella nel cuore del Mediterraneo, che vanta un clima gradevole ed estivo anche in ottobre, ai primi di settembre ammaina la bandiera blu, per modo di dire visto che sventola ancora oggi, e chiude la stagione! 

Oramai si parla solo del concerto di Zucchero Fornaciari e dei 1.000+250 miseri posti per assistere al concerto. Dov'è il turismo? Dove sono i servizi essenziali sulla spiaggia e soprattutto perché un turista settembrino dovrebbe scegliere Roccella? 

Sono riflessioni su cui gli amministratori dovrebbero riflettere anziché farsi la passeggiatina sul lungomare che oggi, rimanendo in tema, appare poco curato e pure desolato. 

Siamo lontani anni luce da Rimini, da Riccione, da Forte dei Marmi, ma così facendo ci allontaniamo ancora di più. Io lo trovo inaccettabile, mi piacerebbe conoscere il pensiero anche della FEE che ogni anno, stranamente, ma molto stranamente, ci assegna la bandiera blu più per "amicizia" che per meriti reali e vorrei inoltre conoscere anche il tuo pensiero sull'argomento, grazie ed un caro saluto. 

RH


Caro RH,

hai detto bene all'inizio....A parole s'intende allungare la stagione, con i fatti, poi, si fa tutt'altro. 

Già con i fatti si constata l'amara verità che affligge tutta la nostra Riviera, ossia che accanto ai grossi problemi dell'ospedale precario, delle strade datate, c'è l'assenza di un turismo serio ed organizzato che va oltre i 20 giorni di Agosto.

Viviamo in una zona dalle grandi potenzialità, che potrebbe essere molto meglio valorizzata, ma, purtroppo, non ci sono le capacità (o le volontà) di creare squadra, e, purtroppo, l'arroganza di alcuni amministratori di sentirsi migliori degli altri, non contribuisce a creare un clima di accordo e condivisione di idee. 

Esiste il Comitato dei sindaci, ma lo hai mai visto discutere di turismo sostenibile o fare un incontro con gli operatori turistici e gli albergatori per tentare di fare un progetto unico per la Riviera dei Gelsomini?  E mai come in questo momento sarebbe utile ed indispensabile avere delle idee per progettare nuove iniziative da inserire nel piano di investimenti del PNRR. 

Lavorare, ad esempio, tutt'insieme, per ottenere le cinque vele di Legambiente che, da qualche anno, non assegna più le vele ai singoli Comuni, ma all'interno Comprensorio turistico, ovvero a un territorio più ampio che coinvolge più amministrazioni comunali. Una scelta dettata dal fatto che, chi va in vacanza, difficilmente si ferma davanti ai confini amministrativi, ma visita spesso un territorio più ampio.

Mettere insieme tutte le grandi risorse architettoniche, naturalistiche, culturali, gastronomiche e servizi come il trekking, la canoa, il fitwalking in un grande pacchetto turistico che prevede l'utilizzo di alberghi, bed & breakfast, case in affitto (lavorare in ogni paese per creare "l'albergo diffuso" che aumenti i posti letto e favorisca il turismo a ogni livello) da promuovere e far conoscere in Germania, Svizzera, Polonia, Inghilterra, con la programmazione di voli a basso costo e collegamenti con gli aeroporti calabresi, potrebbe essere il lancio del turismo di bassa stagione. 

Purtroppo lo abbiamo visto tutti, non servono ne concerti ne manifestazioni delle più disparate a far decollare il turismo; occorrono servizi e promozione.

Avremmo bisogno di una straordinaria passeggiata panoramica intorno al castello (che invece hanno lasciato in abbandono con il conseguente spreco di denaro pubblico dopo la distruzione causata dagli incendi); avremmo bisogno di un Castello ricco di contenuti (e invece siamo qui a d aspettare, invano, un museo multimediale che sicuramente verrà fuori alla vigilia delle prossime elezioni), dove la gente è  invogliata a partire da ogni parte per venirlo a visitare, e non per il panorama esterno; avremmo bisogno di un borgo-museo, ricco di "magazzeni" da visitare con esposti reperti storici e mostre accattivanti. E potrei continuare... 

Purtroppo finchè la politica roccellese spenderà tutte le proprie risorse e concentrazione verso un festival jazz ormai fallito da anni e verso i concerti di quest'anno che desertificano il paese e concentrano le persone solo verso il teatro al Castello, Roccella resterà sempre con i suoi 20 giorni all'anno di turismo di ritorno.

Nicola Iervasi

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