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Roccella in vetrina

martedì 2 febbraio 2021

PREOCCUPAZIONE PER L'EROSIONE COSTIERA DEL NOSTRO LITORALE

Spesso ho tanti pensieri che vorrei esprimere su questo blog, molti più di quanto già lo faccio, ma spesso il poco tempo a disposizione che ho e qualche volta anche le motivazioni che non ci sono, fanno in modo che i pensieri rimangono sono in testa.

Ma quando poi ricevo delle lettere come quella che segue, ecco che il fuoco si riaccende e torna il coraggio di andare avanti perchè riscontro che ci sono persone con la vista bella lucida che si rendono conto del risvolto della medaglia dell'agire di questa amministrazione. Una seconda faccia, quella tenuta ben occultata, che preoccupa parecchio perchè è causa di una mancanza di impegno, capacità e professionalità verso uno sviluppo concreto per il paese che, purtroppo, con questa gestione, non arriverà mai. 

Ecco di seguito la lettera che ho ricevuto e che mi dà lo spunto, fra qualche giorno, di esprimere il mio pensiero sugli interrogativi posti nel presente articolo e anche sugli sviluppi di altri aspetti emersi in quest'ultimo periodo.

Affinchè le persone con la vista lucida non perdano la speranza e possano continuare a credere  in un vero cambiamento fatto di sviluppo concreto e non solo di assistenzialismo ed investimenti non opportunamente valorizzati. 

Ortofoto che raffigura le zone di erosione e ripascimento
sul litorale di Roccella Jonica



Buongiorno Nicola, 

avrei qualche suggerimento da farti.

E' problema di questi giorni l'EROSIONE COSTIERA che ha portato via parte della nostra splendida spiaggia sul lato nord del paese. 

Premesso che questo grave problema andrebbe risolto in tempi brevi visto l'imminenza dellarrivo della stagione estiva e solitamente a maggio la maggior parte dei lidi risulta montata, occorre fare una riflessione costruttiva su questa problematica che rischia di turbare non poco l'esistenza di uno dei tesori del nostro paese, la spiaggia per l'appunto. 

L'indiziato unico e principale rimane il porto che, contro natura si è voluto costruire forzatamente dentro il mare aperto e questo ha causato solo disgrazie soppiantando di fatto i capolavori della natura.

Inutile ricordare le ampie spiagge di cui godevamo prima della comparsa del porto. 

Il danno oramai è stato fatto, il porto è li, con i suoi 5 impiegati, poche barche ormeggiate, una pizzeria chiusa, un distributore per qualche decina di pescherecci che raschiano il fondale.

Bisogna guardare avanti: Il problema va quindi affrontato e risolto e, ripeto, va risolto in fretta. 

Mi tocca inoltre constatare come questo grave problema cozza in pieno con la recente notizia del rifacimento dell'intero lungomare grazie al bando da 7,5 mln di euro che la nostra cittadina pare abbia ottime probabilità di vincere. 

Da una parte l'ennesima opera pubblica di cementificazione e abbellimento della passeggiata lungo il mare, dall'altro la natura che tende a riprendersi ciò che le è stato sottratto, difficile mettere insieme le due cose. Quasi come se ad una persona gravemente ammalata le si regala un'abito firmato, mah!

Sembra davvero che le opere che vengono realizzate lo si fanno appositamente perché si distruggano per poter essere rifinanziare (vedi esempio emblematico del parco collina!!!)

Sono perplesso e triste, la nostra spiaggia non può fare questa orribile fine. Non so quali azioni sono allo studio per risolvere la situazione ma mi auguro che, anziché pensare a bandi, water-front, energia pulita al porto (già sempre il porto!) si provveda quanto prima a ricostruire la spiaggia, semmai scavando la sabbia al porto e portandola laddove è stata levata dal mare. 

E per il futuro? 

Il porto va "disarmato", vanno creati altri frangiflutti (brutti da vedere) a protezione della spiaggia; non possiamo permetterci di perdere altra spiaggia. 

Dopodiché ben vengano gli abbellimenti, le opere pubbliche ma sopratutto il welfare, i servizi, perché il paese si sta irrimediabilmente spopolando, ma questo purtroppo è altro problema che affligge un po' tutti i piccoli centri d'Italia. 

Grazie per l'attenzione che vorrai prestare al problema. Un cittadino molto arrabbiato, anzi molto incaxxato!!!

Un lettore del blog



L’erosione costiera che interessa la cittadina jonica è da imputare principalmente al porto, costruito tra Roccella Jonica e Caulonia Marina. Storicamente, si è rilevato che sotto l’azione delle correnti, il mar Jonio ha sempre teso a sottrarre la spiaggia, ma tornata la bonaccia l'ha poi restituita. Dal momento in cui è stato costruito il porto, realizzato non sulla terra ferma, ma proiettando le sue strutture all'interno delle acque marine e probabilmente trascurando l’andamento delle correnti, si è innescato il pericoloso processo di erosione. Infatti quando le correnti si muovono in direzione nord-sud, da Catanzaro verso Reggio Calabria, la sabbia viene sospinta fino allo sbarramento artificiale di Roccella e lì si deposita. Quando le correnti hanno direzione inversa è lo stesso sbarramento a non consentire alla sabbia di ritornare nel luogo di partenza con il rischio concreto di insabbiamento dell’imboccatura portuale

Tesi di Laurea dell' arch. Federico Curatola, anno accademico 2004/2005 dal titolo "L’erosione costiera in Calabria:proposta di Piano Regionale di tutela delle coste ed interventi sul litorale di Roccella Jonica (RC)"

1 commento:

  1. Grazie di cuore Nicola per aver recepito il mio grido di allarme e dato spazio sul tuo ottimo blog. Adesso mi auguro che gli Organi competenti con l'Amministrazione Comunale in testa trovino in tempi rapidi una soluzione per salvare la prossima stagione estiva oramai alle porte e studino una soluzione seria e definitiva per la salvaguardia della nostra splendida spiaggia. Se ragionassi come se fosse casa mia, opererei prima mettendo in sicurezza la spiaggia e poi aderendo a bandi sul Water front, energia pulita, etc; viceversa rischieremo il paradosso di avere un bel lungomare, un porto futuristico, ma senza spiaggia. L'eventuale studio va fatto ponendo come centro del problema il Porto che per quanto mi riguarda, ma è un mio pensiero personale, ha portato solo problemi alla nostra comunità, creando "benefici" e guadagni solo a pochissimi eletti e su questo aspetto credo che la pensiamo allo stesso modo. All'Amministrazione consiglio di amministrare con il cuore lasciando da parte una volta tanto gli interessi personali, lobbistiche, tradotto di comunella. Infine consentimi di rivolgere un pensiero di solidarietà agli operatori turistici (le stazioni balneari) direttamente colpiti da questa catastrofe, già provati dalla crisi economica dovuta alla pandemia che ha messo in ginocchio l'intero settore. Ancora grazie e tanti saluti.

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