Il gruppo-folk de: "I FIGLI di CALABRIA", di Soverato, nasce nel 1972 per un'idea di Pietro Matacera che, assieme a Pietro Cilurzo e ai fratelli Giacomo e Gjovanni, fonda il complesso cui dà il nome di: "Benjamin".
La peculiarità del gruppo è basata principalmente sul fatto che tutti gli elementi suonano e cantano e sono in grado di offrire all'ascolto voci differenti, creando una piacevole armonia vocale, qualità da non trascurare e che poi sarà elemento predominante e fondamentale per raggiungere acclamati risultati con apprezzamenti e riconoscimenti.
Ai quattro componenti, nel 1973, entra a far parte Vito Maida, personaggio molto estroso in fatto di idee per cui propone subito le sue novità lungimiranti che danno vita ad una vera e propria svolta e cioè al cambio di rotta che, nell'immediato futuro, assicura il successo al gruppo della Città, denominata "La Perla del Mare Jonio".
La canzone calabrese d'autore illumina il gruppo con storie vere e momenti di vita vissuta che sono raccontate dei testi delle canzoni di loro composizione.
Prima cosa è cambiare genere e passare dalla musica leggera italiana a quella popolare.
La cultura calabrese viene posta in primo piano, non trascurando le tradizioni popolari che sono l'anima della nostra Regione, la Calabria, con le nuove canzoni composte dagli stessi elementi del gruppo che, quando vengono interpretate assicurano all'ascolto un insieme di note melodiose che, arricchite da voci differenti, facilitano il supporto del ritmo tipico della musica calabrese.
Con i nuovi testi e musiche d'autore si rinverdiscono i nomi di molti personaggi che hanno fatto la storia della Calabria come: Tommaso Campanella, Mattia Preti, San Francesco di Paola, santo miracoloso che poi diventa Patrono della Calabria.
Il gruppo cambia nome e diventa: "Figli di Calabria".
Gli ingredienti per fare successo e raccogliere consensi ci sono tutti e il gruppo, in poco tempo, s'impone all'attenzione del pubblico che apprezza il sound del nuovo-folk-calabrese che ha, come tematica importante, la canzone d'autore.
Il contenuto dei testi delle canzoni sono tutte rivolte al sociale, con problemi seri che attanagliano la nostra Regione a partire dalla disoccupazione che porta alla conseguente emigrazione e la situazione precaria con cui vive la gente povera che non ha voce in capitolo.
Storie di vita realmente vissuta raccolte in quegli anni e che ancora, a distanza di quasi mezzo secolo, restano attuali.
Tra gli autori della parte letteraria fa parte anche Gaetano Drosi.
Ritorna alla mente un viaggio nel quale i "Figli di Calabria", in compagnia di Domenico Lanciano e Gaetano Drosi, vanno alla EMI, nota casa discografica romana per fare un provino.
Nel 1973 incidono il loro primo 45 giri con due brani: "Cara ti penzu" e "Amicu sentimi".
Nel 1975 si unisce al gruppo Angelo Laganà, fisarmonicista, cantautore ed autore di canzoni di successo lanciate da Mino Reitano e Angelo propone di cambiare il nome del gruppo aggiungendo la I spiegando il motivo..
Da "Figli di Calabria" che si sentono tutti i calabresi, il gruppo si chiama: "I Figli di Calabria", nome nuovo che fa riferimento solo al gruppo di Soverato.
Incominciano a fare i primi concerti contattati dall'impresario Giacinto Mancuno di Lamezia Terme.
Nel 1976, nel corso di una serata, è presente il famoso cantante napoletano Aurelio Fierro che, dopo aver ascoltato il gruppo in concerto, decide di fare una scrittura a: "I Figli di Calabria".
Partono con destinazione Napoli e incidono il loro primo LP con la casa discografica: "King Universal".
Da quell'album, che contiene 12 motivi tutti di musica d'autore, arrivano i primi contatti dall'estero e Johnny Lombardi, famoso impresario e titolare della "Chin Radio" con sede a Toronto (Canada), li scrittura per una serie di concerti in America.
Con quel contratto, "I Figli di Calabria" rimangono in America per due mesi in cui si esibiscono e fanno bella figura assieme a Nico Fidenco e agli Homo Sapiens.
Tante serate che spingono il sindaco di Toronto a consegnare ai componenti del gruppo la chiave della Città di Toronto, facendoli diventare "Cittadini onorari".
Al rientro in Italia, incidono un altro LP e una musicassetta.
Molti i riconoscimenti che "I Figli di Calabria" ottengono, nell'arco della loro carriera, sia in Italia che all'estero, attestazioni che danno onore e vanto alla Calabria della quale diffondono cultura, modi di essere, tradizioni popolari, mostrando le bellezze naturali e paesaggistiche con alcuni filmati.
Nel 1994, dopo più di 20 anni, il gruppo di Soverato si scioglie perché gli elementi che ne fanno parte decidono, di comune accordo, di rivolgere la loro attenzione ad altre attività.
La lontananza dalle scene e la grande voglia di fare musica, li fa ritornare insieme e, nel 2012, "I Figli di Calabria" tornano alla amata attività con una nuova formazione e incidono un nuovo cd dal titolo: "Cantu".
Nel 2016, decidono di rielaborare le canzoni di maggior successo e, con gli arrangiamenti di Massimo Idà, lanciano un doppio album con 22 canzoni tutte riadattate al passo coi tempi.
Melodie che resteranno a perenne ricordo del gruppo di Soverato che ha dettato legge nel mondo della musica popolare d'autore calabrese, il primo che l'ha fatta conoscere al grande pubblico e diffusa in tutto il mondo per la gioia di quanti amano ed hanno a cuore il sound speciale della Regione che si trova a sud della nostra Penisola.
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