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Roccella in vetrina

lunedì 23 marzo 2020

INCROCIAMO LE DITA E SPERIAMO CHE IL PICCO SIA STATO IERI

L'escalation dei decessi in Italia per Covid19. Ci si
augura che la giornata di ieri rappresenti il picco massimo,
e che la curva ora vada sempre in discesa.
Oggi altre 651 vite spezzate, un numero pazzesco. 651 famiglie che piangono i loro cari senza nemmeno poter portare loro l'estremo saluto, un fiore, celebrare un dignitoso funerale in chiesa. 

Tutto questo non ha un senso, sembra fuori dalla realtà. Mai ci si poteva aspettare tutto questo solo un mese fa, eppure è accaduto. La dimostrazione che nella vita, gioie e tristezze sono un momento, sono passeggere, tutto cambia, si evolve, spesso in meglio, ma qualche volta anche in peggio. E questo un momento davvero difficile per tutti che ci fa riflettere e dal quale usciremo con qualche insegnamento nuovo, nei sentimenti e nei rapporti con gli altri e nell'affrontare la vita di tutti i giorni.

Una strage anche oggi dicevo, giornata soffertissima, ma tra il grande dispiacere ci dobbiamo aggrappare all'unica speranza che questo dato altissimo ci dà, ossia essere inferiore a quello tremendo dei decessi di ieri (-142), cosi come i contagi oggi sono 864 in meno rispetto a ieri. Una flessione che, se non si viene smentiti domani (speriamo di no!!!), potrebbe essere l'inizio della discesa di quella maledetta linea che, fino a ieri, è sempre salita in quel maledetto asse cartesiano dei morti.

In Calabria la situazione dei contagiati oggi è stata in aumento (+ 38 rispetto a ieri per un totale di 260 contagi) ma, grazie a Dio, si continua a sperare nel contenimento del contagio.
Purtroppo però oggi in Calabria si piangono 3 nuovi morti (sono 8 i deceduti in tutto).

Ci si augura che le restrizioni siano state efficaci a vincere anche sul rischio diffusione costituito da quei quasi 11 mila persone che dal Nord sono scesi in Calabria dalla prima chiusura della zona rossa (10 marzo) in poi.

Quindi diciamocelo chiaramente; se ancora qui da noi non si è manifestata la vera e propria epidemia è perchè, evidentemente, ci stiamo comportando bene, stiamo osservando le regole e stiamo tutelando la nostra salute e quella degli altri. 


In questa locandina gli inviti che ha rivolto oggi
durante l'Angelus papa  Francesco
In virtù di questo non molliamo adesso. 

Dobbiamo continuare a stringere i denti e osservare le norme che ci vengono impartite, considerato anche che i controlli ora si sono intensificati. 
Uscite a prendere il pane fresco (se non vi è rimasto di oggi!) e gli altri beni di prima necessità, e poi di nuovo a casa.

Nella Locride, non si sono avute nuove notizie di contagi. Siamo esemplari. Forza non dobbiamo mollare!!! Basta flash-mob per rispetto delle tantissime vite umane perse, ma dobbiamo avere fiducia e sperare in meglio, collaborare, stare vicino alle persone anziane più suscettibili che, essendo spesso davanti alla televisione per molte ore, saranno molto impressionate. 

Oggi Roccella, alla pari di tutti gli altri paesi del Comprensorio, è stata davvero deserta. Sembra strano dirlo, ma per questo periodo è d'obbligo: ben venga!!!

Vi auguro una buona settimana, in piena salute e serenità, convinto che la prossima settimana qualcosa di meglio e positivo possiamo raccontare. 

Un abbraccio virtuale e affettuoso a tutti e grazie ancora dell'affetto che mi avete manifestato stamattina a margine della foto con voi condivisa su facebook che, con quel biscotto gigante realizzato e sfornato ieri da mia moglie, vuole essere di buon auspicio, per tutti i roccellesi e non solo, affinchè si esca al più presto indenni da questo incubo.

1 commento:

  1. Qui in Lombardia si vive e si soffre tra paura, fatalismo e scaramanzia e da ieri anche con un po di speranza. Questa credo sia la settimana cruciale in cui si capirà se i sacrifici chiesti ai cittadini tutti stanno funzionando. Speriamo bene, non se ne può più di sentire sirene di ambulanze, credetemi, è inquietante. A Roccella come in ogni parte d'Italia fate bene a restare a casa. Incrociamo le dita e speriamo. Pregheremo con Papa Francesco, ricordando a tutti i fedeli che anche in questi tristissimi momenti dove quello che sta accadendo ci appare come inconcepibile, Dio è amore. Ne verremo fuori più rafforzati di prima sia nel corpo che nell'anima. Un saluto a tutti e non mi stancherò di aggiungere, state a casa.

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