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Roccella in vetrina
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domenica 29 marzo 2020
COSA E' ACCADUTO NEGLI ULTIMI DUE GIORNI, DALL'ITALIA ALLA LOCRIDE: DATI, DECRETI...FINO AL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO.
Carissimi Amici, come state?
Rieccoci per una breve chiacchierata.
Giornate pesanti e sofferte queste ultime due. Il dato più triste è il numero impressionante di morti degli ultimi due giorni: 969 il 27 marzo, il picco massimo da quando è scoppiata l'epidemia, 889 ieri. Superata la soglia dei 10 mila morti (quasi 6 mila solo in Lombardia).
Una vera e propria strage. Siamo al 17° giorno che sono partite le misure restrittive, ossia da quando tutta Italia è diventata zona rossa, e, ci dicono, che l'alta mortalità di oggi è frutto del contagio antecedente le misure restrittive. Il dato dei morti è quello che più mi amareggia e vederlo ogni sera all'annuncio del bollettino della Protezione civile sempre cosi alto è sempre un colpo al cuore pensando alle famiglie che piangono i loro cari.
Gli esperti ci dicono che la speranza si può vedere dalla percentuale dei contagiati rispetto ai tamponi che vengono effettuati ogni giorno, e questo dato, se prima era da 1 a 3 ora invece è più confortante e si è attestato su 1 contagiato ogni 6 tamponi. Incoraggiante anche il dato dei guariti che sale.
In Calabria dopo il livello di contagiati del 27 marzo salito a 101 positivi (il massimo in un giorno!), ieri il livello è sceso a 60 con 1 positivo ogni 14 tamponi fatti.
Purtroppo si registrano tre decessi che portano in totale il numero delle vittime, a causa o con Covid 19, a 21, mentre i guariti sono appena 11, su un totale, a ieri, di 555 contagiati.
L'ultimo bollettino sulla Locride è del 27 marzo con, in totale, 7 pazienti risultati positivi (2 a Locri, 2 a Siderno, due a Gioiosa e 1 a Bovalino), nessuno fortunatamente in gravi condizioni.
Nonostante c'è qualcuno che farnetica andando contro alla battaglia dei sindaci della Locride che si stanno battendo affinchè si individui una struttura diversa dall'Ospedale di Locri (tipo l'ex ospedale di Siderno) per accogliere eventuali ammalati di Corona virus, l'augurio è che nè l'Ospedale di Locri nè altre strutture possano servire per i contagi gravi, che speriamo non ci siano.
Se la Locride continua cosi a reggere significa che abbiamo avuto la fortuna di non avere infettati a fine febbraio e abbiamo, giusto in tempo, ben osservato le regole per non fare in modo che il contagio si diffonda. E dobbiamo continuare assolutamente cosi. Se resisteremo ancora una settimana, penso che il peggio sarà passato!!!
Ieri abbiamo ascoltato tutti le parole del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha annunciato lo stanziamento di risorse da destinare ai Comuni per le famiglie in difficoltà.
C'è il Comune di Varapodio, orgogliosamente della provincia di Reggio Calabria, che ha anticipato di due giorni il Decreto di Conte, annunciando e stampando dei buoni spesa per le famiglie indigenti che, in caso di mancanza di questo ultimo decreto del Governo, avrebbero finanziato con il bilancio comunale. Sembra quasi che il Sindaco di Varapodio, Orlando Fazzolari, abbia indirizzato il Presidente del Consiglio verso la sua iniziativa. Complimenti sindaco per il suo grande senso di fattiva RESPONSABILITA'.
Ma ecco la parte più saliente del discorso di Conte di ieri sera:
"Nessuno sarà lasciato solo", ha aggiunto Conte. "Siamo al lavoro per azzerare la burocrazia, stiamo facendo l'impossibile. Lo Stato c'è. Sappiamo che ci sono tante persone che soffrono, c'è chi addirittura ha difficoltà a comprare generi alimentari. Ho firmato Dpcm e giriamo 4,3 miliardi ai Comuni e aggiungiamo 400 milioni con ordinanza della Protezione civile con il vincolo di utilizzare queste somme per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa. Da qui nasceranno buoni spesa ed erogazioni di generi alimentari".
Naturalmente questo blog seguirà e vigilerà sullo stanziamento che avverrà per Roccella Jonica, e mi auguro che cosi faccia il gruppo consigliare di Roccella Futura.
Venerdi abbiamo tutti assistito alla benedizione "Urbi et orbi" di Papa Francesco con l'indulgenza plenaria, evento mai avvenuto nella storia cristiana, ma i messaggi e gli appelli di grandissima utilità vengono ogni giorno lanciati dal nostro Pontefice; ieri dall'altare della chiesa di Santa Marta a Roma ha lanciato il grido d'allarme verso le famiglie che non hanno più da mangiare; oggi il suo grido è stato per fermare ogni tipo di guerra al mondo.
Annunciando che ogni mattina alla 7 su rai1 si potrà assistere alla Messa del papa da Santa Marta, vi lascio con un breve stralcio del discorso fatto venerdi scorso nella Piazza San Pietro vuota:
"Ci siamo trovati impauriti e smarriti, siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa, ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca tutti fragili e disorientati ma allo stesso tempo importanti e necessari. Tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca ci siamo tutti, tutti. Non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo... ma solo insieme".
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