Con la
pubblicazione del bando per l’assegnazione di 5 nuovi stabilimenti balneari più
un chiosco in prossimità della pineta del Porto, si inizia a dar vita al nuovo
sciagurato piano spiaggia comunale realizzato da menti irresponsabili che, con decisioni
capestro, hanno deciso di affondare e
portare in rovina vecchi e nuovi operatori turistici, titolari di concessioni di
tratti di spiaggia per la realizzazione di lidi balneari.
Ma andiamo
con ordine e spieghiamo passo passo di cosa si tratta.
Nel mese di
marzo scorso è stato approvato il piano spiaggia, cioè un importante strumento
urbanistico che regola l'utilizzo dell'arenile e delle zone antistanti del
nostro paese.
Questo
strumento rappresenta il piano di utilizzo di tutto il litorale e, considerata
la vocazione turistica di Roccella, è molto importante per gli imprenditori
turistici già presenti e per quelli eventualmente nuovi.
L'iter
procedurale e burocratico per la realizzazione del piano spiaggia è stato molto
lungo: l'elaborato si è prolungato da oltre vent'anni, e, fra i vari passaggi,
erano previsti degli incontri pubblici con i cittadini, gli imprenditori, i
professionisti del settore e con i sindacati, con lo scopo di rendere partecipi
delle intenzioni del progetto tutti gli attori interessati per consentire,
eventualmente, di poter avanzare delle osservazioni.
Ed infatti, dall'attenta
lettura e dallo studio approfondito del piano spiaggia, otto stabilimenti balneari
su nove esistenti, hanno firmato tutt'insieme una serie di osservazioni
ponendoli all'attenzione sia dell'amministrazione comunale che della Città
Metropolitana che ha l'Istituzione della visione, dell'apporto di eventuali
modifiche, e dell'approvazione.
Ma facciamo
ancora un passo indietro. E precisamente al 1995, anno cioè in cui sono state
rilasciate delle concessioni demaniali che portarono all'installazione di nuovi
lidi (si passò dai 3 esistenti a 10), ma allora - per chi ha buona memoria - le
previsioni erano molto più rosee di quelle odierne con una popolazione maggiore
e flussi turistici di anno in anno più incoraggianti.
Nel 1998, in
molti ricorderanno, si verificò la rovinosa mareggiata che provocò gravissimi
danni al nostro litorale con la cancellazione dello storico Lido Flora e dei
Bagni Felix, nonché molti danneggiamenti sul Lungomare.
Le correnti –
causate dal posizionamento a mare del Porto di Roccella – spazzarono via le
larghissime spiagge bianche esistenti nel paese, restringendole in maniera
molto consistente. E, seppur negli anni successivi, a difesa del litorale
cittadino, furono costruiti una serie di pennelli a mare, mai però ritornarono
le distese spiagge precedenti la mareggiata.
Le
previsioni incoraggianti del flusso turistico su Roccella degli anni 90
subirono però un cambio di tendenza. Roccella, come tutta la zona jonica
reggina – cosiddetta Locride - subii un brusco calo delle presenze e, anno dopo
anno, da un turismo di tre mesi l’anno che riempiva alberghi e case in affitto,
si è passato agli attuali 20 giorni di Agosto.
Oggi,
purtroppo, nonostante l'amministrazione prova a gonfiare le presenze secondo ipotesi
non attendibili, la realtà è tutt'altra. Le presenze turistiche estive,
rispetto la fine degli anni novanta si è notevolmente ridotta e prova ne sono
gli alberghi e strutture ricettive mai completamente pieni neanche nell'alta
stagione, e le abitazioni sfitte.
Il perché l'amministrazione uscente tenta di gonfiare le presenze in estate con le
menzogne, ce lo possiamo immaginare e lo faccio immaginare anche a chi ci legge
(avvantaggiare le proprie clientele è sempre stato il piatto forte di questa
amministrazione!!!).
Ma il problema
è che queste bugie e questo falso aumento delle presenze turistiche (rispetto
al 1995 in cui, come abbiamo detto, le strutture balneari sono state aumentate
a 10) ha fatto si che questi amministratori aumentassero, nel nuovo piano
spiaggia, le concessioni di 5 nuove strutture balneari, di incidenza pari al
60% di quelli esistenti. Nello specifico si tratta di 3 concessioni nell'ambito
b ossia dall'inizio del lungomare lato sud fino alla località Cavone (ossia
inseriti dal beach Club al lido Aloha) e 2 dal Cavone fino alla Lega Navale.
Ed è da qui
che sono partite le osservazioni e le diatribe tra le strutture balneari
esistenti e l’amministrazione comunale.
Le strutture
balneari, dopo aver sottolineato ed attestato la diminuzione delle presenze turistiche
rispetto agli anni 80/90 e l’erosione della spiaggia causata dalla mareggiata
del ’98, ed il rischio sempre incombente di nuove mareggiate, hanno
sottoscritto un documento in cui veniva dimostrata l’antieconomicità della
concessione di nuove strutture, ma anche se, di nuove concessioni si dovevano
concedere, queste avrebbero dovute essere spalmate in maniera omogenea,
distribuendoli lungo tutto il litorale roccellese, e non soprattutto
nell'ambito b (zona centrale) già saturo, molto trafficato e con scarsità di
parcheggi.
Il documento
firmato dagli stabilimenti balneari poi va oltre e “denuncia” anche la
previsione nel nuovo piano spiaggia di aree
SO, cioè solo ombrelloni, previsti nella zona sud oltre l’ultimo lido
(in prossimità del palazzo Frangipane), spazi questi che dovrebbero essere dati
in concessione in prossimità di
strutture alberghiere, ma in quella zona di strutture alberghiere non ce n’è
neanche l’ombra!!!
Ed ancora
(tanto per confermare in quante direzioni è completamente malfatto ed
inadeguato questo nuovo piano spiaggia!!!) inseguito a studi specifici di
settore, l'erosione della spiaggia in seguito alle mareggiate, cosi com'è
successo in passato, potrebbe arrecare danni agli spazi degli stabilimenti
balneari già impiantati da anni.
Infatti, già
nel 2009, quando questo piano spiaggia era in via di preparazione, era stato
sollevato questo problema e, gli amministratori e i tecnici del tempo, avevano
preso atto di questo problema, arrivando a conclusione che, dal redigendo piano
spiaggia, era necessario eliminare alcuni lidi previsti per consentire, in caso
di mareggiate, di poter spostare i limiti in larghezza ai lidi già esistenti.
L'allora
sindaco Sen. Sisinio Zito questo lo aveva capito, cosi come la Regione Calabria
che in una recente nota ha comunicato al Comune che "per quanto riguarda gli elaborati grafici Ambito B è necessario ridurre
di numero le nuove aree da concedere".
Ed invece,
oggi, nulla di tutto questo!!! Decisione capestro di questa amministrazione ha
voluto ignorare tutte le segnalazioni, in sfregio anche alla volontà del
senatore Sisinio Zito e alle contestazioni della Regione Calabria.
Inserire
altri 3 lidi nell’ambito b tra i 10 lidi esistenti produrrà un congestionamento
di traffico nella zona centrale del paese nonché la penalizzazione delle
strutture esistenti in caso di mareggiate.
Senza poi
contare l'ovvio ridimensionamento della spiaggia libera e il pugno nell'occhio
dell'impatto visivo con 13 lidi schierati in pochi chilometri di spiaggia. Un
intasamento che sicuramente penalizzerà la predisposizione di stabilimenti
balneari eco sostenibili, a ostacoli zero e che tengono conto di spazi per le
colonie estive e campi disabili.
Davanti ai
sacrifici e al lavoro serio di tutti gli operatori turistici che, grazie alla
loro dedizione e professionalità e ai loro investimenti contribuiscono ogni
anno al raggiungimento della bandiera blu, l'amministrazione non ha saputo far
altro che rispondere con un diniego assoluto, ignorando tutte le osservazioni
orientate a una maggiore tutela ambientale e d'immagine del nostro litorale,
senza dare nessuna spiegazione e giustificazione, anzi ribassandosi a
strumentalizzare le osservazioni come un voler tutelare gli interessi degli
operatori turistici già esistenti.
Piano spiaggia contestato, per tutti questi motivi, anche in Consiglio Comunale dai consiglieri di opposizione della passata legislatura.
Anche in
questa circostanza l' amministrazione si è dimostrata in tutto il suo lato
peggiore, ossia nell'arroganza di evitare il dialogo, nella presunzione di non
accettare suggerimenti e, per camuffare l'ennesimo comportamento clientelare,
altra risposta non ha saputo dare che offendere e accusare chi da vent'anni
lavora con mille sacrifici, approvando ed oggi mettendo in atto un piano
spiaggia che svantaggerà e penalizzerà vecchi e nuovi operatori turistici.
ECCO IL BANDO PER LE NUOVE CONCESSIONI (se qualcuno vuole tentare la fortuna anche se i bandi del Comune di Roccella hanno sempre lasciato il tempo che trovano...e difatti alla pubblicazione del bando non è seguita nessuna pubblicità in merito):
Dispiace e tanto ma di scellerato a Roccella purtroppo non c'è solo il piano spiaggia ma una giunta dopo l'altra incapaci di governare con trasparenza. La trasprenza è ciò che manca. Il piano spiaggia di per se è scellerato e non aiuta i pochi e poveri operatori turistici già esistenti. Ma a Roccella come in tanti altri piccoli comuni del nostro paese Italia vige il clientelismo e tutto l'indotto che lo stesso difetto comporta alla società. Si fa una cosa positiva per pochi ma negativa per tanti. E' paradossale creare 5 nuovi lidi a fronte di 3 soli hotel, è stupido , è sciocco. Sono dell'idea che si potrebbero creare anche 100 lidi ma dopo aver ampliato la platea di visitatori. Roccella è dietro anni luce rispetto alla stessa Tropea. L'estate per gli operatori turistici dura al massimo 20 giorni e finora gli ombrelloni vengono affittati per la maggior parte dai paesani stessi. Dunque? l'amministrazione creerà così un sistema dove l'offerta supererà la domanda, a vantaggio di chi? Purtroppo dovremo subirli per 5 anni e finché la gente votante e si spera pensante non si convincerà che oltre al feudo esiste la democrazia. Saluti RH
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