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Roccella in vetrina

sabato 6 agosto 2016

“Non esiste povertà peggiore, che non avere amore da dare"

Foto Chiara Curtale.
“Non esiste povertà peggiore, che non avere amore da dare”

Così diceva la più grande maestra di carità del nostro tempo; Madre Teresa di Calcutta.

E noi dell’Unitalsi, con vera gioia e riconoscenza, possiamo dire che, nei giorni di fine luglio trascorsi a Roccella, per regalare ai nostri amici in difficoltà una breve vacanza di mare, non ci siamo in alcun modo accorti di qualsivoglia crisi economica che rattrista i nostri tempi.

In Italia e soprattutto nel Sud, le povertà sono molteplici, ma, in particolar modo nei nostri paesini, non esiste la “povertà d’amore”.

A Roccella si è fatto a gara nel dare e nel darsi.

Dai Sacerdoti ai gruppi organizzati in associazioni (non li menzioniamo singolarmente, per tema di tralasciarne qualcuno); dalle singole private persone ai gestori di ristoranti, bar, lidi, autoscontro, proprietari di negozi dei più disparati generi; in breve, da un intero paese, ci siamo sentiti accolti in un affettuoso abbraccio, che ha avuto il fine di sostenere e rendere più facile ogni sforzo del personale unitalsiano, impegnato nella buona riuscita dell’annuale campo estivo.

Un ringraziamento, all’A.S.D. Calabria fitwalking e tutti i partecipanti al 4° Roccella Fitwalking perché con la loro presenza riusciremo a realizzare un altro progetto lasciato in sospeso e a realizzare il sogno di alcuni amici speciali a partecipare al pellegrinaggio Nazionale Unitalsi a Loudes.

Ma ciò che veramente ha reso speciale questo “VIII campo estivo dell’Unitalsi di Locri” è stata la massiccia presenza di giovani (ragazzi, adolescenti o poco più che bambini, roccellesi e non), che, con incredibile sensibilità (incredibile, per chi non crede nei giovani, forse perché non si ferma abbastanza a parlarci per conoscerli meglio) ed assoluta abnegazione, senza mostrare, nemmeno per un attimo, insofferenza o stanchezza.

Grazie a chi ormai da anni ci accompagna nelle attività del campo, a chi si è avvicinato per la prima volta a questo “mondo”, a chi ormai ne fa parte da diversi anni, hanno ricordato a tutti che due mani che si stringono possono cambiare ogni fragilità in “forza vitale” per il sano e l’ammalato, che diventano, così, veramente fratelli nel difficile percorso della malattia o della disabilità.

Noi dell’Unitalsi, insomma, non abbiamo parole sufficienti per esprimere tutta la nostra emozione e ringraziare quanti ci hanno aiutato a testimoniare ciò di cui siamo veramente convinti, che: la via della Croce e la via della Misericordia s’incrociano sull’unica strada che conduce al Cielo.

Allora diciamo soltanto un semplice “Grazie” e, sempre sotto la guida della Madre Celeste, arrivederci al prossimo anno!

UNITALSI
Sezione Calabrese
Sottosezione di  Locri.



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