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Roccella in vetrina

martedì 10 maggio 2016

CHIUSURA COL BOTTO PER L'ASD ROCCELLA


Lo Scordia, nell'ultima giornata di campionato, era venuto a Roccella con una flebile speranza di aggrapparsi, in caso di vittoria, alla zona play out, ma il Roccella, sulle ali dell'entusiasmo per un girone di ritorno esaltante, da squadra playoff, non gli ha dato scampo ed ha giocato dal primo all'ultimo minuto, cosi come per ogni partita e per tutto il campionato, con la voglia di vincere.

E, con una partita molto piacevole, ricca di azioni e conclusioni, ed una girandola di reti, qualcuno anche da manuale, il Roccella si è congedata dai propri tifosi con il regalo conclusivo: 4 a 2.

A dire il vero lo sperato pienone sugli spalti è mancato: saranno state le Comunioni o la terza giornata amaranto giudicata da molti abbonati eccessiva, ma la  festa, anche senza pienone, è avvenuta a fine gara come poi è continuata in piazza. A margine della festa a me piace sottolineare il primo tifo di un gruppetto di bambini sotto i dieci anni che si sono sgolati e divertiti con slogan, balli e canti per tutta la partita, e poi, senza togliere nulla a tutti i giocatori che vorrebbero un encomio, uno per uno, voglio riferire della standing ovation riservata a Momo Laaribi, cresciuto nel Roccella  fino a diventare un vero e proprio leader della regia di gioco della squadra. Una voce dalla tribuna, alla sua uscita dal campo, ha urlato: "Laaribi in serie A!!!"  Si, ne sono convinto, lo meriterebbe!!!

Una squadra (o come dicono loro "la banda di Galati") affiatatissima, che oltre che in campo hanno formato una straordinaria famiglia anche fuori, legandosi con un forte sentimento di amicizia: "Abbiamo pianto quando le cose non andavano bene, ed abbiamo gioito per questo grande sogno conquistato..."cosi all'unisono i ragazzi si sono espressi nelle varie interviste rilasciate all'indomani della permanenza in serie D acquisita.

Dicevamo un girone di ritorno straordinario, con punti conquistati (ben 31 su 48) alla pari delle prime in classifica, e le prestigiose vittorie contro la Cavese, la Vibonese e la Frattese che hanno sancito il grande salto di qualità e fatto realizzare il "miracolo"  su cui molti non ci speravano, soprattutto dopo quella serie di 8 sconfitte nel girone di andata causate per lo più dagli infortuni e dalle squalifiche.

Il Roccella ha chiuso il campionato all' 8°a posizione a ben otto punti dalla  zona  play out e a soli sei punti dalla Vibonese che ha avuto accesso ai play off.

Altro dato statistico di grande soddisfazione è quello del quinto posto nella classifica cannonieri del bomber Santiago Dorato con 17 reti (ieri doppietta!), superando dei mostri sacri come De Rosa della Cavese che si è fermato a 15 e Celiento della Frattese a quota 13.

Un "miracolo", con un finale di campionato esaltante, se mettiamo in conto anche l'handicap dell'assenza del "capo della banda" mister Galati, fermato dalla squalifica e  relegato addirittura a casa.

Merito di tutta la squadra che con orgoglio ha reagito e vinto anche per l'assente forzato, e merito dell'allenatore in seconda, mister Sandro Raso, che ha messo bene a frutto l'esperienza acquisita a fianco dell'allenatore Galati.

Ed infine un elogio anche alla nuova Società che ha preso in mano l'eredità del notaio Giannitti; l'augurio è che possano subentrare delle collaborazioni private in virtù della consapevolezza che il Roccella sta rappresentando in  serie D una bella fetta di Calabria e che solo con delle sponsorizzazioni di un certo livello si può garantire, anche per la prossima stagione, una squadra di grande qualità, senza la necessità di soffocare le casse comunali e sacrificare le altre associazioni sportive rimaste, ingiustamente, completamente all'asciutto.

Foto di Francesco Grollino.

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