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Roccella in vetrina

venerdì 4 dicembre 2015

L' AFFETTO SCONFINATO PER IL NOSTRO CARLO JANNUZZI

"La situazione sta gradatamente migliorando ma è ancora delicata..." E' quanto riferisce la famiglia sulla condizioni del nostro caro amico Carlo Jannuzzi, ricoverato da sabato scorso presso l'Ospedale italiano di Buenos Aires dopo aver subito un'aggressione da un gruppo di balordi con lo scopo di derubarlo. 

"Ringraziamo davvero di cuore per le tantissime manifestazioni d'affetto che sono giunte da ogni parte del mondo per nostro figlio, ma al momento, se non prima riscontriamo di persona il suo stato di salute, non possiamo pronunciarci anche se le notizie che ci sono arrivate finora sono di un lento miglioramento" ci riferisce Pino, il papà di Carlo.

E noi, rispettosi, lo abbiamo detto e lo confermiamo di voler dare solo le notizie che trapelano dalla famiglia, perchè sono quelle più affidabili e che vengono da fonti sicure; cosi come fonte sicura sono le informazioni del nostro concittadino Francesco Vigliarolo, che da diversi anni vive nella capitale argentina, e da subito si è reso disponibile a seguire tutta la situazione del ricovero e della degenza di Carlo dopo "il fattaccio", creando un ponte di informazioni tra l'ospedale e la famiglia.

E le informazioni che arrivano dal prof. Vigliarolo, seppur senza troppo esporsi, sono anche rassicuranti, e ciò fa tirare un sospiro di sollievo ai tantissimi amici che in questi giorni abbiamo manifestato, con ogni mezzo, tutta la nostra apprensione e vicinanza.

Centinaia le condivisioni per  la richiesta di volontari per la donazione del sangue per rifornire la riserva dell'Ospedale inseguito alle trasfusioni fatte a Carlo, e innumerevoli i messaggi d' affetto che hanno riempito i social, con foto, video, pensieri, poesie, da ogni parte del mondo...

Già perchè la spontaneità, la bellezza d'animo, il sorriso, l'ironia e la forte predisposizione alla socializzazione, il darsi nei confronti degli altri, fa parte dell'essere del "giramondo" Carlo Jannuzzi,  un ragazzo che a ventinove anni ha tanto viaggiato e fatto svariate esperienze, portando sempre nel cuore la sua Roccella, la sua famiglia e, ad uno ad uno, tutti i suoi amici.

Davvero bello e spontaneo il video realizzato dalla squadra del Roccella calcio, come toccante quello  che giunge addirittura da Kolkata, in India, dove la sua amica volontaria Marta Monteleone, ha fatto cantare a un gruppo di bambini l'inno "O Bella Ciao" modificandolo in "O Carlo ciao" corredandolo con "Carlo, siamo tutti con te, anche loro. Perchè il mondo ha bisogno di gente  come te, che  crede nei sogni e nelle idee..."

E' proprio impossibile riferire tutti i messaggi, è proprio necessario che Carlo si riprenda e constati lui stesso il grande amore che tutti gli hanno manifestato, ognuno riportando l'essenza del rapporto d'affetto esistente con lui.

Un messaggio su tutti mi permetto di riportare, perchè accomuna il sentimento di molti, ed apre alla fiducia di rivederlo presto in piena forma, ed arriva dall'amica Rossella Simone che implora..."Carlo, svegliati su, perchè non hai idea di quello che hai generato; svegliati perchè devi leggere tutti I bellissimi messaggi commoventi che sono arrivati per te; svegliati perchè l'amore e' partito da vico Picatari ed ha investito strade, paesi e oceani; svegliati perchè hai unito tutti sotto un'unica speranza (e dai che anche I "grandi" che hai fatto incavolare pregano per te!); perchè solo tu hai reso chilometri di distanza inutili e banali... Perchè il viaggio è ancora lungo e Itaca ancora lontana. Svegliati perchè i sogni sono ancora tanti e sono lì ad aspettare che qualcuno come te se li prenda".

Buon viaggio ai familiari che  sono in rotta verso Buenos Aires,  con l'augurio di un presto ritorno insieme al loro e nostro Carlo. 

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