In seguito al becero e diffamatorio comunicato stampa pubblicato a firma dell'Amministrazione Comunale il 3 Novembre scorso nel quale la ditta privata Nautic Service di Mauro Mandarano veniva additata come "impresa direttamente mafiosa o prestanome della mafia", la ditta in questione ha avanzato agli organi giudiziari di competenza un'azione di risarcimento dei danni da diffamazione a mezzo stampa. La querela sarà notificata fra qualche giorno al sindaco di Roccella Jonica quale legale rappresentante pro tempore dell'Ente.
Si ritiene che l'Amministrazione Comunale, attraverso la scelta scellerata e vergognosa di diffamare la Nautic Service con affermazioni assolutamente non provate e false, abbia esposto a un rischio altissimo sia tutta l'Amministrazione Comunale, fra cui, siamo certi, ci sono consiglieri di maggioranza assolutamente all'oscuro del contenuto calunnioso di tale comunicato, e sia i cittadini di Roccella Jonica, perchè le spese legali e il risarcimento dei danni ricadranno su tutti gli amministratori di maggioranza e sul bilancio comunale e quindi sui cittadini.
Non è la prima volta che l'Amministrazione Comunale a mezzo stampa, o attraverso manifesti murali, usa toni infamanti nei confronti di privati o dell'opposizione politica con lo scopo di gettare fango e screditare chi ha una opinione diversa dalla loro.
E' noto a tutti ormai che ci sono degli amministratori, e soprattutto qualche ex amministratore, che ha dei forti interessi privati sulla gestione del "Porto delle Grazie" ed è quindi molto infastidito dal ricorso al TAR da parte della Nautic Service in merito alle gravi illeggittimità riscontrate in seno al bando di gara della vendita del 51% delle quote di INVITALIA e che di fatto non consentirà al Comune di Roccella Jonica (dicasi qualche amministratore ed ex amministratore) ad avere la maggioranza della società "Porto delle Grazie". Da qui in nervosismo di questi politicanti (pseudo-imprenditori) che ha scatenato le gravissime insinuazioni contro la Nautic Service.
In seguito a queste vicissitudini sul Porto che stanno mettendo a nudo le gravissime irregolarità commesse in questi anni da una gestione assolutamente clientelare, alcune persone dell'Amministrazione Comunale e non (che sappiamo bene chi sono e che di certo non hanno nessun potere di "salire sul pulpito a predicare") hanno proprio perso la testa, accusando nervosismo e timore, manifestandosi irrispettosi e menefreghisti delle gravissime conseguenze che ricadranno sui cittadini roccellesi e su gli altri consiglieri che, se fossero stati messi al corrente di un cosi denigratorio e indegno comunicato stampa, sicuramente si sarebbero dissociati.
l'agire politico e l'agire morale, dovrebbero viaggiare insieme, e la politica dovrebbe essere l'applicazione del bene comune per TUTTI ,in realtà qua da noi è una machiavellica realpolitik che ha come fine il dominio dei soliti quattro amici e certamente non il bene di tutti, e non se ne può più nicola, sono caduti in basso davvero. Vincenzo
RispondiEliminaCaro Nicola noto, ogni volta, che pubblichi qualche articolo riferimento al "porto" il tuo blog riceve in 24 ore più di 500 visite complimenti significa che sei molto seguito e la vicenda interessa a tanta gente continuate così Rita
RispondiEliminaburattini e burattinai. credo che ci siamo. o forse no. speriamo di si. ma il livello è alto. il burattinaio non è tra gli eletti ma muove le fila sul sindaco e prepara la strada alla sua discendenza politica. mafia? si e ce n'è tanta purtroppo ed è molto più evidente e certificata. così come c'era quando sono state rilasciate le concessioni edilizie per il parco dei principi su un'area vincolata. le cronache locali sui pentiti ci stanno rivelando uno scenario inquietante circa la presenza di mafiosi veri e certificati sul territorio di Roccella Jonica. allora come ora perché non avete vigilato con tanto zelo? uno dei più grandi personaggi della storia disse: chi è senza peccato scagli la prima pietra. ad oggi sappiamo che a Roccella Jonica il figlio del sindaco è indagato e ancora recluso in via cautelare per traffico di cocaina insieme ad un soggetto molto conosciuto e molto vicino agli ambienti mafiosi. la piaga della droga tra i nostri ragazzi di Roccella veniva diffusa anche per mano di suo figlio, fatti gravissimi e di gran lunga più allarmanti di quelli che coinvolgono e fanno dimettere le più alte cariche dello Stato. e quindi perché, in nome della trasparenza e per amore della legalità che tanto viene invocata oggi, non si è dimesso? non abbiamo bisogno di risposte, l'abbiamo capito bene. Un ultima cosa, la diatriba sul porto sta assumendo sempre di più toni accesi da far venire il vomito! ma quanto sta accadendo serva a tutti i cittadini come insegnamento perché evidenzia come i nostri politici impiegano tutte le energie e si battono all'ultimo sangue solo quando animati da un evidente tornaconto, mentre per le altre tematiche quali lavoro, scuola, benessere, assistenza sociale eccetera eccetera, sulle quali dovrebbero impegnarsi altrettanto veementemente, se ne fottono alla grande! Roccella svegliati perché sul tuo sonno costruiscono le loro torri del potere. Rocco.
RispondiEliminaRocco hai fatto centro. roccellesi aprite gli occhi. Mauro difendi il tuo lavoro a sempre a testa alta . Vincenzo
RispondiEliminaLa nostra cara amministrazione che parla di privati onesti di trasparenza e di ben altro lo sa che nella compagine societaria della porto delle grazie dove il comune detiene il 20% il presidente di invitalia che detiene il 51% e' indagato per frode e corruzzione.
RispondiEliminaQuindi riprendendo le affermazioni del sig. Rocco riportate sopra di quale mafia parlano quando loro se la trovano in casa. ALBERTO.
Sono specialisti nel trovare gente toccata all'alba per metterla a capo di società o candidarla alla regione .....
RispondiEliminaL'importante che sia almeno indagata.... se rinviata a giudizio ancora meglio Pietro
si attaccano alle offese perchè altri discorsi non hanno, Nicolino quando l'offesa viene dal fango e dalla melma non macchia scivola. pensateci tutti per le prossime elezioni Francesco
RispondiEliminaCaro Nicola appena puoi fatti una passeggiata al porto per vedere che ormai regna una desolazione, non si fa altro che vedere catene messe per chiudere varie zone del porto di proprietà "privata" che piano piano sta mettendo le mani su tutto il porto; il bar chiuso futura attività nelle mani del "privato" e zone chiuse da ordinanze fatte in modo tale che i diportisti debbano andare obbligatoriamente dal solo "privato", tutto questo naturalmente voluto dal comune per non fare nomi che ben conosciamo accordi per ripagare favori fatti precedentemente nei confronto delle solite associazioni governate dal regime vigente su Roccella .saluti Alberto
RispondiEliminaLa mia barca la farò marcire anziché fargli mettere mano a lor signori che fino a ieri erano seduti al bar antonio
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