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Roccella in vetrina

sabato 5 settembre 2015

PORTO: LA MAGGIORANZA DECIDE DI RIMANERE FUORILEGGE

E' andata come si prevedeva che andasse. La maggioranza, ossia Vittorio Zito, Vittorio Zito e Vittorio Zito, si è stagnata sulla sua assurda posizione: "Non esiste nessuna legge che ci vieta di detenere le quote del Porto, anzi abbiamo l'obiettivo di conquistare la maggioranza...", e poi fumo, offese, frottole a più non posso e a 360 gradi. Solo a sentire tutte le falsità dette da quella persona ci si rende conto quanto è alto l'interesse che ha questa famiglia sul Porto... Sono proprio disposti a tutto... Per loro, insieme al Festival Jazz, il Porto rappresenta la loro più grossa ossessione e la loro più grande risorsa di guadagno e di mantenimento del potere.

Nel lanciare strali contro tutti coloro che non sono alla loro corte, si vedeva che aveva il sangue agli occhi, con una superbia, cattiveria e una finta furbizia, solita dei mestieranti della politica, ci ha trasmesso tutto l'odio che gli si rivolge a chi gli tocca il loro giocattolo, fonte di divertimento e risorsa strategica per loro ed amici.

Cari cittadini, se dovessero superare questa "fragranza di reato" saremmo davvero tutti fritti... Non ce li toglieremmo più per altri 50 anni e Roccella sarebbe succube del loro imbonimento di "isola felice" contro invece una realtà che vede un'arretratezza economica delle nostre famiglie irreparabile.

Il Consiglio, tanto a dimostrazione degli interessi in ballo, fa rimanere fuori la stanza la consigliera Paola Circosta, seppur lo sappiamo tutti che non solo lei, relativamente al conflitto di interessi, dovrebbe non essere in aula; ma comunque, in due ore e mezzo di discussione, il solito ha sempre cercato di aggirare il problema raccontandoci fiumi di fandonie e, nella sostanza, ci ha fatto capire che qui non si tratta di dire che la legge non c'è, che è stata abrogata o superata (visto che non sono riusciti a provarlo perché non esiste nessuna abrogazione), qui si tratta esclusivamente di voler ignorare la legge tuttora in vigore.

Si è inventato una legge del 2010 entrata in vigore e dopo pochi mesi ritirata, che noi non abbiamo mai tirato in ballo. La legge, che loro fanno finta di disconoscere, è la 244/2007 entrata in vigore nella finanziaria 2008 e mai abrogata, anzi semmai modificata con successive integrazioni.

Ma loro fanno orecchie da mercante e per due ore e mezza di consiglio sul punto delle dismissioni delle quote hanno lanciato solo fumo, accuse ed offese nei confronti di quello e quell'altro, rilanciando nel dire che la minoranza è a favore della privatizzazione del Porto.

Visto che loro fanno finta di non capire dopo che l'abbiamo detto in tutte le salse, lo si ribadisce ancora una volta, non per loro perché di loro se ne dovrà occupare solo il giudice che spero non sia manipolato come sono manipolati certi roccellesi, ma per i cittadini che vogliono conoscere la verità.

Lo ribadiamo, anche se ormai lo hanno capito anche le pietre: "Roccella bene comune" in questa "partita" sta portando avanti e chiede il rispetto delle regole, non si tratta di essere per il pubblico o per il privato, noi siamo per la legalità che significa che il porto non è un servizio strettamente necessario per il perseguimento delle finalità istituzionali e quindi il Comune non solo non può acquistare ulteriori quote - cosi come hanno "concordato" con Invitalia - ma è obbligato - PER LEGGE -  a dismettere anche quelle in suo possesso (ossia il 20%).

Che se ne vengono con la barzelletta che il Porto è un servizio pubblico, nell'interesse dei roccellesi, questo non fa più ridere nessuno. La gente ormai ha capito che dove c'è da pagare lo si fa con i soldi comunali, dove c'è da incassare lo fanno i privati presenti al Porto che altro non sono che gli amici che da oltre trent'anni finanziano il festival jazz che fa capo alla famiglia Zito.

Essere in mano di queste persone non garantisce affatto la pubblicità del porto, anzi in quest'anno di gestione hanno dimostrato completamente l'opposto.

Non c'è una sola cosa che hanno fatto per l'interesse dei roccellesi: assunzioni a chi hanno voluto, senza una evidenza pubblica; il bar, il tabacchino, la pompa di benzina, il cantiere di rimessaggio, tutto è andato, sta andando e andrà ad un'unica persona privata, e - se non fossimo intervenuti noi - probabilmente anche le quote a costo zero, visto che il Comune li avrebbe acquistate a un euro e poi "regalate" al privato perché tutto ad un tratto... sarebbe apparsa la legge!!!

Ditemi voi se non è regime questo. Fare di tutto affinché lavori e decida soltanto una ditta (peraltro non del settore), tutti gli altri devono essere "sgombrati"!!!

Adesso che li abbiamo colti con le mani nel sacco, abbiamo bisogno di tanto supporto, abbiamo bisogno della legge, abbiamo bisogno di persone oneste e corrette per poter ristabilire la democrazia e la trasparenza e spazzare via questo monopolio che, altrimenti, porterà alla rovina il porto e le finanze del nostro amato Comune e dei roccellesi.

Tanto per cambiare: è di qualche giorno fa la delibera di 11 mila 311 euro come parcella per l'avvocato Luciano Gallo di Roma per la difesa del Comune al TAR del Lazio in virtù del ricorso di un onesto privato contro il bando di gara di Invitalia completamente "falsato" in corso d'opera.

Questi 11,300 euro si sommano ai 14,740 mila spesi come parcella sempre allo stesso avv. Luciano Gallo di Roma per la difesa contro il Bar Ristorante, prelevati dalle casse comunali in un batter d'occhio. Ma vi rendete conto. Le parcelle degli avvocati al massimo possono arrivare ai 3 mila euro. Qui si tratta di 4/5 volte di più!!! E' pazzesco e vergognoso!!! Ecco dove vanno a finire i soldi dei roccellesi. Ma chissà se poi vanno veramente a finire solo agli avvocati?!?

Vi prego cittadini, non lasciateci soli, è palese che questa gente è fuori legge e sta cercando di prenderci in giro.
Pensate un po' che dopo una stagione assolutamente pessima come presenze turistiche negli alberghi, nei B&B, nelle case d'affitto, con un luglio disastroso e un agosto peggiore rispetto agli altri anni, avendo in pugno la stampa, le televisioni e Mario Diano, socio al 5% del Porto, hanno avuto la capacità di stravolgere l'evidenza e la realtà e raccontarci la grossa menzogna dell'aumento dei turisti del 10 per cento.

Se continueremo di questo passo tra le tasse sempre alle massime aliquote e il sottosviluppo che cresce ogni anno di più, andremo tutti a gambe all'aria.

Adesso è il momento di dire basta!!! Aiutateci in questa battaglia, ne vale il futuro nostro e dei nostri figli!!!

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