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Roccella in vetrina

sabato 1 novembre 2014

SCUOLA PRIMARIA: DA LUNEDI' INIZIA IL CAOS DELL'ORARIO PROLUNGATO

L'articolo sulla Gazzetta del Sud
pubblicato l'anno scorso.
L'anno scorso sono state forti e accese le polemiche e le discussioni di molte famiglie in merito all'istituzione dell'orario prolungato senza il servizio mensa e con i bambini "costretti" a consumare panini sia a metà giornata che a pranzo  nell'aula o nel corridoio, visto che l'aula destinata a mensa era occupata dalle classi facenti il "tempo pieno" per i quali invece era previsto il servizio mensa (in alternativa i bambini potevano essere presi dalla famiglia per il pranzo dalle 13,00 e riportati alle 14,00). In quest'ora di pausa/pranzo - panino per i bambini del prolungato non era neppure assicurata un'adeguata "custodia". Ma mentre la scelta del tempo pieno era stata decisa dalle famiglie in tempo debito, le famiglie, invece, non sono state messe al corrente dell'istituzione del tempo prolungato, che prevede due rientri pomeridiani e il sabato a casa, ma con tutta la serie di disagi suddetti, compreso la mancanza del servizio dello scuolabus all'uscita alle 16,30 per i bambini delle frazioni (e scusate s'è poco!!!).

Tutti questi disagi ritorneranno per 138 bambini di prima seconda e terza elementare (sei classi) che riprenderanno da lunedì 3 novembre l'orario prolungato. Da l'anno scorso a quest'anno è cambiata una cosa in bene una in male: la positiva è che, probabilmente, nella pausa pranzo senza mensa per i bambini che rimarranno a scuola ci sarà una maestra ad assisterli, la cosa negativa è che, essendo l'orario d'uscita dei due giorni di prolungato lunedì e mercoledì anticipata alle ore 16,00 anziché le 16,30 come l'anno scorso, la pausa pranzo per queste classi sarà non più di un'ora ma di mezz'ora, annullando di fatto - vista la brevità di tempo - la possibilità alle famiglie di prendere i bambini e farli mangiare a casa un pasto caldo e sostanzioso.

Tutta questa grave situazione che i 138 bambini e altrettanti genitori dovranno subire fino a maggio prossimo ha un solo nome: la mancanza di risorse del Comune per garantire il servizio mensa anche ai bambini che effettuano "obbligatoriamente" l'orario prolungato.

Ho fatto due conti sommari che si avvicinano alla reale spesa che il Comune avrebbe dovuto effettuare in caso ci fosse stata un'Amministrazione sensibile a garantire i servizi essenziali dei suoi cittadini. La spesa di ogni pasto alla ditta appaltatrice è di 4 euro, due euro sono pagate dalle famiglie, mentre 50 centesimi sono garantite con un contributo da parte dell'Ente Provincia ; si sarebbe trattato quindi di predisporre dal bilancio comunale la somma di €.1,50 a pasto per bambino e moltiplicato per il numero dei giorni in cui viene effettuato l'orario del prolungato fino a fine anno scolastico (circa 50 giorni). Il risultato è una cifra che si aggira ai 10 mila euro.
Il sostanza il Comune di Roccella Jonica causa da due anni a questa parte questo pandemonio, di forte disagio per la scuola, per i bambini e per le famiglie interessate, perché non riesce a trovare dal suo bilancio la somma di 10 mila euro!!!

Ora la gente deve sapere che il Comune di Roccella Jonica è stata celere e decisa nell'erogare quest'estate, in men che non si dica, 25 mila euro per due concerti del Festival Jazz più 40 mila euro di prestito; 15 mila euro per i bagnini per il solo mese di Agosto, 15 mila euro per pulire solo intorno al Teatro al Castello lasciato in abbandono per un anno intero, 25 mila euro di surplus di consulenze legali oltre i 33 mila per il pool degli avvocati del Comune, 20 mila euro per la sola Notte Bianca, 16 mila euro per un'ora di pulizia al giorno della spiaggia libera, e potrei continuare in altre decine e decine di voci di sperperi effettuati dall'Amministrazione per la creazione dei suoi soliti clientelismi!!!

Il Comune di Roccella, cosi ci imboniscono gli amministratori senza scrupoli che mentono sapendo di mentire, ha il bilancio più virtuoso e sano di tutta la Calabria (d'Italia e del mondo...), che spende 736 mila euro per istruzione e diritto allo studio, 422 mila euro per politiche sociali e famiglia, 860 mila euro per politiche giovanili, sport e tempo libero, investe 7 milioni di euro per il restauro di beni storici-monumentali, ha un entrata di cassa di oltre 20 milioni di euro di tasse inflitte ai cittadini però... guarda caso non riesce a trovare 10 mila euro per il servizio essenziale mensa dei bambini!!!
 
Abbiamo superato ormai il paradosso e l'assurdo, siamo andati oltre... siamo alle pagliacciate!!!

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