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Roccella in vetrina

domenica 16 novembre 2014

Drammatico incidente sulla Jonio-Tirreno nella giornata mondiale delle vittime della strada

Si è verificato questo pomeriggio intorno alle ore 14:30 un drammatico incidente all’altezza del chilometro 15,5 della strada statale Jonio-Tirreno, tra il Passo della Limina e Cinquefrondi, in provincia di Reggio Calabria.

L’impatto è costato la vita a 6 persone che sono state dilaniate dallo scontro violentissimo. Il contachilometri di una delle due auto è rimasto bloccato a 210km/h, una velocità assurda soprattutto in un tratto di strada così pericoloso.
 
L’impatto è avvenuto tra una Yaris e una Mini Cooper.
Ecco i nomi delle vittime:
Francesco Barbaro (53 anni)
Pasquale Barbaro (29 anni)
I due, padre e figlio, sono nati a Platì e residenti a Locri e si trovavano sulla Yaris.
 
Napoleone Luciano
Gabriele
Luciano (23 anni)
Luigi Mory
Giuseppe Figliomeni
I quattro si trovavano a bordo della Mini Cooper, non è ancora nota l’età degli altri 3 comunque tutti giovanissimi, e tutti di Siderno. Secondo le prime informazioni, si stavano dirigendo a Rosarno per assistere alla partita Rosarnese-Siderno. I loro corpi  verrano portati all’obitorio di Polistena, gli altri due a quello di Locri.

I SEI MORTI DELL'APOCALISSE DELLA LIMINA di GIOACCHINO CRIACO
Fonte: http://www.zoomsud.it/

E come tutte le volte, le dita di chi sta fuori corrono ai tasti del telefono. L’egoismo fa tirare un sospiro di sollievo quando parenti e amici rispondono ai primi squilli. Per altri non sarà così. E’ una tortura continua e a volte l’imprudenza umana è tanto grave che non si ha con chi prendersela se non con chi è vittima e anche carnefice.

Più spesso, lo sappiamo chi è il responsabile; noi che siamo nati sui tratturi della Locride, e della Calabria, conosciamo bene l’infamia del nostro sistema viario, contiamo da sempre le croci su tracciati che pomposamente vengono chiamati statali, provinciali e addirittura autostrade.
Fa male parlare di lutti, la voglia di non scriverne è alta, sono cose che si fanno a caldo o mai più. Ma sei morti non sono un incidente stradale, è una strage. Ecatombi che si succedono a cadenze regolari, una conta orribile di una regione quasi in guerra che dentro ti addensa un odio cieco. L’Italia è in balia delle alluvioni e da noi i morti piovono così, su una strada che dovrebbe unire due mari, che per la Locride rappresenta l’unica apertura verso il mondo ed è in realtà un girone infernale nel quale ci si immette col segno della croce, credenti e non.
 
E a quanti a Roma credono che il problema calabrese da risolvere sia solo quello criminale, bisognerebbe farglielo fare un giro sulla giostra della 106, un saliscendi sulle montagne russe della Jonio-Tirreno e una bella gimkana notturna sulla A3, pedaggio compreso; bisognerebbe fargli assaggiare le locomotive diesel, gli ospedali, le strade, il lavoro.. li si dovrebbe far vivere in Calabria per una sola settimana per mostrargli che non è un posto normale.
 
E a noi dovrebbe entrare in testa che non arriverà mai la cavalleria da fuori, che o ce lo costruiamo da soli un posto normale o continueremo a contare croci e segnarci la fronte. E per quelli che a fine mese corrono alle regionali per mutare in meglio il nostro destino.. prima di poggiare le terga sulla poltrona che vi sarete conquistato, fatevela una corsetta sulla Limina.

1 commento:

  1. Un post scritto molto bene, che tratta sicuramente una notizia che ha lasciato inquietati e spaventati.
    È davvero una strage, mette i brividi immaginare i famigliari appena appresa la notizia..e riconosco i sospiri di sollievo a sentire la voce di chi amiamo dire che va tutto bene.

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