L’impatto è costato la vita a 6 persone che sono state dilaniate dallo scontro violentissimo. Il contachilometri di una delle due auto è rimasto bloccato a 210km/h, una velocità assurda soprattutto in un tratto di strada così pericoloso.
L’impatto è avvenuto tra una Yaris e una Mini Cooper.
Ecco i nomi delle vittime:
Francesco Barbaro (53 anni)
Pasquale Barbaro (29 anni)
I due, padre e figlio, sono nati a Platì e residenti a Locri e si trovavano sulla Yaris.
Pasquale Barbaro (29 anni)
I due, padre e figlio, sono nati a Platì e residenti a Locri e si trovavano sulla Yaris.
Napoleone Luciano
Gabriele Luciano (23 anni)
Luigi Mory
Giuseppe Figliomeni
Gabriele Luciano (23 anni)
Luigi Mory
Giuseppe Figliomeni
I quattro si trovavano a bordo della Mini Cooper, non è ancora nota l’età degli altri 3 comunque tutti giovanissimi, e tutti di Siderno. Secondo le prime informazioni, si stavano dirigendo a Rosarno per assistere alla partita Rosarnese-Siderno. I loro corpi verrano portati all’obitorio di Polistena, gli altri due a quello di Locri.
I SEI MORTI DELL'APOCALISSE DELLA LIMINA di GIOACCHINO CRIACO
Fonte: http://www.zoomsud.it/
I SEI MORTI DELL'APOCALISSE DELLA LIMINA di GIOACCHINO CRIACO
Fonte: http://www.zoomsud.it/
E come tutte le volte, le dita di chi sta fuori corrono ai tasti del telefono. L’egoismo fa tirare un sospiro di sollievo quando parenti e amici rispondono ai primi squilli. Per altri non sarà così. E’ una tortura continua e a volte l’imprudenza umana è tanto grave che non si ha con chi prendersela se non con chi è vittima e anche carnefice.
Più spesso, lo sappiamo chi è il responsabile; noi che siamo nati sui tratturi della Locride, e della Calabria, conosciamo bene l’infamia del nostro sistema viario, contiamo da sempre le croci su tracciati che pomposamente vengono chiamati statali, provinciali e addirittura autostrade.
Fa male parlare di lutti, la voglia di non scriverne è alta, sono cose che si fanno a caldo o mai più. Ma sei morti non sono un incidente stradale, è una strage. Ecatombi che si succedono a cadenze regolari, una conta orribile di una regione quasi in guerra che dentro ti addensa un odio cieco. L’Italia è in balia delle alluvioni e da noi i morti piovono così, su una strada che dovrebbe unire due mari, che per la Locride rappresenta l’unica apertura verso il mondo ed è in realtà un girone infernale nel quale ci si immette col segno della croce, credenti e non.
E a quanti a Roma credono che il problema calabrese da risolvere sia solo quello criminale, bisognerebbe farglielo fare un giro sulla giostra della 106, un saliscendi sulle montagne russe della Jonio-Tirreno e una bella gimkana notturna sulla A3, pedaggio compreso; bisognerebbe fargli assaggiare le locomotive diesel, gli ospedali, le strade, il lavoro.. li si dovrebbe far vivere in Calabria per una sola settimana per mostrargli che non è un posto normale.
E a noi dovrebbe entrare in testa che non arriverà mai la cavalleria da fuori, che o ce lo costruiamo da soli un posto normale o continueremo a contare croci e segnarci la fronte. E per quelli che a fine mese corrono alle regionali per mutare in meglio il nostro destino.. prima di poggiare le terga sulla poltrona che vi sarete conquistato, fatevela una corsetta sulla Limina.
Un post scritto molto bene, che tratta sicuramente una notizia che ha lasciato inquietati e spaventati.
RispondiEliminaÈ davvero una strage, mette i brividi immaginare i famigliari appena appresa la notizia..e riconosco i sospiri di sollievo a sentire la voce di chi amiamo dire che va tutto bene.