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Roccella in vetrina

venerdì 25 luglio 2014

"SARA' IL NOSTRO PAPA FRANCESCO..."

"Grazie Eccellenza per l'attenzione che ha voluto rivolgere nella sua prima visita ufficiale da Vescovo della nostra Diocesi agli ultimi per la gran parte della società, ma non per noi che apparteniamo alla grande famiglia UNITALSIANA, ne per Lei che ha voluto i nostri amici in prima fila nel giorno della sua consacrazione da Vescovo, ringraziandoli persino del dono della loro sofferenza, spero che possa essere da monito per tutti" - Cosi il presidente della sottosezione di Locri dell'UNITALSI, Maurizio Villari, ha accolto la visita del nostro vescovo mons. Francesco Oliva, nella prima giornata del campo estivo dei nostri amici diversamente abili.

E con l'UNITALSI Roccella intera ha partecipato numerosissima alla fiaccolata che dall'Oratorio ha portato al Santuario della Madonna delle Grazie per la celebrazione della Santa Messa officiata dal nuovo vescovo sul Sagrato del Santuario.


Il grande gruppo UNITALSI ieri sera al termine della Santa Messa al
Santuario delle Grazie. Foto di Pino Curtale postata sul gp fb
dell'UNITALSI - LOCRI.
Grande entusiasmo per la semplicità e l'umiltà che il nuovo vescovo ha comunicato e trasmesso a tutti i fedeli partecipanti. "Sarà' il nostro papa Francesco..." ha più volte ripetuto Domenico che con occhi e viso sorridenti ha ricevuto uno dei primi abbracci da mons. Oliva.

Il Vescovo ritornerà a Roccella lunedì prossimo per la benedizione della statua di Giovanni Paolo II già basata sul piedistallo nella piazzetta di via Aldo Moro (a fianco campi da tennis).

Il sesto campo estivo UNITALSI appena iniziato è già un susseguirsi di emozioni e di belle esperienze per tutti i ragazzi presenti che vedranno un susseguirsi di iniziative e manifestazioni organizzate in integrazione per loro e per tutta la nostra cittadina.

Un bel pensiero di Massimo Binetti citato da Maurizio Villari ieri sera al Santuario delle Grazie sul modo di donarsi agli altri ci ha particolarmente colpiti: "E' troppo facile offrirsi agli altri solo quando ne abbiamo voglia e possibilità. Non sono le ore morte che dobbiamo dare agli altri, sono le ore vive. Ritagliare spazi nelle ore dense, piene è il vero regalo. E' proprio quando siamo in difficoltà, stretti da tremila impegni che doniamo, senza scuse e giustificazioni, senza dimenticanze. Doniamo davvero quando l'altro ha bisogno di noi, non quando siamo liberi noi".

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