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Roccella in vetrina

giovedì 8 maggio 2014

IL CASO ROCCELLA COME IL MODELLO REGGIO

In risposta al messaggio di Gianluca Albanese, direttore della testata giornalistica Lente Locale. 

Ti chiedo scusa Gianluca per il ritardo con cui rispondo, ma non me la sentivo di darti una risposta superficiale e quindi ho dovuto trovare un ritaglio di tempo in queste mie giornate che scorrono via rapide e che mi stanno abbattendo dalla fatica e dallo stress in virtù delle mie non buone condizioni di salute.
Ti ringrazio per aver speso tempo ed energie per formulare il lungo messaggio a me indirizzato, e comprendo e apprezzo pure che un giornalista di professione come te oltre a limitarsi a fare la cronaca di ciò che accade tende a manifestare la propria opinione e i propri sentimenti: è, forse, questo il valore aggiunto di "Lente Locale", ciò che fa si che si possa distinguere da tutte le altre testate della Locride rendendolo il più letto.

Non entro nel merito dei singoli appunti da te riferiti sulla presentazione della nostra lista, mi limito a dire la mia posizione e il pensiero da candidato e soprattutto da fervente oppositore del regime posto da questa casta che opprime, e in questi ultimi cinque anni deprime, Roccella.

Caro Gianluca, Roccella Jonica è si un'isola felice perché graziaddio non ha grosse famiglie mafiose che la manipolano, ma ha il grosso problema dell'annullamento totale della democrazia da parte di una sola famiglia che, per interessi personali legati al festival jazz e al porto delle Grazie ha creato una enorme e pericolosissima bolla di sapone. Il modello Roccella, apparentemente invidiato da molti, è esattamente e peggio del modello Reggio creato da Scopelliti qualche anno fa. Dico peggio perché Scopelliti ha tenuto nascosta la voragine del bilancio di Reggio per una sua bramosia di potere e ambizione politica, il dittatore roccellese invece tiene nascosto l'enorme buco delle casse comunali (e lo fa tramite conti fasulli che ogni anno invia alla Corte dei Conti con presunte entrate virtuali), perché deve mantenere il suo potere politico per continuare a beneficiare di soldi pubblici dagli enti per la sua associazione privata, e restituire soldi e favori a quelli che oggi sono i soci privati del Porto delle Grazie, che da trent'anni finanziano sempre la sua associazione privata.

E sia bene che ciò non lo dico perché siamo in campagna elettorale, ma tutto ciò è da cinque anni che lo riferisco, ogni mese, ogni giorno e ogni minuto, tant'è che oggi - a dar ragione a questa causa - ci ritroviamo  con un popolo roccellese afflitto dalle tasse più alte della Calabria e, se non fosse altro per il diverso valore di reddito pro-capite rispetto al Nord, saremmo con il carico fiscale più alto d'Italia  considerate che le aliquote sono le più alte d'Italia.

Davanti all'assoluta necessita di dover far ritornare a respirare le famiglie roccellesi di aria pura contro la perversione di questa gente di ripianare i loro debiti privati con l'affossamento dei cittadini roccellesi, caro Gianluca capisci che, nonostante sei libero di fare tutti i tuoi appunti (a parte il riferimento di giudizi della Riitano sulla Circosta assolutamente inesatte anche in virtù dell'amicizia che c'è fra i due), ci è sembrato un po' esagerato riferire tutta una serie di situazioni non positive verso la nostra lista che è composta da persone oneste che da anni lavorano spassionatamente, e senza nessun interesse, per fare chiarezza contro i soprusi oscuri perpetrati da questa famiglia contro Roccella.
E mentre questa famiglia fa i suoi sporchi giochi getta fumo negli occhi dei roccellesi con le bandiere blu, le vele e le promesse, che mai si avvereranno, di posti di lavoro per i precari e alle famiglie più svantaggiate.

Ma finalmente, dopo decenni, alla fine della manifestazione di "Roccella Bene Comune" di domenica scorsa abbiamo visto il grande entusiasmo di tantissime persone che hanno iniziato a sentire ciò che è davvero necessario fare concretamente nel nostro paese ossia proposte vere e pratiche per la giusta e migliore vivibilità delle famiglie roccellesi.

Ti rinnovo ancora la stima per il coraggio, la professionalità e la passione che metti nel tuo lavoro, oltre che per le motivazioni che crei con il tuo staff, e ci auguriamo che in futuro, anche attraverso il tuo giornale, possa passare la verità che stiamo cercando di far conoscere alla gente, ossia il ritorno alla vita democratica del paese attraverso la trasparenza della gestione pubblica e il riavvicinamento dei cittadini verso la passione politica, contro la perversione di questa gente di ripianare i loro debiti privati (l'associazione culturale jonica ha attestato con Equitalia una evasione fiscale che sfiora il milione di euro), affossando i roccellesi, risucchiandoli con tasse comunali stratosferiche e bollette pazze di chiccessia, e, dopo aver dilapidato le casse comunali si osano ancora occultare il gravissimo default del bilancio.

Dobbiamo attenderci anche qui il suicidio di un dirigente comunale come la Orsola Fallara a Reggio per far scoppiare questa grossa vergogna di Roccella Jonica?

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