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Roccella in vetrina

domenica 25 maggio 2014

CARO NICOLA... LETTERA FRATERNA DA UN AMICO!!

di Francesco Bova.
 
Caro Nicola, prima di arrivare al nocciolo del mio intervento, intendo dimostrarti tutta mia vicinanza, anche se non fisica, nel nome dell'amicizia fraterna, che storicamente ci lega.
Il nostro rapporto è fondato su un rispetto reciproco delle idee, infatti sin da subito, venuto a conoscenza della tua candidatura, non ho avuto remore di farti presente tutte le mie perplessità, per ciò che ti eri proposto di fare. A tal merito ti auguro un grosso in bocca al lupo confermandoti tutto il mio appoggio, con consigli e/o apporto morale, qualora ce ne fosse bisogno, ma soprattutto tu ne avessi bisogno.
 
Tuttavia, entrando nel merito del tuo articolo "Liberiamo Roccella..." (http://roccellasiamonoi.blogspot.it/2014/05/che-figuraccia.html), leggendolo, sono rimasto sbalordito di quanto ciò riportato.
 
Questa roccella non la riconosco più, leggo di un sindaco che da dei "mendicanti" alla propria gente, un assessore che da dei "figli di N.N." ai propri avversari politici, e lo stesso che dice che il candidato a sindaco della lista opposta (stando quanto riportato da Maurizio), ha esercitato la sua professione di avvocato in un paese culturalmente mafioso: Locri.
Io mi domando: che fine ha fatto il rispetto tra gli uomini, delle loro idee, a Roccella? La base di una società sana, non è proprio il rispetto, il confronto delle idee e la condivisione e lo sviluppo delle stesse?
 
Un sindaco che osa definire "mendicanti" i propri cittadini si auto delegittima; vuol dire che durante il suo mandato non ha rispettato gli impegni presi con gli elettori che riponevano in lui tutta la massima fiducia. sconcertante! come può ricandidarsi uno così?
 
La domanda, da dove parte questo delirante concetto, riguarda la gestione del porto e del pagamento dei posti barca. A parte che io condivido il fatto che chi abbia un posto barca ,in qualsiasi porto, non solo in quello di Roccella, debba pagare lo stazionamento. Mi auguro, che se lui ne possiede uno o più posti, paghi! Un'altra cosa finiamola col dire che il porto di Roccella è un porto turistico, perchè tale non è, e chi approda in questo porto lo utilizza solo appoggio, per destinazioni future, quali la Grecia, la penisola balcanica o riviera adriatica.
 
Per l'assessore che invece definisce gli avversari politici, figli di N.N., offesa che mi lascia inorridito, prima di esporsi in questo modo dovrebbe conoscere la storia di ognuno di voi delle vostre famiglie. Io conosco la tua storia, so che provieni da una famiglia umile, dove tutti avete lavorato duramente, che hai avuto due genitori splendidi che non si sono mai risparmiati, non conoscevano sabati o domeniche e feste, per far crescere bene i loro figli e farli studiare, i risultati di tua sorella Lina sono il culmine di quanto fatto.
 
Chi sostiene che tu sia un figlio di N.N., non sa, o forse non ricorda, che tu a tredici anni, oltre andare a scuola, aiutavi tuo padre al campo sportivo ed utilizzavi il frigo degli spogliatoi come banco per poter studiare, mentre lui faceva i compiti, comodamente seduto sulla sedia della sua cameretta, con tanto di scrivania coordinata. E che la domenica mattina partivi presto per andare, sempre con tuo padre, al campo sportivo, per preparare gli spogliatoi ed il manto in erba, perchè pomeriggio avrebbe giocato il Roccella. Tutto questo mentre lui si svegliava alla buon'ora e si preparava per andare a messa vestito da scout; per poi andare a vedere la partita nel pomeriggio.
 
Chi ti da del figlio di NN dovrebbe ricordarsi quando in qualsiasi momento della giornata, ti chiamava per fare l'accoglienza ai turisti e per fare a questi da cicerone per le vie del paese.
Dovrebbe ricordarsi quando ti svegliavi alle 4 di mattina per sistemare le aiuole delle villette di Roccella, tutto a costo zero per l'amministrazione.
 
Dovrebbe ricordarsi quello che hai fatto per la verniciatura delle ringhiere della Via Marina, dove tutta la cittadinanza vi ha partecipato con entusiasmo, e tu li coordinavi e li supportavi. l'unico che non ha toccato pennello è stato chi ti da del figlio di NN, che è arrivato in camicia con maniche risvoltate.
 
Infine dico che, definire un paese intero, in questo caso Locri, portatore di cultura mafiosa è una vergogna, perchè se mai ce ne fosse anche solo una persona che mafiosa non è, merita di essere definita così, ed a Locri gente onesta ce n'è sono tanti. Ripeto vergogna!
 
Un abbraccio ed un saluto fraterno, Francesco Bova. Ciao!

2 commenti:

  1. Dopo quanto letto in questo articolo, non mi rimane che dire bravo a Francesco per come ha espresso il proprio pensiero senza facilemnte cedere e rispondere per le rime a colui che apostrofa gli altri come figli di N.N. senza avere certezza assoluta delle proprie origini.
    Mi auguro che l'impegno di Nicola e dei suoi colleghi di lista venga premiato per coem meritano.

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  2. Intanto magari sarebbe carino fare partire una denuncia per diffamazione con relativa richiesta di risarcimento danni, gli estremi ci sono tutti. Quando il rispetto non è insito in qualcuno, glielo si può inculcare in questi modi.

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