di JIM BRUZZESE
Fonte: http://www.larivieraonline.com
Uno squalo nero ha navigato in un mare di cemento per oltre 48 ore. Con la pinna increspata nell’ignoranza della gente della Locride, ha mostrato denti e viscere prima del triste evento.
Cento l’uomo e una la sabbia, raccontava la mia nonna originaria di Bagnara. Mia nonna, mare e pane. Sabbia.
Le ragioni della sabbia, il cimitero delle barche. E ancora, un peccato originale sorto in modo irragionevole sulle secche delle Grazie, a Roccella. Le secche delle Grazie, scansate, come lebbra, dai vecchi conzolari che giravano al largo, a remi, per non scendere, in mancanza d’alamari, con le falanghe per far scivolare la barca in acqua profonde e istigare le vele alla bolina.
Gli Zito hanno sfidato gli dei? Hanno detto no a un porto di terra da un miliardo di lire, per piazzare un mostro da dieci nel grembo della Santa Patrona.
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