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Roccella in vetrina

martedì 28 gennaio 2014

ROCCELLA, PAESE CON IL PIU' ALTO TASSO DI TUMORI DELLA LOCRIDE.


Quello che era un mio triste e drammatico sospetto oggi si è dimostrato essere una triste e drammatica realtà.
Da anni denuncio dalle righe di questo blog il preoccupante sospetto che a Roccella piangiamo troppe persone che muoiono prematuramente per cause tumorali; una lunga e impressionante striscia di casi di persone che si ammalano di varie forme di  cancro che si susseguono in maniera incredibile e anomala.

La mia perplessità è stata colta il 6 gennaio scorso nell'articolo pubblicato dal quotidiano "L'Ora della Calabria" a firma della dott.ssa Simona Musco, che ha suscitato scalpore e sconcerto perché si metteva in luce il sospetto di una situazione statistica molto strana cioè "una percentuale di mortalità molto alta per leucemia e altre forme tumorali per un paese che conta poco più di 6 mila abitanti" (http://roccellasiamonoi.blogspot.it/2014/01/quel-palazzetto-ci-ha-avvelenato.html).

E' grazie al coraggio, la perspicacia e la professionalità della giornalista Simona Musco, che ha preso particolarmente a cuore la drammatica realtà che sta venendo gradatamente a galla, che dai sospetti si sta passando ai fatti e alle "carte".

Ed è sulla stessa testata del quotidiano di oggi che la dott.ssa Musco pubblica uno studio sulle patologie tumorali della dott.ssa Filomena Zappia, responsabile dell'Osservatorio di epidemiologia dell'Ospedale Civile di Locri, la stessa professionista che si sta occupando, burocrazia permettendo, della realizzazione del registro dei tumori della provincia di Reggio Calabria.

Lo studio della dott.ssa Zappia - riferisce il servizio - si basa su un quadro epidemiologico sulle patologie tumorali della popolazione della Locride tra il 1998 e il 2003: dati venuti fuori da 240.613 schede di dimissioni ospedaliere e che include anche i pazienti che si sono curati fuori. Dati parziali ma che rappresentano comunque degli indicatori di criticità, sulla base dei quali avviare alcune indagini, sanitarie ed ambientali, quelle che oggi mancano, cosi come non ci sono studi né un registro tumori che possa dar conto della situazione attuale.

L'articolo continua: Il dato che emerge dallo studio della Zappia è che ad esser maggiormente colpite dai tumori sono le due estremità del comprensorio. da un lato Monasterace, Caulonia, Roccella e Gioiosa Jonica, dall'altro Brancaleone. IL TASSO COMPLESSIVO PIU' ALTO - si legge nello studio - SI REGISTRA NEL POLO DI ROCCELLA, CON 143,28 CASI OGNI 10 MILA ABITANTI.

Lo studio mette inoltre in evidenza alcune oscillazioni dei valori della patologie a seconda della zona, cosi se a Locri sono più frequenti i carcinomi, ROCCELLA e Gioiosa "vincono" su tutti per i TUMORI ALL'APPARATO RESPIRATORIO E GLI ORGANI INTRATORACICI.

ROCCELLA insieme a Caulonia (ZONE DOVE L'ACQUA E' CONTAMINATA CON L'ARSENICO) PRESENTANO UN ALTISSIMO TASSO DI TUMORI AGLI ORGANI GENITOURINARI, COSI COME QUELLI A OSSA, TESSUTO CONNETTIVO, CUTE E MAMMELLA. I DUE PAESI PRIMEGGIANO ANCHE PER I MALI AL TESSUTO LINFATICO ED EMOPOIETICO, avvicinati, in questo caso, anche da Brancaleone.

Lo studio della dott.ssa Zappia che mette alla luce l'incidenza delle patologie tumorali, paese per paese, in tutta la Locride, insieme al riscontro dell'alto tasso di radioattività sulla galleria della Limina all'indomani della testimonianza di un geometra che ha lavorato alla costruzione della galleria che ha riferito di potenziali fusti di materiali tossici nascosti dietro il cemento nel mentre la galleria stessa veniva costruita, e ancora l'altissima incidenza di mortalità per tumori verificatasi in questi ultimi anni anche ad Africo, Bianco e Bovalino, ha fatto "scattare" dalla sedia il procuratore capo di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Rao, che, in un'intervista su Radio 24, ha espresso il suo pensiero: "Sono convinto ci sia un equivalente della terra dei fuochi campana anche in Calabria.  Le mafie si sono arricchite sui rifiuti. Varie sono le notizie di rifiuti sversati intorno al territorio di Reggio Calabria ed un'attività di contrasto su questo ancora non è stata compiuta, è da fare".

Le dichiarazioni del Procuratore capo ha allarmato anche i sindacati che ammettono che  "il problema dei rifiuti nella provincia di Reggio Calabria finora è stato colpevolmente sottovalutato e va, invece, affrontato con tempestività e trasparenza". Cosi come si sono messi a disposizione anche i sindaci di Africo, Bovalino e Bianco.

Ed è scandaloso che il paese che dalle statistiche della dott.ssa Zappia è il primo per tasso di incidenza tumorale della Locride, all'indomani del servizio della dott.ssa Musco che si è occupato del caso Roccella, gli amministratori, con a capo il sindaco, abbiano minacciato querele e denunce contro il sottoscritto e la giornalista.

Davanti a questo dramma roccellese e locrideo dove tutti adesso vogliono vederci chiaro, gli unici a voler gettare acqua sul fuoco come se nulla fosse e a minacciare querele è l'Amministrazione roccellese. Sarà mai che ho ragione anche stavolta nell'affermare che c'è qualcuno tra di loro che, sotto sotto, sa qualcosa?!?

3 commenti:

  1. cosa dire? importantissimo.. è anni che queste cose aleggiano nell'aria ma ora bisogna agire súbito sensibilizando la società e spingendo affinchè le autorità competenti facciano il loro lavoro, si faccia luce e si bonifichino questi territori martoriati!!!! È ora che esca fuori una locride buona e onesta compatta davanti ai problemi seri e comuni..
    Grazie per aver pubblicato questo articolo Nicola!
    Abbraccio

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  2. È una vergogna queste malattie maledette dovrebbero colpire i colpevoli di tutto questo schifo nn la povera gente...ci state rovinando vergognatevi

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  3. Ormai non è più solo un sospetto. In Calabria vi sono altre "terre dei fuochi"...

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