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Roccella in vetrina

lunedì 6 gennaio 2014

OGGI SU "L'ORA DELLA CALABRIA" IL SERVIZIO SULL'ALTO TASSO DI MORTALITA' PER TUMORI A ROCCELLA JONICA.


Sulle pagine regionali di oggi del quotidiano "L'Ora della Calabria" è stato pubblicato un servizio a firma della dott.ssa Simona Musco nel quale viene proposta un'intervista a una ex giocatrice di basket della Jonica Roccella che lotta da oltre dieci anni contro una forma di malattia tumorale finora, fortunatamente, manifestatasi benigna, e grande amica e compagna di squadra di Giovanna Racco e Loredana Tarzia e di Franco Romeo, deceduti qualche anno fa per delle forme tumorali che non gli hanno dato scampo, come anche per il caro Giuseppe Russo appassionato di pallavolo e assiduo frequentatore del palazzetto dello Sport di viale degli Ulivi.

Ed è proprio da questa struttura "dall'odore molto forte che proveniva dal tendone" (sostituito solo dopo 10 anni) che ha inizio il "drammatico" servizio della bravissima giornalista cauloniese che si è interessata a dedicare il suo approfondito lavoro dopo avere appreso da questo blog l'alto tasso di mortalità per tumori in proporzioni gravissime rispetto all'esiguo numero di abitanti di Roccella, e delle condizioni ambientali roccellesi non esenti da forti criticità tutte potenzialmente scatenanti per le forme tumorali del nostro organismo.

Nell'attesa di poter avere l'autorizzazione da parte del giornale a pubblicare interamente il servizio, ringrazio vivamente la redattrice de "L'Ora della Calabria" per essersi interessata della grave situazione roccellese che le Istituzioni continuano ad ignorare, evitare e a far finta di nulla.

6 commenti:

  1. Buongiorno, mi ritrovo costretto a commentare questo articolo, sono Vincenzo Carrozza, allenatore e giocatore di pallavolo e pratico quella struttura dal 9 gennaio 1995, mi sorgono spontanee alcune domande relative alla persona che ha testimoniato a cui va comunque la mia piena solidarietà. La prima persona che è venuta a mancare è stata l'amica Giovanna Racco, nel 2005, come mai si è aspettato così tanto per denunciare questa cosa? Nessuno ha mai richiesto dei sopralluoghi? La copertura che caratterizza queste strutture per essere messa in commercio non ha subito dei controlli? Nella nostra provincia quante strutture ci sono uguali? Ebbene penso fermamente che prima di alzare polveroni ci sia bisogno di una seria documentazione, non nascondo la mia perplessità in tutti questi anni per la perdita di amici cari, ma insinuare che la responsabilità sia del palazzetto dello sport mi sembra quantomeno azzardato. Mi faccio promotore qualora si volesse costituire una delegazione di cittadini per richiedere controlli ed esami dal momento che frequento tale struttura tutti i giorni.

    F.to Vincenzo Carrozza

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  2. Il Roccella di basket femminile ha fatto epoca qui a Roccella giocando la serie A2 nel 1997, e io ricordo il palazzetto sempre pieno ed era come una scatola di sardine, quella cestista malata faceva parte di quella squadra allenata da Campagna che fece l' A2 ?

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  3. Anche io sono d'accordo con Vincenzo Carrozza. Prima di alzare polveroni bisogna informarsi per bene. Purtroppo di cancro si muore dappertutto e non solo a Roccella.
    Tonino Iellamo

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  4. Sono d'accordo con Tonino Iellamo, anche mia mamma è morta di tumore e vi posso assicurare che nn ha mai messo piede nel palazzetto.
    Teresa Sotira

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  5. Vi prego di leggere il servizio de l'Ora della Calabria per intero. L'ex giocatrice di basket ha espresso la sua testimonianza ed esperienza che purtroppo coincide con una strana coincidenza, ed infatti sul "caso" palazzetto viene posto un interrogativo già nel titolo. Il telone di cui si fa riferimento e ricadono i sospetti è che pare causava odori molto forti e fastidiosi è stato rimosso e sostituito già da diversi anni. Nel servizio poi vengono menzionati anche altre situazioni "a rischio" di cui Roccella non è priva. Lo scopo è di portare all'attenzione cittadino, o comprensoriale che sia, questa triste sfilza di decessi sospetti, perché il problema esiste davvero, e giornalisticamente occorre sollevarlo affinché poi gli organi di competenza si occupino a darne prova scientifica, test e esami che ci auguriamo tutti possano risultare negativi! Il servizio per intero verrà pubblicato oggi sul blog.

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  6. Carissimi/e,
    ho letto da facebook alcuni scambi e avevo contribuito con un mio intervento che vi riporto, in cui dicevo che molto tempo fa mi trovai a parlare con un amico ambientalista di Vercelli, invitato a Messina per una Conferenza su “Politica e Ambiente”, proprio sulla questione dell’alto tasso di tumori che colpiva la locride. Mi disse con assoluta chiarezza che non era un caso. Che sapeva per certo che nella locride da anni venivano scaricate sostanze tossiche chimiche, capii in mare, che poi vanno a contaminare tutto il resto.. Mi disse che era un accordo tra imprese del nord e politici locali con l'aiuto della mafia locale. Mi disse anche che sapeva dove li scaricavano. Chiesi insistentemente dettagli ma mi disse che non poteva darmeli in quel momento e dopo averne parlato con alcuni amici la questione rimase li.. Se non sbaglio Report fece un servizio tempo fa proprio su questo.
    A d ogni modo, purtroppo è un dato, nella locride la tassa di affetti da cancro è una delle più alte del resto d’Italia. Purtroppo quasi tutti abbiamo avuto in famiglia una morte per cancro. Mia madre mori quando avevo 17 anni a soli 46 anni. E scopro solo ora in seguito all’Articolo dell’Ora Locale, perchè ormai sono quasi 20 anni che vivo fuori rientrando sempre meno, che molti giovani si sono ammalati in seguito come apprendo di Giovanna Racco di cui non ne sapevo assolutamente nulla.
    Non penso sia una questione solo riferita al Palazzetto, che potrebbe aver influito per una concatenazione di fattori, ma di zona locride in generale su cui bisognerebbe fare un’indagine seria. Non si può più stare con le mani in mano. Per questo, propongo lanciare una "Campagna" tutti insieme ed uniti sottoscrivendo una petizione prescisa che chieda con serenità di fare chiarezza sulla maniera di trattare i rifiuti tossici, se i nostri mari sono contaminati e capire perchè la tassa di tumori è più alta che da altre parti! Io do la mia piena disponibilità per una raccolta firme fin d’ora che impegni i Comuni e le autorità santarie competenti a farsi carico di studi precisi. Ovviamente, bisogna studiarla bene. E penso sia solo nell’interesse di tutti.
    Abbraccio,
    Francesco Vigliarolo

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