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Roccella in vetrina

domenica 12 gennaio 2014

IL COMUNE RISPONDE OGGI SU "L'ORA DELLA CALABRIA": A ROCCELLA SI MUORE PER TUMORE PER PURO CASO!

Vi propongo il comunicato integrale pubblicato oggi sul quotidiano "L'Ora delle Calabria" del Comune di Roccella Jonica. Ma prima sono d'obbligo delle premesse.

1) L'Amministrazione per ben due volte dimentica di mettere il punto interrogativo al termine del titolo "Ci ha avvelenati il palazzetto degli allenamenti?" usato nel servizio della Dott.ssa Musco proprio ad indicare soltanto la perplessità dell'intervistata che nella sua testimonianza manifesta solo il caso e il dolore di avere perso tre "compagni di squadra"; la testimonianza poi ruota attorno alla sua malattia e cita soltanto di un telone "dall'odore nauseabondo di materiale plastico" cambiato ormai da tanti anni. E dopo il cambio di quel telone quell'odore non c'è stato più! Come mai prima si e dopo no???

2) Nel comunicato sottostante in merito ai tubi in cemento amianto il Comune fa il copia e incolla con degli studi dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, ma evita di riferire quanto segue:  non è “possibile escludere che i corpuscoli contenuti nelle fibre di amianto, oltre a essere letali se respirati, danneggino anche le cellule dell’apparato gastrointestinale” e che quindi bere acqua proveniente da tubi d’amianto possa costituire un pericolo. “Per un principio di precauzione tutte le tubature “viziate” andrebbero sostituite, perché in caso di rottura o danneggiamento le fibre per forza passano nell’acqua e poi possono essere ingerite. Inoltre, quando avviene la rimozione delle condutture  gli incaricati sono esposti a un rischio davvero elevatissimo, che necessita precauzioni estreme da parte dell’azienda responsabile”.

3) Non si fa accenno delle antenne telefoniche esistenti nel centro del paese che, da sole, dovrebbero costituire motivo per l'esecuzione di accurate analisi;

4)  Ci si può ritenere soddisfatti dall'aver portato all'attenzione il caso attraverso il servizio della dott.ssa Musco, visto che si stanno muovendo dei professionisti che si sono messi a disposizione per poter fare chiarezza e portare alla luce studi e statistiche mai fatte finora. E mentre persone esterne si sono manifestate disponibili, l'Amministrazione invece minaccia azioni legali...

5) E' drammatico, a mio parere, che 80 persone all'anno (come viene riferito nel comunicato del Comune) muore ogni anno per tumore qui nel nostro paese di appena seimila abitanti. Per chi ci amministra invece questa mortalità (nelle statistiche nazionali a Roccella Jonica le mortalità sono superiori delle nascite dell'8 per cento) sono nella normale casualità nonostante riferiscono di non avere nessun dato in mano. Per questa affermazione ci complimentiamo con chi ha scritto il comunicato per la sensibilità e il rispetto nei confronti del dolore delle famiglie.

6) In merito alla discarica di C.da Maria sequestrata e chiusa nel 1998 ci riferiscono (frettolosamente)della sua bonifica (e ne siamo felici) ma vorremmo vedere l'attestato di eseguibilità della bonifica con tutti i lavori svolti secondo norma.

Vi lascio al lungo Comunicato del Comune, un fiume di parole che potrebbero essere sostituite da un unico dato: gli esami di laboratorio sul tasso di radioattività!


AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI ROCCELLA IONICA (RC) Alla c.a. del Direttore della testata “L’Ora della Calabria” , dr. Luciano Regolo. In merito all’articolo a firma di Simona Musco, intitolato “Cestiste colpite dal cancro. Una di loro: “Ci ha avvelenato il palazzetto degli allenamenti”, pubblicato sulla testata da Lei diretta, in data 6 gennaio 2014, con richiamo in Prima pagina, l’Amministrazione Comunale di Roccella Ionica precisa quanto segue, chiedendo la pubblicazione della nota: “Nell’articolo dal titolo “Cestiste colpite dal cancro - Una di loro: “Ci ha avvelenato il palazzetto degli allenamenti”, pubblicato in data 6 gennaio 2014 sul quotidiano “L’Ora della Calabria” la giornalista Simona Musco, raccogliendo le sensazioni espresse da alcuni roccellesi, denuncia la presunta pericolosità del nostro campo di basket. In particolare, mettendo in relazione la tragica scomparsa di 4 nostri giovani concittadini avvenuta negli ultimi sette - otto anni, l’articolo si spinge ad ipotizzare la natura cancerogena della copertura del campo. Inutile dire che la lettura dell’articolo ha generato fortissime preoccupazioni tra i genitori dei bambini che frequentano la struttura, molti dei quali hanno chiesto informazioni al Comune.


Crediamo che mai come in questi casi sia richiesta a tutti, ed in particolare ai media, la massima prudenza nel formulare ipotesi che, ad un primo vaglio, risultano totalmente infondate, prive di un qualsiasi fondamento scientifico e basate sul nulla. La giornalista rimprovera alle istituzioni di non aver indagato quanto ipotizzato dalla stessa e, prima di lei, dal Sig. Nicola Iervasi. Crediamo che nessuno prima di formulare tali tesi, abbia avuto il buon senso di documentarsi sulla natura dei componenti del telone di copertura del palazzetto dello sport e se i componenti siano tossici o potenzialmente tali. Ebbene il telone indiziato, fornito dalla ditta “Strutture Geodetiche ZAK srl”, marchio storico nel panorama delle coperture per impianti sportivi, è composto da “tessuto poliestere” spalmato sulle due facce con PVC. I poliesteri vengono utilizzati nell’abbigliamento (in particolare sportivo) e nell’arredamento ( tende ecc. ecc.) ed il PVC è una delle materie plastiche di maggior consumo al mondo. Sarebbe pura follia pensare che questi materiali non rispettino i requisiti essenziali per quel che riguarda la protezione della salute e della sicurezza degli utilizzatori, infatti nessuna delle migliaia di strutture che in Italia usano queste coperture è stata mai fatta oggetto di indagine su presunte nature cancerogene dei materiali con cui esse sono costruite. Si precisa, altresì, che il cambio del telone di copertura, realizzato nel 2006, è stato effettuato solo ed esclusivamente per la presenza di feritoie nella sua parte alta che determinavano l’allagamento del palazzetto in caso di pioggia. Prova ne è la testimonianza di tutti gli sportivi che frequentavano la struttura all’epoca. Il Comune di Roccella Ionica è sempre stato attento alla salute dei propri cittadini. La discarica di cui parla l’articolo è stata chiusa 15 anni fa e la sua bonifica è stato uno dei primi atti di questa amministrazione. Il problema arsenico è stato risolto per il 95% della popolazione e per tutto il centro abitato in 48 ore da quando si è palesato. Sul tema dei tubi in cemento/amianto abbiamo, negli anni, organizzato moltissimi incontri per spiegare che la comunità scientifica è unanime nell’escludere la pericolosità di tale materiale se non inalato. A questo proposito c’è da dire che esiste la presenza di una vasta rete di condutture acquedottistiche in cemento/amianto a livello internazionale. Negli Stati Uniti dal 1989 sono stati proposti dall´Environmental Protection Agency (Epa) i limiti massimi di contaminazione (7 milioni di F/L). La normativa italiana di riferimento per le acque destinate al consumo umano non include il parametro "amianto" tra i criteri di potabilità dell´acqua. In alcuni campioni provenienti dalla sorgente “Mazzuccari”, che fornisce l’acqua al territorio Roccellese sono stati riscontrati valori di 2-5 F /L, (dati forniti dall’ufficio tecnico) valori assolutamente irrilevanti in riferimento al valore pur cautelativo di 7 milioni di F/L. Occorre sempre tenere conto che non sono le fibre ingerite che possono provocare problemi bensì le fibre aerodisperse, ovvero quelle fibre che, presenti in concentrazioni eccessive nell’acqua, potrebbero passare in aria ed essere inalate. A differenza di qualche animatore dei social network locali, a noi non piace lanciare tesi infondate. Siamo interessati a leggere i dati che il familiare di una delle giovani sta raccogliendo, perché, se dovessero far ipotizzare possibili condizioni di pericolo, come abbiamo sempre fatto, interverremo. Ci dispiacerebbe moltissimo, invece, se, come avviene da tempo, i dati non verranno prodotti perché non esistenti. Sono anni che i social citano studi scientifici che metterebbero Roccella ai primi posti in Italia per decessi da tumore. Abbiamo più volte chiesto alla ASL e alla Regione di avere questi studi. Li abbiamo anche cercati in rete, sui siti istituzionali del Ministero della Salute e sui social, ma non abbiamo avuto alcun riscontro. Può dirci Simona Musco su cosa basa l’affermazione circa il primato di Roccella come località nella quale si muore di tumore più che in altri posti? Se anche lei non ha dati, è lecito pensare che questo modo di fare informazione rischia di diventare solo una pericolosa e triste speculazione sul dolore altrui? Le patologie tumorali rappresentano la seconda causa di decesso in Italia. Secondo i dati dell’AIRC nel nostro Paese in media, un uomo ogni 3 e una donna ogni 6 muoiono a causa di un tumore. Noi non abbiamo le certezze della Musco e non ci sentiamo di fare ipotesi. Ma l’impressione che possiamo avere, considerando i circa 80 decessi per anno che si registrano a Roccella, è che la casistica che si registra sia in linea con i dati nazionali. Infine, una ultima considerazione: i 5 giovani che frequentavano il palazzetto non lo hanno fatto per tutta la loro carriera, ma solo al termine della stessa e spesso per brevi periodi. Basterebbero queste considerazioni a mettere in dubbio quanto ipotizzato. Per il rispetto che si deve alle loro vite ed a quelle dei loro familiari, per l’amore e la passione che loro avevano messo nello sport, ci sentiamo di chiedere a tutti di onorarne il ricordo non riducendoli a motivo di polemica e di terrorismo mediatico. Per questo, con la stessa attenzione che abbiamo sempre dimostrato nella cura della salute dei cittadini e per la serenità delle centinaia e centinaia di giovani che frequentano il campo di basket, saremo inflessibili nei confronti di chi mette in pericolo la tranquillità delle famiglie della nostra comunità, che difenderemo con ogni opportuna azione legale. Roccella Ionica 11 gennaio 2014 L’Amministrazione Comunale di Roccella Ionica
 

3 commenti:

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  2. Accolgo con soddisfazione le dichiarazioni fatte dall'amministrazione comunale di Roccella per la precisazione fatta sullo stato e manutenzione dei luoghi e strutture messe in discussione in precedenza, spero qualora ci fossero altri dubbi che vengano prima accertati e poi pubblicati. Per quanto riguarda il palazzetto spero il comune continui ad apportare altre migliorie. Complimenti per il tuo blog Nicola, scopro solo adesso quanto è seguito dai nostri concittadini, anche se a volte mi dispiace leggere commenti e polemiche di cui si potrebbe senz'altro fare a meno per il bene di tutti. Buon lavoro a tutti, continuerò a seguirvi.

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  3. Caro Nicola, non ho dati (e non mi spingo a darne) sulla situazione riguardante le morti per cancro nella nostra cittadina. Forse il fatto che molti concittadini e giovani ne muoiano ci spaventa oltremodo. Noi, come individui e genitori, speriamo sempre che l'ambiente che viviamo, gli spazi che frequentiamo e gli stili di vita che conduciamo ci mettano a riparo da questa pestilenza che si è portata precocemente via amici e parenti. Spero, infine, che l'Amministrazione comunale si attivi sempre e comunque affinché ogni possibile causa sia debellata, anzi prevenuta. Sulla questione del telone del palazzetto rimosso, vorrei dare un consiglio a chi ci amministra per fugare, scientificamente, ogni dubbio: prelevate un campione del telone rimosso ed inviatelo per analisi accurate. Siamo certi che sarebbero soldi spesi bene e nell'interesse della collettività. Maurizio Costarella

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