Ancora nessuna notizia ufficiale, solo un'indiscrezione sicura mi ha messo a conoscenza che giovedì scorso sono rientrate nelle casse comunali i 138 mila euro della cessione di credito che l'Associazione Culturale Jonica aveva accollato al Comune in merito all'anticipazione del 60% del contributo di 200 mila euro concessi dal Ministero dei Beni Culturali all'ACJ per l'organizzazione del Festival Jazz 2013. Rimaniamo in attesa dell'ufficialità anche perché, in virtù delle accese polemiche che questa operazione di fido ha creato, i cittadini che tengono in piedi con il pagamento di tutte le tasse e i tributi l'Ente erogatore di questo ingente prestito, hanno diritto di tirare un sospiro di sollievo, sapere che l'operazione si sia conclusa e sperare che questo non si verifichi più.
Perché s'è vero che, seppur in casi eccezionali i comuni virtuosi hanno la possibilità di effettuare cessioni di credito (seppur mai per cifre cosi interessanti), è alquanto vero che questa si è verificata con la presenza di un lampante quanto vergognoso conflitto di interessi (il Comune di Roccella mai avrebbe fatto un'operazione simile per qualsiasi altra associazione!) ed in una situazione di ricatto messa in atto dal vicesindaco e presidente dell'associazione che ha beneficiato dei 138 mila euro di prestito del Comune.
Già ricatto: presentarsi alla vigilia di Ferragosto in consiglio comunale con tutto l'incartamento bell'è pronto inscenando la falsa di dire "o mi date i soldi o il festival jazz non si fa...", è stata proprio una comica visto che la metà dei facenti parte del Consiglio Comunale hanno interesse nell'Associazione Culturale Jonica, mentre gli altri si sono dovuti attenere alle "regole" del loro "padrone", sborsando addirittura la loro indennità di due mesi.
Ma si tratta di un interesse alquanto misterioso visto che quest'associazione, ormai alla frutta per quanto riguarda l'organizzazione del fallimentare festival jazz (concerti al teatro al Castello con meno di 200 persone è davvero denigrante per Roccella e per gli artisti che suonano...), che ha tutte le strutture e location gratuite e risucchia più di mezzo milione di euro all'anno di contributi pubblici, nessuno sa dove questi soldi vanno a finire visto che né artisti, né alberghi né collaboratori di palco vengono pagati regolarmente.
Quella che una volta era la manifestazione che si pensava facesse cultura e promozione al nostro paese, è diventata ormai un gravissimo fardello identificato in tutta Italia come il festival dove non si viene pagati e dal quale tutti i musicisti scappano, compreso il direttore artistico!
Un tempo si nominava Roccella e si pensava al Jazz, oggi guai a nominare festival jazz di Roccella perché si pensa subito a debiti e speculazioni.
e noi piccoli artigiani che abbiamo fatto lavori per pochi euri ci fanno morire di fame e ci prendono per i fondelli dicendo che non hanno i soldi per pagarci fatture di appena 3.000,00 euri che si vergognassero pesantemente.
RispondiEliminaDobbiamo tenere a mente queste cose e dobbiamo iniziare a dirle; è inutile che ci vengono a dire che non hanno i soldi. Questa operazione l'hanno fatta proprio perché i soldi ce li hanno con le tasse che i roccellesi, a differenza dei cittadini di altri comuni, pagano con mille sacrifici, con l'IMU alla massima aliquota che hanno incassato l'anno scorso e le oltre 2000 multe che hanno inflitto dal 2010 ad oggi. I soldi ce li hanno per i loro viaggi a Roma per andare a trovare figli e nipoti, per pagare la macchina e la benzina che li accompagni all'aeroporto, per farsi i viaggetti di vacanza all'ecomondo, ecc. ecc....
RispondiEliminal'anonimo x me non ha diritto di parlare, è lo stesso ke uno dice : armiamoci e partite. se è vero ke ti devono dare 3000 euro ( sn sicuro ke lo è ) xke hai paura e ti nascondi dietro l'anonimato? aria chjiara onavi paura i tronu
RispondiEliminaGrande Franco, hai pienamente ragione. Ma purtroppo qui hanno inculcato la stramaledetta cultura dell'aver soggezione, del temere quel personaggio, altrimenti si rischiano ritorsioni o, in questo caso, un ritardo ancora maggiore dei pagamenti. Ma non è cosi, non è cosi!!! Come ve lo devo spiegare che in cinque anni che io cerco di dire la verità contro i loro soprusi, a me non mi hanno mai toccato con un dito, anzi ho il grande onore di essere rispettato dagli eccezionali professionisti del nostro Comune. Bisogna iniziare a prendere consapevolezza che Roccella è un paese eccezionale grazie a noi cittadini e a dei bravi dirigenti comunali; gli amministratori hanno saputo solo calcare l'onda grazie alla fortunata assenza di famiglie mafiose, e lo hanno fatto prioritariamente per curare gli interessi di quel solo politico che manipola il denaro pubblico cittadino.
RispondiEliminaCaro Nicola, l'informazione che ti hanno dato appare priva di riscontro. Quando una somma entra, per qualsiasi ragione, nelle casse comunali deve essere fatta una variazione di bilancio in entrata mediante una delibera di Giunta Comunale. Guardando l'albo Pretorio on line del Comune di Roccella Jonica, ad oggi, nessuna delibera è stata fatto in tal senso. Non esistono nemmeno Determine Dirigenziali (Curciarello) che confermano tale ipotesi. Spero che la tua fonte sia affidabile. A me non pare. Un abbraccio, Maurizio Costarella
RispondiEliminaPreciso come sempre l'amico Maurizio, in effetti, le entrate e le uscite devono essere documentate e questa presunta entrata al momento non risulterebbe.
RispondiEliminaL'informazione mi è stata data verbalmente lunedì 11 Novembre dal Ragioniere Capo del Comune proprio in virtù della mia precisa domanda di poter essere informato nel momento in cui la cessione di credito del Ministero sarebbe rientrata. La notizia data direttamente dal dirigente amministrativo del nostro Ente credo potesse essere "una indiscrezione sicura". Credo anch'io che sia necessaria l'ufficialità attraverso la variazione di bilancio. Ringrazio Costarella e Belcastro per la doverosa precisazione. Restiamo in attesa di riscontro da parte degli organi preposti se si degnano di aver rispetto dei cittadini.
RispondiEliminaBuongiorno a tutti, si tratta di una operazione finanziaria particolare che magari ha tempi tecnici di ufficializzazione più' lunghi, ed è in corso........in oni caso, la legge, d glli strumenti al cittadino, ed ancor di più al consigliere, per chiedere ed ottenere risposte certe. Ma soprattutto, e qui un affettuoso richiamo a Nicola, scritte ed incontrovertibili. Un saluto Carlo Maria Muscolo
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