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Roccella in vetrina

lunedì 12 agosto 2013

BUFERA SULL'ASSOCIAZIONE CULTURALE JONICA

Questa volta io non dirò nulla, lascerò parlare il comunicato stampa rilasciato da dei musicisti (Max De Aloe e Mirko Guerrini) che hanno suonato l’anno scorso al Festival Jazz. Ma quanto state per leggere è esattamente quello che da quando ha aperto questo blog il “pazzoide” di Iervasi sta ripetendo. Sarà la pazzia di Iervasi che sta diventando contagiosa, o si sta prendendo coscienza che quello che è definito da molti un incosciente forse è uno delle poche persone savie?


LA BREVE E TRISTE STORIA DEL GRANDE FESTIVAL (CON FINANZIAMENTI PUBBLICI) E DEI MUSICISTI NON PAGATI

Tra pochi giorni a Roccella Jonica e molti comuni limitrofi partirà la trentatreesima edizione del "prestigioso" festival jazz di Roccella Jonica, considerato da molti anni uno dei festival jazz più importanti d'Europa.
Un festival che vanta contributi e/o patrocini della Regione Calabria, della Provincia di Reggio Calabria e dei comuni di Monasterace, Locri, Gioiosa Jonica, Casignana, Bivongi, Martone, oltre, ovviamente, a Roccella Jonica.
Un festival organizzato dall'Associazione Culturale Jonica, il cui presidente è Sisinio Zito, ex Senatore della Repubblica Italiana e vice-sindaco del comune di Roccella Jonica. Sulla carta tutto meraviglioso e tutto votato a sostegno della cultura e della musica. Ma, come sempre più spesso succede nel nostro belpaese, c'è un ma.
Fatta questa premessa, è ovvio che in qualità di musicista di jazz colgo con grande piacere l'invito di suonare lo scorso agosto al festival calabrese insieme al mio quintetto anche se già qualche collega musicista mi aveva avvisato di qualche problemino di insolvenza del festival. La nostra serata è stata tenuta a Monasterace e presentata dalla sindaco anti-mafia Maria Carmela Lanzetta (che scopro ora di essere dimissionaria da pochi giorni).
Il risultato è che dopo aver suonato, che per chi fa questo mestiere vuol dire LAVORO con cui "si campa la famiglia", avendo anticipato spese di viaggio, iva sulla fattura e oneri contributivi per i musicisti impegnati, il compenso a distanza di un anno non è mai arrivato, tantomeno le risposte alle sollecitazioni di pagamento. Ma la cosa indegna è che questo non succede solo con il nostro gruppo ma riguarda diversi gruppi e musicisti sia italiani sia stranieri che hanno partecipato al festival. Ma la cosa più vergognosa è che mi sono confrontato con decine e decine di colleghi (che possono fornire la loro testimonianza e far visionare i contratti) che non hanno ricevuto compensi dopo due, tre, quattro anni.

Da più di vent'anni faccio professionalmente il musicista di jazz e non mi era mai capitato di assistere a una simile situazione né in Italia, tantomeno all'estero.
C'è addirittura una mailing-list dei lavoratori mai pagati da questo festival di Roccella Jonica. Lo stesso direttore artistico, il noto violoncellista Paolo Damiani, ha abbandonato la direzione artistica perché sfibrato da questa situazione. Mentre quest'anno la direzione è riservata a Paola Pinchera e Vincenzo Staiano (vicepresidente dell'associazione e factotum del festival) e già da anni attivi nel festival.
Nella mailing list dei "mai pagati" da Roccella Jazz si riceve spesso una mail di un musicista parigino che è attonito dal fatto che anche quest'anno, nonostante tutto, il festival si faccia e nessuno parli di cosa c'è dietro.

Sì, è così, il festival va avanti in pompa magna sfoderando la parola Cultura e quest'anno è arrivato alla sua trentatreesima edizione e non ha paura di mostrare sul suo sito la modalità per donare il 5 per 1000 all'associazione culturale jonica a sostegno della cultura pur ricevendo tanti soldi pubblici per la sua realizzazione.
Mi chiedo come si possa portare avanti un'idea della musica come veicolo culturale se non si ha il rispetto del lavoro per chi la musica l'ha scelta come professione. Come si possa parlare di cultura se non si ha la considerazione di un elemento essenziale del vivere in società: il rispetto del lavoro. Il non pagare così tanti artisti che hanno portato la loro musica in quell'angolo della Calabria con entusiasmo, professionalità, talento e passione porta allo svilimento della loro persona e della loro arte.
E, tristemente, non è più solo un problema di denaro.
Max De Aloe con Mirko Guerrini


Il sito http://www.jazzitalia.net/  che pubblica il comunicato stampa dei due musicisti correda questa esplicita denuncia con un’altra lettera/denuncia di Egidio Ventura, direttore artistico del Peperoncino Jazz Festival, nella quale riferisce che nel 2012 sono stati erogati finanziamenti per 470 mila euro attraverso due distinte richieste, una per Rumori Mediterranei ed una per Top Jazz.

Chi vuole si può sbizzarrire ad approfondire l’argomento…

- Lettera aperta all'assessore Mario Caligiuri, da parte di Egidio Ventura, in qualità di Presidente dell'Ass. Musicale Bequadro (23/08/2012) http://www.jazzitalia.net/viscomunicatoemb.asp?ID=19666
- Denuncia del direttore artistico: 470.000 euro a Roccella Jonica e 0 euro a Lamezia Jazz e Peperoncino Jazz (31/08/2012) http://www.jazzitalia.net/viscomunicatoemb.asp?ID=19694

Adesso riuscite a focalizzare meglio chi sono veramente questa gente? C’è altro da dire?

2 commenti:

  1. 470.000 euro per distruggere la festa di San Vittorio!!!! e puntare tutto al Roccella Jazz!!! dopo la orchestra di Delianuova vedrete che a Roccella Jazz ci sarà Claudio Baglioni!!!!

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  2. alla faccia del ..... è mi parlavi d'amore e non mi amavi mariù. come bello con il culo degli altri essere finocchi ahahahahahah

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