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Roccella in vetrina

mercoledì 20 giugno 2012

LA VALVOLA DI SFOGO


Ormai per alcuni concittadini che conoscono il mio pensiero sono diventato come una valvola di sfogo considerato il malcontento regnate nei confronti dei politicanti roccellesi e la situazione di mal funzionamento di alcuni servizi essenziali nel paese.


Sono cittadini che, come me, nutrono la convinzione dell’accomodamento degli attuali amministratori che hanno pensieri solo nella cura del loro orticello ormai divenuto un bell’appezzamento…. Ma sono cittadini che, a differenza mia, sono in soggezione nel lamentarsi e protestare considerato che, non riescono a intravedere nuovi orizzonti, ossia una politica alternativa a questo regime che ci viene sottoposto.

Ma io, non essendo addentrato nelle loro stanze, dove disegnano le strategie essenziali del loro sistema paese, non potendo neanche seguire attentamente la vita amministrativa e quindi parte del loro sistema… Purtroppo, mi devo limitare a parlare di ciò che osservo e scruto durante la giornata e il mio agire, sempre nella convinzione e certezza che questo regime ha come colonne portanti esclusivamente gli interessi personali di uno o pochi, costituiti dalla gestione del porto e del festival jazz.
La magnifica guida turistica di Angelo Laganà con
delle foto mozzafiato della nostra amata Roccella.

Se vado a toccare il settore bilancio comunale la diffidenza mi dice che siamo in presenza della più grossa bolla di sapone di tutti i tempi. Il paradosso è costituito da chi ci dice che siamo uno dei paesi più virtuosi, con uno dei bilanci più sani della Calabria, e poi, invece, siamo il primo paese della provincia che applica la tassa di soggiorno, il paese che non fa sconti sulla percentuale IMU, che non ha “una lira” per aggiustare le strade della periferia (pensate che hanno fatto l’accordo con il Consorzio di Bonifica affinché il nostro Comune acquisti la benzina e il Consorzio metta uomini e mezzi…), la tassa della spazzatura, nonostante la differenziata, è rimasta tale e quale a prima, si fanno pagare 20 euro al giorno per qualsiasi tipo di imbarcazione in un porto abbandonato e senza servizi.

Per questo, ed altro ancora, traggo la conclusione che, o ci prendono in giro attestando un bilancio non veritiero, oppure vogliono continuare a fare cassa perché sanno che devono fare dei prelievi per ripianare le perdite della società “Porto delle Grazie”, per pagarsi le parcelle delle spese legali per cause fatte dall’assessore e dal sindaco (vecchio e nuovo), o per elargirli al festival jazz. Altrimenti non si spiega il perché il cittadino è messo sotto torchio nonostante il bilancio, ci dicono, sia sano e in attivo. Credo che ci vorrebbe l’esame della Corte dei Conti (o della Guardia di Finanza) più che la disamina dell’improvvisato assessore Vittorio Zito.

Capisco che le mie sono conclusioni semplicistiche, ma sono convinto che siano più reali le mie impressioni che le loro conclusioni preparate a tavolino – come i loro convegni - per fare apparenza.

In merito al Porto, che rappresenta oggi, come detto prima alla pari con il festival jazz, il primo dei “loro” pensieri, in realtà sembra che il dragaggio (togliere ogni anno la sabbia che si forma all’imbocco del porto e che causa l’arenamento per le imbarcazioni in entrata), effettuato con soldi pubblici, sia oggi la principale fonte di produttività, considerato che è frequentato sempre meno dai diportisti a causa, appunto, dell’insabbiamento (da un fondale originario di 4 metri si passa a poco più di due) ma anche a causa della mancanza di servizi come acqua, luce e carburanti.

Sentite cosa dicono del porto di Roccella due diportisti in conversazione nel forum  http://www.amicidellalavela.it/ :

Primo interlocutore:
“Ma come e' mai possibile, sono stato con la mia barca a Roccella Ionica, posto che dire bello e dire poco, con possibilità turistiche notevoli, ma, è incredibile, nel grande porto "più di 500 posti barca" non c'è elettricità, non esiste una pompa carburanti, si deve andare in paese con tanica, è pure sporco , e visto che la Calabria soffre la siccità ci sono delle tubature dell'acqua potabile rotte, spruzzano il prezioso elemento giorno e notte...., i bagni delle donne sono chiusi... Ma come e mai possibile una cosa simile? Quanti soldi buttati...
I disegnini che i diportisti in mare si scambiano per
evitare l'insabbiamento dell'imboccatura del
Porto delle Grazie di Roccella.
Secondo interlocutore:
“Roccella e' cosi'da anni....il capoccia locale non ha ancora deciso chi deve gestire il luogo. L'acqua quando son passato io c'era, basta avere un pappagallo e apri il rubinetto....”

Per chi pensa che, dopo la sentenza del Consiglio di Stato, la gestione Porto è cosa fatta, mi sa che si sbaglia di grosso: ricordate che più volte ho ripetuto la frase “Il Porto l’ho fatto io e lo gestisco io!” ?… Ecco, il capoccia locale, di cui fa cenno il diportista, dopo aver mietuto la vittima Nautic Service, adesso sta pensando a come fare fuori “Italia Navigando”. Cosa frulla in mente in quel suo“capoccione”, solo lui lo sa…E intanto il tempo passa (sono passati inutilmente gia 14 anni dalla consegna del porto) e i nostri ragazzi partono per mille destinazioni…

Per intanto il frullatore ha sfornato che fare turismo significa decantare piste ciclabili e bandiere blu ai suoi simpatizzanti per farsi dire “ma quanto è bravo”, e poi cestinare quel capolavoro fotografico di Angelo Laganà che da solo – se esposto in qualche fiera o agenzia turistica – porterebbe la gente a Roccella perché estasiata da quelle immagini…

Da quel cervello geniale è venuto fuori lavoro, lavoro a gogò… Dieci giorni ciascuno per poi raccomandare ad ognuno“ Ricordatevi di me al momento del voto…”!!!
Lo stagno sotto il ponte Zirgone.

Cari cittadini, voi che vedete in me una valvola di sfogo per le innumerevoli manchevolezze del paese, io non posso far altro che scrivere fra queste righe, ma non pensate mai che queste righe lo sfiorino minimamente… Con tutti i “problemi” che lui ha per il Jazz e per il Porto, e che lo fanno andare avanti e indietro da Roma; non pensate che possa fregarsene che la via XXV Aprile e la Trastevere sono dei porcili, che le vie periferiche sono piene di bustarelle e erbacce, che la pineta del porto è sporca all’inverosimile e la spiaggia libera è piena d’immondizia e di canne secche, che la scaletta nel lungomare non viene rimessa cosi come i dossi nel lato sud; che la disinfestazione del paese viene effettuata senza nessun avviso (o solo attraverso la comunicazione sul sito internet, consultato da pochissimi), che l’acqua del torrente Zirgone ha formato lo stagno sotto il ponte, che i cani, nonostante l’ordinanza, continuano ad imbrattare e quelli abbandonati continuano a gironzolare sporchi, affamati e pericolosi per le vie del paese…

Non arrabbiatevi cari cittadini per queste bazzecole; noi non siamo dentro il sistema e non possiamo capire; ma “lui”, che sta lavorando su progetti molto importanti e che il sistema lo conosce benissimo, state tranquilli che pensa lui a noi, ci pensa lui al bene di tutti, pensa lui allo sviluppo del nostro paese, per farlo diventare il più “importante assai” della locride, d’Italia, d’Europa!!!

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